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Autore: White Pika girl    31/05/2016    4 recensioni
[Sequel di "Dispersa..."]
A volte quando ricordi il tuo passato, in particolar modo un ricordo molto doloroso, ti viene voglia di piangere o di sfogarti ma non puoi sempre stare fermo a guardarlo devi pur sempre andare avanti no? In certi casi ci si può riuscire... in altri invece... sei costretto a rivedere le tue disgrazie e tutte quelle persone che hai perso all'infinito finché qualcosa dentro di te... si spezza... e ti rimane solo l'odio e il dolore...
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'I missing you...'
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The past that haunts

 
Una piccola luce proveniente dalla finestra illumina a malapena una stanza dove riposa una bambina ben nascosta sotto le coperte poiché è infastidita da quel, anche se debole, raggio di sole. Intorno a lei c'era solo silenzio... dolce silenzio, niente avrebbe potuto rovinarlo... eccetto il rumore di una porta che si apriva e dei passi di qualcuno avvicinarsi al letto << Ehi sveglia bella addormentata >> disse scherzosa una voce maschile ben conosciuta dalla bambina ed ella mugugno infastidita << Via... >> rispose lei assonata << Dai su ti ho portato la colazione a letto >> rispose a sua volta la voce << ...ci sono le fragole? >>  << Ovvio >> a quel punto la bambina uscì dal suo nascondiglio mostrando il suo aspetto: aveva all'incirca otto anni, i vestiti neri a sfumature viola e rosse, i capelli sempre neri molto lunghi, la pelle grigia infine due bellissimi occhi rosso sangue. Velocemente prese il vassoio appoggiato sopra il letto cominciando a spazzolarsi un intero bicchiere di fragole con la panna << Però hai proprio fame >> dice colui che la svegliata alzando la persiana della finestra facendo entrare più luce nella stanza dando un gran fastidio alla piccola << Ahi troppa luce! >> si lamentò coprendosi gli occhi << Da quando sei diventata una vampira? >> chiese spiritoso lui << Ha ha divertente... Asriel >> rispose la bambina ironica chiamando per nome il ragazzo venuto a disturbala, egli è più grande di lei di quasi cinque anni, la pelle è bianco latte come le due corna caprine, i capelli del medesimo colore, gli occhi verdi e i vestiti costituiti da una maglietta verde a righe gialle e da dei i pantaloni marroni.
 
A prima vista non si sarebbe detto ma loro due erano fratelli ed in quanto tali sono entrambi dei... demoni << Dimmi cosa sei venuto a fare qui? >> domanda scocciata la bambina mettendo a posto il bicchiere << Beh è una bella giornata fuori, pensavo di portarti al parco se ti va >> dice Asriel rivolgendole un sorriso sereno << Preferisco dormire >> rispose la bambina sbadigliando << Poi... immagino vorrai riprendere la ricerca subito dopo >> improvvisamente calò di nuovo il silenzio e il ragazzo smise di sorridere annuendo debolmente col capo, sono passati anni da quando... la loro sorella Snow... è scomparsa dopo quella notte in cui lui la persa, da allora non si è dato mai pace cercandola in ogni dove, stessa cosa facevano anche i genitori ma lui era molto più attivo. Poche volte lo si vedeva pensare ad altro o a non incolparsi del triste destino a cui diceva di averla condannata ma nonostante tutto... con lei, la sua altra sorellina... sorrideva, ci giocava, solo quelle volte sembrava felice, su quei piccoli dettagli cercava di farla preoccupare il meno possibile ma lei segretamente lo faceva sempre infondo è pur sempre suo fratello e gli voleva bene perciò ha perdonato il suo errore, spera che anche lui un giorno possa perdonare se stesso... ma lo sa: succederà solo quando troverà Snow... << Capisco... in questo caso io e Mr. Nightmare Bunny ti aiuteremo >> disse la bambina scendendo dal letto prendendo da sotto le lenzuola un peluche a forma di coniglietto nero dai occhi rossi indossante un papillon dorato e un capello del medesimo colore con un nastro nero << O-oh davvero? >> << Davvero, ora però muoviamoci >>  detto questo la piccola tirò la mano del fratello maggiore forzandolo a scendere le scale << V-va bene... Ashes >> rispose Asriel lasciandosi trascinare.
 
Intanto al piano di sotto una donna dalle piccole corna caprine, i capelli bianchi che tendevano al nero verso la punta e gli occhi di colori differenti ovvero uno azzurro e l'altro rosso stava dipingendo il marito, un uomo biondo dai occhi verdi, indossava uno smoking nero sfumato al viola ed anche lui ha delle corna ma più grandi, stava in posa tenendo in mano una mela << Toriel, tesoro, quanto tempo ci vuole ancora? >> chiese l'uomo a denti stretti cercando di restare fermo << Un attimo di pazienza Asgore... >> le rispose lei concentrata sulla tela “E intanto ci sta mettendo un ora” pensò lui trattenendo un sospiro irritato << Ecco ho finito >> disse fiera Toriel mostrando il ritratto << È fantastico! Come tutti gli altri d'altronde >> dice l'uomo-capra ammirandolo << Uhmmm... lo stai dicendo per farmi contenta >> << Dai sai che quando dico una cosa sono serio! >> << Buongiorno! ..uh bel quadro mamma >> fa la piccola corvina entrando nel salone insieme ad Asriel << Vedi? Lo dice anche tua figlia >> << Cosa papà? >>  << Niente tesorino, stavamo parlando del quadro >> dice la donna sorridendole << Allora hai mangiato dormigliona? >> << Non sono dormigliona! >> << Sicura? Tu cosa ne pensi Mr. Nightmare Bunny? >> dice Asriel prendendo il coniglietto della piccola << Si Ashes è molto dormigliona >> continuò cambiando un po' la voce muovendo contemporaneamente la testa del pupazzo dando l'impressione che fosse lui a parlare << Smettila! >> gridò furiosa Ashes alzando le braccia nel tentativo di riprenderselo << Ok scusa sorellina >> le rispose dolcemente il fratello restituendogli il giocattolo. Successivamente lui si rivolse ai genitori << B-beh possiamo andare al parco? >> << Certo, ci vediamo più tardi >> dice la madre andando a cercare un posto dove appendere la sua opera seguita dal marito, Asriel si stupiva su come loro lo lasciavano tranquillamente solo con la sorella certe volte eppure pensava che avrebbero fatto di tutto pur di esserci per sicurezza invece no... in qualche modo si fidavano ancora... internamente li ringraziava però allo stesso tempo li pregava di tenerlo lontano da Ashes evitando di perdere anche lei, chissà forse non l'hanno mai presa questa decisione perché dopotutto dicevano sempre che è stato un incidente...... già un incidente a cui è costato il futuro della sua sorellina... chi volevano prendere in giro? È stata colpa sua punto è palese << Tutto bene? >> gli chiese Ashes vedendolo fermo a fissare il vuoto << Si sto bene... mettiti questi >> risponde il tredicenne mettendogli dei occhiali dalle lenti scure presi sul tavolo mentre lui indosso un berretto verde anch'esso preso da lì e la accompagnò fuori.
 
