Film > Pirati dei caraibi
Segui la storia  |       
Autore: Aishia    30/05/2016    2 recensioni
Andavo alla deriva, verso la plagia, tetra e grigia piega che stava prendendo la mia vita.
La nostra ultima possibilità di salvezza era scemata, un’altra volta, spiegata via come le ali di una farfalla che, dopo una lunga lotta con se stessa, ha preso il volo verso l’infinito.
Non avevamo altra scelta.
Era finita e non riuscii a trovare dentro, la forza di combattere e resistere a qualcosa di molto più grande di me, di noi, di quei due mondi che stavano per abbattersi, schiantarsi, l’uno contro l’altro.
Era la fine.
Perdenti.
Reietti.
Sopraffatti da un male maggiore che stava squarciando il nostro mondo a metà.
Ed io andavo alla deriva, trasportata dalle onde del mare che mi trascinavano lontana, perfino da me stessa, verso un destino ignoto.
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Elizabeth Swann, Jack Sparrow, Nuovo Personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La luna rossa 2

I can wait forever
 
 
 
 
Andavo alla deriva, verso la plagia, tetra e grigia piega che stava prendendo la mia vita.
La nostra ultima possibilità di salvezza era scemata, un’altra volta, spiegata via come le ali di una farfalla che, dopo una lunga lotta con se stessa, ha preso il volo verso l’infinito.
Non avevamo altra scelta.
Era finita e non riuscii a trovare dentro, la forza di combattere e resistere a qualcosa di molto più grande di me, di noi, di quei due mondi che stavano per abbattersi, schiantarsi, l’uno contro l’altro.
Era la fine.
Perdenti.
Reietti.
Sopraffatti da un male maggiore che stava squarciando il nostro mondo a metà.
Ed io andavo alla deriva, trasportata dalle onde del mare che mi trascinavano lontana, perfino da me stessa, verso un destino ignoto.

 
 
*
1
 
 
Faccia a faccia con il destino
 
« Promettimi che tornerai, piratessa ».
Mi sollevò il viso, accarezzandomi le labbra e soffiandomi sulle gote rosee e accaldate,  guardandomi con uno sguardo che mi inchiodò al suolo, smorzandomi il fiato e braccandomi con forza, come se non volesse lasciarmi andare.
Non mi ci sarei mai abituata.
« Non dimenticarmi », sussurrai con voce tremante, cercando di trattenere le lacrime che mi annebbiarono la vista, finendo poi per scorrere sul mio viso angosciato, senza tregua.
Non dovevo piangere.
Dovevo esser forte.
Avvicinai i nostri volti e socchiusi gli occhi, ispirando il suo profumo di mare e di rhum, assaporando questi ultimi attimi insieme, prima che la vita ci costringesse a dirci addio, forse per sempre.
Il destino era già stato scritto e io non potevo lottare contro il fato.
Non avrei sopportato di perderlo, non di nuovo ma mi allontanai di scatto, dirigendomi verso il dirupo e guardai in alto, verso quella palla infuocata che stava annullando perfino sé stessa, richiudendo il portale tra i mondi.
Stavo lasciando tutto ciò che avevo costruito per ritornare in un luogo che non mi apparteneva.
« Chanel! », urlò Jack Sparrow richiamando la mia attenzione « Prendi, questa ti aiuterà a ritrovare la via che ti porterà da me, prima che sia troppo tardi ».

Presi la bussola, guardando quell’ago che mi avrebbe dettato ciò che più bramavo a questo mondo, puntando poi lo sguardo verso il suo viso, sconvolto, prima che un dolore lancinante alla schiena non
s’impadronisse di me e della mia vita.
 
**
 
Mi sollevai di scatto, scacciando un urlo dal profondo delle viscere, con il cuore che minacciava di esplodermi dal petto e un magone sullo stomaco che m’impediva di respirare mentre tentavo, inerme, di stabilire il giusto equilibrio fra sogno e realtà.

Dov’ero?  Che cos’era successo?

Mi guardai intorno, sconvolta e con un dolore lancinante alla schiena che mi si propagava all’interno, bruciandomi fin dentro le ossa, ritrovandomi seduta al centro del letto e con il viso bagnato da delle lacrime che rigarono il mi volto devastato.

Come poteva quel sogno sembrare così reale?

Era solo un sogno?

Non del tutto.

Erano anni che non sognavo Jack Sparrow e mi sembrò come far ritorno da un passato lontano, irreale e strinsi le braccia al petto tentando di reprimere, invano, quei ricordi che facevano breccia con forza nella ma mente e che avevo tentato di reprimere da tutta la vita.

A volte domandavo a me stessa se quel viaggio fosse stato solo il frutto della mia fervida immaginazione ma, guardando quel letto vuoto, capivo che invece si trattava di un incubo orrendo che mi aveva portato lontano da tutto e da tutti , da mio fratello, forse per sempre.

Alan, dio quanto mi manchi.

Mi passai una mano tra i capelli e ispirai profondamente, ripensando a quante cose fossero cambiate in questi sette lunghi anni in cui lui non faceva più parte della mia realtà, a quanto io fossi cambiata in questo tempo in cui il mondo mi aveva inflitto delle ferite che mi avrebbero segnata per sempre.

Non ero più una bambina da allora, non lo ero da tanto oramai.

Ero diventata una donna di quasi ventiquattro anni, con una storia tuttora ancorata al passato ma con un futuro pieno di sogni e speranze che non riguardavano solo me …

Non era più il tempo di lasciarsi abbandonare ai ricordi e buttai un piede fuori dal letto ma prima che potessi muovermi davvero, sfiorai inavvertitamente qualcosa di freddo con il palmo della mano, di insolito e che attirò la mia attenzione.
Mi voltai lentamente e lì, in quel misero istante, mi sentii morire.

