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Autore: Sora5    30/05/2016    2 recensioni
Prima classificata al contest love takes courage indetto da eleCorti sul forum di efp
Taichi rimase per un po’ immobile e senza parole. Non riusciva a credere a ciò che aveva appena sentito. Stava sognando ? non poteva essere vero. Poi si riprese e le chiese[...]Furono le uniche parole che riuscirono a uscirgli dalla bocca in quel momento di confusione totale.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya | Coppie: Sora/Tai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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What is Love?

"Domenica ho un concerto, ti andrebbe di venire?"
" Questa Domenica?" chiese la digiprescelta dell’amore,osservando il biglietto che il suo biondo ragazzo le aveva appena dato.
"Si!"rispose il giovane con gran entusiasmo , mentre attendeva con ansia la risposta della sua amata che aveva di fronte.
I due si trovavano nel corridoio della loro scuola , il liceo di Odaiba, e mancava poco al suono della campanella.  Sebbene i due non fossero nella stessa classe , non perdevano occasione per incontrarsi tra le varie pause, e la mattina rappresentava il momento migliore per vedersi; entrambi avevano l’abitudine di svegliarsi presto e arrivare a scuola in anticipo rispetto all’inizio delle lezioni. Non c’era niente di meglio che godersi quel momento di pace, tutto per loro, prima dell’arrivo degli altri compagni di classe che inevitabilmente portava a separarli.

O almeno cosi sembrava. Il solo ormai ad amare realmente quel idillio mattutino era il digiprescelto dell’amicizia ,Yamato Ishida che, da quella fatidica vigilia di natale in cui tenne il suo primo concerto all’età di quattordici anni ,non aveva avuto occhi che per Sora Takenouchi. La ragazza quella sera gli si dichiarò , regalandogli un dolce fatto in casa . Il biondo musicista aveva avuto sempre un debole per la giovane ramata, sembrava l’unica ad aver capito realmente la sua personalità e in un certo senso si sentiva protetto in sua compagnia; per questo di fronte a quella dichiarazione non potè far altro che dire di si. Ormai erano passati tre anni e i due, divenuti diciasettenni, continuavano a frequentarsi regolarmente. Yamato sembrava continuare ad amarla come fosse la prima volta, ma lo stesso non si poteva dire di Sora. Da un po’ di tempo dentro di sé covava dubbi ed incertezze, e quei batticuori provati in passato ad una semplice stretta di mano, sembravano essere un lontano ricordo. Un tempo se il ragazzo che le era davanti le avesse chiesto di andare ad un suo live,  si sarebbe sentita la ragazza più fortunata e amata del mondo e avrebbe accettato calorosamente l’offerta. Per l’occasione si sarebbe anche cimentata in qualche opera culinaria, avrebbe indossato il suo vestitino preferito, con l’aggiunta di qualche accessorio sfarzoso e il suo immancabile compagno, il  lucidalabbra , nella speranza di ricevere un bacio che sino a quel momento non aveva mai avuto. Anche lei , dal canto suo, aveva sempre provato una certa simpatia per il maggiore degli Ishida. In realtà non proprio da sempre, più precisamente da quando aveva tredici anni. Aveva capito che dietro quella maschera di freddezza e indifferenza che mostrava , in realtà si nascondeva un ragazzo dal cuore d’oro, che vuole solo il meglio per le persone a cui tiene e che proteggerebbe anche a costo della vita. In parole semplice era affascinata da quel suo essere misterioso. Con il passare degli anni si rese conto che quel fascino che tanto l’aveva attratta non esercitava più lo stesso effetto. Ciò che prima era ignoto non lo era più . Conosceva Yamato come le sue tasche, lo considerava un bravo ragazzo e un ottimo amico ma niente più. Per questo di fronte alle sue richieste di uscita era diventata sempre più vaga e cercava ogni scappatoia per evitarle.