La loro è una casa abbandonata da tempo dagli umani, un posto perfetto dove si sono potuti nascondere ma quando uscivano era meglio evitare di attirare l'attenzione lasciando scoperti dettagli come le corna, nel caso di Asriel, o il colore particolare dei occhi, nel caso di Ashes, perciò indossavano quei oggetti per “nasconderli”. Comunque i due camminarono sul marciapiede tenendosi la mano, cosa alquanto fastidiosa per la corvina ed infatti tentava di sottrarsi alla stretta più di una volta << D-dai Asriel smettila di trattarmi da bambina! >> disse lei offesa gonfiando le guance << Hai otto anni e sei la mia sorellina, è normale se ti tengo la mano quando siamo in strada >> << A me non piace! >>  << Va bene, allora ti porterò sulle spalle >> detto questo Asriel mise la piccola appunto sulle spalle << Uffa è troppo faticoso lasciarmi camminare da sola? >>  << Si >> la bambina sbuffò stringendo il suo peluche appoggiando poi il mento sul berretto del fratello mentre lui ricominciò a camminare, guardò di sfuggita tutti quei passanti che c'erano in quel momento specialmente le bambine della sua età, chissà se tra loro vi era anche Snow cresciuta...
<< Ehi senti... più o meno quale aspetto dovrebbe avere nostra sorella adesso? >> domando la corvina cogliendolo di sprovvista << E-ehmm per quanto ne so dovrebbe essere simile a te visto che siete gemelle ma ha i capelli bianchi e poi... dovrebbe avere questa macchia che è caratteristica della nostra famiglia >> risponde lui alzandosi la manica del braccio destro lasciando vedere una strana macchia a forma di farfalla dorata sotto di esso << Anche tu c'è l'hai >> disse sistemandosi la manica << Ah ok... hai visto quella bambina lì? Ha i capelli bianchi >>  << ...QUALE BAMBINA??? >> gridò il ragazzo guardando a destra e a sinistra preso da un improvvisa ansia << Lì >> gli rispose la sorella indicando il marciapiede opposto e... << Ashes....... quello è un cane >> disse Asriel sospirando << Ops... scusa >> dice la piccola grattandosi la nuca imbarazzata << Fa niente >> “Fa niente... se come no” pensò lei sentendo le parole del fratello, gli si leggeva in faccia che ci sperava davvero tanto fosse veramente Snow... si sentì un po' male per avergli dato questa falsa illusione anche se involontariamente però ormai...
 
Dopo aver camminato un po' e dopo che Ashes confuse altri cani per bambine (i motivi sono ancora sconosciuti) arrivarono al parco ed il tredicenne pote rimettere giù la sorella, ella senza perdere tempo andò verso l'altalena << Vuoi che ti dia una spinta? >> chiese lui << Se ti va... >> rispose lei salendo sul sedile << Pronti.... >> cominciò a dire il ragazzo appoggiandogli le mani sulla schiena << Partenza... via! >> dice spingendola << Più forte! >> dice Ashes muovendo avanti e indietro le gambe, lui l'accontentò dandogli più spinta. Tra una risata spensierata e l'altra a un certo punto l'interesse della corvina cadde su un carretto dei gelati vicino a dove si trovavano, la bocca quasi si riempiva di bava nel vedere quei gustosi coni magari potesse mangiare uno... ma provava a non darlo a vedere << Quel bicchiere di fragole non ti ha sfamato abbastanza? >> dice Asriel notando l'espressione incantata di lei sulle persone che hanno in mano il gelato << S-si invece... >> risponde la bambina apparentemente indifferente  << Oh beh peccato... pensavo di comprarti un cono alla fragola >>  << Davv-ehm no il gelato ingrassa... >>  << Ti preoccupi del tuo aspetto? Pft questa mi è nuova... >> << Si me ne preoccupo qualche problema? >> fa la corvina offesa smettendo di andare avanti e indietro sull'altalena. Il ragazzo ridacchio mettendogli una mano sulla testa accarezzandola << Finiscila! >> si lamento lei spostandosi << Guardami nei occhi Ashes, sicura di non voler un bel gelato? >> la piccola lo fisso scocciata inizialmente poi... abbasso la testa annuendo debolmente << Lo sapevo, su non c'è niente di male se ne prendi uno >> rispose gentile il fratello << O-ok... tanto sarà colpa tua se divento grassa >> dice lei << Esagerata >> fa lui alzando gli occhi al cielo << Comunque aspettami qui, torno subito >> mentre il ragazzo se ne andava Ashes ricominciò a dondolare finché... un rumore sospetto la fece voltare verso dei cespugli....
 
Li fisso a lungo aspettandosi di risentire quello strano struscio di poco fa invece nulla, solo sembrava che qualcosa stese sbucando da lì, infatti guardò con più attenzione intravedendo... delle corna, si delle piccole corna da cervo... << No... ti prego... TUTTI ma non lui per favore >>  << Oh ciao Ashes! >> salutò il proprietario di quelle corna uscendo dai cespugli... era un bambino della sua età, anche lui un demone, dai capelli color castano scuro come i vestiti e gli occhi dorati, appena lo vide... la corvina si fece scura in viso non sopportava la presenza di quel ragazzino fastidioso << Sai non ti avevo notato prima >> dice lui innocentemente << Io si purtroppo >> rispose lei voltandosi dall'altra parte << Ti rendi conto che sei in un luogo pubblico? Qualche umano potrebbe insospettirsi sul tuo aspetto >> gli fece notare in seguito << Nah dirò che sto andando a una festa piuttosto... ti va di giocare cara amica mia? >> chiese il piccolo demone avvicinandosi << NO! NON SONO TUA AMICA! >> ringhiò lei guardandolo con odio << Oh beh è un bene quello che hai detto perché giochiamo a un bel gioco ovvero... ai fidanzati! >>  << A-a-a c-cosa?! >> domando la piccola stupita << È facile: facciamo finta di essere fidanzati, abbracciandoci, dandoci dei nomignoli e... baciarci >>  << …..scordatelo... >>  << Suuuu so che adesso vuoi un abbraccio piccola >> detto questo Denis si avvicino di più tenendo le braccia aperte, la piccola scese subito dall'altalena arretrando mentre stringeva il suo coniglietto nero di peluche << VATTENE VIA! >> urlò prima di darsela a gambe << Torna qui! >> disse il castano inseguendola.
 
