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Autore: Sora5    02/06/2016    3 recensioni
Vedo offuscato, tutto offuscato quasi come se ci fosse una nebbia impenetrabile. Ecco di nuovo. L’oscurità che copre i miei occhi sembra scivolare via come pioggia, riacquisto la vista ma ho il viso bagnato. Cosa sono queste? Gocce di pioggia. No,aspetta. Sono lacrime. Sto piangendo sul serio?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Taichi Yagami/Tai Kamiya
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
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Realisation

Che giornata insolita oggi. Il cielo è cupo, ma si riesce ad intravedere qualche raggio di sole. La neve, che aveva imbiancato la città la sera precedente, donandoci il cosi chiamato “ bianco natale”, sembra trasformarsi in un cumulo di cenere. Niente uccelli ,né fiori; solo alberi spogli, i cui rami scheletrici si tendono al cielo freddo in un grido silenzioso, quasi come per chiedere aiuto a quel lucente e desiderato sole. Le strade, completamente imbiancate e ghiacciate, riacquistano pian piano colore , pronte ad accogliere la gente desiderosa di uscire. Bambini , anziani,mamme,padri ,ragazzi,ragazze…tutti , nessuno escluso, animano la gelida ma luccicante città di Odaiba oggi, il giorno di Natale. Le decorazioni natalizie, che avevano rallegrato la cupa città il giorno precedente, sono ancora lì, più luminose che mai. Non mancano scambi di regali, auguri, abbracci ,baci o promesse. Tutto nella norma. È il classico giorno di festa. Mia madre è in cucina , intenta a preparare il solito ma ben accetto pranzo di natale. Ad aiutarla c’è mia sorella minore, con un sorriso sgargiante sul volto. Sembra essere felice. Il profumo delle leccornie in fase di preparazione sembra non raggiungermi, non suscitano il mio olfatto, né tanto meno il gusto. Sento solo un vuoto interiore. Che strana sensazione... Mio padre è invece sul divano, comodamente seduto a leggere il quotidiano. Anche lui mostra un’espressione soddisfatta, quasi come per ostentare con fierezza di essere all’apice della gioia. Che strano.

Ed io…perché sono qui, fuori alla finestra, ad osservare incessantemente quel raggio di sole che lotta con tutte le sue forze affinchè abbia la meglio sulle soffici ma sparse nuvole? Perché sono qui, quasi ad incitarlo a non arrendersi? “ C’è ancora speranza” gli urlo nella mia testa. Speranza sì, ma speranza per cosa? Perché mi sento cosi simile a quel raggio debole? Non capisco. Meglio uscire da qui o rischio di mandare il cervello in tilt.
 
“Copriti bene! Fa abbastanza freddo oggi! “.Sono le ultime parole che sento. Ma chi è stato a dirmele? Non ha importanza. Meglio andare al parco, magari due tiri con il pallone mi aiuteranno a scacciare questa brutta sensazione che mi avvolge. Ho le mani fredde. Soffio un po’ per riscaldarle, ma non cambia nulla. Se solo avessi portato i guanti!ora è tardi per pensarci, mi riscalderò giocando. 

Ecco il parco. Accidenti è affollato. Quante famiglie che ci sono,ma soprattutto quanti bambini! Eppure oggi non è il 5 maggio*. Meglio cercare un posto più tranquillo. Quello sembra perfetto; sotto il secco ciliegio non c’è anima viva, farò due tiri lì. Cos’è successo alla mia mira? Non segno un goal. Che strana sensazione, di nuovo. Una voce, sento una voce chiamarmi. Ma chi sarà? Cosa vuole? ”Amico mio tutto bene? So che non è stato facile per te, ma fatti forza! È stata la scelta migliore!”. Ma chi è questo ? cosa vuole ? perché mi chiede se sto bene ? non vede che sto benissimo? Quegli occhi neri profondi mi fissano con un’espressione di tristezza e compassione. Mi fanno paura, perché mi guardano cosi? Smettetela ! che rabbia ! vai via! Scanso questa persona e scappo via. Corro , sto correndo ,ma dove sto andando? Mi sento perso, smarrito, mi sembra di vagare in un enorme labirinto. Dove sarà l’uscita? Le gambe continuano a muoversi da sole. Dove mi staranno portando? Fermatevi ! Sono io che vi comando! …Nulla il messaggio non arriva. Eccola di nuovo. Cos’è questa sensazione? Cosa vuole? Smettila di seguirmi, lasciami in pace. Io sono felice, perché vuoi rovinarmi? Cosa stai cercando di dirmi?

