Anime & Manga > Sailor Moon
Ricorda la storia  |      
Autore: telesette    02/06/2016    2 recensioni
Dopo un lieve momento di esitazione, quando le labbra di entrambi si socchiusero reciprocamente e i due volti si unirono in una tenerezza infinita, il tempo parve fermarsi in quello stesso istante.
Contrariamente a quello che Seiya si aspettava, Haruka non solo ricambiò il suo bacio ma, addirittura, prese ad accarezzargli il volto con entrambe le mani e a stuzzicare le sue labbra con i denti.
Non sapeva perché, e non le interessava saperlo, ma sentiva che il calore delle braccia di lui era un richiamo troppo intenso e piacevole per sottrarvisi...
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haruka/Heles, Nuovo personaggio, Seiya, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Alla mia amica Rachele, nell'occasione felice del suo matrimonio
con tutto l'affetto e i migliori auguri possibili, dedico questa fic con la coppia da lei "personalmente" scelta... 

Amore per caso... Amore per sempre!
immagine di:  Vianne1013

- Non se ne parla!

Haruka sbottò furiosa il suo dissenso, sbattendo pesantemente la mano sul tavolo.
Le altre la fissarono ammutolite. Certo, il resoconto di Seiya e delle Sailor Starlights sul pericolo rappresentato dal mostro Garrel, proveniente dal settimo quadrante orientale della costellazione di Arbézarak, non era una notizia facile da accettare. Dopo l'oramai lontano ricordo dello scontro con la parte "malvagia" di Sailor Galaxia, il pensiero che un'altra pericolosa minaccia stava ora per incombere nuovamente sul pianeta aveva riempito le giovani guerriere terrestri di comprensibile sgomento...
Ciò che aveva fatto scattare Haruka a quel modo, però, era l'idea di dover accettare l'offerta di aiuto da parte delle Guerriere aliene.

- Per favore, calmati - intervenne Setsuna, cercando di placare l'animo della compagna.
- Non ha senso scaldarsi in questo modo - fece eco Michiru. - Non conosciamo i poteri di questo nuovo nemico: tatticamente parlando, l'unico vantaggio di cui disponiamo è quello di mettere assieme tutto l'aiuto possibile!
- Vedo che non sei cambiata affatto, Sailor Uranus - osservò Seiya, squadrando la bionda guerriera terrestre con un sorrisetto beffardo dipindo in volto. - Cos'è, hai ancora difficoltà a far entrare un po' di buon senso in quella tua testolina dura?

Haruka non raccolse la provocazione, nonostante il vivido lampo di odio negli occhi.

- Devi renderti conto che la situazione è critica - esclamò dunque Taiki. - Noi Starlights abbiamo visto coi nostri occhi il modo in cui Garrel ha fatto scempio di ogni specie vivente tra Arbézarak e la Terra, dando libero sfogo ai suoi istinti primordiali e ad una inesauribile sete di sangue... E' un miracolo se siamo riuscite a ferirlo, rallentando di uno o due giorni il suo arrivo, ma dovremo schierare in campo tutte le forze disponibili per fermarlo definitivamente!
- Al diavolo - fece Haruka impaziente. - Se non siete riuscite a fermarlo prima, non ci sarete certo di grande aiuto adesso!
- Come hai detto ?!?

Incapace di sopportare la tracotanza di Haruka, Yaten serrò il pugno con rabbia.
Se le Sailor Starlights si erano prese la briga di aiutare la Terra a fronteggiare il pericolo di Garrel, era solo in virtù del debito di riconoscenza nei confronti di Sailor Moon e delle sue compagne. Tuttavia nessuna di loro era disposta a tollerare gli insulti di Haruka. Dal canto suo, la bionda Guerriera Sailor non aveva alcuna intenzione di mettere da parte il suo orgoglio: il ricordo degli smacchi subiti da Seiya le bruciava ancora, come uno schiaffo in pieno volto, ed era difficile per lei ammettere anche la minima debolezza con chicchessìa.

