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Autore: g i r e i    07/06/2016    4 recensioni
"È stata un'ottima scelta" pensò soddisfatto senza mutare l'espressione apatica sul suo viso. [...] . Kuroo posò subito gli occhi sull'amico e lo salutò allegramente con un gran sorriso che poco dopo si affievolì mutando in uno alquanto divertito.
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Dicono che la primavera sia folle e pazza, ma io la amo e forse non sono l'unica, probabilmente con me ci sono questi due mici! Però è vero, Maggio, come il resto della primavera, può essere folle. Cosa avrà combinato?
A seguito di una delle mie solite disavventure, nasce questa piccola Shot. Buona lettura!
Dedicata con affetto ad animedoro! Spero ti piaccia
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kozune Kenma, Tetsurou Kuroo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Spring of May
 
La primavera ormai inoltrata era troppo incline a riempire il cielo di nuvole scure e minacciose rendendolo plumbeo e tetro; Non esitava a trasformare le piacevoli brezze primaverili in tormentose folate di vento che si abbattevano sui poveri abitanti rattristi dal clima per nulla gioioso del quale Tokyo ultimamente era succube, per non parlare dell'insolito freddo. Di primaverile c'era solo il verde della natura che ondeggiava sospinta dai soffi del cielo.

Kenma quel giorno, l'ennesimo giorno dal cielo tinto d'inverno, sentiva il freddo pungente più del solito, per cui si decise a tirare fuori dall'armadio una sciarpa più pesante. Con quel clima così instabile era questione di attimi prima di beccarsi un malanno. Per cui con cura la intrecciò al flessuoso collo e nonostante fosse un po' ingombrante, fatti i primi passi fuori casa si beò del tepore che gli donava. "È stata un'ottima scelta" pensò soddisfatto senza mutare l'espressione apatica sul suo viso. Arrivato davanti a casa di Kuroo trovò subito l'amico ad aspettarlo fuori casa poggiato al muretto con il solito sorrisetto mentre il vento che man mano si alzava sembrava non scalfirlo minimamente. Kuroo posò subito gli occhi sull'amico e lo salutò allegramente con un gran sorriso che poco dopo si affievolì mutando in uno alquanto divertito.

-Che c'è?- chiese Kenma confuso.

Il sorriso di Kuroo difronte all'ingenuità della sua voce non poté che sfociare in una lieve risata. Era tenero quanto buffo quel micio avvolto in quella sciarpa così grande da nascondere le sue labbra.

-Kenma non è troppo grande e pesante quella sciarpa?- 

Kenma alzò gli occhi al cielo seccato. -Oggi è più freddo.- asserì senza scomporsi.

-I veri uomini non hanno freddo.- lo riprese sapiente facendosi più vicino a lui per abbassare il lembo della sciarpa e scoprire la sottili
labbra.

Kenma lo fulminò per un istante allontanandolo. "Come no" pensò fra sé e sè facendo roteare di nuovo gli occhi al cielo per tirare poi la sciarpa su, fino a coprire le guance che iniziavano ad imporporarsi. Kuroo si era avvicinato troppo al suo viso e lui sapeva benissimo quanto lo infastidisse, o meglio, lo infastidiva il fatto di arrossire ogni volta. Kuroo lo conosceva bene, troppo bene, così bene da saper come rompere quella maschera inerme. 

Kenma però non disse nulla riprendendo il passo con la sua amata PSP fra le mani, seguito da Kuroo con la soddisfazione dipinta in volto.

Kenma camminava a testa china troppo concentrato sulla console, seguendo così la sagoma di Kuroo con la coda dell'occhio per non scontrarsi con qualcosa o con qualcuno. Poi una folata di vento improvvisa si riversò per la via, fra tutte era la più potente e turbolenta tanto che la sciarpa di Kenma si slegò di qualche giro dal suo collo. Li aveva colti alla sprovvista come il più sleale dei nemici: alle spalle. Le estremità della sciarpa volarono ovunque guidate dal vento e chiusi gli occhi per la sorpresa si sentì smarrito. Kuroo difronte all'animo di Kenma che combatteva contro il vento rise di nuovo divertito. Kenma riaprì gli occhi cercando di risistemarsi la sciarpa diventata davvero ingombrante ora che era tutta scomposta. Nel farlo sembrò che la peggiore delle tragedie si fosse imbattuto in lui e la sua sciarpa. Il vento tanto crudele fece sfuggire a Kenma persino la console e mentre la guardava inerme cadere rovinosamente verso suolo, una mano, in un gesto benevolo la prese al volo. Kenma, a cui si era bloccato il fiato, riprese a respirare dopo un sospiro di sollievo per poi posare gli occhi felini su Kuroo, grato. Il moro ricambio il suo sguardo con un sorriso compiaciuto, ma prima di poter cantare vittoria una strana sensazione solleticò il suo naso e non riuscì più a trattenere un sonoro starnuto.