Intanto a casa
 
I due coniugi avevano appena appeso il quadro, la donna lo guardava soddisfatta convincendosi  di aver fatto un bel capolavoro << Secondo te... come starà Ashes? >> domando l'uomo pensando alla figlia che a quest'ora doveva trovarsi al parco << Starà benissimo, c'è Asriel con lei >> risponde lei sorridente, Asgore fu sul punto di risponderle quando... sentì un rumore sospetto, c'è qualcun'altro in questa stanza, se lo sentiva << Chi va la? >> dice l'uomo aprendo la mano destra e dalle pelle uscirono dei fili d'erba, essi piano piano si uniscono formando un tridente
<< Sono stato io, miseri schiocchi >> dice una voce, nello stesso momento, dall'ombra esce un ragazzo sui 18 anni... il suo viso è coperto dal cappuccio della tunica bianca con una grossa croce rossa stampata sul petto ed indossa dei guanti dello stesso colore. Il ragazzo restò fermo a fissarli sorridendo lievemente << Anche se sembrate di basso rango... potreste aumentare la mia forza comunque >> continuò lo sconosciuto << Cosa vuoi? >> chiese Asgore inarcando un sopracciglio << Diciamo... il vostro potere >>  << ...quindi immagino tu sia... uno di quei schifosi cacciatori di demoni >>  << Esatto, già dal nome capisci cosa fanno quelli come me... >> il ragazzo si prese una piccola pausa poi impugnò una spada d'argento dal manico a forma di croce.
 
<< Allora pronti a morire per mano del grande Red Heat? >> domanda lui lanciandosi contro di loro << L'unica cosa che hai di grande è la stupidità >> risponde Asgore bloccando con il tridente un colpo della sua spada e la donna fa uscire dalla schiena dei tentacoli neri e bianchi diretti verso il cacciatore ma esso rapidamente schiva << Perché voi siete intelligenti? Lasciate andare dove vogliono i vostri figlioletti senza preoccuparvi di cosa può succedergli... >> << Che gli hai fatto?! >> domanda Toriel estramente preoccupata << Io niente... ma forse le mie copie avrano già completato il lavoro eheheh >> sentendo quelle parole la demone strinse i denti dalla rabbia lanciandogli contro fiammate nere e schegge di ghiaccio ferendolo un po' << D-dannata troia! >> ringhia Red puntandogli la mano contro davanti alla quale si forma un grande anello con al centro una croce, entrambi rossi, che va verso la demone ma lei si scansa evitandolo. L'uomo-capra approfitta della distrazione del cacciatore per scagliargli delle sfere d'energia verdi alla schiena colpendola in pieno << T-tsk! Muori rifiuto demoniaco! >> gridà il ragazzo rialzandosi, cercando di traffigerlo... fallendo in quanto l'uomo trattiene la sua spada usando il tridente << Toriel salva i ragazzi! Sperando non sia troppo tardi... >> << M-ma... >> provò a dire lei... << Vai! >> le ordino autoritario il marito spingendo via il suo avversario a quel punto la donna, anche se a malincuore, decise di andarsene.
 
Il cacciatore intanto tornò alla carica verso Asgore ed lui tirò fuori tentacoli marroni i quali lo prendono alla vita in modo da farlo sbattere sui muri << Sei uno sciocco, pensi davvero di riuscire a salvare la tua famiglia? >> chiese beffardo Red trattendo il dolore toccando poi i tentacoli mandandoli a fuoco costrigendo così al demone di liberarlo, neanche il tempo di riattacare che il ragazzo punta la mano su di lui... un cerchio rosso gli compare sotto i piedi e delle catene d'argento spuntate dal pavimento lo avvolgono tenendolo fermo << B-brutto bastardo! >> impreca l'uomo dimenandosi mentre il cacciatore si avvicinava << Beh è giunto il momento di finirla >> dice alzando la spada...
 
Al parco
 
“Devo muovermi!” pensò la bambina correndo a perdi fiato, per niente al mondo si sarebbe fatta abbracciare dal bimbo-cervo << Ashes se ti fermi ti do un bacietto >> dice lui standogli alle calcagna << Grazie mi hai dato un motivo in più per sfuggirti! >> rispose lei lanciandogli  contro delle sfere viola ma nessuna andò a segno poiché il bimbo fu agile a schivarle << CHE CAVOLO VATTENE! >> imprecò lanciandogli questa volta un gatto randagio trovato nelle vicinanze << AAHHAHHHH!! >> gridò Doris quando l'animale gli conficco gli artigli nella faccia costringendolo a fermarsi dando tempo ad alla corvina di dirigersi verso la zona del parco dove ci sono molti alberi, se l'avrebbe cercata là difficilmente sarebbe riuscito a trovarla o perlomeno sperava. Velocemente salì sopra a un ramo di un albero grazie a dei tentacoli neri usciti dalla schiena e li ritirò una volta rannicchiata... si guardò attorno costando fortunatamente di essere riuscita a seminare quel piccolo demone da quattro soldi << Quando la finirà di seccarmi? >> si chiese pensando a tutte quelle volte quando la incontrata gli fa un sacco di smancerie... lei però lo ha sempre ignorato, non è fatta per le cose sdolcinate ne lo sarà mai, infatti a malapena si fa coccolare dai suoi genitori o da suo fratello... a proposito di quest'ultimo... << Asriel mi starà cercando >> dice la piccola rivolgendo lo sguardo al suo peluche << Dovrei andare secondo te Mr. Nightmare Bunny? >> chiese senza ottenere ovviamente una risposta ma nella fantasia di Ashes è come se gliela avesse data << Si hai ragione >> disse abbracciandolo e scendendo piano dall'albero utilizzando di nuovo i tentacoli... << Trovata! >> la bimba dallo spavento perde la concentrazione cadendo a terra << A-a-ahi... >> si lamenta dolorante ed allo stesso momento una figura gli ruba gli occhiali << I tuoi occhi sono più bella senza questi cosi... >>  << Te ne puoi andare dalle scatole?! >> rispose la corvina piena di ira davanti a quella figura nonché... Denis << Perché ti rifiuti di stare insieme a me? >>  << Perché non mi piaci... lo vuoi capire? >> continua lei rialzandosi sapendo di aver schiacciato un tasto dolente << Mi dispiace... ma se vuoi... possiamo rimanere amici ok? >>  << I-i-io... i-io... no! >> rispose il castano risoluto afferrandogli i polsi, facendogli mollare il pupazzetto, spingendola fino a mettergli la schiena contro la parete del tronco dell'albero << Mollami! >> disse lei dimenandosi << Diventa la mia fidanzata permettendomi di fare bella figura con i miei amici e ci penserò >> rispose Doris in modo arrogante << Scordatelo rincoglionito! >>  << Tsk... vediamo se oltre a insultare sai fare altro >> detto questo il piccolo demone avvicino lentamente e pericolosamente le labbra a quelle della piccola la quale provò a trafiggerlo a suon di tentacoli ma lui lì fermò usando i suoi. A ogni secondo le loro bocche erano meno distanti, ad Ashes rimaneva l'opzione di pregare di finirla in fretta......
 