Quella mattina a salvarla fu il suo migliore amico, Taichi Yagami. Il diciassettenne dalla folta chioma castana si trovò a passare lì in quel momento. Aveva appena finito gli allenamenti mattutini di calcio e si apprestava ad entrare in classe. Il digiprescelto del coraggio era sempre stato innamorato di Sora dalla tenera età. Si conoscevano sin da piccoli, avevano sempre frequentato la stessa classe e giocavano persino nella stessa squadra di calcio alle elementari. Sebbene litigassero spesso ,anche per ragioni stupide, con il passare del tempo avevano instaurato un rapporto indissolubile, fatto di reciproca fiducia e sostegno. I due riuscivano a capirsi con un solo sguardo , avevano una grossa complicità e passavano la maggior parte delle giornate insieme. Ai tempi Taichi era troppo piccolo per capire i suoi sentimenti , ma sapeva di provare un grosso affetto per Sora. Con il passaggio all’adolescenza iniziò a conoscersi meglio e dopo una lunga riflessione riuscì a capire di essere innamorato della sua amica d’infanzia. Tuttavia quando lo capì fu troppo tardi. La sua più cara amica sembrava infatti aver maturato un certo interesse per il suo compagno di avventure, Yamato. E quella sera del 24 dicembre fu il trauma più duro che dovette affrontare , che lo segnò e che lo segna tutt’ora indelebilmente , come se fosse una cicatrice. Difatti quella sera fu lui a trovare la titubante e ansiosa Takenouchi davanti l’ingresso del camerino di Yamato. Sora era insieme alla sua fedele compagna digimon , Piyomon, e tremava mentre era bloccata dalla paura. Taichi la conosceva bene e aveva capito che gli occhi della sua amata non sarebbero mai stati per lui; avrebbe potuto fermarla, dichiararsi lui, impedire che il peggiore dei mali lo colpisse. E invece no. Lui la amava, e non poco. Era ed è il suo primo più grande amore. Per questo decise di trasmetterle tutto il suo coraggio, spingendola a dichiarare il suo amore. Infatti la ramata, grazie all’esortazione del suo migliore amico , prese tutto il coraggio che aveva e dichiarò i suoi sentimenti al biondo musicista. Per Taichi quell’evento fu una coltellata al cuore, difficile da buttar giù. Ma aveva deciso: avrebbe nascosto per sempre i suoi sentimenti perché altro non voleva che la felicità della sua amata. Fu una decisione ardua e sofferta, perché vederli insieme era come inghiottire il più potente dei veleni. 

Per questa ragione quella mattina Taichi, nel vederli insieme, cerco di sviare i loro sguardi e di fuggire in classe. Il tentativo fu vano perché appena lo vide la giovane Sora lo salutò e lasciò in sospeso la richiesta del suo fidanzato. In quel momento nella mente della ramata il suo migliore amico le appariva come un eroe; non che fosse la prima volta. Sin dall’infanzia Taichi era stato il suo eroe, colui che la difendeva dalle burla dei bambini cattivi  , che l’aveva salvata dalle grinfie di Datamon , che le aveva fatto capire quanto fosse amata da tutti al contrario di ciò che pensava. Era il suo punto di riferimento  a cui si aggrappava sempre, proprio come adesso. 
"Buongiorno !" gli urlò, con l’intento di bloccarlo.
"Buongiorno!"rispose, girandosi verso di loro un po’ stupito e un po’ contrariato; accidenti se non faceva male vederli insieme!
"Yo!" s’intromise Yamato , con una smorfia di disapprovazione sul viso; li avevi interrotti …di nuovo!  “Ormai succede sempre” pensava tra sé e sé.
Sora si diresse immediatamente verso Taichi ,ma non ebbe il tempo di dirgli nulla dato che il responsabile della loro classe, il moro professore Nishijima Daigo, richiamò il calciatore provetto. Per l’ennesima volta aveva dimenticato di consegnare il modulo riguardante la scelta futura della sua carriera. 
"Dopo vieni nel mio ufficio!" lo esortò il professore.
"Si!Si! certo !" rispose lo studente girando il capo per sviare lo sguardo un po’ severo, ma affettuoso del suo Sensei*. Dopo alcuni scambi di parole i tre ragazzi furono costretti a recarsi nelle proprie aule perché giunse il suono della campanella. Sora e Taichi  ,anche al liceo, erano ancora in classe insieme , e questo non poteva che renderli felici. La più entusiasta fra i due era Sora ,contenta di essere in classe con il suo migliore amico ; Taichi, invece, non riusciva a felicitarsene al massimo, poiché tutto ciò gli  impediva di farsene una ragione e togliersi dalla testa il suo primo amore. 

