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Autore: wislava    06/06/2016    3 recensioni
Breve one-shot che fa parte della serie "Wbty, Ybtu - Missing Moments"
E' in arrivo un nuovo membro della famiglia Hale-Stilinski.
E' necessario aver letto la Long
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Derek Hale, Nuovo personaggio, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Wbty,Ybtu - Misssing Moments'
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Copertina-Litea-Laura-Hale-Stilinski

Litea Laura Hale-Stilinski

 

 

Stiles sbuffò stanco. Quel pancione che ormai si portava dietro da quasi nove mesi era ingombrante e gli impediva di allacciarsi le scarpe.

Con uno sforzo, cercò di infilare la all star, rigorosamente slacciata, al piede destro.

“Fatto!” disse parlando a nessuno in particolare. “Ora... vediamo di mettere anche la sinistra...”


 

Dopo aver infine compiuto l'ardua impresa, Stiles si guardò intorno.

La camera era un disastro. Lukas quella mattina si era svegliato prestissimo per i suoi standard e si era intrufolato nella camera dei suoi due papà per un po' di “caccia alle coccole” come le chiamava lui.

Ora però, l'uomo e l'ometto di Stiles erano andati a divertirsi nel bosco, dove potevano scatenare il loro lupo interiore in tranquillità e sicurezza. Così Stiles era rimasto solo a casa.

Anche se mancavano ormai solo cinque giorni al parto cesareo programmato per il loro secondogenito, Stiles e Derek erano tranquilli.

Con Lukas era andato tutto bene, anche se a quel tempo erano nel bel mezzo di una guerra. Con il secondo, per di più in un periodo di pace, sarebbe stato una passeggiata.

Proprio qui, però, Stiles si sbagliò.


 

Stava finendo di mettere la mousse al cioccolato per il suo piccolo Lukas in una ciotolina da mettere nel frigo quando sentì un dolore al basso ventre talmente forte da fargli mancare il respiro.

La vista gli si offuscò e rischiò di far cadere tutto ciò che era posato sul tavolo quando barcollò in cerca di un appiglio saldo.

Era il bambino, di quello Stiles era sicuro. Ma non sapeva che cosa non andasse.

Istintivamente si portò una mano alla pancia, che trovò troppo dura. Il dolore continuava, tanto da farlo gridare fino alle lacrime. Ma non c'era nessuno in casa.

Con una forza che non credeva di possedere, Stiles mosse tanti piccoli passi fino al telefono vicino al divano e fece brevi respiri profondi cercando di comporre il numero di suo marito.

Derek però, che evidentemente era a rincorrersi con Lukas, non rispose e Stiles andò in panico.

Non sapeva cosa fare, o chi chiamare.

Dopo la nascita di Lukas e la vittoria che avevano conseguito, il branco si era stabilizzato in una normale e tranquilla routine. Lydia si era stabilita a Los Angeles ormai, troppo intenta a studiare biologia molecolare alla UCLA, Kira e Malia erano rimasta in città, con il loro negozio di fumetti e armi giapponesi, felici come non mai e fantastiche zie di Lukas. Scott, come era prevedibile, aveva continuato la sua carriera scolastica, iscrivendosi al college di Beacon Hills, frequentando la facoltà di veterinaria. Aiutava ancora Deaton di tanto in tanto alla clinica, ma ora lo faceva anche con lo scopo di avere crediti per gli esami. Denny e Ethan erano in Massachussets, Denny frequentava il MIT e stava per laurearsi con il massimo dei voti, mentre Ethan aveva trovato la sua passione in una piccola ma frequentata palestra, dove – dopo aver preso un diploma – insegnava tecniche di autodifesa. Erano innamorati come non mai e Stiles, che sentiva Denny quasi ogni giorno, sapeva che quest'ultimo nascondeva una piccola scatolina di una gioielleria nel cassetto dei calzini, in attesa del momento perfetto. Isaac si era stabilito in Francia, e dipingeva in un piccolo appartamentino con la vista sulla Torre Eiffel, sempre in compagnia di nuove ragazze. Non aveva mai dimenticato la sua vera musa però: Allison. E Stiles e Derek, come anche Scott, sapevano che Isaac non avrebbe mai amato nessuno come aveva amato lei.

