Anime & Manga > Fairy Tail
Ricorda la storia  |      
Autore: MaxB    01/06/2016    5 recensioni
Spoiler cap. 487
Non è un peccato innamorarsi.
Non è una cosa che decidiamo noi.
E a volte amare è l'unica cosa che ci permette di vivere in pace con noi stessi.
Perché dà un senso alla nostra vita.
Piccola one-shot sul capitolo che ha fatto esplodere il fandom.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil Redfox, Levy McGarden, Pantherlily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Colpa e cura

 
“Mi sono innamorata così come ci si addormenta:
piano piano, e poi tutto in una volta.”
J. Green, Colpa delle stelle
 
Si dice che l’amore sia lo scopo della nostra vita.
Ricercarlo, trovarlo, perderlo, desiderarlo.
Tutto ruota attorno all’amore. Nasciamo grazie ad esso, moriamo per esso e viviamo per esso.
A volte lo troviamo senza rendercene conto, e quando lo perdiamo è troppo tardi per fare marcia indietro.
A volte dà un senso alla nostro giornata, alla nostra esistenza, e ci rende forti, così tanto da indurci a credere di poter affrontare qualsiasi cosa. Così tanto da far passare tutto il resto in secondo piano, cambiando le nostre priorità e la nostra percezione dei problemi.
A volte amare guarisce.
A volte amare è la cosa peggiore che potrebbe capitarci.
Gajeel disprezzava quella parola, “amore”. La disprezzava come chi teme ciò che non conosce.
Perché l’amore fa paura come un salto nel vuoto. Forse perché alla fine è proprio questo.
Un salto nel vuoto.
A volte amare è una colpa.
Gajeel, anche se non sembrava, era un tipo riflessivo. Era taciturno e impassibile, lo era sempre stato. Allontanava chiunque con quell’attitudine; e se non bastava la prima impressione, ci pensava lui con i suoi modi disumani ad allontanare gli scocciatori.
Stare da soli, però, ha i suoi svantaggi. Le persone insicure… quelle non stanno mai da sole.
Perché qualunque inferno è migliore del casino che abbiamo dentro, e solo le persone forti possono convivere con loro stesse, da sole, senza fuggire. Gajeel era forte e si reputava tale, ma non perché era solitario.
Si considerava forte perché viveva senza rimorsi di coscienza.
Quella non era forza, era brutalità, mostruosità, cattiveria. Ma questo, lui, non poteva saperlo.
Ora farò un resoconto della sua storia con Levy. È questo che ci si aspetta sempre, no?
Analizzare il suo comportamento con lei, la crocifissione impenitente, il pentimento, l’aiuto a Tenrou, il combattimento contro Torafusa, il Dai Matou Enbu, il Concilio…
Qualsiasi scena vista e assimilata diventa il fondamento di tutte le storie.
Ma voi, le interazioni tra Gajeel e Levy, le conoscete già.
 
“Ciò che vedo è solo una scorza.
La cosa più importante è invisibile.”
A. De Saint-Exupéri, Il Piccolo Principe
 