- Se ci sarà da combattere, combatteremo, proprio come abbiamo sempre fatto - tagliò corto Haruka, considerando chiusa la questione. - Voi non appartenete a questo pianeta, quindi la vostra presenza è del tutto inutile!
- Basta Haruka, adesso stai esagerando - osservò Michiru energicamente.

Senza aggiungere altro, Haruka prese la propria giacca e se la gettò di traverso sulla spalla, prima di voltare le spalle ai presenti e andarsene.
Usagi e le altre si scusarono ripetutamente per l'atteggiamento dell'amica, pur non sapendo esattamente cosa dire, fortuna che Seiya riuscì a tranquillizzare gli animi con benevola noncuranza.

- Non devi scusarti - sorrise Seiya, piantando i propri occhi in quelli di Usagi con fare fascinoso. - Avere a che fare con te e con le tue dolci compagne, vale un qualsiasi viaggio siderale di milioni di anni-luce!
- Hai finito di fare il cicisbeo? - commentò Yaten atono, dando un leggero colpetto sulla testa dell'altro.

Malgrado la breve ilarità generale, tutti erano consapevoli del serio problema imminente.
Più tardi, una volta rinviate le decisioni sul da farsi, Michiru prese da parte Seiya.

- Vorrei chiederti ancora scusa per Haruka - mormorò. - Credimi, io la conosco bene, non si tratta di ingratitudine... E' solo che proprio non riesce a guardare in faccia la realtà, neppure con sé stessa!
- Lo immaginavo - ribatté l'altro con noncuranza. - Non me la sono presa, comunque, te lo assicuro!

Michiru parve sollevata.

- Posso chiederti un favore?
- Per carità, una ragazza affascinante come te può chiedermi qualunque cosa!
- Come avrai capito, Haruka non è tipo da fidarsi così facilmente - spiegò Michiru. - Tuttavia, se tu e lei poteste parlare a quattr'occhi, sono certa che avrete modo di trovare un punto d'accordo!

Seiya sospirò.

- D'accordo, ci proverò!
- Ti ringrazio molto... Ah, per la cronaca, a quest'ora sarà certamente alla Sala Giochi che si trova al quarto isolato da qui sulla destra!

***

Nello stesso momento, infatti, Haruka stava appunto giocando distrattamente a "Hell's Rally for Deathly", un videogioco di corse automobilistiche in chiave horror/splatter che andava molto di moda in quel momento.
Malgrado la folla di persone dietro le sue spalle che osservava ammirata il suo punteggio, lei non riusciva a scacciare dalla mente il volto di Seiya e il modo insopportabile in cui questi era solito guardarla. Ad un tratto, dopo aver superato in velocità la curva della morte al dodicesimo livello, Haruka schiacciò il pedale al massimo ed eseguì una prodezza che tutti i videogiocatori ritenevano impossibile. Il motore grafico del gioco, per nulla in grado di supportare simili alterazioni nel programma, registrò l'evoluzione aerea dell'interfaccia-virtuale della macchina di Haruka fino al momento dell'atterraggio... dopodiché, collassando in un susseguirsi di errori, l'immagine si dissolse in un ammasso di pixel confusi, subito seguita dalla scritta GAME OVER.
Haruka lasciò la postazione con noncuranza, mentre tutti la osservavano a bocca aperta, e uscì dalla Sala-Giochi sempre con la giacca buttata di traverso sulle spalle. Come ebbe attraversato la soglia, una mano le porse garbatamente una lattina di Coca-Cola con tanto di cannuccia. Haruka volse lo sguardo e, non senza una smorfia seccata, incrociò il volto sorridente ed insopportabile di Seiya.

- Che ne dici di seppellire un attimo l'ascia di guerra, così magari ricominciamo il dialogo daccapo?
- Noi non abbiamo proprio nessun dialogo - ribatté lei aspra, accettando però la lattina dalle mani dell'altro e tracannando appena un sorso.
- Lo vedo - commentò Seiya con una smorfia. - Da qualche parte dovremo pur cominciare, però...
- Non vedo perché, anzi, tra quanto avete intenzione di ripartire?
- Dunque, vediamo - Seiya prese a contare distrattamente sulla punta delle dita. - Il mio compleanno e fra due anni, sette per cinque fa ventuno...
- Pensi di essere molto spiritoso, vero?

