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Autore: Morgothip    05/06/2016    1 recensioni
Ehi, Fine.
Ehi, Shade.
Quanto ancora i nostri sguardi continueranno ad incrociarsi?
Redmoon.
Genere: Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fine, Shade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE: questa song-fic, è un duetto. Il rosso ovviamente sarà per quanto "canterà" Fine, quando ci sarà il blu sarà il turno di Shade! Il nero, sarà quando canteranno assieme!
Link alla canzone: https://www.youtube.com/watch?v=90USJleOZfk


 
Magnetic today.



 
Ennesimo party.
Ennesima noiosa routine. 
Ennesima volta in cui i nostri sguardi si incrociano. 


 

Soffocai l'ennesimo sospiro, rassegnata all'idea di dover essere presente al solito ballo di gala del Regno Solare. 
Ero seduta su una delle sedie che erano accuratamente disposte ai lati dell'enorme sala da ballo; fissai incantata le persone che danzavano al centro di essa. 

In quel momento, però, cercavo una singola persona, che si trovava giusto qualche sedia più lontana dalla mia. Lo sguardo rimase basso, le labbra secche, i pugni stretti, la foga nel cercare del coraggio per alzarmi da lì e parlargli come avevo sempre fatto. 
Dischiusi appena le labbra, cercai di mantenere un'atteggiamento sciolto; fiacca alzai lievemente lo sguardo, volgendolo, per l'ennesima volta, a Shade. 

Mi stava fissando.


You looking this way?! Don't look this way!
Trap, trap, trap, was this a trap?!
As an ally?
Or as enemy?


 


«Perché guardi sempre da questa parte?» disse lui, mentre prese a scalare le sedie, avvicinandosi pericolosamente a me. Paonazza, voltai lo sguardo, conducendolo in un punto indefinito della sala.
«T-Tu sei l'unico che sta guardando!» sbottai, sbattendo più volte le palpebre, e torturandomi pericolosamente la pellicina che c'era sul mio pollice.
«Ti sto guardando perché tu stai guardando da questa parte» rispose rauco, mentre la sua espressione si fece sempre più pacata. Ero decisamente l'unica ad essere nervosa. 
«V-Vedi? Stai guardando anche tu...» dissi, col fiato mozzato. Le mie parole uscirono quasi come fossero un soffio, una lieve brezza di vento che solo lui era in grado di percepire. 


E così, riprendemmo la nostra taciturna conversazione,
fatta solo di occhiate.


 
 Didn't think I would bump into you today, too..
Is this a coincidence? 
Or maybe a tactical strategy? How suspicious!



 
Lo cercavo, lui mi cercava. Era un continuo acchiappa e fuggi. 
Scambiavamo sguardi, respiri, a volte anche parole, altre volte ci bastava
solo guardarci per capirci.
Anche se, a volte non riuscivo a comprendere il motivo del suo continuare ad inseguirmi.
Mi desiderava così tanto? 
Ehi, Shade, mi vedi?
Sono io, la Fine che tanto brami.
Quando ti sbrighi ad acchiapparmi e mettere fine a questo ingenuo acchiapparello?



 
You're thinking too much, stupid!
But at least, you're thinking...
You looking this way?
Don't look this way!
Hey, I knew it...



 
Se solo sapessi quanto ti desidero. 
I tuoi occhi cremisi che tanto mi hanno catturato, li volevo esclusivamente rivolti 
alle mie iridi cobalto. 
Il suono della tua risata, lo schioccare della tua lingua, le tue soffici labbra,
posso averle solo per me?
Ehi, Fine, ti vedo.
Questo acchiapparello di sguardi, giungerà presto ad una fine.



Try talking to me a bit,
if this keep going...
I won't know
if you're an ally
or an enemy.




Shade, ti sento sussultare. 
Che la vista del principe che chiedeva un ballo con me
abbia acceso in te una miccia?
Ehi, Shade.
Quanto ancora dovrò aspettare?
Anche io voglio spiccare il volo, questo gioco di sguardi mi ha stancata.
Non sono più la bambina che conoscevi, ormai.


 
 
How sly! How unfair!
You're hiding your true intentions.
See? Our eyes met again!
Ahhh, this magnetism is unfair!
[...]