Quella domenica –la domenica del famoso concerto dei KNIFE OF DAY, la band di Yamato- Taichi disputava un’importante partita di calcio. Avrebbe preferito che tutti i suoi amici venissero a fare il tifo per lui, ma sapeva che erano tutti impegnati quel giorno, anche il suo migliore amico, Koushiro Izumi ,occupato con l’anniversario dei suoi genitori adottivi. Avrebbe voluto chiedere a Sora , ma involontariamente aveva sentito i due parlare del concerto di Yamato e quindi sicuramente sarebbe andata dal suo fidanzato e non da lui. In un primo momento si sentì amareggiato e, dopo aver pranzato, decise di recarsi al campo di calcio. Tuttavia un pensiero gli balenò in testa, “Tentar non nuoce”, pensò. Pervaso da un impulso irrefrenabile prese il cellulare e scrisse un messaggio ” Andrai al concerto di Yamato?”. Neanche posò il telefono in tasca che la sua amica Sora gli rispose ”Perché?”. Taichi si stupì nel leggere quella risposta , che non aveva né un si né un no; quindi decise di provare a chiederglielo. “Oggi disputo una partita. Il fischio d’inizio è alle 2 , al campo Daibachi. Vieni, se hai tempo..”. Rilesse l’ultima parte del messaggio. Non lo convinceva. Gli sembrava di esporsi troppo e non voleva fare nessun passo falso; di conseguenza cancello l’ultima frase, spense il cellulare e si diresse al campo. 


"Accidenti a te Taichi avresti potuto chiedermelo prima!"le urla disperate di Sora riecheggiavano nell’aria. Si sa che per una donna prepararsi per uscire richiede molto tempo, soprattutto per le persone importanti. E  Taichi era di certo una persona importante per lei, non poteva mancare a quella partita. Ma anche Yamato , dal canto suo , era importante ,era il suo ragazzo. Già il suo ragazzo. Eppure quella semplice constatazione non le diede affatto sicurezza. Al contrario l’indecisione aveva avuto il sopravvento .” Vado da Taichi o Yamato?” continuava a ripetersi fra sé e sé , finchè poi non si bloccò , rimanendo immobile. Perché era cosi indecisa ? la risposta era facile. Sarebbe dovuta andare al concerto del suo ragazzo. Ma allora perché non stava correndo da lui? Perché invece era lì immobile a fissare il fermaglio per capelli che gli aveva regalato Taichi tempo fa ? non riusciva a trovare risposta. 
Fu allora che si chiese “ ma io cosa voglio ? Amo davvero Yamato? Ma soprattutto cos’è l’amore?” . Pensava a quanto fosse comica e ambigua quella situazione. Lei , la digiprescelta dell’amore, non sapeva cosa fosse il vero amore. Taichi fu il suo primo pensiero dopo quella lunga riflessione. Si, avrebbe chiesto a lui, in fondo era la persona a cui sempre si rivolgeva quando aveva dubbi. Per questo ,una volta preparatosi, si diresse al campo Daibachi. 

