Il fiato mi si mozzò improvvisamente. 
Era... la terza volta? Davvero non lo sapevo.
Possibile che, il fascino di Sonozaki-san, ti avesse attratto a sé come una calamita?
Kacchon.
Spesso, pensavo a come sarei rimasta al tuo fianco per sempre;
spesso, e volentieri, mi ripetevo "andrà bene anche vederlo felice con un'altra!"
altre volte: "chissà con che bel ragazzo mi fidanzerò un giorno...",
a quel pensiero, il tuo viso mi balzava alla mente. 
Certe volte mi sentivo davvero patetica. 
Giorno dopo giorno, il tuo disinteresse verso tutto si faceva sempre più 
percepibile; quasi come se potessi palparne la consistenza.
Il tuo comportamento era inspiegabile ai miei occhi, 
ma, all'inizio, l'avevo semplicemente accettato.
Pensavo fosse passeggero, pensavo che, stando al tuo fianco,
avrei riconosciuto il ragazzo che tanto amavo. 
Kacchon.
Dove sei finito, ora?
Sembra che le tue braccia possano solo accogliere il gracile corpo
di Sonozaki-san, assieme al suo carattere enigmatico.


«Sono pesante, vero?»
«Sì, lo sei» replicò, senza batter ciglio.
«Ahh..» mugugnai, di rimando.
«Ma questo è semplicemente il tuo modo di essere»
«C-Cosa diamine intendi?!» sbottai, senza pensare.
«Penso che tu vada bene così come sei»


Sì, Kacchon, ricordavo ancora le tue parole.
Quell'ultima frase mi rieccheggiò nella mente. 
Sì, tu potevi sorreggere il corpo di Sonozaki-san, potevi sorreggere
lei;
ma io sarò comunque troppo pesante.
Anche se andassi bene così come sono...

Rimarrò pesante, troppo pesante da sorreggere per te, ad ogni modo.
E questo non potrebbe cambiare, nemmeno volendolo. 

Dovrei scusarmi con Tenga-kun.
Si è tanto impegnato per me.
Ah, eccolo lì.
Lo sento arrivare, è sempre così chiassoso, impossibile non riconoscerlo.



«Dov'è Katsuhira?!» 

«E' andato da Sonozaki-san» mi limiti a dire; non avevo le forze psicologiche 
per parlare ancora di lui. 




Il mio corpo sembra così pesante ora.
Come se qualcuno, ci avesse buttato un macigno sopra, 
come se gravasse un peccato sulle mie spalle. 
Kacchon.
Sai quante volte, nei miei pensieri, desideravo che 
ti dedicassi a me nella stessa maniera che riservavi, esclusivamente, 
a Sonozaki-san?
Però, sai, Kacchon... 
nonostante tutto... 






Mi piaci.
Sei diventato meraviglioso.
Nonostante mi sia impegnata con tutta me stessa...
I tuoi occhi non hanno voltato il loro sguardo
sui miei sentimenti. 




Che, forse, l'impegno
non dia per scontato una nostra vittoria?
D'altronde, il fatto che un individuo
si impegni per ottenere ciò che vuole, 
non significa necessariamente che la meriti più di qualcun altro.



Neh, Kacchon. 
Nella mia pesantezza...
continuerò a starti vicino.
Nonostante faccia male, nonostante dovrò versare lacrime.
Nonostante tutto ciò... 
voglio ammirare ciò che stai diventando.


Perché sei diventato meraviglioso.