Ciò detto, Haruka gli restituì in mano la lattina con un impeto di stizza. Seiya la lasciò cadere elegantemente in un cestino dei rifiuti, con un movimento sciolto e rilassato, ritenendo la conversazione ormai più che avviata.

- Senti, probabilmente sbaglierò ma, ho come l'impressione di "non" piacerti proprio...
- Ma come sei perspicace!
- Eppure, una volta rotto il ghiaccio, le persone mi trovano simpatico!

Seiya appoggiò la mano sulla spalla di Haruka con fare amichevole, senza dubbie intenzioni, tuttavia la ragazza interpretò il gesto come l'ultima cosa che quello sfacciato bellimbusto avrebbe fatto in vita sua... e, ovviamente, la sua reazione non tardò ad arrivare. Con una rapida torsione del busto, Haruka lasciò cadere a terra la giacca e principiò a menar colpi velocissimi. Seiya si limitò a schivarli, colpito dalla fierezza e dalla grinta di quella ragazza così dura d'aspetto.

- Touché - esclamò Seiya, bloccando il pugno di Haruka col palmo della mano aperta.

Ancora una volta.
Nonostante la rabbia e il risentimento, Haruka proprio non riusciva a mettere a segno neanche un colpo contro quella insopportabile faccia da schiaffi. Seiya era forte, senza dubbio, ma era anche sorprendentemente calmo e tranquillo. Lei invece, ogni volta che se lo trovava di fronte, sentiva un'insopprimibile senso di rabbia che le saliva dal petto e che sconvolgeva del tutto il suo autocontrollo.
La scena andò avanti ancora per qualche minuto, richiamando in strada un certo numero di persone incuriosite dal combattimento, almeno finché Seiya non ebbe bloccato il braccio teso di Haruka in una chiave di gomito puntandole il taglio della mano all'altezza del collo.

- Non vorrei dire ma, sembra che abbia vinto io!
- Crepa - sibilò Haruka tra i denti.

Tuttavia il sorriso soddisfatto di Seiya si tramutò all'istante in un'espressione densa di pericolo.
I suoi sensi avvertivano chiaramente la minaccia incombere alle sue spalle, come se qualcosa stesse per colpirlo con intenzioni omicide, allorché soffiò un avvertimento ad Haruka.

- Presto, buttati a terra e gettati di lato!
- Cosa? Ma...

Dal momento che lei non si era accorta subito della minaccia agguato, Seiya la spinse via, appena in tempo per evitare che un lungo tentacolo acuminato riuscisse a trafiggerla da parte a parte. Le persone lì presenti scapparono via in preda al panico mentre Seiya, ignorando la propria camicia lacerata all'altezza del fianco, si rialzò prontamente per guardare in faccia il nemico ed affrontarlo.

- E' quello il mostro di cui parlavate? - domandò Haruka sconvolta.
- No, questo è solo un ricognitore d'assalto - spiegò Seiya, gli occhi stretti e fissi sui movimenti insidiosi di quel groviglio di tentacoli che gli si muovevano contro. - Garrel utilizza frammenti del suo corpo per generare incubi consistenti, così da attaccare simultaneamente in posti diversi, ma il nucleo di queste emanazioni è situato all'interno del suo cervello!
- Non c'è tempo da perdere, allora - tagliò corto Haruka impugnando il suo Scettro di Trasformazione Sailor. - Potere di Urano, vieni a m... Ah!

Un secondo tentacolo, guizzato improvvisamente dal nulla, le fece cadere all'indietro strappandole l'oggetto di mano. Haruka non fece in tempo a raccoglierlo che, davanti ai suoi occhi attoniti, la punta acuminata del mostro stava già per attraversarle la fronte da parte a parte.

- Non così in fretta, amico!
- Eh ?!?

