Anime & Manga > Lupin III
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Autore: Pareidolia    01/06/2016    3 recensioni
Una rapina fallita, Lupin ferito gravemente e un killer che insegue Goemon e Jigen in macchina; l'unico rifugio è un capannone in rovina.
Questa storia si ispira al film Reservoir Dogs di Quentin Tarantino ma mantiene lo spirito della serie originale di Lupin; buona lettura!
Genere: Azione, Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fujiko Mine, Goemon Ishikawa XIII, Jigen Daisuke, Lupin III, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il momento di entrare nel capanno era arrivato. Aveva chiuso tutte le uscite di sicurezza senza che loro se ne accorgessero e ora, finalmente, si trovava davanti all'entrata principale. Aprì la porta e se la chiuse alle spalle con un pesante catenaccio; attorno a lui regnava il buio. Siccome il tramonto era ormai passato da un pezzo, solo alcuni punti erano illuminati dalla luna già alta in cielo.

Già con la pistola in mano, pronto a far fuoco, il killer si addentrò nell'oscurità del capannone alla ricerca delle proprie prede. L'edificio era composto solo dal piano terra e in precedenza era occupato da una ditta di piccole dimensioni e poco importante, quindi le sale non erano molte. Jigen e Goemon non potevano spostarsi da dove stavano dato che Lupin era ferito e questo l'uomo lo sapeva molto bene; ciò lo avvantaggiava parecchio e proprio su questo si basava la sua tattica. Aspettare ancora altro tempo sarebbe stato inutile, loro sapevano della sua presenza tanto quanto lui sapeva della loro perciò per nessuno ci sarebbe stata una qualche sorpresa.

Il pistolero e il samurai attendevano accanto alle uniche due entrate della stanza in cui si erano rifugiati con Lupin, quest'ultimo ancora giaceva a terra svenuto, il sangue continuava a macchiargli la parte inferiore della camicia, raggiungendo il pavimento e creando una pozza sempre più larga sotto il suo corpo.

Il killer camminava con calma, reprimendo il forte desiderio di accendersi una sigaretta. Non c'era bisogno di andare troppo rapidamente, dopotutto e l'attesa, sospesa nel puro silenzio che finalmente regnava incontrastato insieme al buio in tutto l'edificio, diventava più gustosa di secondo in secondo. Si trattava di un incontro con la morte per qualcuno in quel capannone e la strada per il patibolo era lenta e andava gustata in ogni suo attimo.

-E' dal tuo lato?- Domandò uno a bassa voce.

-Sì.- Rispose l'altro con risolutezza.

Con uno scatto Goemon balzò oltre l'entrata della stanza sfoderando di colpo la spada e lanciando un urlo per farsi forza ma si ritrovò sollevato da terra dal killer, all'improvviso, per poi cadere dolorosamente. La katana volò lontano.

Illuminata dai pallidi raggi lunari, la pistola di Jigen scintillò nell'oscurità ma non fece in tempo a sparare che si ritrovò costretto a buttarsi a terra per schivare un proiettile del loro aguzzino, per poi ritrovarsi sbattuto contro il muro alle proprie spalle da un forte calcio al ventre tirato dall'uomo misterioso.

-Inizierò da te, Jigen Daisuke.- Disse l'uomo puntandogli contro la propria arma.

Uno sparo lo colpì a un fianco, un secondo subito dopo gli raggiunse il petto e, non appena si voltò per vedere da dove provenissero quei colpi, un terzo gli fece volare via la maschera, la quale si schiantò contro il pavimento rompendosi. Guardò davanti a sé e, incredulo, lo vide. Lupin gli stava di fonte, in piedi, sorridente e con una pistola stretta nella mano destra.

-Tu...tu eri ferito!-

-Sbagliato, caro Beltrand!- Esclamò il ladro staccandosi dal fianco una pellicola di plastica tinta di rosso e scoprendo una finta ferita.

-Sai, penso dovrei darmi al trucco per cinema o teatro, sono proprio bravo a creare queste cose! Non è stato molto semplice creare un meccanismo abbastanza piccolo e che spruzzasse così tanto sangue finto, Goemon ha dovuto darmi una mano a cambiare il serbatoio o il mio scherzetto sarebbe fallito miseramente. Ci sei proprio cascato, eh?-

-Ma come è possibile..io ero sicuro di averti colpito!-

-Esatto, eri è proprio il giusto termine. Ora mi spiace ma il tuo giochetto finisce qui.-

-Qualcuno può spiegarmi cosa sta succedendo qui?- Domandò Jigen rialzandosi, irritato.

