Videogiochi > Undertale
Ricorda la storia  |       
Autore: ChrisAndreini    08/06/2016    4 recensioni
(Female Frisk. SansXFrisk)
"Ti odio e ti amo. Forse ti chiederai come questo sia possibile. Io non lo so, ma mi tormento" Catullo
*Tutti gli umani la guardavano come se fosse inferiore, ma lei aveva un potere enorme, un potere che nessuno poteva utilizzare, umano o mostro che fosse, oltre a lei.
*Cosa, cosa avevano fatto di sbagliato?!
Sans era sicuro che il sé della linea temporale precedente avesse fatto tutto il possibile, ma probabilmente quell’assassina non era altro che un’anima irrecuperabile.
*Che idiota!
Frisk non riusciva a credere quanto fosse risposto a rischiare pur di non vederla resettare.
Voleva dimostrare di poter cambiare il destino? Sans non poteva farlo! Era Frisk che aveva questo potere.
*Perché continuava a farlo?!
Sans non lo capiva, non ricordava i reset, e ogni volta cercava di trovare la verità, che però gli sfuggiva sempre di più, mano a mano che le linee temporali si susseguivano una dopo l’altra.
*Frisk aveva già la mano sul pulsante.
-Te lo prometto, Sans, è l’ultima volta!- disse, gettando il coltello a terra per asciugarsi gli occhi, mentre il mondo si scomponeva davanti a lei.
*Sperava solo che quello sarebbe stato l’ultimo reset, finalmente.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Flowey, Frisk, Sans
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

The last one, I promise.

 

1° Pacifist

Non sapeva che fare…

Aveva sempre avuto problemi con gli altri umani, ma una volta liberati i mostri e diventata l’ambasciatrice ufficiale… le cose erano solo peggiorate.

Aveva dodici anni quando era caduta, ed ora ne aveva a malapena tredici e già iniziava ad odiare quello che la sua vita era diventata.

Rimpiangeva il sottosuolo, rimpiangeva quei mostri che l’avevano uccisa innumerevoli volte.

Allora non aveva avuto paura, e perché in quel momento si?

Perché un pugno di un umano la spaventava mille volte di più rispetto alle lame e alla magia di un mostro, che avrebbe potuto assorbire la sua anima in ogni momento?

Perché tutto, in superficie, sembrava mille volte più difficile?

La pioggia le rigava il viso, confondendosi con le sue lacrime.

-Sei solo una sporca traditrice!- aveva urlato uno dei ragazzi che l’avevano appena picchiata.

-Avresti dovuto ucciderli tutti!- aveva esclamato un altro, tirandole l’ultimo pugno sul viso che lei non era riuscita a schivare.

-E invece li hai portati qui- un altro l’aveva spinta nel fango, fango dove ora lei era seduta, con le ginocchia al petto e lievi contusioni alle ossa.

Sans avrebbe potuto fare tante battute al riguardo.

Pensare a Sans gli fece male, molto male.

Lei gli voleva bene, voleva bene a tutti quanti i mostri, che erano ormai diventati la sua famiglia.

Cercò di farsi forza pensando a loro, per superare il tutto, ma non sapeva se ci sarebbe riuscita.

Il sottosuolo era così semplice, così prevedibile, ormai.

Gli mancava, gli mancava tantissimo.

E poi, lei era sempre stata con i mostri quando avevano avuto bisogno di lei. Non aveva mai ucciso nessuno, nemmeno per autodifesa, neanche una volta.

Era tornata indietro quando Flowey le aveva dato la possibilità di farlo, solo per salvarli, e loro dov’erano, quando era lei ad averne bisogno?

Davanti a lei comparve un pulsante: 

“Reset”

Le lacrime si asciugarono per un attimo, non aveva mai pensato che avrebbe mai fatto una cosa del genere.

Distolse lo sguardo dal pulsante luminoso. Non poteva farlo.

Poi pensò al dolore che avrebbe provato per il resto della sua vita. A tutti gli umani che l’avrebbero per sempre detestata, picchiata, allontanata.

Le venne un impulso che non credeva di avere.

Tutti gli umani la guardavano come se fosse inferiore, ma lei aveva un potere enorme, un potere che nessuno poteva utilizzare, umano o mostro che fosse, oltre a lei.

Beh, lei e Flowey.

Ma ora aveva lei il potere supremo, e Flowey non poteva fermarla.

La sua determinazione l’aveva portata a fare determinate scelte, che l’avevano portata in quella direzione, a quel dolore.

Forse non erano state giuste.

Forse sarebbe stata meglio se avesse semplicemente fatto l’umana, invece di tentare di essere un eroe.