Poi all'improvviso... un tentacolo verde pieno di spine si arrotolò al collo di Denis sollevandolo da terra e di conseguenza portarlo a faccia a faccia con un ragazzo dai capelli bianchi e gli occhi verdi piuttosto furioso... << Tu... cosa stavi cercando di fare? >> domandò fissando nei occhi il bimbo-cervo << E-e-ehmmm n-n-niente >> rispose a malapena a causa del dolore inferto dalle spine << Asriel! >> gridò la piccola abbracciando forte la gamba del fratello << L-lui ha tentato di... b-baciarmi >> Asriel restò muto aumentando la presa sul castano << S-sulla guancia ovviamente eh >>  << Non è ve- >>  << Sta zitta stupida! >> la sgridò Denis...... gli occhi del tredicenne sprizzarono di rabbia, le corna, gli artigli infine i denti divennero più affilati e grandi regalandogli un aspetto più minaccioso << ... >>  << Sei fregato >> commento Ashes prima che il fratello prendesse parola << ASCOLTAMI BENE CERBIATTO DEI MIEI STIVALI SE OSI DI NUOVO IMPORTUNARE MIA SORELLA TI STACCO LE CORNA E TE LE FACCIO INGOIARE! CI SIAMO CAPITI?! >> gli urlò usando una voce terrificante mentre annuiva spaventato << Bene... >> disse Asriel tornando normale << Ora... hai vinto un bel volo! Addio! >> lanciò a tutta forza il castano verso il cielo dove scomparve, sorridendo vittorioso.  << Così impara! >> dice mettendosi a guardare la sua amata sorellina << Tutto ok Ashes? >> domandò preoccupato << S-si... >> rispose lei accennando un sorriso << Scusami non ti dovevo lasciare da sola, lo vuoi ancora il gelato? >> alla corvina brillarono gli occhi appena vide il cono alla fragola che Asriel teneva nell'altra mano << S-si >> rispose emozionata mangiandolo di gusto << Oh ehm... mi puoi prendere Mr. Nightmare Bunny? E' finito lì >>  << Certo sorellina, prima però finisci il gelato sennò si sporca >> risponde Asriel infilando il peluche nella tasca dei pantaloni dopodiché la guardo nei occhi << Sicura di stare bene? >>  << Si tranquillo >>  << D'accordo... ma se un altro corteggiatore ti infastidisce chiamami e... si pentirà di essere nato >> lei annui “leggermente” intimorita dalla iper-prottività del fratello.
 
Proprio sul punto di andarsene lui sentì dei passi... senza pensarci due volte si mise davanti alla piccola pronto a difenderla << Cosa fai? >> domandò lei << Shh ho sentito qualcosa... >> gli rispose semplicemente mantenendo lo sguardo attento, a un certo punto quei passi si arrestarono... nessuno però arrivò << Chi è? >> domandò non ottenendo risposta, forse era solo una sugg- << Eccoti! >> il tredicenne si voltò di scatto.
 
Davanti a loro...... c'era la mamma che con i tentacoli aveva infilzato allo stomaco un ragazzo di fronte a lei, con il viso coperto da una tunica bianca, al petto è stampata una croce rossa e i guanti sempre rossi, appena succede invece di sanguinare o di urlare il ragazzo... si "sgretola" piano fino a scomparire sotto lo sguardo basito dei piccoli demoni  << Mamma? >>  chiesero entrambi scioccati, lei lì abbraccio soltanto lasciando che delle calde lacrime gli solcarono il viso << S-state bene... m-meno male... >> dice singhiozzando << Perché piangi? >> gli chiese Asriel allarmato mentre la sorella provava a sfuggire a quell'abbraccio soffocante << Ecco... vedete sono venuta qui... per proteggervi, chissà dove l'altro >> continuò lei osservando lo spazio circostante << P-proteggerci da chi? >> fa Ashes ripredendo fiato dalla stretta che ha deciso di lasciarla << D-da... delle copie di un cacciatore di demoni >> la corvina e Asriel sgranarono gli occhi.... sentendo un altro rumore dietro alle spalle.  << Attenti! >> dice la madre riuscendo a bloccare coi tentacoli un ragazzo identico al precedente sul punto di colpirli alla schiena << Pessimo errore >> dice strappandogli i bracci e l'intero corpo si sgretola facendo sospirare di sollievo Toriel << E l'ultima copia è andata... meglio andare a vedere se vostro padre è riuscito a sconfiggere quello vero >> detto questo la demone spalanco le due paia di ali nere, sfumate al rosso e all'azzuro, anche il figlio maggiore spalanco le ali che a differenza delle sue sono sfumate al verde << Devi per forza prendermi in braccio >> chiese seccata Ashes dopo essere appunto presa in braccio dal fratello << Se credi di riuscire a volare da sola... >> risponde lui << Ehmmm devo ancora fare pratica in realtà... >>  << Allora non ti lamentare >> le dice Asriel prima di sbattere le ali.
 
