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After the War

Argomento I
Momenti della giornata

01 Alba (Saga/Aiolos 199 parole)

Il Saint di Gemini si risvegliò alle prime luci dell’alba, con un mal di testa martellante e la nausea.  Nudo. In una camera non sua. Con qualcuno che gli dormiva accanto. 
Si grattò la tesa dolorante. Non acconsentirà  mai più a tenere feste nella Terza Casa, specie se ad organizzarle saranno Kanon e Death Mask: quei due insieme erano riusciti a portare al Santuario una quantità abnorme di liquori, whisky in primis. Tutti volevano festeggiare il ritorno in vita dopo la guerra contro Ade, e persino lui aveva partecipato. Peccato che non riuscisse a reggere l’alcool, e dopo il secondo bicchiere era già bello che partito. Finendo così tra le braccia di qualcuno altrettanto sbronzo. 
Guardò la figura rannicchiata al suo fianco, le prime luci del sole che illuminavano i suoi capelli dorati. Aiolos. 
Prima o poi sarebbe successo: Aiolos era ritornato nel corpo di un adolescente in piena tempesta ormonale, e lui per anni aveva negato la natura dei suoi sentimenti. Solo, avrebbe preferito che succedesse quando erano entrambi sobri, e non ubriachi. 
In quel momento, avvertì un cosmo familiare avvicinarsi. Il cosmo del custode della quinta casa. Sbiancò. O Dei, tutti ma non lui.

02 Pomeriggio (Kanon/Rhadamantys 130 parole)
‘’ Ma voi inglesi campate solo di tè?’’
Rhadamantys sbuffò. Possibile che neppure di pomeriggio potesse starsene tranquillo?
‘’ Sono le cinque, Gemini – ribatté secco, sorseggiando il suo Earl Gray – L’ora del tè è sacra, nel mio paese. E’ rilassante, e sono sicuro che berlo farebbe bene anche a te.’’
‘’ Io quella brodaglia non la berrei mai, a meno che non ci sia della birra dentro.’’ 
‘’ Goddness, prima o poi dovrò capire perché non ti caccio da casa mia appena ci metti piede.’’ 
Il greco ghignò divertito a quella frase, e disse:’’ Ammettilo che senza di me ti annoieresti, Vipera.’’
‘’ Sono una Viverna. E la prossima volta, non esiterò a cacciarti fuori.’’
‘’ Certo, certo… credici. Intanto, dove sono le birre? O sono troppo poco inglesi per te?’’  


03 Tramonto (Milo/Camus  guest star Kanon 201 parole)
Pace o guerra che sia, le nuove leve del Santuario avevano bisogno di allenarsi. E dato che Aiolos si era dato alla macchia, Dokho era tornato ai Cinque picchi, e Dio solo sa dove erano finiti gli altri, Atena aveva affidato a Camus il compito addestrare i futuri saint. Cosa che dispiaceva più ai poveretti che allo stesso Acquarius, dato che li tratteneva fino al tramonto e anche oltre, se lo riteneva necessario. 
‘’ Prima o poi li dovrà lasciar andare – commentò Milo, seduto sugli spalti dell’arena – Guardali, sono tutti stremati.’’
‘’ E’ un modo per sfogare la tensione sessuale che sta accumulando – fece Kanon – E a quanto vedo, ne deve avere parecchia.’’
‘’ Tensione sessuale? Lui?’’
‘’ Sarà anche un ghiacciolo, ma anche il nostro francesino ha bisogno di soddisfare i suoi bisogni primari. O allenando fino allo sfinimento quei poveri diavoli… o facendo del buon sesso. ‘’
Milo rimase in silenzio, pensieroso. Che fosse la volta buona che capisse con chi si doveva sfogare Camus?
‘’ Parli di quel guerriero di Asgard venuto come ambasciatore la scorsa settimana? In effetti, sembrava che se lo stesse mangiando con gli occhi.’’
Kanon alzò gli occhi al cielo. Dei, cosa gli toccava sentire. 

04 Sera (Death Mask/Aphrodite 215 parole) 
La Sicilia era una terra splendida, terra di miti e leggende. E terra che gli aveva dato i natali. Non ci tornava da anni, da quando il suo maestro lo aveva portato al Santuario. Non ne aveva mai sentito la mancanza, ma dopo essere morto e poi rinato… beh, aveva bisogno di un po’ di normalità. O almeno, ne era particolarmente convinto Aphrodite. Era colpa ( o merito?) suo se era tornato ad Agrigento. E il bello era che era voluto partire anche lui, portando così tanti bagagli che sembrava si volesse trasferire lì e non starci pochi giorni. 
‘’ La Valle dei Templi è magnifica di sera! – esclamò estasiato lo svedese – Peccato che siano così terribilmente trascurati. E quegli edifici moderni… che orrore!’’
‘’ Questa è la Sicilia: o la prendi così com’è o ti attacchi.’’
‘’ Mhm… come con te, quindi.’’
Death Mask inarcò un sopracciglio.
‘’ Di che parli?’’
‘’ Oh, niente di chè – lo liquidò il Saint – Ma, sai, venire a visitare la tua terra natale… si capiscono un sacco di cose.’’
‘’ Bah… io non vedo l’ora di andarmene.’’
‘’ Parla per te! Io non vedo l’ora di vedere Siracusa. E ho sentito il vecchio Dokho dire che sull’isola ci dovrebbe essere ancora una comunità di sacerdoti della dea Afrodite. Li voglio conoscere!’’


05 Notte (Shion/Dokho 191 parole)
Lui avrebbe voluto dormire in santa pace, ora che non c’erano più rischi di attentati o di guerre. Ma non ci riusciva: si girava e rigirava tra le lenzuola, arrivando al classico metodo di contare le pecore per prendere sonno. 
Arrivato a 200.000, si era arreso ed aveva iniziato a girare per le stanze della Tredicesima Casa come un’anima in pena. 
‘’ Non riesci a prendere sonno, eh?’’
Al sentire quella voce, non si scompose minimamente. Dokho era sempre stato bravo ad entrare di soppiatto, senza fare il minimo rumore. 
‘’ Neppure tu, a quanto vedo.’’
‘’ Troppi sonnellini pomeridiani. Mia nipote è una cara e dolce ragazza, ma cucina un po’ troppo pesante per i miei gusti. Specie quando il suo fidanzato non c’è. Tu invece?’’
‘’ Troppo tempo passato negli Inferi. ‘’
‘’ Paura degli incubi?’’
‘’ Affatto… ho paura di non svegliarmi. ‘’
Dokho annuì, comprensivo. Poi gli fece una proposta: ‘’ Che ne dici se proviamo a passare in maniera diversa questa notte? La notte è lunga, e noi siamo di nuovo giovani. ‘’
‘’ Possibile che tu pensi sempre a quello?’’
Eppure, il mattino dopo le ancelle li trovarono abbracciati nello stesso letto.