Taichi aveva iniziato da poco la partita, ma sempre il suo sguardo cadeva sugli spalti ” Non verrà. È impossibile che venga. Fattene una ragione Taichi” pensava tra sé e sé e questo lo portava a distrarsi durante il match. All’improvviso una sagoma si aggiunse tra quelle presenti negli spalti e urlò "Dai il meglio di te Taichi!". Lui si girò.  Non poteva credere a ciò che stava succedendo . Sora era lì , a fare il tifo per lui. Si armò nuovamente di coraggio e cambiò le sorti della partita, portando la sua squadra alla vittoria. Fu un’incredibile rimonta. I festeggiamenti che ne seguirono fecero volare il resto della giornata in un batter d’occhio e Sora non andò al concerto di Yamato. Una volta fattosi la doccia e cambiatosi , Taichi uscì dagli spogliatoi e raggiunse Sora, che lo stava aspettando seduta su una panchina della scuola. Era emozionatissimo, e il cuore gli batteva all’impazzata. Gli sembrava di vivere una tipica situazione tra fidanzati , lei che aspetta lui, lui che aspetta lei. Poi un pensiero gli venne alla mente “Yamato”, e quindi tornò con i piedi per terra. 

"Scusami se ti ho fatto aspettare, eccomi" le disse.
"Figurati! Sei stato bravissimo oggi! E quella sforbiciata formidabile ! sei il campione del calcio!"
"Ti ringrazio! Oggi mi sentivo carico. Piuttosto grazie a te di essere venuta, ecco si… insomma.. mi hai trasmesso molta fiducia!" disse imbarazzato, grattandosi la folta chioma e girandosi dal lato opposto di Sora, per nascondere l’imbarazzo.
Sora si mise a ridere e confessò a se stessa di trovarlo infinitamente carino.
"Il digiprescelto del coraggio che ha bisogno di coraggio. Questa è davvero divertente!" rise.
"Ehi! Sarò anche il digiprescelto del coraggio, ma anche io posso non averne delle volte.. tu piuttosto non dovevi andare al concerto di Yamato?". 
A quelle parole Sora ammutolì. Taichi la conosceva e capì che era successo qualcosa. Gli dispiaceva molto vederla cosi, per questo decise di aiutarla.
"è successo qualcosa ? da quell’espressione deduco che ci sia qualcosa che ti preoccupa. Sono tutt’orecchie!" le disse, mostrando il miglior sorriso che aveva per rallegrarla.
" Eh si , tu si che mi conosci bene . Non ti si può nascondere nulla"rispose Sora, che ogni qualvolta vedeva quel sorriso si sentiva piena di energia.
"Taichi tu sei mai stato innamorato?" gli chiese improvvisamente. Taichi, a quella domanda , sputò per terra la bevanda energetica che aveva appena preso dalla borsa, suscitando la risata di Sora. Si ricompose e le rispose, abbassando leggermente lo sguardo "  Si…perché me lo chiedi?" . Sora ,a quella risposta, senti una stretta al cuore ma decise di non darci peso e di continuare il suo discorso.
"Taichi la verità è che, da un po’ di tempo credo di non essere più innamorata di Yamato, anzi forse non lo sono mai stata. Io non capisco proprio cosa sia l’amore"gli confessò con un tono disperato.