Una volta arrivati davanti alla porta della loro dimora Toriel fece cennò ai figli di aspettare fuori mentre lei entrò.
 
Passo qualche minuto che per i due sembrò un eternità poi.....
finalmente la madre uscì... a testa bassa tenendo tra le mani un piccolo cumolo di cenere, sedendosi sulle ginocchia lo avvicino alle labbra << M-m-mamma... >> i giovani demoni presero posto accanto a lei notando i suoi occhi gonfi di lacrime << V-vostro... sing... p-padre... s-sing... >> Toriel non riusciva a completare la frase senza singhiozzare generando ancora più preoccupazione << D-dov'è papà? >> rimase zitta a quella domanda, gli mancava il coraggio di dirglielo... << Non dirmi che... >> inizio a dire il tredicenne fissando la cenere pensando di aver capito da dove provenie. Toriel balbetto a malapena un "Mi dispiace" poi li abbraccio entrambi con tutta la forza << Q-quindi papà... >> disse la piccola e lei gli appoggio la mano sulla testa accarezzandola << E'-è-è... >> << ... in un posto migliore... e purtroppo non tornerà >> finì di dire Asriel al posto della madre per poi abbracciarla, la piccola riflette sulla frase... compredendo spiacevolmente il significato << Ooh che scenetta tenera >> i tre si voltarono vedendo, appoggiato di schiena contro il muro, colui che gli ha reso la giornata un inferno.
 
<< TU! >> gridò furiosa Toriel mettendosi davanti a figli << Con quale coraggio ti fai vedere?! >> il ragazzo scoppio a ridere mentre tirava fuori la spada d'argento << Che c'è? Sei triste di aver scoperto la morte di tuo marito? Non è colpa mia se era un DEBOLE! AHAAHAH! >> dice lui continuando a ridere di gusto, la demone ringhiò creando davanti a se una spada particorlare... infatti da una parte è fatta di ghiaccio dall'altra di fuoco nero, la impugnò lanciandosi contro il cacciatore il quale senza troppa fatica la evita lanciandogli anelli rossi da lui creati
<< C-c'è la farà? >> fa Ashes preoccupata per quello che succedera come il fratello, quest'ultimo ebbe il desiderio di intromettersi nella battaglia volendo aiutare la madre però << MUORI BASTARDO! >> rispose la donna riuscendo a infilzare il cacciatore con la spada, esso arretra velocemente mentre si rigenera la ferita tornando alla carica.
La demone lo lasciò avvicinarsi... in modo da calciarlo violentemente allo stomaco da fargli sputare sangue e allontanarlo di un metro << Così vuoi giocare? Ti accontenterò! >> dice Red pulendosi la bocca usando la manica lanciando subito dopo di nuovo gli anelli rossi... Toriel si riparo a tempo dietro una barierra blu e rossa fissandolo negli occhi << Adesso finiamola! >> gridò lei togliendo di mezzo la protezione creando una sfera d'energia che piano piano diventa enorme << Credi di spaventarmi puttanella? >> domandò Red ma non gli fu concesso di prendere la spada che quella sfera lo colpisce creando un esplosione...
Il fumo generantosi copre la visuale della demone per pochi istanti
non vedendo la sagoma del cacciatore lei si volto verso i figli, stavano bene per fortuna << Brava mamma sei grande! >> dice la corvina entusiasta della sua vittoria ed ella gli sorrise dolcemente.
<< Grazie, ricordatevi però di non farmi mai arrabbiare >> scherzò la donna avviandosi verso di loro a braccia aperte
Ashes e Asriel imitarono il gesto, ansiosi di poterla riabbracciare
<< Surprise! >> fu un attimo. Un attimo soltando. Accade così in fretta ma, istintivamente, il tredicenne riuscì a coprire l'intero volto della sorella con un tentacolo verde senza spine evitando.... di fargli assistere a quel terribile spettacolo.. che lui dovette guardare
 
Quel ragazzo di prima non è uscito dai giochi no lui... è la davanti
a faccia scoperta, poiché si era tolto il capuccio, mostrando i capelli rosso fuoco e i gelidi occhi blu notte quest'ultimi fissavano soddisfati Toriel a occhi spalancati inginocchiata a terra..... con la spada d'argento conficata nella schiena fino a far spuntare la lama fuori dal petto sporca di sangue... il cacciatore gli mise la mano sopra la testa, di lei ne rimase la cenere quando Red assorbi dal guanto una frebile luce ovvero... l'energia vitale. Lui raccolse la spada di fuoco nero e ghiaccio avendo l'idea di tenerserla come nuova arma, rivolse successivamente lo sguardo sui i giovani demoni... in particolare quello dai capelli bianchi rimasto completamente immobile a occhi sgranati dallo schock << Oh sei triste? >> domando fingendo un tono dispiaciuto << Non preoccuparti... adesso tocca a te! >> detto questo a passi lenti si incammino nella sua direzione.
Asriel si riprese un poco dal suo stato di trans sentendoli tuttavia restò fermo, doveva inventarsi qualcosa alla svelta, quel mostro la pagherà cara... molto cara... ma Ashes? Di certo stara più al sicuro lontana da qui perciò la fece voltare di spalle tramite il tentacolo il quale si slotlorò coprendogli solo gli occhi << Ashes.... mi fai un piacere? >> dice lui a tono freddo << Che succede?? D-dov'è mamma? >> chiese lei cercando di divincolarsi << L-lei... sta bene... >> gli mentì mentre le lacrime ribelli uscivano << Oh eccome se sta bene! Infatti è con il tuo pappino! >> disse Red ascoltando ogni parola della conversazione continuando ad avvanzare pigramente. La bambina sentendolo aumento i movimenti << S-sta metendo vero?? Dimmi è così! >>  << Non ha importanza adesso... >> rispose Asriel mantendo il tono freddo << C-COME NON HA IMPORTANZA?! CHE CAZZO STAI DICENDO??? >> << A-Ashes... per favore... corrì senza mai voltarti..... e prometimmi che sarai forte durante la mia assenza... >>  << Co- >> il tentacolo sugli occhi della corvina si levo spingendola via.  Lei rimase dov'è avendo una gran voglia di girarsi però non seppe perché non lo fece << Corri! >> dice Asriel abbasando il capo << M-ma tu? >>  << Ti raggiungerò semmai potrò.... >> al tredicenne scappo un singhiozzo e raccolse le briciole di autocontrolo rimaste per finire la frase << T-ti voglio bene sorellina... >> dopo quella il cacciatore sbuffò annoiato alzando in alto la spada d'argento << Tsk patetico >> dice lui puntandola dritto al cuore del demone.
 
