Film > Dragon trainer
Ricorda la storia  |      
Autore: Vic 394    06/06/2016    5 recensioni
[Questa storia è il prequel della serie Unexpected Connection, ma può essere letta a parte]
Tra tutte le cose che aveva saputo nell’ ultimo periodo, ce n’era una di cui però non era stato informato: la cioccolata era… beh, viva.
Davvero, questa non l’avrebbe mai immaginata.
E ora, rincorrendone una per il lungo corridoio dell’Hogwarts Express, Hiccup era certo di poter affermare di non essere esattamente un fan delle Cioccorane.
Genere: Fantasy, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Hiccup Horrendous Haddock III
Note: AU, Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Unexpected connection'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Hiccup non avrebbe mai immaginato di trovarsi in questa situazione.

Tra gli avvenimenti salienti dell’ultima settimana figurava un grosso gufo che gli era piombato addosso, recapitandogli una misteriosa lettera che gli aveva rovinato la vita; poi suo padre lo aveva cacciato di casa e lui si era ritrovato a undici anni a vagare da solo per le strade di Londra, con quel pezzo di carta maledetto ancora in mano.
Era stata una fortuna che quel tale, un gelataio di nome Fortebraccio, passasse di lì quel giorno. Lo aveva ascoltato e, miracolosamente, non lo aveva preso per pazzo. Anzi, gli aveva spiegato un bel po’ di cosette interessanti.
Sì, Hiccup era un mago. Sì, i soldi che aveva rubato al padre prima di essere sbattuto fuori casa potevano essere convertiti in galeoni e usati per comprare ciò di cui aveva bisogno per la nuova scuola a cui era iscritto. Poteva perfino adottare il burbero barbagianni fuligginoso che zoppicava sul ciglio della strada invece che acquistare un gufo tirato a lucido all’Emporio.
E sì, la magia esisteva davvero.

Tra tutte le cose che aveva saputo nell’ultimo periodo, ce n’era una di cui però non era stato informato: la cioccolata era… beh, viva.
Davvero, questa non l’avrebbe mai immaginata.
E ora, rincorrendone una per il lungo corridoio dell’Hogwarts Express, Hiccup era certo di poter affermare di non essere esattamente un fan delle Cioccorane.
Probabilmente avrebbe continuato a rincorrere la ranocchia da un capo all’altro del treno, se uno degli scomparti non si fosse aperto di scatto, facendo uscire qualcuno.
Hiccup si gettò sulla Cioccorana, la quale spiccò un balzo mentre lui rovinava a terra.

“Ahi!”
A parlare non era stato Hiccup, che sollevò piano il capo: davanti a lui c’era un ragazzino che doveva essere più grande di circa un anno. A differenza della cravatta nera dell’undicenne, infatti, lo sconosciuto ne sfoggiava una verde smeraldo striata d’argento. Sempre argentati erano i capelli spettinati, mentre gli occhi erano di un azzurro intenso e freddo, che ricordava il ghiaccio… e lo stavano fissando in cagnesco.
Hiccup intuì che la ragione dell’occhiataccia fosse la chiazza di cioccolato che albergava sulla pallida guancia del ragazzo, punto in cui la ranocchia aveva tristemente deciso di schiantarsi.
«Guarda dove vai, scemo!» sbottò quello, come se “scemo” fosse stato il più pesante insulto mai concepito nella storia dell’umanità.
«Non sapevo che sarebbe scappata.» cercò di giustificarsi Hiccup, indicando distrattamente i resti della Cioccorana e guadagnandosi la seconda occhiata in cagnesco della giornata. Si alzò, ma anche così era piuttosto basso rispetto all’altro.
«Come no. È una cosa che sanno tutti, pivellino.» Hiccup sapeva che lo sconosciuto non era poi tanto più grande di lui da potersi permettere di chiamarlo “pivellino”, ma decise che era il caso di tacere.
Più o meno.
Caso vuole che avesse anche deciso, nel giro di quello scambio di battute, che quel tipo non gli piaceva nemmeno un po’.
«Trovati qualcun altro da chiamare novellino. Io mi chiamo Hiccup.» sbuffò, incrociando le braccia.
«E che razza di nome sarebbe?» il ragazzino ridacchiò mentre finiva di staccarsi gli ultimi residui di cioccolato dalla faccia per poi cacciarseli in bocca, guardando Hiccup con aria di sfida.
“Ho mangiato il tuo dolcetto, ora cosa vorresti fare?” sembrava dire la sua espressione.
Hiccup non poté evitare di rivolgergli un’occhiata di scherno, vagamente addolcita da un guizzo di genuina apprensione.
«Non l’avrei mangiata, fossi stato in te: non hai idea dei posti in cui si è andata a cacciare.» lo informò.
L’altro divenne ancora più pallido di quanto già non fosse. Con una sfumatura verdolina, in effetti. Sputò e tossì per un minuto buono prima di tornare a lanciare stilettate a Hiccup con quegli occhi gelidi.
Gonfiò il petto e, con la baldanza che solo un dodicenne può avere, sputò fuori le parole in tono acido:
«Jack Frost. Ricordati questo nome, perché sarò il tuo peggiore incubo.» decretò Jack, per poi dare una spallata all’incredulo Hiccup, mandandolo a sbattere contro il muro per poi lasciarlo lì.
Quando fu arrivato a diversi metri di distanza, si voltò.
«Benvenuto all’inferno, novellino!» gli urlò, per poi aprire la porta di uno scomparto e sparirvi dentro.

Hiccup si guardò intorno nel corridoio ormai deserto, poi si accasciò a sedere sulla tappezzeria del pavimento.
«Ottimo inizio. Hogwarts sarà uno spasso.» brontolò tra sé, poco convinto.
C’erano davvero un sacco di cose che Hiccup non sapeva, sulla sua nuova vita, ma di una in particolare era assolutamente certo: ai bulletti non si sarebbe mai arreso.






----------------------------------------
Angolo Vic
E quindi, a quanto pare, sono ancora viva. Ho un pò trascurato efp, ma in mia difesa stavo pubblicando roba sul mio nuovo account di Ao3. Ho scoperto che scrivere in inglese mi piace un sacco. Ciò non vuol dire che non possa fare la spola, ogni tanto. Non vi libererete di me così facilmente.
Avrei voluto pubblicare la fic due giorni fa, quando l'ho scritta, ma sono stata senza internet per due settimane e avrei voluto uccidermi. Ho avuto l'idea quando sono uscita di casa a comprarmi una Cioccorana nell'American Snack Market che hanno aperto  vicino casa mia. Nessuno gli ha passato il memo che Harry Potter non è americano, ma ho trovato la figurina di Silente quindi tanto vale che stia zitta.
Oggi è stato il mio ultimo giorno di scuola dell'ultimo anno di liceo. E non lo so, è stato strano. Credo sia per questo che ho scritto a proposito di un inizio, stavolta. Oh, come sono sentimentale.
Come fosse una novità, la dedico a CodaViola, sempre nei miei pensieri (felice anniversario in ritardo, dolcezza) e con un ringraziamento super speciale a dreamer_J812
A presto!

Vic

 
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Dragon trainer / Vai alla pagina dell'autore: Vic 394