-Ti sta bene.- gli disse atono il biondo riprendendo il passo dopo avergli tolto di mano la console.

-Ma... ma Kenma!- piagnucolò offeso correndogli dietro fino a raggiungerlo.

Insomma, lo aveva aiutato salvando la sua console e lui lo ripaga con un "Ti sta bene", Kuroo increspò le labbra offeso.

-Tu mi prendevi in giro per la mia sciarpa... ma vedi che avevo ragione?- lo punzecchiò senza lasciare trapelare alcuna emozione dal suo volto. Poi lo guardò meglio e non potè che soccombere a quell'espressione un po' imbronciata.

Sospirò arrendevole, chiuse gli occhi e scosse la testa per il disappunto, ma subito dopo l'espressione del viso si addolcì. -Così prenderai freddo...- disse alla fine senza nascondere un filo di preoccupazione.

Kuroo di fronte al quel tono tanto premuroso e insolito sorrise dolcemente mentre con gli occhi prese a vagare su Kenma sperando di incontrare i suoi occhi, troppo presi a guardare le sue scarpe per evitare di sfociare nell'ennesimo e imbarazzante rossore.

D'un tratto la mano di Kenma afferrò frettolosamente quella di Kuroo, iniziando a trascinarlo dietro sè dopo aver ripreso il passo, lasciando il moro sbigottito.

-Ohi Kenma! Che ti prende?- domandò senza ricevere risposta.

Ma il biondo si ostinava a mantenere il passo affrettato e meccanico con il capo chinò, giusto alzato per intravedere le persone di fronte e lui. Poco dopo il passo del minore si arrestò proprio davanti alla fermata che li avrebbe condotti in centro, come al solito era deserta e la panchina libera.

Kenma stringendo con più sicurezza la mano di Kuroo, si sedette sulla panchina fredda e senza lasciare la mano del maggiore, lo invitò a sedersi al suo fianco con un sorriso gentile. Gli occhi di Kuroo si illuminarono di fronte l'inaspettato sorriso e subito si sedette al suo fianco, cingendogli le spalle con un braccio e stringendolo teneramente a sè, dandogli un riparo da quel fievole ma maligno freddo. Kenma si lasciò trasportare e appoggiò la testa sulla spalla dell'altro e stringendosi al suo petto ampio e sorprendentemente caldo un piacevole tepore inebriò il suo corpo fino a fargli chiudere gli occhi.

-Scusa...- sussurrò abbattuto Kuroo senza distogliere lo sguardo dalla strada difronte a sè.

Anche il quel momento Kenma non gli rispose, ma qualcosa di caldo e confortevole si attorcigliò a lui. Si voltò e Kenma con cura attorcigliava la sua sciarpa ai loro colli con un sorriso leggero che gli illuminava il volto. Kuroo lo guardò sorpreso e subito dopò si beò del profumo della sciarpa, aveva la stessa essenza di Kenma. Un profumo così dolce e gradito da annullare il freddo della città e rinchiuderlo un piacevole e caldo abbraccio, che condivideva amorevolmente con il compagno stretto al suo fianco. 

L'uno il fuoco dell'altro, stretti in quell'insolito abbraccio aspettarono il bus, con il cuore animato dal desiderio che non arrivasse mai, solo per stare ancora un po' così, vicini e uniti, cullati dal piacevole profumo di quei sentimenti timidi che a volte faticavano a sbocciare.

Eppure in quel freddo così pungente, sbocciarono lo stesso, infondo era arrivata la primavera. 




Dove la Figli del Rosso riposa;
Ebbe rieccomi qui! Avevo promesso di non postare nulla, ma non ho sonno e ho iniziato a girovagare per gli scritti iniziati e non ho resistito dal terminare questo! Mi mancava pochissimo, solo il finale, e l'ho scritto di getto il che forse si nota ma vabbè  non potendo resistere al richiamo di questi due meraviglio gatti. Meglio concluderne una, che incominciare qualcosa di nuovo. Comunque... iniziai a scriverla i primi di Maggio, lo stesso giorno in cui il vento gelido di Urbinoland mi travolse, la mi sciarpa volò ovunque disorientandomi e nel tentativo di sistemarmi mi cadde il telefonino! ç_ç Insomma, come sempre mi sento molto Kenma, ma io non hoKuroo per cui affaracciacci miei! Del resto ci tenevo a dedicare questa piccola storia ad animedoro! Volevo dedicartela fin dal momento in cui la iniziai, ma solo ora sono riuscita a terminarla! Ringrazio chiunque sia arrivato sin qui e spero in qualche anima Pia disposta a lasciare un parere, buono, cattivo ma costruttivo che sia! Un bacio, Girei <3
   
 
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