Un urlò di dolore si sollevo nell'aria mentre Ashes corse a perdi fiato << T-t-ti voglio bene anch'io! >> dice pregando che il fratello maggiore l'abbia sentita, dove andava ora? Beh in qualunque posto arriverà... sarà ottimo per... piangere.
 
Nel fratempo Red...... strinse i denti a causa del pugno dadotogli dal ragazzino, talmente potente da avergli trapassato il ventre
<< T-tu piccolo stronzo... >> imprecò sul punto di infilzarlo, Asriel fu più veloce e la blocco semplicemente tenedo la lama con la mano << "Il piccolo stronzo" sei tu >> rispose lui fissandolo negli occhi e una aura nera-verdognola lo avvolse suscitando nel cacciatore un certo senso di paura anche se non lo dava a vedere.
Tuttavia provò a ritirare l'arma ma Asriel gli tirò un manrovescio spingendolo via per poi spezzarla davanti ai suoi occhi << Vediamo come mi uccidi senza l'argento >> dice tranquillo facendo uscire i tentacoli verdi pieni di spine sui quali stanno spuntando... delle teste, molto somiglianti a quelle delle piante carnivore solo che esse hanno dei occhi neri a puppila bianca e dei lunghissimi denti affilati sfogianti in un sorriso alquanto inquietante, a quella visione il cacciatore di demoni arretra impugnando l'altra spada << Oh sei spaventato? >> domandò sarcastico il tredicenne avazando di un passo << Tranquillo... ti ucciderò dolorosamente! >> le teste di scatto si avventarono contro Red, lui di risposta le appuntava però come una testa si distrugge ne ricresce un altra ed una di quelle gli morde la gamba provacandogli un dolore alluncinante costringendolo a mollare la spada. Si aggiunserò anche le altre infilando i denti su varie parti del corpo e, purtroppo per lui, pure sulle mani << Cazzo quelle mi servono! >> disse cercando di togliersi di dosso quei cosi ma a ogni movimento il dolore diveniva insopportabile quindi dovette stare immobile << Avevo ragione allora, sono quelli a darti i poteri >> dice Asriel ormai a poca centimentri di distanza da lui << Si si complimenti Sherlock ma ora liberami! >>  << Ummm famici pensare... NO! MERITI DI SOFRIRE! >> gli urlò in faccia il demone abbandonando quell'atteggiamento calmo di poco fa, le piante si allontanavano l'una dalle altre tenendo ben saldo il pezzo di carne proprio. Il cacciatore lanciò lunghi lamenti di dolore sentendo gli arti staccarsi... forse è arrivata la fine.... o forse no.
Un ultimo sforzo e potè bruciare dall'interno una testa che aveva imprigionato la mano e con essa afferò un oggetto nella tasca.....
<< Basta... muori! >> rispose Asriel graffiandogli la faccia lasciando i segni degli artigli sull'occhio destro, appena compie il gesto Red, soffocando le urla, sbattendogli sulla fronte una specie di ciondolo a forma di fiore giallo.... << Game over feccia demoniaca >> dice il cacciatore mentre il tredicenne veniva "risucchiato" dal ciondolo e con lui i suoi tentacoli liberandolo.
Red ansimò rigenerando le ferite.... è andato molto vicino alla morte oggi.... ma un tipo come lui di certo non demorde, fissò sorridente la collana giocherellandoci << Sei fortunato, invece di morire sei dentro un Demonic prison... oh beh ci ho guadagnato un trofeo ahahah!! >> ridacchio tra se e se rimettendo apposto il ciondolo avviandosi via sotto il cielo nuvoloso.....
 
Da una parte
 
Ashes, nascosta dietro un grosso bidone dell'immondizia, piangeva disperantamente.... "P-perché... a me doveva capitare questo?" pensò stringendosi le gambe sentendo la mancaza di Mr. Nightmare Bunny... e di suo fratello... quando tornerà? E' vivo sopratutto? Lo sperava di cuore.
 
Improvvisamente un fischiettiò in lotanza gli gelò il sangue all'istante, non ebbe nemmeno il coraggio di sporgersi a controllore chi fosse "Devo stare calma magari è Asriel... nah lui non sa fischiare" pensò accucciandosi nell'angoletto, intento il suono si fece più vicino e... di sfuggita vide dei piedi sotto il bidone. << Oh piccolina esci fuori >>  "No! No! Ti prego..." la piccola capì da quella frase chi è l'individuo che fischiettava, arretrò lentamente.... facendo cadere per sbaglio una bottiglia di vetro confermandogli la sua presenza << Ummm... forse ho capito dove sei eheh >> disse l'individuo....... la corvina sbalzo nel vedere il bidone diviso in due metà ed una di essa spostata di forza dal.... cacciatore, con segni di artigli sull'occhio destro, aveva voglia di urlare o correre ma la paura la blocco e lui ne approffitò, sollevandola per i capelli << Allora pronta a divertirti? >> chiese sorridendo sadicamente, lei degluti tirando fuori i tentacoli neri colpendolo alle gambe facendogli mollare la presa << D-dov'è mio fratello? >> ebbe il coraggio di chiedergli... se senne doveva andare almeno voleva sapere se lui è vivo.... << T-tsk... lui sta bene... è in un posto meraviglioso adesso AHHAHAH! >> quelle parole strinsero in una morsa il cuore della bambina portandola quasi a un nuovo pianto "A-Asriel..." alzò lentamente lo sguardo incrociando quello del cacciatore indietreggiando poi... corse, corse il più velocemente possibile << Mi spiace ma non c'è la farai >> disse annoiato Red lanciandogli un anello rosso alla schiena da farla cadere. Lei si rialzo dandogli di rimando le sfere viola ma venero barrate grazie alla spada con la quale gli amputo i tentacoli che sfoderò successivamente << Piuttosto deboluccia, perfino tuo padre ha fatto di meglio >> commento il cacciatore colpendola di nuovo con l'attacco degli anelli lanciandola verso il muro crepandolo.
Ashes non si mosse... ne gridò dal dolore, rimase seduta ad aspettarlo
<< .... non vale la pena ucciderti... sei solo un rifiuto >> dice piegandosi al suo livello "Q-quanto hai ragione... n-non valgo niente" pensò la corvina singhiozzando intanto Red prese una collana con una gemma rossa a forma di farfalla... mettendogliela sulla fronte << Però mi servirai per un altra cosa eheheh >> ridacchiò mentre Ashes.... venne risucchiata dentro all'oggetto.
 