Era lei.

La bussola.

Sgranai gli occhi e il fiato mi morii in gola mentre scrutavo l’ago di quell’aggeggio infernale danzare a festa e roteare su sé stesso come impazzito, come se non avesse meta o semplicemente  come se non appartenesse a questo mondo e stesse cercando un modo di far ritorno a casa.

Non gli apparteneva, infatti!

«Non. Può. Essere ».

Non poteva capitare davvero, non di nuovo.
Come aveva fatto quella bussola ad arrivare nel mio letto? Sembrava la stessa di quel sogno, quella di Jack e …
No, non poteva essere!

Mi alzai di soppiatto, come inseguita dal diavolo in persona e mi  fiondai di fronte all’enorme specchio, ammirando la mia pallida  e smagrita figura, voltandomi e scoprendo la schiena nuda, scrutando il punto in cui avevo sentito la mia pelle dilaniarsi a metà e andare a fuoco, riproponendo frammenti di quel passato che avevano messo fine alla mia vita.

« Oddio no! ».

Tutto sembrava ricollegarsi come i pezzi di un puzzle.

Tutto pareva aver un senso.

Senso? Nulla ne aveva.

Forse il passato stava per ritornare, ripresentandosi di soppiatto,fra lo squilibrio tra sogno e realtà.
Quel per sempre di cui tanto narravano le fiabe non sembrava poi così lontano.

Mi sentii devastata da mille sensazione che sembravano diffondersi dall’ interno, donandomi un energia che sentivo nascere dentro me, la stessa che tanto tempo fa mi aveva portata in un mondo fatto di enormi velieri e pirati senza cervello.

Drizzai le orecchie e ritornai in me quando sentii un urlo proveniente dal corridoio e mi diressi spedita verso la stanza di Roseva , che sembrava strillare come se qualcuno stesse mettendo fine alla sua vita.

Rose!
Spalancai la porta, trovandola seduta al centro del letto, con la pelle pallida e cerea e gli occhi e le orecchie grondanti di sangue nero che si disperdeva incessantemente, cospargendole il viso cadaverico e i candidi abiti che aveva indosso.

« Lei è arrivata … lei … lei …», urlò a perdifiato, guardando il vuoto ad occhi sbarrati e dimenandosi come se stesse tentando di sfuggire da qualcosa che pareva volerla braccare, impedendole la fuga.

« Sono qui! E’ stato solo un brutto sogno », le sussurrai, scostandole i lunghi capelli biondi e accarezzandole il viso spaventato e freddo come il ghiaccio, tentando di riportarla da me.

Cosa stava succedendo, dannazione!

« Lei … sta arrivando e ci porterà via con sé! ».

Cosa?

Sentii dei passi dietro di me e mi voltai spaventata, vedendo spuntare sull’uscio della porta mia nonna, seguita da mia madre che si coprì la bocca con entrambe le mani, tentando di non urlare e sbiancando in volto, con gli occhi sgranati e terrificati dalla paura.

« Chi sta arrivando! Diamine, che sta succedendo?! », implorai parlando più con me stessa e vedendo mia nonna inginocchiarsi al mio fianco, stringendo la mano di Rose e bisbigliando delle parole in una lingua che non avevo mai sentito nominare in vita mia.

I suoi occhi  iniziarono a roteare come impazziti e la guardai inerme, notando l’energia uscire dal suo corpo e diffondersi su quello di mia sorella che smise improvvisamente di urlare, ricadendo sul letto e abbandonandosi ad un sonno profondo.

Lei sa … sapeva che cosa stava succedendo?

Ispirai profondamente, ricadendo sul letto esausta, prima di notare gli occhi di mia nonna su di me, seria e impassibile e lì rividi quello stesso sguardo di sette anni fa, quando il mondo stava per esser distrutto e toccava a me impedirlo.

Aprì la bocca, richiudendola un attimo dopo ma io avevo già capito tutto, soprattutto da quelle mute parole e dagli avvenimenti che ci avevano colpito come un fulmine a ciel sereno.

« La luna rossa ».       
 
 

 

 
Salve ciurma!
Rieccoci, dopo una lunga assenza, di ritorno con il sequel della luna rossa.
Mi sento in televisione! Ahahah.
Come primo capitolo abbiamo avuto un piccolo assaggio di ciò che succederà in seguito e che riporterà la nostra protagonista ad un ritorno con il passato, faccia a faccia con i suoi demoni, che daranno filo da torcere a lei e a qualche personaggio, soprattutto a qualcuno che dobbiamo ancora conoscere.
Spero di ritrovare tutti coloro che mi hanno seguito calorosamente  nella scorsa storia, promettendovi *tossisce* una storia piena di sorprese e soprattutto, urlo di tamburi, incontri ;)
Sappiamo tutti di chi sto parlando, no? u.u
Basta! Vi sto rivelando già troppi dettagli.
Mi chiedo solo cosa sarà cambiato dopo sette anni … basta!
Questo primo capitolo è piccolo lo ammetto ma era necessario per ripresentare la protagonista e i personaggi di contorno che erano presenti nella scorsa stagione e soprattutto la piccola Roseva, che la madre di Chanel aspettava nella storia antecedente.
Al prossimo capitolo allora! Ditemi la vostra mi raccomando, non mancate alla chiamata!!
Aishia.

 
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Pirati dei caraibi / Vai alla pagina dell'autore: Aishia