Liam, che alla fine aveva finito il liceo per un soffio, aveva deciso che la sua vocazione era viaggiare e, insieme al suo migliore amico Mason – che alla fine era venuto a conoscenza del mondo sovrannaturale di Beacon Hills – era partito con solo uno zaino in spalla, all'avventura. Da che ne sapeva Stiles, notizia riportatagli da Scott, ora si trovavano in India e Liam aveva conosciuto una certa Kala di cui si stava piano piano innamorando.

Lui e Derek invece erano più che felici. Lukas era in salute, intelligente e buono. Riusciva già ad avere un buon controllo sui suoi poteri e la sua ancora erano i suoi due papà, la sua famiglia.

Derek lavorava nella forestale ed era stato da poco promosso Ranger, per la gioia di tutti loro ed era felice. Stiles invece stava diventando un ottimo druido, anche se qualche disastro lo aveva combinato. Ora era in pausa per la gravidanza, doveva restare a riposo e lontano da sostanze che erano potenzialmente dannose per il feto.

La felicità era alla loro portata. Stiles sapeva che la baciava ogni notte, la trovava sulle labbra di suo marito, e sulla fronte del suo piccolo cucciolo prima di rimboccargli le coperte.

 

 

Ora però tutta quella felicità sembrava sparita dalla mente di Stiles. Il dolore era insopportabile e non riusciva quasi a respirare, figurarsi camminare.

La sua mente si era annebbiata e l'unica cosa che riuscì a fare fu sedersi contro il divano, stringendosi le ginocchia al petto e le mani a circondare il pancione. “Derek...” rantolò in preda al tormento.

Le contrazioni erano forti e sembravano aumentare di minuto in minuto. Stiles sapeva cosa stava succedendo: era in travaglio, con cinque giorni di anticipo.

“Oddio... oddio...” rantolò nuovamente stringendo i denti e buttando fuori un respiro spezzato, insieme ad un gemito.

Con una forza che non credeva di possedere, si alzò in piedi, barcollando.

Sull'uscio di casa, afferrò le chiavi della macchina e, con passo malfermo, riuscì a salire sulla sua cara jeep.

Stringendo i denti per un'altra contrazione, suonò ripetutamente il clacson. La sua ultima speranza era quella di farsi sentire dal figlio e dal marito, in modo tale da farli correre da lui, per portarlo all'ospedale. Chiamare qualcuno del branco, infatti, non sarebbe servito. Ci avrebbero messo troppo tempo per arrivare fino a casa Hale-Stilinski.

“Dio! Ti prego, Derek!” urlò durante una contrazione il nome del marito, allungando la seconda “e”.

Stiles perse il conto in fretta di quante volte avesse suonato il clacson. Ad un certo punto le contrazioni si erano fermate, ma la pancia restava dura sotto il suo tocco. Non sentiva neanche più scalciare e un freddo terrore si era fatto strada nel suo cuore.

Non seppe neanche quando le lacrime iniziarono a scorrere sul suo volto. Ormai si sentiva senza speranza.

Era sulla buona strada per svenire quando la portiere venne quasi sradicata, tanta era la forza con la quale venne aperta.

Attraverso il velo di lacrime, Stiles vide suo marito Derek che teneva in braccio loro figlio Lukas. Entrambi erano terrorizzati e, quando il piccolo vide il padre in quelle condizioni, scoppio a piangere.

“No, tesoro, non piangere” cercò di articolare Stiles, ma venne solo fuori un suono gracchiante di dolore.

Stiles sentì le mani di Derek, grandi e calde, spostarlo sul sedile del passeggero e vide Lukas arrampicarsi sui sedili posteriori.

“Ti porto all'ospedale” sentì dire da Derek. “Resisti, ok? Resisti.”