Il cacciatore si rialzò stiracchiandosi dopo una giornata davvero movimentata finalmete ha completato il lavoro.... peccato che ci ha perso una spada d'argento, certo ha pur sempre quella di ghiaccio e fuoco nero ma per uccidere al meglio altri demoni serveno poteri potenti e quella, la prima cosa la può ottenere solo assorbendo l'energia vitale dei avversari, l'altra... beh di certo un suo amico avrebbe fatto piacevolmente uno scambio.
 
Il giorno seguente
 
La bambina riaprì gli occhi scombussolata... notando di essere in una specie di stanza rossa, come ci è finita qui? C'entrava quella specie di collana che il cacciatore gli misse sulla fronte? Ciò al momento non ebbe importanza, tutta la sua famiglia è morta... nessuno l'avrebbe cercata... si chiese perché non si è fatta uccidere prima invece di scappare, chissà forse per vigliaccheria fatto sta che sicuramente questa stanza è divenuta la nuova "casa" dove avrebbe vissuto. Lasciò i ricordi venire a galla.... in particolare quelli insieme al fratello.... la persona di cui ha voluto più bene in assoluto... se potesse tornare indietro avrebbe goduto ogni carezza e abbraccio, non solo i suoi ma anche quelli dei genitori... forse avrebbe anche baciato Do-no ok cerchiamo di non esagerare. Comunque Ashes appoggiò la testa sul pavimento percependo qualcosa di strano quindi si alzò per controllare... << Uh? >> fa Ashes a poca distanza da una.. buca di un bianco luciccante... incuriosità decise di avvicinarsi << Ma che co- >> neanche a finire la frase che, appena è sull'orlo, venne risucchiata..
 
Riaprì di nuovo gli occhi ritrovandosi in un altra stanza completamente nera, questo volta però da una parte... c'erano delle immagini, alcune raffiguravano una bambina riflessa in uno specchio... incredibilmente simile a lei solo vestita di bianco, i capelli del medesimo colore e gli occhi azzuri << Ti sta benissimo >> una voce portò alla corvina a voltarsi dall'altra parte vedendo un enorme schermo sul quale si vedeva un uomo sulla settantina vestito da maggiordomo << Grazie ma... perché me l'hai voluta comprata? >> dice una infantile voce femminile << Beh tu la volevi e poi so che i tuoi sono dei gran spilorci >> rispose l'uomo facendo ridere quella vocina interrota da un brontolio << Eheheh si vede che hai una gran fame! Un attimo che vado in pasticcieria e te la placco con un dolce! Intanto aspetta qui ok? >> disse l'uomo gentilmente << Ok >> fa quella voce mentre la visuale dello schermo si spostava mostrando una via di un quartiere.
Ufficialmente Ashes non ci stava capendo una mazza, prima è stata risucchiata per la seconda volta comparendo in questa stanza poi ha visto quell'uomo sullo schermo... insomma non ha la minima idea di dove sia o tanto meno semmai se ne andrà,
mentre ci pensava mise distramente la mano su un immagine di fianco a lei... sbalzando quando ella parti come un specie di video... il quale mostrava un foglio bianco e delle mani pallide ci stavano disegnando sopra << Aspetta sono in una stanza nera, ci sono delle cose simili a video e a uno schermo....... ma certo sono nella mente di qualcuno! >> reallizzo la bimba ricordandosi di essere già entrata una volta nella mente di un umano insieme alla famiglia... ecco ritorna la voglia di piangere però... sa come distrarsi.
 
Passò tutto il tempo a vedere quei video, nonché i ricordi di Ellen, il nome della bambina dai capelli bianchi, a quanto pare non ha vita felice... sta sempre sola nella sua stanza a disegnare e i genitori non la pensano neanche... un pochino provava pena per lei ma non è un tipo da ammeterlo. Stranamente gli passo l'idea che Ellen potrebbe essere Snow siccome sono molto simili... << No sarà solo una coincidenza >> dice fra e se << Ehi bellezza come ti chiami? >> Ashes giro la testa verso lo schermo... vedendo con orrore la faccia di un ragazzino brufoloso, teneva tra le mani un album da disegno probabilmente quello di Ellen perché lei stava cercando di riprenderselo senza successo << R-ridamelo! >> implorava al ciccione << Se accetti di diventare la mia ragazza allora ci pensero >> rispose lui ottenendo una negazione passando dunque alle maniere forti... e in un lampo i compari pestarono la bambina. La corvina si sentì in dovere di fare qualcosa ma cosa? Ci riflette su giungendo dopo un lungo minuto a una conclusione..... andò a posizionarsi al centro della stanza illuminando le mani di una luce violacea << Spero non ti dispiacia se prendo in prestito la tua mente >> dice spalancando le braccia e la luce si espanse dapertutto... poco dopo la bambina dai capelli bianchi sembrava rialzarsi fissando il ciccione il quale cominciò a prenderla in giro e anche a rubargli il pupazzetto a forma di coniglio dorato rovinandolo... << Bene, sei arrabbiata abbastanza... iniziamo! >> detto questo spalanco di nuovo le braccia illuminando di viola la stanza. In quel momento Ellen dovrebbe avere i capelli neri, segno che Ashes la sta controllando, in quanto i ragazzini indietreggiarono spaventati << Ummm diamo una lezione prima a lui >> dice la corvina marciando sul posto per far camminare Ellen in direzione di un bambino per poi... rifilargli un pugno in faccia così forte da fargli sputare sangue << Ahia! Questa me la paghi st- >> non gli diete tempo di finire la frase che diede il commando ad Ellen di infilargli le dita nei occhi cavandoglieli, anche se non se ne è accorta la piccola demone.... sorrideva, quando vide il sangue uscire copiosamente dai bulbi oculari della vitima decise bene di buttarla a terra rifilandogli calci alle costole << ...Ehehehehheheh >> a ogni calcio la risata della corvina aumentava di volume, quanto si stava divertendo a massacrare quel ragazzino... fino a lasciarlo morente sul pavimento... a questo punto perché non fare la stessa con il ciccione? Che fosse giusto o sbagliato non gli importava tanto ha perso tutto... perciò un piccolo sfogo se lo può concedere no?
 