Taichi rimase per un po’ immobile e senza parole. Non riusciva a credere a ciò che aveva appena sentito. Stava sognando ? non poteva essere vero. Poi si riprese e le chiese " Per caso è successo qualcosa ? magari è un momento di crisi che passerà..". Furono le uniche parole che riuscirono a uscirgli dalla bocca in quel momento di confusione totale. 
" No ti sbagli. Non è successo proprio nulla , anzi Yamato è gentile come sempre. Sono io a non capire più nulla. Ti prego Taichi dimmi tu cosa significa essere innamorati di una persona.". Quella richiesta gli sembrava un po’ strana ma decise comunque di risponderle. Sarebbe stata una sorta di dichiarazione , ma si convinse che Sora non lo avrebbe capito, come avvenuto già in passato.
"Sai Sora, l’amore non è qualcosa che si può esprimere a parole, lo si prova e basta.".Vedendo lo sguardo inquisitorio e curioso di Sora continuò " Non c’è una ragione dietro di esso o una legge che lo governa. Beh diciamo che…ecco si…L’amore è come un fiore, sboccia all’improvviso ,senza che tu te ne accorga. È una sensazione fantastica, ma allo stesso tempo  dolorosa. Quando ami qualcuno , quel qualcuno può cambiarti la giornata in un secondo, anche con un semplice sorriso. C’è chi dice si abbiano le farfalle nello stomaco, assenza di fame e altro ancora. Per me non si può descrivere lo si prova e basta. Ecco , come dire, provi molte sensazioni contrastanti…mai provate prima, ecco"disse un po’ imbarazzato. Non per altro mentre ne parlava non facevo altro che pensare a lei! Sora si stupì sentendo quelle parole. Il suo migliore amico , dal piccolo incosciente combinaguai, era diventato un ometto ed era davvero maturato. Era diventato ancora più bello di quanto mai si sarebbe aspettata. Per un po’ si perse nei suoi occhi marroni e ripensò alla frase del sorriso. Era vero, anche lei quando era giù , le bastava vedere il sorriso di Taichi per sentirsi di nuovo felice. Poi si bloccò e pensò “ già mi succede con Taichi, non con Yamato”. Qualcosa stava cambiando dentro di lei e se ne stava rendendo conto solo adesso.
"Taichi come si fa a capire qual è la persona che ti piace ? quando lo realizzi?".Taichi si girò stupito, pensava che quel piacevole e sofferto interrogatorio fosse finito, e invece no.
"Beh ecco, la persona che ti piace è quella con cui vorresti trascorrere ogni attimo della tua vita, tenerla per mano, proteggerla… è la prima persona che ti viene in mente quando ti svegli la mattina o la sera prima di addormentarti. Quando vedi un bel paesaggio , o un tramonto, o quando vai a scuola o al cinema è la prima persona con cui vorresti stare. Vorresti condividere con lei ogni singola cosa, è il tuo punto di riferimento. Soprattutto è la persona che più al mondo vorresti vedere felice, anche a costo di farti del male. È la persona che se la vedi con qualcun altro provi una gelosia cosi forte che ti senti trafiggere dentro. Eppure sopporti perché la vuoi vedere felice. Spesso quando lo realizzi è già troppo tardi.."sottolineò l’ultima frase, aggiungendo un tocco di tristezza e amarezza al suo discorso. Si sentì lo stesso soddisfatto nel aver proferito quelle parole, in un certo senso è come se si fosse liberato di un peso che aveva sopportato per troppo tempo.