“Sei un idiota”. Queste tre parole si ripetono nella mia testa. Mi sento scoppiare. Basta , qualcuno mi aiuti… Voglio piangere, urlare e il tutto senza conoscerne la ragione. Sto ancora correndo senza sosta, senza neanche sapere la destinazione. “Ehi dove vai di bello?”. Un’altra voce, sento un’altra voce che mi parla. Sembra la voce di una ragazza, è molto squillante. Non l’ascolto, sto fuggendo, nessuno può fermarmi. Sono stanco, non sento più il respiro, sto per cedere. Mi fermo. Ma dove sono? Via dei Ciliegi*.Questa strada mi è familiare , quando ci sono stato? Sì,ora ricordo. Ci sono venuto ieri con i miei amici, abbiamo festeggiato insieme la vigilia. E quella porta cos’è? Dove conduce? Ah si, è la porta del camerino di Yamato. Chi l’avrebbe mai detto che quel biondino scontroso sarebbe diventato un chitarrista! Mi ricordo ancora quando piangeva per il suo fratellino scomparso a digiworld. Quante ne abbiamo passate! Aspetta un momento. Ma quello laggiù è proprio Yamato! Ma cosa starà facendo? Vado a salutarlo. Un momento, ma chi c’è accanto a lui? È una ragazza e si stanno tenendo per mano! Hai capito a quel furbacchione di Yamato! Si è trovato la ragazza prima di me! Chissà che faccia farà quando gli dirò che mi piace Sora, la mia amata amica d’infanzia. Chissà se riderà di me o se mi darà una mano.
Aaah Sora, quanto mi piaci! Ci conosciamo da sempre, eppure solo recentemente ho capito i miei veri sentimenti. Sei cosi dolce tu! Sei una persona su cui si può sempre contare; vorrei essere come te. Solo con te riesco ad essere me stesso e a non avere paura. Come vorrei poterti baciare ogni attimo della mia vita! Vorrei stringerti a me, sentire il tuo calore, abbracciarti con tutto il mio amore. Sei cosi bella! Nessuno è come te. Per me sei unica. Vorrei guardarti negli occhi, dirti tutto , e dopo esserci scambiati dolci effusioni, vorrei tanto fare l’amore con te e solo con te. Solo tu mi susciti queste strane sensazioni , solo tu scateni questo vortice di emozioni che mi avvolge fino a togliermi il respiro. Gli ormoni si prendono gioco di me quando ti vedo, e credimi non è facile averci a che fare! E tu? Chissà se mai hai provato questa sensazione? Si,un giorno te lo chiederò. “Ci sei cascato di nuovo” mi ripeto .Mi sono perso di nuovo pensando a lei, ormai succede spesso. 

Cosa stavo facendo? Ah si,stavo andando da Yamato. È ancora con la sua ragazza e si tengono per mano. Ma cosa? Cosa succede? Incredibile stanno per baciarsi, cosa faccio? Ci sono quasi. Si sono baciati. Stanno continuando a baciarsi , ogni volta sempre di più. Cos’è questa sensazione? …La mia vista , cosa succede alla mia vista? Vedo offuscato, tutto offuscato quasi come se ci fosse una nebbia impenetrabile. Ecco di nuovo. L’oscurità che copre i miei occhi sembra scivolare via come pioggia, riacquisto la vista ma ho il viso bagnato. Cosa sono queste? Gocce di pioggia. No ,aspetta. Sono lacrime. Sto piangendo sul serio? Le lacrime continuano a cadere sui miei guanti. Mi mancano le forze. Cado sulle ginocchia. Ho freddo ma non riesco ad alzarmi. Piango, sto piangendo, non riesco a smettere. Vuoto totale. Non percepisco nulla all’interno del mio corpo,  solo una forte e dolorosa stretta al cuore. Ma cosa mi sta succedendo? Cerco di ragionare. Perché mi sento cosi?
Alzo lo sguardo e rivedo la figura di Yamato. Ora ho capito. Non sto sognando, è questa la realtà. Yamato è li a baciarsi con la sua nuova ragazza , la mia amata Sora. Una coltellata, due coltellate ,tre coltellate e cosi via all’infinito. Reggerà il mio cuore? Singhiozzi , lacrime, nodo alla gola. Mi viene da vomitare , non mi sento bene. Ce la farò a resistere? Qualcuno mi aiuti. Sora non mi vedi? Sono qui girati! io ti amo, non potresti guardarmi solo per una volta? Perché sorridi guardando lui? Perché solo e quando sei con lui? Sora ti prego girati e dimmi con il tuo sorriso di sempre che è uno scherzo! Dimmi che sto sognando, che è solo un brutto incubo! Rasserenami come fai sempre! 