Quando il dolore scomparve – le contrazioni non si erano fermate, era solo Stiles che, per il troppo male, aveva isolato la mente – capì che Derek stava assorbendo il suo tormento.

Quando abbassò lo sguardo e vide le vene nere di suo marito, sospirò. Poi l'incoscienza, alla fine, lo prese con sé.

 

 

xxx

 

 

“Ma alla fine è andato tutto bene, no?” chiese una vocina piccola piccola che fece sorridere Stiles

“E' ovvio, no?” disse Lukas facendo schioccare la lingua contro il palato. “Altrimenti non saresti qui!”

“Lukas!” lo riprese Derek, ma Stiles scosse la testa, esasperato. Lukas, che ormai aveva la bellezza di dodici anni, iniziava a diventare irritabile, come tutti i bambini di quell'età.

Erano seduti sul morbido divano di casa Hale-Stilinski. Derek indossava una morbida felpa verde, che faceva risaltare i suoi grandi occhi e un paio di jeans. Aveva in mano una tazza gialla, con cui stava giocherellando dopo aver finito la sua camomilla.

Stiles, invece, che era al suo fianco, aveva una maglietta rossa con scollo a V, che calamitava sul suo collo lo sguardo affamato del marito.

“Zitto stupidone!” lo riprese Litea lanciandogli il suo peluche, Emilio il coniglio.

“Hey, hey!” li riprese Stiles. “Cosa sono queste parole, signorina? Chiedi scusa a tuo fratello!”

Litea Laura Hale-Stilinski, la più piccola della famiglia con i suoi sette anni, si imbronciò rendendo più evidente la somiglianza con suo padre Derek.

“Scusa, Lukas” borbottò facendo alzare gli occhi al cielo e sorridere contemporaneamente a papà Stiles.

Quando però, Lukas, che aveva afferrato Emilio il coniglio, fece brillare gli occhi di rosso e sfoderò le zanne fingendo di addentare il pupazzo al morbido collo, scatenò una guerra che fu prontamente sedata dai due padri.

“Dai, andate a prepararvi per la notte” li spronò Derek guardando verso l'orologio che segnava già le dieci passate. “Domani c'è scuola.”

 

 

Alla fine, quando lo sgambettio dei due bambini si interruppe con la porta del bagno sbattuta e la voce di Lukas che gridava alla sorella di farlo entrare perché era il più grande e, in quanto tale, aveva la precedenza, Stiles sbuffò.

Girò il volto verso suo marito e lo beccò a ridacchiare.

“Questo caratteraccio l'hanno preso da te!” sentenziò appoggiando la testa sulla spalla di Derek, che portò il suo braccio a circondargli il fianco dopo aver appoggiato finalmente la tazza.

Derek sbuffò, scompigliando la zazzera di capelli di Stiles. “Parla lui. I geni pazzi di chi sono?”

“Non di certo miei!” fu la pronta risposta.

Derek ridacchiò.

“Ci pensi che sono passati già sette anni da quando Lith è con noi?” ragionò. “E dodici da quando invece c'è Lukas.”

“E' da tanto che ti sopporto...” lo prese in giro Stiles, che ricevette una gomitata nel costato che lo fece ridacchiare e guaire.

“Dammi un bacio permalosone!” disse poi a Derek, che fu felice di obbedire alla richiesta.

“Ti amo Stiles” disse Derek.

“Ti amo anche io, Derek. Ora e Sempre.”

“Ora e sempre.”

 


Note:

Litea-> Significa Lupa Divina

Ecco a voi una piccola one-shot della mia serie “Wbty,Ybtu – Missing Moments”.
Avevo promesso che prima o poi sarebbe arrivata la nascita anche della seconda figlioletta e quindi eccola qui.
Spero che vi sia piaciuta.
Lascerò aperta ancora questa serie, per il momento. Ho in mente un'altra one-shot su Kira e Malia, ma non so ancora quando la scriverò.

Grazie a chi leggerà, recensirà e inserirà la storia in qualche categoria.

<3 U!
Wislava  

   
 
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