Forse avrebbe potuto semplicemente uccidere i mostri che, in un modo indiretto, le stavano rovinando la vita, e non la stavano neanche cercando nonostante fossero passate ore dal rientro previsto.

Forse non era lei che stava avendo quei pensieri, forse era spinta da qualcosa, o qualcuno, ma decise di premere quel pulsante.

Forse era stata debole, forse era stata la paura a spingerla a non fare del male a nessuno per timore delle conseguenze, ma lei poteva fare tutto quello che voleva, e resettare ancora e ancora.

Magari se avesse provato a fare del male sul serio, avrebbe smesso di avere paura degli umani… o avrebbe potuto distruggerli tutti.

Sans le aveva detto che aveva mantenuto una certa bontà nel suo cuore, e che uccidere la avrebbe allontanata dai sentimenti, dai rimpianti.

Forse all’inizio sarebbe stato difficile, ma poi si sarebbe distanziata. 

E non avrebbe più sofferto.

Premette il pulsante.

Per un attimo le sembrò di vedere Sans in mezzo alla pioggia, che sembrava correre verso di lei. 

Probabilmente era solo un’illusione provocata dal reset, o dai pugni ricevuti.

 

-Frisk, Frisk! Dove si sarà cacciata?- Sans aveva il cappuccio premuto bene sulla testa, e si stava infradiciando sotto la pioggia. Erano tutti molto preoccupati. Erano ore che Frisk non tornava a casa. Speravano fosse solo un contrattempo stupido, o che si fosse addormentata su una panchina o cose del genere.

-Frisk!- la chiamò ancora una volta, ma il rumore della pioggia sovrastava la sua voce.

-Diamine, il freddo le entrerà nelle ossa se non la troviamo in fretta- ridacchiò della sua stessa battuta, anche se si rese presto conto che era più una battuta per uno scheletro che non per un essere umano.

Ciò non cambiava il fatto che era parecchio preoccupato, perché era insolito per Frisk non farsi sentire.

Tentò per l’ennesima volta di chiamarla al cellulare, ma risultava essere spento.

Sospirò, e si strinse la felpa addosso, mentre prendeva una strada alternativa che passava dietro la scuola di Frisk.

Fece per chiamare Papyrus o Undyne per chiedere loro notizie, ma un’immagine lo bloccò dove stava.

-Frisk?- chiese a bassa voce, così bassa che non si sentì nemmeno lui, mentre osservava la ragazzina seduta per terra in mezzo al fango, con la mano su un pulsante che vide per meno di un istante e che poi scomparve.

“No…” non riusciva a crederci, forse era solo un’illusione provocata dalla pioggia.

Il cappuccio gli si tolse dal cranio quando iniziò a correre verso di lei.

Ma non si era affatto sbagliato.

Si fermò e si guardò intorno terrorizzato mentre tutto sembrava sbiadirsi intorno a lui.

Guardò le sue stesse mani che sparivano, con una sola domanda in testa, che non sembrava trovare risposta.

“Perché? Cosa abbiamo fatto di sbagliato?”

Reset

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(A.A.)

Solo io posso avere un’idea per una one shot ed uscirmene con una long di 67 pagine.

Comunque, questa storia avrebbe dovuto chiamarsi Reset, ma visto che ce n’è già un’altra con questo titolo, non mi andava che ci fossero confusioni.

Avevo anche pensato di chiamarla Odi et Amo, ma non rendeva poi così bene l’idea, credo.

E doveva anche essere con un solo POV, ovvero quello di Sans.

Ma tralasciando quello che questa fanfiction doveva essere, pensiamo invece a quello che è.

Ovvero una fanfiction scritta con tantissima, ma davvero tantissima, dedizione.

Incentrata sui personaggi, sulle emozioni, sui sentimenti di Frisk e di Sans, attraverso varie linee temporali, che si susseguono una dopo l’altra.

Una fanfiction che mi ha preso emotivamente, e che spero faccia lo stesso con voi.

Per citare John Green, mi sono innamorata di questa coppia come ci si addormenta, lentamente, e poi tutto in una volta.

Non so bene che altro dire di questo capitolo, visto che è solo il prologo.

Spero davvero che la fanfiction vi piaccia, pubblicherò un capitolo al giorno perché l’ho già scritta tutta e non credo che ci saranno altre note se non alla fine.

Quindi vi auguro una buona lettura, e mi auguro davvero che la storia vi piaccia.

Un grande bacione e alla prossima :-*

 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Undertale / Vai alla pagina dell'autore: ChrisAndreini