Inutile, non c’è niente da fare. La brutta sensazione è diventata realtà . La sera precedente Sora si era dichiarata a Yamato e si erano messi insiemi, non era frutto dell’immaginazione. Perché l’ho realizzato solo adesso? Perché ho voluto fare come se niente fosse? Non posso cambiare le cose, lei è felice , non posso ostacolarla. Forse non avrei dovuto incoraggiarla ieri, ma come potevo non farlo? Lei era lì, ansiosa e titubante, aveva bisogno di una spinta. E chi non doveva dargliela ,se non il suo migliore amico? Gia , amico, che dolorosa definizione. Fa più male di una freccia lanciata dritta al cuore. Brucio, sto bruciando dentro dalla rabbia e gelosia, ma la cascata di tristezza ha il sopravvento e spegne queste fiamme vampanti nel petto . Continuo a piangere, non riesco a smettere. Qualcuno mi salvi da questo inferno chiamato amore!  Una mano, una mano la sento poggiare sulla mia spalla. Mi giro. È il mio migliore amico Koushiro, insieme alla squillante Mimi.” Prima al parco ti ho visto abbastanza scosso. Siamo qui per te, amico mio!” mi dice lui. “ Prima ti ho visto correre come un pazzo per la strada, ti ho salutato, ma sei fuggito via. Siamo qui perché sappiamo cosa stai passando” dice lei. Gli chiedo scusa, li ho trattati male. Koushiro si abbassa e mi abbraccia. Lo imita anche Mimi. Mi stringono forte, trasmettendomi tutto il loro sostegno. Stringo con forza le maniche del giaccone di Koushiro. Piango e urlo allo stesso tempo. Via dolore ! vattene via lasciami in pace! Sora scompari dalla mia testa! Non voglio soffrire più, scivola via tristezza! Scivola via con queste lacrime amare!
“Sei molto forte, amico mio. Ti sei comportato da degno eroe. Un giorno capirà quanto la amavi, e tutto ciò non sarà stato invano. Ora stai soffrendo, ti sembra di cadere in un baratro di sconforto e amarezza da cui non poter più uscire , ma credimi, da questa sofferenza ne ricaverai forza, diventerai ancora più forte di quanto tu non lo sia ora. Ne sono sicuro. Sii sempre forte e fiero di te, amico mio, o dovrei dire Taichi!”.Koushiro, lui aveva sempre ragione, proprio come questa volta. Avrei dovuto essere forte, ma in questo momento non ho controllo di me. Lascio andare ogni singola goccia d’acqua che possiedo.
La guardo. So che sarebbe stata l’ultima volta. “ Addio, Sora”. Sono le ultime parole che riesco a dire. Ed eccomi di nuovo a piangere, le lacrime bagnano il suolo, facendo sciogliere la neve mentre lei…lei piano piano si allontana, sempre più, diventando una figura lontana e sempre più irraggiungibile. Addio Sora…  

Note dell’autrice: salve! È la seconda fan fiction che scrivo, scusate sempre per gli orrori xD bene che dire, è molto triste come storia, ma ho cercato di riportare le emozioni di Taichi alla notizia del fidanzamento di Sora e Yamato, visto che nella serie questo aspetto non è (giustamente) molto analizzato. É abbastanza caotica e ripetitiva nella forma ma ho cercato di riprodurre in maniera più naturale i pensieri di Taichi. Spero comunque vi sia piaciuta. 
*il 5 maggio in giappone è la festa dei bambini e la via dei ciliegi è una mia invenzione.

 

   
 
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