Haruka guardò stupefatta Seiya che, senza essersi ancora trasformato nella Guerriera Starlight, era riuscito a bloccare il tentacolo micidiale con la sola forza delle proprie braccia. La viscida estremità stava grondando un fluido denso e disgustoso, rendendo estremamente difficile la presa, tuttavia Seiya non poteva allentare la guardia neppure un istante o il mostro ne avrebbe certo approfittato per finirlo. Con la coda dell'occhio, Seiya fece cenno ad Haruka di cogliere l'attimo necessario per trasformarsi. La ragazza annuì e, un istante dopo, Sailor Uranus era pronta a sferrare il suo attacco più potente.

- Bomba di Urano - esclamò, richiamando a sé l'energia planetaria nel palmo della propria mano. - AZIONE !!!

Seiya aspettò coraggiosamente fino all'ultimo istante, prima di mollare la presa e gettarsi di lato per evitare di rimanere coinvolto nell'esplosione, in modo che il mostro tentacolare non potesse scamparla. Tuttavia, con un ultimo guizzo, l'estremità tagliente riuscì ugualmente a ferirlo aprendogli un evidente squarcio all'altezza del petto. Seiya rotolò su sé stesso più volte, stringendosi la ferita sanguinante, ma si rialzò prontamente per constatare se l'attacco di Sailor Uranus fosse andato a segno o meno.

- Stai bene? - domandò la bionda Guerriera Sailor, vedendo la rossa chiazza che andava allargandosi sui suoi vestiti.
- Non... preoccuparti - la tranqullizzò Seiya tremante. - Piuttosto... fai attenzione a... Attenta!

Avendo perso l'opportunità di trasformarsi, Seiya non era in grado di sfruttare tutto il suo potenziale di combattimento. La ferita gli faceva un male cane ma, preoccupato com'era dall'impulso istintivo di prestare man forte alla compagna ignara, riuscì in qualche modo a gettarsi in avanti e a sottrarla da un terzo tentacolo atto a cercare di sventrarla. Fortunatamente il colpo di Sailor Uranus era andato a segno, l'incubo di Garrel era stato centrato in pieno dall'energia Sailor, cosicché l'indescrivibile massa di tentacoli si vide costretta ad abbandonare il campo per ricongiungersi al più presto con la sua creatura d'origine... ovvero con Garrel in persona.

- Seiya - esclamò Sailor Uranus, scuotendo l'altro per le spalle. - Andiamo, non è il momento di dormire!

Poi si accorse che la parte bianca dei suoi guanti era sporca di sangue e che, a seguito della violenta ed improvvisa emorragia, Seiya stava realmente perdendo i sensi.
L'ultima cosa che il giovane riuscì a distinguere, prima che lo sfinimento lo facesse piombare nell'oblìo, furono gli occhi sbarrati sul viso incerto e l'espressione sconvolta di Sailor Uranus.

***

Quando finalmente Seiya riaprì gli occhi, disteso alla meno peggio su un lungo divano, si ritrovò con il petto e l'addome completamente avvolto da bende di garza sterile.
Sorrise.
Evidentemente, Haruka doveva averlo portato lì mentre era svenuto, per medicarlo a dovere. Subito cercò di mettersi a sedere ma, un po' per il bendaggio stretto e un po' per le ferite ancora aperte, avvertì subito tante dolorosissime fitte che lo distolsero immediatamente dal proposito.

- Ah, ben alzato - esclamò d'un tratto la voce di Haruka.

Costei apparve nel soggiorno, recando in mano una tazza di caffé nero fumante, e si sedette accanto al giovane ferito.

- Purtroppo dovrai accontentarti del divano - esclamò tagliente. - Sai com'è, non mi andava proprio di cambiare le lenzuola del letto!
- Mi stupisci - mormorò l'altro ironico. - Credevo che mi avresti lasciato lì...
- Ci avevo pensato, infatti - ammise lei. - Ma dato che ti dovevo un favore, sì insomma, grazie per l'aiuto!
- Non ci posso credere - fece Seiya, fingendo sommo stupore. - Prima non potevi vedermi e adesso mi stai addirittura ringraziando?
- Non ti ci abituare, però - concluse Haruka, porgendogli la tazza.

Seiya sorseggiò piano il liquido corroborante, senza distogliere un attimo lo sguardo dalla sua interlocutrice, al che Haruka sbatté più volte le palpebre perplessa.