Quindi, commandando Ellen, avanzò verso il bambino << Ora.... ihihih... tocca a te... >> sentì dire dalla bambina dai capelli bianchi << N-no s-sta lontana da me pazza! >> supplicò arretrando, le sue parole furono ignorate e lei gli mise le mani al collo strangolandolo lentamente, lui tentò difendersi ma mentre esalava l'ultimo respiro... lei tiro un forte pugno alla fronte fracassandogli il cranio. Il cadavere cadde all'indietro creando una pozza di sangue ed Ellen si riprese l'album e il puppazzo la rabbia però la pervade ancora << Brava sii arrabbiata... sai all'inizio pensavo di aiutarti ma visto che per me è impossibile uscire da qui e ho imparato a renderti un arma letale....... SARAI LA MIA PEDINA NEL MIO GIOCO! AAHAHAH!!! >> Ashes si tenne la pancia da quanto stava ridendo, ormai consapevole di essere diventata una persona diversa, nessuno l'avrebbe fermata.... davvero niente e nessu- << E-Ellen p-perché sono diventati neri i tuoi capelli?! E-e perché ci stanno dei bambini a terra sporchi di ketchup?! >> domando allarmato il maggiordomo appena arrivato... "Ottimo un altra vittima da poter ridure in poltiglia!" pensò la corvina sorridendo << Tu.... anche tu.... muori! >> rispose Ellen accanendosi su di lui ma il vecchietto la schivò << Ellen stai calma! Se non fai la brava non ti do il pane con la nutella >> disse riuscendo a fermala dal tentativo di mordergli la gamba sorprendendo Ashes << C-come? Andiamo muoviti stupida fammelo distruggere! >> si lamentò cercando di riavvere il controllo << N-nutella? >> chiese la piccola e il maggiordomo gli diete una fetta di pane con sopra la nutella che ella mangiò felicemente. Compiuto il gesto la luce viola scomparve dando conferma alla corvina di non avere più il posseso della mente << Dannazione! Ero così vicina! >> scosse la testa sospirando... dovrà aspettare che si arrabi per poterla commandare un altra volta, è l'unica soluzione << Pazienza aspetterò... intanto sappilo, Ellen White, un giorno avrò il tuo corpo e sterminero tutti... tanto non soffrirano mai come soffro io, nemmeno tu... io sono la tua ombra, il tuo incubo... >> all'ultima parola gli occhi le si illuminarono << Si io.... non sono più Ashes ma.... Nightmare Ellen! >>
 
Anni più avanti
 
Ora Nightmare Ellen è cresciuta ed è... finalmente libera... dopo sei maledetti anni... passati a fare di tutto pur di ottenere la mente di quella ragazzina albina poi un giorno scoprire la capacità trasformarsi in fumo capendo di poter uscire dalle sue orecchie, non era stato facile all'inizio perché difficilmente capiva dove si trovavano perciò ha sbattuto di qua e là creando dolore ad Ellen.
 
"Una soddisfazione immensa" pensò Nightmare Ellen seduta a terra in una stanza buia ricordandosi dell'avvenimento... purtroppo si ricordò anche di come fu umiliata da una donna-marrionetta yandere e prima ancora... da quello strano ragazzo dalle orecchie da coniglio nere... Spring-Nightmare, se si ricordava bene si chiamava così... sospirò schacciando dalla sua mente il ricordo di quei... quei occhi rossi così profondi.... aspetta profondi? A cosa diamine sta pensando? << ... è-è-è u-uno stronzo... d-devo smetterla di considerarlo... >> dice fra se e se alzandosi in piedi, ha delle persone da togliere di mezzo, la prossima volta quando le becca gli tapperà subito la bocca almeno non attirerano l'attenzione. La ragazza cominciò a camminare sulla parete << Io ti giuro ragazzina, spezzero le ossa ai tuoi amici e vedrai tu stessa le loro condizioni.... p-perchè... >> lei abbasso un attimo lo sguardo stringendo i pugni << P-perché.... PERCHE' NONOSTANTE LA TUA VITA DA SCHIFO HAI AVUTO TUTTO ED IO NO??? HO SOFFERTO MOLTO DI PIU'! MERITAVO DI RIAVERE LA FELICITA MA NO! HO SOLO RICEVUTO UMILIAZIONE E CALCI! T-T-TI... DETESTO! >> urlò furiosa sbattendo un piede alla parete crepandola. Non importava quanto tempo passava... se diceva a se stessa di non aver bisogno di nessuno... se nascondeva il dolore e la solitudine dietro a una maschera...
 
il passato sarebbe stato sempre lì a tormentarla.....
 
a tormentargli il cuore divenuto di ghiaccio, ironico pensando che lei è un demone del fuoco... ma ha promesso a suo fratello di essere forte e lo sarà << Ovunque ti trovì, spero tu stia bene >> dice sotto voce trattenendo le lacrime << M-mi manchi.... fratellone >>.
 
 

Due chiacchiere con la Pikachu

 
...YUUUUUUUUUPPPPPPPPPPPYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYHHHH!!!
 
Ehmmm scusate sono emozionata perché ho finito questa storia^^"
nonché il sequel di "Dispersa..." (che non si sa come mai gli ho dato un nome italiano invece, stranamente, questa shot ha un nome inglese... mah la capo mia non è bona) e beh che posso dirvi... abbiamo scoperto che...... Ashes è in realtà Nightmare Ellen :D
 
E ora che sapete cosa gli è successo in passato vi sfido a guardarla ancora male perché si comporta da cattiva u-u cioè provate voi a perdere la vostra famiglia e essere intrappolati nella mente di qualcuno, beh vuoi aggiungere qualcosa cara?
 
Nightmare Ellen: ......dovevi per forza scrivere sta cosa? -_-
 
Io: Si U.U
comunque raga, non pensate sia finita qui perché.... ci sarà un altro sequel! Per di più diviso in due parti u.u vediamo se capite di cosa parlerà. Ah ehm come avete visto il rating è arancione (una cosa da infarto perché sono più un tipo da giallo XD) però non sono sicura se va bene o dovrei cambiarlo... voi che dite?
Siate sinceri e ci si vede ;D

   
 
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