Sora restò per un momento immobile senza dir nulla. La sua testa era avvolta da mille pensieri e immagini che si ripetevano in successione, quasi come se stesse ripercorrendo tutta la sua vita. Il cuore le batteva a mille , una forte sensazione di calore le pervase il corpo e sentì un vuoto allo stomaco. Credeva che da lì a poco si sarebbe sentita male, finché poi capì. Aveva realizzato cosa significasse amare una persona. Nella sua testa il volto di Taichi continuava ad apparirle e si sentiva estremamente felice. Pensò a tutto quello che le aveva detto. Quando era giù Taichi la faceva riprendere in un baleno, quando era sola pensava a Taichi, quando vedeva un tramonto pensava a Taichi e a quanto sarebbe stato bello vederlo insieme, quando vedeva qualche famigliola felice pensava a Taichi…insomma sempre e solo Taichi. Lui era il suo punto di riferimento  in ogni situazione, e ai suoi occhi appariva come la persona più bella del mondo. Gli piaceva tutto di lui, i suoi pregi ma soprattutto i suoi difetti, che trovava adorabili, come qualcosa che lo caratterizzava e lei era l’unica a conoscerli sul serio. Si ricordò anche di quando alcune ragazze gli si dichiararono e lei aveva provato una forte rabbia. Al tempo credeva che ciò fosse dovuto alla paura di perdere il suo migliore amico, ma solo adesso capiva che era gelosa, gelosa che qualcuna glielo portasse via, che gli tenesse le mani o che lo baciasse al suo posto. Avrebbe voluto Taichi tutto per sé. 
Ma soprattutto capì il più grande errore che aveva fatto. Aveva represso i suoi sentimenti per Taichi , indirizzandoli a Yamato perché aveva paura di perdere tutto quello che avevano costruito insieme . Non avrebbe mai voluto perdere l’amicizia del suo migliore amico, del magnifico rapporto che avevano perché l’amore porta inevitabilmente cambiamenti. Per questo si fece trasportare dal quel piccolo fascino che Yamato esercitava su di lei. Ma adesso aveva capito. Non voleva più fuggire, voleva affrontare la realtà. Avrebbe seguito il suo cuore e non la ragione. Addio razionalità, benvenute emozioni e impulsi, Sora Takenouchi aveva ritrovato l’amore che aveva abbandonato tempo fa.

Taichi era rimasto ad osservarla, senza dir nulla. Temeva avesse capito, per questo non sapeva come comportarsi. Aveva paura, una grande paura di perderla. Iniziò a mordersi le labbra, mentre cercava di contrastare i brividi che si impadronivano di lui.  Intanto elaborava una scusa, qualcosa che impedisse di rovinare il loro rapporto. Era l’ultima cosa che voleva. L’ansia fu accompagnata da un sussulto dovuto a Sora che si girò di scatto verso di lui, guardandolo negli occhi. Taichi divenne rosso come un peperone. Non capiva più niente. Sora, al contrario, era armata di una grossa determinazione e continuava a fissare il suo amico dritto negli occhi, impedendogli di indirizzare il suo sguardo verso altro. Al diavolo Yamato, al diavolo le indecisioni e gli errori che aveva fatto, al diavolo che a Taichi piacesse un’altra  -senza sapere che fosse lei la fortunata-  voleva agire. Non voleva avere rimorsi, anche se ciò significa rovinare tutto. In quel momento non le importava delle conseguenze, doveva dirgli tutto.
"Taichi Yagami!"urlò.
"Presente!" sobbalzò Taichi dalla paura. 
"Che c’entra il presente ? non stiamo facendo l’appello a scuola!" disse ridendo.
"Si, scusa è che..ecco tutti questi discorsi imbarazzanti, ma soprattutto questo lungo silenzio, mi era venuta un po’ di ansia …tutto qui" rispose ,sempre rosso in viso.
"Ascoltami bene Taichi Yagami! Perché non mi ripeterò due volte". Adesso era lei ad essere rossa in viso e iniziava a sudare freddo.
"Si! Dimmi ! che cosa hai ?" . Inizio a preoccuparsi sul serio , vedendo quell’espressione sul volto della sua migliore amica. In quel momento mai avrebbe immaginato quello che le sue orecchie stavano per udire.