-Un gioco nel gioco, ecco cosa sta succedendo. Beltrand è ambientato a questa storiella dell'inseguimento, è il suo unico modo per sfogarsi e dimenticare la vita da mafioso in pensione e risentire il brivido dell'omicidio e della caccia. Questo è ciò che spetta a chiunque provi anche solo a sfiorare il suo patrimonio, giusto Beltrand?-

-Maledetto...chi te l'ha detto?-

-Un vecchio amico. Voleva provare a rubare il tuo patrimonio nonostante sapesse a cosa andava incontro e infatti ha fatto proprio la fine di tutte le altre prede ma la vera domanda è: Perché tu lo fai?-

-Non sono affari tuoi.-

-Bene, allora noi ce ne andiamo. Forza ragazzi, prendete tutta la vostra roba che si torna a casa.-

-Aspetta! Ti prego, aiutami...non voglio morire ora...-

Lupin lo guardò negli occhi per un attimo e si accese una sigaretta, passandola poi all'uomo.

-Su questo mi spiace ma non posso più aiutarti. Sapevi che entrare in questa stanza sarebbe stato un incontro con la morte per noi o per te, giusto? E allora perché non hai sparato a ognuno di noi subito? Non è che forse vuoi proprio morire?-

Beltrand non rispose, si limitò ad abbassare lo sguardo ma qualcosa nel suo volto cambiò, l'ombra di severità che lo permeava scomparve subito alle parole del ladro, mutando in un sottile velo di tristezza scosso solo dal dolore causato dalle ferite.

-Mia figlia...è ancora...piccola...- Mormorò, mentre le forze lo abbandonavano.

-Capisco. Non ti preoccupare per lei, Fujiko non toccherà nulla del tuo patrimonio ma probabilmente se ne sarà già andata dalla villa da un pezzo.-

-Grazie, Lupin...grazie.-

 

Quando le prime luci dell'alba riempirono il cielo, Lupin e i suoi compagni si erano allontanati già da un pezzo dalla villa di Beltrand, davanti alla quale ora giaceva il corpo morente dell'uomo. Fujiko, proprio come aveva supposto Lupin, se ne era andata e il patrimonio non era stato nemmeno sfiorato dalla donna.

-Lupin, tu sapevi tutto?- Gli domandò Jigen sconcertato.

-Sì ma volevo averne una conferma. Solo morendo avrebbe potuto finalmente esaudire il proprio desiderio alla figlia, la quale lo ha ripudiato da anni per il suo passato da criminale. In parole povere abbiamo esaudito il suo desiderio, era per questo che svolgeva quel gioco della caccia da ormai molto tempo, cercava la morte.-

-E tu come facevi a sapere tutto questo?-

-Questa è una cosa che non ha importanza Jigen, l'importante è che alla fine è andato tutto bene, no?-

-Ma dimmi, sei serio? Ce ne stiamo tornando a casa con niente fra le mani e avremmo potuto rimetterci le penne! Beh almeno non abbiamo incontrato paparino lungo la strada...- Sbottò Jigen prima di calarsi il cappello sugli occhi e addormentarsi.

-Già, hai proprio ragione...- Mormorò Lupin alla guida. In cuor suo ripensava a Beltrand e al suo rapporto con la figlia e non poté fare a meno di chiedersi se in futuro, quando lui avrebbe avuto una famiglia, gli sarebbe successa o meno la stessa cosa.

Accompagnata dalle rosee e tenui luci del mattino, la vecchia Fiat 500, compagna della banda di ladri da anni, percorreva con calma la strada immersa nella campagna. Nessun inseguimento le metteva fretta ora ma di sicuro, in futuro qualche altra avventura l'avrebbe scossa e come sempre avrebbe trasportato i propri compagni fuori da ogni pericolo come aveva sempre fatto, come se facesse anch'essa parte della banda di Lupin.


-Nota dell'autore-
Finalmente l'ultimo capitolo! E' la prima volta che riesco a portare a termine una storia ma in questo caso si trattava di qualcosa di molto breve che, però, spero sia piaciuto. Ringrazio tutti coloro che hanno seguito fin qua questa storia, sono il motivo principale per cui sono riuscito a portarla a termine e penso proprio che in futuro farò ancora progetti su Lupin ma non penso che saranno tutti racconti. Infatti il prossimo lavoro che vorrei realizzare è un fumetto su Zenigata ma ancoradevo sviluppare bene l'idea.
Detto ciò, un grazie di cuore a tutti quanti e alla prossima!!

 

   
 
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