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Autore: Miaw    31/05/2016    0 recensioni
Non ho mai conservato un dolce ricordo delle superiori, ma so per certo che non mi sentivo affatto bene il primo giorno del primo e adesso, grazie a quella lettera, ero sicuro che mi sarebbero mancati, a lungo andare, i corridoi larghi e gli armadietti allineati, e che Bliss è stata fondamentale per sopravvivere al club dei giocattoli difettosi.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Charlie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cara Bliss,

Il tempo qui è freddo, la neve copre tutto. Il Natale è vicino e l’inverno ormai è calato su tutta la città. Spero ti diverta a Parigi e riesca a non pensare all’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze. Non sono certo di aver capito bene cosa volessero dire quei ragazzi, ma credo intendessero offenderti, e credo anche che ci siano riusciti.

Mi chiamo Charlie, ci siamo conosciuti in prima media, ma se non ricordi va bene lo stesso. Mi dispiace per quello che è successo, io ero li, avrei voluto dirti qualcosa prima di vederti sparire dietro la porta ma, il punto è che non sono mai stato un tipo di troppe parole, preferisco ascoltare, starmene sulla parete a guardare le altre persone, le altre cose, la luce che incanta gli oggetti, le scintille di magia che incornicia il viso delle persone quando sono felici. Wallflower. Ero in terza elementare quando ebbi questo soprannome, allora non ne appresi il significato, non ci feci molto caso in realtà, sentivo che qualcuno mi aveva notato e in effetti un po’ mi piaceva. In prima media, una ragazzina, mi chiese se sapessi come mi chiamavano gli altri ragazzi. E bè, eri tu Bliss. Ora ho capito cosa significa Wallflower. Allora mi chiedesti se non fossi arrabbiato con loro, se non avessi voglia di farli smettere. Ti risposi di no, e tu te ne andasti. Ci sono dei vantaggi, sai? Nel guardare tutto da lontano. Si capiscono molte cose, molte persone. Io ho capito te,credo. E vorrei chiederti una cosa. Perché, Bliss? Perché hai sempre i denti serrati e gli occhi arrabbiati? Non ti stanchi mai ad allontanare le persone? Stai sempre in guardia, nell’attesa che qualcuno ti faccia qualcosa per sputarglielo in faccia. Se ti nascondi dietro ad un muro, poi non puoi vedere oltre a quello. Privi te stessa di così tante cose se cerchi di essere troppo consapevole di ciò che c'è la fuori. Se qualcuno comincerà a rompere quel muro, lascialo fare. Queste sono le persone che hai bisogno di trovare nella tua vita, piuttosto che quelle con cui ti senti solo a tuo agio. Questi sono i pensieri miei, tu puoi certamente ignorarli e nessuno ti porterà rancore.
Sappi che non sei sola. Non mi azzardo a fare promesse, non voglio dirti che io per te ci sarò sempre e cose del genere, insomma non ci conosciamo affatto, non siamo amici. Però ne sono certo, non sei sola perchè come te ci sono molte persone che nella vita lottano instancabilmente o quasi contro tutto e tutti. Molte persone devono lottare contro loro stesse perchè nel mondo , e di questo ne sono assolutamente convinto, il tuo unico e più grande nemico sei proprio tu. E per quanto tenti di scappare, di fare il duro e difenderti, dormirete tutte le notti nello stesso letto, vi guarderete negli occhi ogni mattina davanti allo specchio e finchè non ti libererai di questo tuo nemico non riuscirai a rompere quel muro.
Lo so che sto sempre zitto, e che forse dovrei essere un po’ più me stesso. Ma se tu, e tutti sapeste cosa c’è nella mia testa la maggior parte del tempo allora capireste come...
Ieri mi sentivo strano, inutile, invisibile. Allora l’ho fatto: ho tolto il foulard e ho affondato i denti nel polso. E mi facevo male ma non riuscivo a smettere. Era quasi come se fossi legato, attaccato alla carne. Mi viene spesso da pensare che questa sia l’unica cosa positiva che io abbia, e sono sempre lì con la mente, pronto a sciogliere il nodo di stoffa.
Non so perchè, non so cosa significhi. Non voglio smettere, ho solo paura che qualcuno se ne accorga e faccia domande. Non voglio che pensino che abbia bisogno d’aiuto, io non voglio parlare con nessuno di me.
Ma vorrei tanto sapere tu cosa pensi.
Alcune volte mi batte forte il cuore e non riesco bene a respirare e poi però passa. Alcune volte non riesco ad andare avanti, a fare quello che devo. Ma non ho tanta paura e ti prometto che starò meglio.
Sai un po’ mi dispiace che ancora nessuno si sia accorto di me, del foulard al polso, della mia bolla personale, di te.
Nessuno si preoccupa di questo Wallflower, e io rimango aggrappato alla mia parete, però se vuoi posso farti un po’ di posto.

                                                                                                                                            A presto, Charlie.

 
  
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