Sora fece un bel respiro , cercando di combattere quell’ansia e quell’emozione che le impedivano di parlare. Poi , stringendo fortemente l’orlo della gonna di jeans che indossava, quasi per scaricare la tensione , disse in maniera franca e diretta" Taichi , credo di averlo capito solo adesso ma…" i battiti acceleravano , il corpo le tremava, sentiva che da un momento all’altro sarebbe potuta svenire…1.. 2.. 3.. ripeteva nella sua testa e " Sono innamorata di te ! e da molto tempo ormai! "gridò con tutte le forze che le erano rimaste. Lo aveva detto, non poteva crederci! E adesso ? cosa sarebbe successo ? cosa avrebbe pensato di lei Taichi? Aveva troppa paura , e le lacrime iniziarono a bagnarle il viso. Solo adesso iniziava a sentire il peso delle conseguenze.
Taichi, dal canto suo, restò pietrificato. Il suo corpo non reagiva, non rispondeva ai suoi comandi. Non riusciva a capire se stesse ancora nel letto a dormire e a fantasticare o se stesse vivendo la realtà. Voleva parlare, dirle tutto ma niente non ci riusciva. I suoi occhi rimasero fissi su Sora. Lei si che aveva avuto coraggio! Al contrario suo che non aveva fatto nulla per fermarla quando stava per dichiararsi a Yamato. Già ,Yamato , quel pensiero lo fece tornare nuovamente alla realtà.
"Sora, questo è uno scherzo vero ? si, insomma tu stai con Yamato.. hai perso una scommessa o cosa ?ti prego dimmi la verità, o uscirò fuori di me"le disse, con lo sguardo più sorpreso ma anche triste del mondo. Temeva che fosse solo uno scherzo di cattivo gusto, che avrebbe trasformato quella gioia iniziale in una mera illusione.
Sora , intanto, sembrava essersi ripresa ma quelle parole la fecero arrabbiare.
"Taichi ci conosciamo da sempre e credi che sarei capace di fare una cosa simile? Credimi non è stato facile dirtelo , ma è la verità! non ti sto prendendo in giro. Il problema è che l’ho realizzato solo adesso, ascoltando le tue parole. Mi dispiace avertelo detto cosi all’improvviso ma sentivo di doverlo fare e l’ho fatto. Ho paura e ho avuto sempre paura che questo sentimento avrebbe rovinato il nostro rapporto e cosi… mi sono fatta prendere dal misero fascino adolescenziale che provavo nei confronti di Yamato. "disse, passando da un tono furioso ad un tono completamente triste e tremante.
"Sono stata una sciocca, ho giocato con i sentimenti di due persone a me importantissime...ma soprattutto ho preso in giro me stessa…cosa pensavo di fare ? cosa pensavo di ottenere? Mi odio per averlo capito solo adesso.. per quello non ti biasimerò se non vorrai più parlarmi. Però ti chiedo solo di credermi. Ho amato sempre e solo te, ma come hai detto tu, l’ho realizzato troppo tardi..". Pianse , pianse come mai non aveva fatto prima. In quel momento si odiava, si sentiva la persona più meschina del mondo.. come lo avrebbe spiegato a Yamato ?cosa avrebbe fatto da allora in poi? ma soprattuto cosa avrebbe pensato di lei Taichi? Tutti quegli interrogativi la sfiancarono, e cadde per terra sulle sue ginocchia. Le forze sembravano averla abbandonata, e le lacrime le rigavano il viso. 