- Perché mi guardi in quel modo?
- Che domande, ti guardo perché sei bella - rispose l'altro, quasi sottolineando l'ovvietà della cosa.

Haruka arrossì, più per la sorpresa che per l'imbarazzo, ma fu abilissima a celarlo con il suo solito atteggiamento freddo e scostante.

- Guarda che con me non attacca - esclamò lei freddamente. - Se speri che cambi idea su di te, ti sbagli di grosso!
- Aaah, ma perché ce l'hai tanto con me, si può sapere?
- Non mi vai a genio, semplicemente!
- Allora perché mi hai salvato?
- Sei sordo? Mi hai aiutata, così siamo pari... Fine della questione!

Haruka fece per alzarsi e andare nella stanza attigua ma, quasi senza che se ne accorgesse, Seiya la trattenne garbatamente per il polso.

- Sai anche usare le mani per prenderti cura del prossimo, allora - osservò questi con una smorfia.
- Cos'è, vuoi uno schiaffo per caso?
- Sempre così diffidente tu, andiamo, rilassati - concluse, 
baciandole dolcemente il dorso della mano.

Haruka ammutolì.
Prima d'ora, nessuno aveva mai usato un gesto così delicato nei suoi confronti. Lei stessa era solita scherzare spesso con galanterie "maschili" del genere, per divertirsi ad osservare le reazioni di certe ragazzine romantiche, ma in effetti non aveva mai sperimentato su di sé quanto quella sensazione potesse essere piacevole al tatto. Si trattava solo di un bacio affettuoso e cortese, un ringraziamento per la premura da lei mostrata nel medicarlo, tuttavia Haruka si ritrovò completamente spiazzata.

- Stai meglio, senza quella tua espressione così arcigna - commentò lui sincero. - Molto più... femminile, sì, dico davvero!
- Hm - fece Haruka con un sorrisetto. - Ho smesso di curarmi del mio aspetto femminile molto tempo fa!
- E perché, c'è un motivo?
- No, a dire la verità no, a parte il fatto che trovo il concetto in sé un'autentica fesseria!
- Spiegati meglio...

Haruka si versò una tazza di caffé per sé, tornando con la mente a vari ricordi confusi e indistinti del suo passato vuoto e senza "veri" obiettivi da raggiungere. Prima di prendere coscienza della sua missione come Guerriera Sailor, non aveva mai avuto modo di chiedersi "quali" e "quanti" limiti potessero derivare dal suo aspetto fisico: era una ragazza forte, indipendente, capace di eccellere sia nello studio che nello sport; eppure, proprio per via delle sue notevoli doti, non vi erano sfide capaci di soddisfarla completamente...
Ogni gara, ogni competizione, vinceva senza neppure bisogno di impegnarsi.
La sua forza e la sua grande fiducia in sé stessa la portavano addirittura ad essere scambiata spesso e volentieri per un ragazzo.
Ma chi era lei veramente?
A volte, pensava, il concetto che prevede la distinzione categorica tra uomo e donna finiva inevitabilmente per cadere in un discorso del tutto privo di senso. Pure essendo lei fisicamente una donna, una bellissima donna oltretutto, il suo cuore e il suo atteggiamento mostrava tutte le naturali inclinazioni di un'aggressività ed una spavalderìa tipicamente maschile. E il buffo era che lei non faceva assolutamente niente per esaltare il suo aspetto femminile o, in alternativa, per accentuare i suoi modi di fare mascolini... Qualunque cosa facesse, lei era semplicemente sé stessa e basta!

- Qualcosa non va - mormorò Seiya, vedendola così ammutolita. - Ho forse detto qualcosa di male?
- No - rispose lei semplicemente. - Ogni giorno si sentono tante sciocchezze sul confronto uomo/donna che la metà bastano... A me non interessa, ecco tutto, io sono abituata a fare solo quello che sento!
- E a picchiare chi non ti va a genio, giusto?
- Tra le altre cose!