Gajeel non si era mai perdonato la crocifissione di Levy.
Il suo senso dell’onore, seppur nascosto molto in profondità dentro di lui, c’era, inculcatogli da Metallikana dopo litigi e ribellioni che duravano giorni.
Ma Gajeel non si era sentito subito in colpa. No. La sua parte per essere perdonato l’aveva fatta, giusto? Aveva incassato la vendetta delle sue vittime senza colpo ferire, senza guardare in faccia nessuno. Non gliene fregava molto. Per niente. Almeno, però, aveva pareggiato i conti con i suoi nuovi compagni di gilda.
Ditemi, vi sentireste in colpa se pestaste un fiore? Gli amanti della natura direbbero che sì, si sentirebbero male. Ma per quanto? Un anno? Ovviamente no! È solo un fiore, una margherita in un campo di margherite!
E se scopriste che in realtà quel fiore tanto comune è speciale? Se veniste a sapere che un bambino ama quel fiore e se ne prende cura ogni giorno? Se quel bambino vi vedesse uccidere senza remore il suo fiore, così unico ai suoi occhi, e piangesse la sua disperazione, vi sentireste in colpa allo stesso modo?
No. Non vi sentireste migliori del concime utilizzato per far germogliare quel fiore.
Gajeel aveva iniziato a sentire il fastidio dopo settimane dalla sua entrata a Fairy Tail. Un fastidio all’intestino, un pizzico che ogni tanto lo prendeva e lo lasciava inquieto e confuso.
Aveva impiegato altrettante settimane a scoprire che quel disagio non era un problema intestinale. Il senso di colpa aveva iniziato a strisciare dentro di lui come un serpente, silenzioso e letale. E più conosceva Levy, più la osservava, più aveva voglia di vomitare.
Lui aveva volutamente calpestato un fiore. E non una margherita. Un fiore unico, eccezionale, meraviglioso. Quel fiore non apparteneva a nessuno, ma era talmente speciale da non necessitare di un bambino premuroso per essere importante.
Quando Lily era arrivato, le cose non erano migliorate. Erano entrambi taciturni e in casa si capivano al volo senza fiatare, ma il gatto era sveglio ed era venuto a sapere tutto dei precedenti di Gajeel. Non gli aveva mai chiesto nulla, però aveva osservato.
Aveva analizzato il comportamento di Gajeel, aveva imparato a conoscerlo. Lo aveva capito abbastanza da non poter fraintendere il suo atteggiamento verso Levy.
Lui voleva solo aiutare quel fiore a crescere di nuovo, per scacciare il senso di colpa. O, forse, voleva avere la possibilità di vedere quanto fosse meraviglioso quel fiore nel pieno delle sue forze.
Lily non aveva mai aperto bocca con Gajeel riguardo al suo comportamento. Il suo compagno era troppo testardo per ascoltare, troppo orgoglioso per ammettere e troppo terrorizzato dalle cose che non sapeva gestire per confessare che il gatto aveva ragione.
Per confessare che quel desiderio di riscattarsi si stava tramutando in quella cosa oscura e insondabile che fa perdere la ragione.
Amore.
Se c’erano volute settimane perché Gajeel iniziasse a sentirsi in colpa, ci vollero mesi e mesi perché capisse che l’interesse che provava per Levy non dipendeva più dal bisogno di zittire i suoi errori.
Ora niente sembrava più casuale. Il motivo per cui alla fine finivano sempre insieme a fare qualsiasi cosa, il perché lei interagisse sempre con lui, sempre, più di quanto stesse con Jet e Droy, la ragione che lo spingeva a ponderare le parole prima di farle uscire, per evitare che lei potesse in qualche modo soffrire…
Gajeel si svegliò una mattina e seppe che le cose non sarebbero più state le stesse.
E i sensi di colpa iniziarono a divorargli l’intestino.
Amare Levy sembrava quasi un peccato.
Lei doveva fuggire da lui, non doveva stargli vicino. Invece era sempre lì, come calamitata, attratta da una forza impossibile da contrastare. E a Gajeel faceva paura.
Per un certo periodo di tempo, ogni volta che guardava Levy soffermandosi a notare quanto fosse bella, gli balenava in mente il suo volto insanguinato, il corpo ferito e inerme, attaccato brutalmente ad un albero con i vestiti stracciati. Allora si alzava e se andava, mentre lei lo guardava con perplessità, intuendo sempre più del necessario.
Al Concilio non fu facile. Di giorno, Gajeel non si staccava da lei, si drogava di lei, e la notte ne pagava tutte le conseguenze facendo incubi e perdendo il sonno a causa del dolore che le aveva procurato.
Eppure lei non era mai fuggita. Lei si era avvicinata a lui. E persino uno come Gajeel aveva capito che lei era in qualche modo attratta da lui. Le sue attenzioni erano inequivocabili.
Ma lui non meritava nulla, e passava il tempo a rodersi il fegato per stare lontano da qualcosa che entrambi desideravano intensamente.
Perché amare Levy era peggio di un crimine. Lei meritava di meglio.
Però poteva proteggerla, poteva stare al suo fianco e aiutarla quando ne aveva bisogno o quando non si sentiva all’altezza di… qualsiasi cosa.
Alla morte di Belno, Gajeel aveva capito una cosa fondamentale, un fulmine a ciel sereno nella sua vita. Si era reso conto di quanto Levy lo avesse cambiato.
Mentre da fuori appariva sempre il solito burbero e menefreghista Dragon Slayer, Gajeel era cambiato radicalmente, dentro. A partire dal fatto che aveva dei valori, dei princìpi morali e una concezione non perfetta ma sicuramente più equilibrata del bene e del male.
Ed era tutto merito di Levy.
“Non è un peccato innamorarsi.”
A volte, è l’unica cosa che ci permette di migliorare.
E questo Gajeel lo aveva capito.
L’amore non era un sentimento da deboli o da poveri idioti che non capiscono più niente quando vedono una ragazza.
L’amore lo aveva reso più forte, gli aveva dato uno scopo e gli aveva fatto dono di una persona per cui lottare.
Finché Levy fosse stata bene, protetta e al sicuro, nient’altro avrebbe avuto importanza. E lui avrebbe fatto di tutto per tenerla lontana dal pericolo.
Anche sfidare la morte stessa. Anche ingerire particelle di pura morte.
Qualsiasi cosa.
Perché lei valeva tutto.
Perché quel sorriso che lei, lo aveva notato, rivolgeva solo a lui, era il premio migliore di sempre.
Perché una persona che va incontro alla morte volontariamente, solo per salvare una nullità come lui, meritava il mondo.
E lui lo avrebbe dato, il mondo, a Levy, se avesse potuto.
Per il momento, voleva riportarla a Fairy Tail sana e salva. Guardarla leggere, decifrare rune incomprensibili e agitare le mani in aria mentre usava la magia. Voleva vedere quante fascette riusciva a portare in testa, quanti bronci era in grado di fare a causa sua, quanto indispensabile fosse diventato per lei.
Voleva solo proteggerla.
Perché amare non era un peccato.
Era la sua via di redenzione.
E lui amava Levy. L’amava come una persona che rischia l’annegamento ama la vita.
L’amava perché accanto a lei il senso di colpa era tollerabile.
L’amore era una cura.
Levy era la sua ragione di vita.



MaxB
Chiedo scusa se la storia non ha molto senso. L'ho scritta tra le 23 e mezzanotte perché è da due giorni che sorrido come una scema a causa del capitolo 487. Avevo solo bisogno di sfogare la gioia, altrimeti rischiavo di fare un colpo.
Quindi ho postato questa cosa, tanto ormai l'avevo scritta.
Il capitolo mi ha fatto riflettere su quanto Gajeel si senta in colpa per ciò che ha fatto. Era una cosa su cui non mi ero mai soffermata troppo.
Il sonno mi sta facendo perdere per strada la grammatica.
Spero che il capitolo vi piaccia.
MaxB
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: MaxB