 

«Lei è già con me» disse Shade, perdendo la pacatezza che aveva assunto con me qualche attimo prima. Il principe -di cui non conoscevo assolutamente il nome- si ritrasse alla sua vista, si ritrasse al suo sguardo infastidito e intimidatorio. Quest'ultimo, con un cenno del capo, mi salutò e si diresse nelle direzione opposta alla nostra, deluso. 
Afferrò con violenza, mista a dolcezza, la mia mano, dirigendosi, con passo svelto, fuori dal castello, in direzione del giardino.



Ehi, Shade.
Perché il tuo sguardo non sta incrociando il mio?

 


Maybe, tomorrow, 
I can give you a smile.
I've decided yet I'm hesitant.. How strange!
 

Ehi, Fine.
Perché non stai sorridendo? 

 
 
That's a pretty awful personality...
Well, that's just how I am!
Come here?
You come here!

Hey, actually... I...
We might be similar...
How? Like being cool headed?
You wish to get along with me?
Become my rival?
I wonder?


 


«Perché?» mi limitai a chiedere, mentre la mia mano, si rifiutava di liberarsi dalla sua salda stretta; era così rassicurante, lui era colui che mi rassicurava. 


 
Mi sto preoccupando ora...
Perché eviti le mie iridi cremisi?





Lo sentii sospirare, un respiro affranto e pieno di frustrazione. Non riuscivo a capire cosa volesse farmi intendere con i suoi bruti modi di fare. 

Mi afferrò entrambi i polsi, e con una lieve spinta, mi fece cadere sull'erba, in modo che non potessi farmi troppo male. Quell'azione mi lasciò perplessa, anche abbastanza confusa, forse un pizzico impaurita. Mi morsi il labbro inferiore e chiusi gli occhi, in attesa di una qualche parola da parte sua; le mie mani, che dapprima erano chiuse in un pugno, si allentarono, non mi dimenai, né urlai, Shade non mi avrebbe mai fatto del male. Dentro di me si ergeva solo un enorme punto di domanda.
Tenne ancora i miei polsi ben stretti, in modo che fossi accuratamente ancorata a terra; non avevo nessuna via di fuga. 
«Ehi...» la sua voce si fece sempre più vicina, sentivo il suo respiro sul collo. 
Il suo profumo mi inebriava le narici, il profumo della luna... 
«Fine» deglutii, diventando paonazza. Mi voleva sicuramente morta. 
Per qualche strano motivo, quando pronunciava il mio nome, sentivo una sottospecie di eccitazione che mi pervadeva in ogni parte del mio corpo.
Mi morsi il labbro inferiore, e decisi finalmente di aprire gli occhi e guardare colui che più amavo. 
Non riuscii a guardarlo per più di un secondo, e voltai immediatamente lo sguardo, mentre il rossore sul mio viso, si fece sempre più evidente, nonostante l'oscurità della notte.
«Guardami» disse il principe della Luna, mentre strinse ancora di più la presa.
«Fine, ti prego, guardami», non riuscii a resistergli. 
Con calma posai il mio sguardo sulle sue iridi, che la luce della luna risaltava ancor di più.
Si morse anch'egli il labbro inferiore, e si avvicinò talmente tanto a me che le nostre labbra finirono inevitabilmente per sfiorarsi.
Stavamo ancora giocando.
Si divertiva a sfiorarmi le labbra, lo sentivo ridacchiare allegramente, mentre i nostri nasi si scontravano. 
«I tuoi occhi mi appartengono» trasalii a questa sua sentenza, mentre abbassava il viso, rivolgendo il suo sguardo al mio collo. Si mise a mordicchiarlo leggermente, in modo che non potessi farmi male; fece ciò solo per provocarmi. 
«Tu mi appartieni e io appartengo a te» sentenziò, mentre allentò la presa che aveva sui miei polsi. Lo sentii quasi tremare, e sono certa che non fosse nemmeno sicuro di ciò che stesse per dire. «Ma questo sono io, sono una persona molto complicata, e... Fine, a te va bene così?»



La luna.
Un bacio, una promessa. 
Carezze e accettazioni. 



 
I know, I understand why you hide
your intentions.
Becoming to engrossed is scary...
I know, I understand why we hide
our intentions.
Becoming to engrossed is scary...
I know, I understand why we hide
our intentions
but yet are drawn to each other.


 
 
Ehi, Shade.
Ehi, Fine.
Per quanto tempo ancora i nostri sguardi continueranno
a cacciarsi a vicenda?











 
   
 
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