Haruka si concesse una risatina divertita.
In fin dei conti, all'infuori del suo modo di fare da bellimbusto, quel Seiya non era poi così detestabile come credeva. Già solo il fatto che Usagi si fosse tanto affezionata a lui per istinto, non essendo lei tipo da dare la propria fiducia a persone di dubbia moralità, dimostrava quanto lui fosse sinceramente animato da buone intenzioni.

- Devo ammetterlo, ti ho mal giudicato - disse lei a mo' di scusa. - Puoi perdonare la mia diffidenza?
- Mah, non lo so - fece l'altro scherzando. - Hai un pugno veramente molto pesante, guarda qua, ho la mano che mi fa ancora male...
- Ah sì, e che mi dici del tuo addome?
- AHI-AHI-AHI-AHIAAAAIIIIIII... MATTISEIRINCRETINITAAA ?!?

Haruka lo aveva appena punzecchiato con l'indice, nel punto in cui era bendato, ma tanto era bastato per risvegliare in lui tutti i dolori lancinanti delle ferite riportate.

- Ho capito, vado a prenderti un'altra coperta - sogghignò lei divertita. - Sarà bene che ti metti comodo, finché non starai meglio!
- Aspetta!
- Eh?

Di colpo, Seiya cambiò espressione.
Non sembrava più lo stesso arrogantello di prima, aveva una luce molto più intensa nello sguardo, e stava guardando Haruka come mai prima di allora. Fino a quel momento l'aveva sempre vista come una classica zitella acida e prevenuta, incapace di vedere il buono negli altri, e ora invece si scopriva ad ammirare un aspetto insolito e sconosciuto alla stessa Haruka. Gli piacevano i suoi occhi, i capelli, il sorriso, il modo di muoversi e di parlare... Era così diversa da Usagi, soprattutto nell'aspetto, ma anche lei possedeva qualcosa di affascinante e di speciale.
Anche Haruka, pensandoci bene, aveva qualcosa che ricordava un po' la principessa Kakyuu: lo stesso atteggiamento fiero e orgoglioso, la stessa forza, la risolutezza... E c'era qualcosa che lo attraeva verso di lei, irresistibilmente, ma non sapeva dire con esattezza che cosa.
Haruka si sentì cingere per le spalle.
Era una sensazione nuova per lei, ma non sgradevole come pensava, oltretutto in genere era "lei" che tendeva a confortare gli altri con la sua presenza forte e rassicurante. Non le era mai capitato di rabbrividire così, per il semplice tocco di qualcuno, eppure la presenza di Seiya le trasmetteva addosso una sensazione stranissima.

- Per favore, non toccarmi - mormorò lei debolmente. - Non mi piace essere toccata!
- Ma io non ti voglio toccare - replicò l'altro serissimo. - Ti voglio baciare!
- Come ?!?

Haruka non riusciva a credere alle proprie orecchie.
Fino a poche ore prima, avrebbe voluto riempire quella faccia di schiaffi. Invece adesso, con sua grande sorpresa, stava guardando negli occhi tutta la passione e il desiderio di un uomo sinceramente interessato a lei.

- Tu puoi non restituire il bacio, se credi - si affrettò ad aggiungere Seiya con un filo di voce. - Ma io voglio baciarti...

Dopo un lieve momento di esitazione, quando le labbra di entrambi si socchiusero reciprocamente e i due volti si unirono in una tenerezza infinita, il tempo parve fermarsi in quello stesso istante.
Contrariamente a quello che Seiya si aspettava, Haruka non solo ricambiò il suo bacio ma, addirittura, prese ad accarezzargli il volto con entrambe le mani e a stuzzicare le sue labbra con i denti.
Non sapeva perché, e non le interessava saperlo, ma sentiva che il calore delle braccia di lui era un richiamo troppo intenso e piacevole per sottrarvisi. Haruka si lasciò guidare direttamente dall'istinto, lasciando a lui l'iniziativa ma rispondendo con altrettanta passione a quelle effusioni, e solo quando le mani di lei scesero per sbaglio ad accarezzargli il petto Seiya emise un grugnito soffocato.

- Scusami - fece Haruka, completamente rossa in volto.
- Non ti preoccupare - la tranquillizzò l'altro, massaggiandosi il petto indolenzito. - Piuttosto, te la senti di continuare sul divano?
- Vieni con me, sciocco!