Taichi rimase pietrificato… di nuovo! Non riusciva a crederci! Il suo sogno più grande si era avverato. Sora, la ragazza che aveva sempre amato , ricambiava i suoi sentimenti. Voleva piangere anche lui, ma di gioia. Non lo fece, era comunque ragazzo, non voleva mostrare la sua debolezza! La osservava, accasciata al suolo mentre lottava con le sue emozioni. Sì, la osservava ,ma con occhi pieni di amore e comprensione. Conosceva quelle sensazioni meglio di chiunque altro, perché lui le aveva sempre provate con lei. E adesso che il sogno era divenuto realtà , abbandonò ogni indecisione possibile e si chinò anche lui, ponendo il suo viso di fronte la piangente Sora.
Lei lo fissava piangendo, lui la fissava sorridendo. Gli sguardi non si staccavano. Lei vedeva il suo riflesso negli occhi di lui, lui negli occhi di lei. Le alzò il mento, tenendo sempre lo sguardo fisso, e nel giro di qualche frazione di secondo la baciò. Eh si , si baciarono…lei rimase per un secondo stupita, con gli occhi sbarrati. Poi si lasciò andare e continuarono a baciarsi avidamente. Lui si staccò. Con le dita le asciugò le lacrime , le poggiò le una mano sulle spalla, mentre con l’altra si copriva la bocca. Spostò lo sguardo e disse nel pieno dell’imbarazzo "Anche.." si bloccò. Non era il modo giusto per dirglielo. Riprese coraggio, la guardò negli occhi e sorridendo le disse "Anche io Sora! Anche io sono sempre stato innamorato di te! E come te ho avuto sempre paura, paura di perderti! Per quello non ti fermai quella sera del 24 dicembre, per quello sono sempre stato al tuo fianco senza dirti niente. Volevo solo che fossi felice…e se posso donarti io questa felicità non posso che esserne felice. Sarei la persona più felice di questo mondo, mi sentirei già in paradiso…per questo …Sora… se vuoi sarò il tuo ragazzo e ti starò accanto per tutta la vita.." le disse, continuando a sorriderle.
Sora si trovò avvolta in un turbine di felicità e commozione. Anche lei si sentiva la ragazza più felice del mondo in quel momento. Non le sembrava vero e invece era cosi.. Lui l’aveva sempre amata e da sciocca non lo aveva capito. Non avrebbe per nessuna ragione rifiutato quell’offerta , per questa ragione gli prese le mani, gliele strinse più forte che poteva e con lo sguardo più deciso ma dolce che aveva gli rispose "Certo che si! Voglio te accanto e nessun altro!". Taichi non riuscì più a contenersi, e pianse di gioia. Dalle lacrime seguirono le risate… finché poi un bacio, e poi un altro e un altro ancora. Da semplice bacio sulle labbra, divenne più intimo , passionale in cui trasmisero tutte le loro emozioni. “Questo si prova baciando la persona che ami?” pensarono entrambi. E continuarono cosi , a stare abbracciati l’uno all’altra, a scambiarsi teneri baci, finché non venne la sera. 


Quella giornata fu indimenticabile per entrambi, e da quel giorno divennero una coppia a tutti gli effetti. Il resto lo lascio immaginare a voi; posso solo dirvi che Yamato difficilmente accettò la cosa, ma infine si arrese perché capì che Sora non amava lui, ma Taichi e questo lo aveva capitò già diverso tempo fa; semplicemente non aveva voluto vedere la realtà. Alla fine anche lui però trovò la felicità con la nuova arrivata Meiko e Koushiro conquistò finalmente il cuore della sua amata Mimi. Taichi e Sora , invece, da quel giorno in poi rimasero sempre insieme ,e , nonostante le varie difficoltà , alla fine Taichi riuscì a chiedere la mano di Sora che coronò il suo sogno di essere la signora Yagami.


Note dell’autrice: Salve a tutti sono Sora5 e questa è la prima fan fiction che scrivo! Vi chiedo scusa per la miriade di errori che avete trovato e anche per la semplicità della storia. L’avrei voluta rendere più emozionante e avvincente, ma con il tempo prometto di migliorare. Beh che dire , ringrazio chiunque la legga ma soprattuto eleCorti che è la mia musa ispiratrice. Come potete vedere infatti molte frasi richiamano il suo modo di scrivere. Spero un giorno di essere alla sua altezza ! probabilmente troverete una Sora diversa da come appare nella serie, ma l’ho resa in questo modo perché cosi mi è apparsa la sua concezione dell’amore in Digimon Adventure 02. Diciamo che non mi è scesa la scelta di farla mettere con Yamato da un momento all’altro, senza sviluppo tra i due, ma soprattutto distruggendo la mia amata Taiora  (tri dacci speranza!) spero comunque vi sia piaciuta! Grazie mille e alla prossima.*Sensei è un termine giapponese per riferisi al maestro
   
 
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