La scena si spostò lentamente in camera da letto. Le lenzuola erano disfatte ma nessuno dei due vi diede importanza, impegnati com'erano a baciarsi e ad esplorare reciprocamente i propri corpi al tatto.
Malgrado le bende, Haruka percepiva chiaramente la tonicità dei pettorali scolpiti di Seiya. Il giovane ironizzò, domandandole all'orecchio quanto le fosse piaciuto togliergli la camicia per medicarlo. Haruka incassò quella frecciata, sussurrandogli quanto avrebbe goduto lui nello sfilarle i vestiti di dosso. Seiya raccolse quella provocazione e, dopo averla adagiata dolcemente sul letto, prese ad aprirle lentamente i bottoni uno dopo l'altro.
Haruka avvampò di un calore misto a vergogna, mentre il tessuto scivolava a rivelare la sua pelle nuda sotto gli occhi dell'altro, tuttavia non voleva che lui smettesse.
Dopo averle allentato i jeans, malgrado occorresse un po' per sfilarglieli, Seiya già pregustava il momento in cui sarebbe rimasta nuda sotto ai suoi occhi e, mentre armeggiava febbrilmente contro il famigerato gancio del reggiseno, Haruka lo stuzzicò ancora.

- Sai come si apre, vero?
- Spiritosa - mormorò lui. - Non sarà tutta invidia la tua?
- Come?
- Andiamo, lo sanno tutti che le Sailor Starlights hanno un fisico migliore del tuo, mia cara!
- MASSENTICHEFACCIATOSTA !!!

Distratta com'era dalla collera, Haruka quasi non si accorse che il reggiseno era già caduto ai piedi del letto. Le mani di Seiya scesero dunque ad accarezzare ogni minuscolo centimetro della sua pelle, fermandosi di tanto in tanto a baciarne il corpo per accrescere il suo desiderio, e quando le sue dita giunsero a sfilarle le mutandine Haruka tacque.
Era completamente nuda, vulnerabile, e l'uomo sopra di lei stava osservando la sua intimità fin nel più piccolo dettaglio.
D'istinto provò a coprirsi con le braccia. Seiya sorrise di questo suo pudore, ammirandola però ancor più enormemente per questo, e si chinò ad abbracciarla e ad accarezzarle i capelli con fare protettivo.

- Ti arrabbi, se vado a dire in giro quanto sei bella?

La risposta fu, dapprima, un sorriso poi un altro lungo bacio dolcissimo.

***

Il giorno dopo, malgrado il resoconto preoccupante dell'avanguardia di Garrel sulla Terra, Usagi e le altre rimasero più che altro sorprese di constatare come i rapporti tra Haruka e Seiya fossero completamente cambiati nello spazio di una notte. L'unica a non stupirsi eccessivamente era Michiru, la quale anzi pareva sorridere compiaciuta, pensando a come aveva visto giusto circa quei due. Conosceva Haruka troppo bene per non accorgersi che, dietro a quelle sue schermaglie di insofferenza, vi era in realtà un'attrazione latente nei confronti dell'unico giovanotto al mondo in grado di tenerle bellamente testa.

- Allora - esclamò Michiru con fare suadente, tenendo il mento poggiato tra le mani. - Direi che adesso non ci sono problemi, se discutiamo tutti insieme sulla tattica difensiva da adottare!

Haruka e Seiya si guardarono un attimo negli occhi, il braccio di lui stretto affettuosamente attorno alle spalle di lei, ed entrambi annuirono con un sorriso.

FINE

Nota:
Mi scuso per la quantità abnorme di difetti, incongruenze ed imprecisazioni di cui questa storia è costellata - purtroppo non avevo molto tempo a disposizione per rivedere ed aggiustare meglio certi passaggi e, soprattutto, le introspezioni - spero tuttavia che il racconto sia venuto fuori gradevole e quentomeno comprensibile.
Auguri a Rachele, che possa vivere le gioie del matrimonio al meglio, un caro saluto e un abbraccio!

DADO 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: telesette