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Autore: StewyT    10/06/2016    4 recensioni
E se Magnus e Alec fossero due semplici studenti di Oxford che per chissà quale strana combinazione si trovano ad essere compagni di stanza e grandi amici?
E se fossero destinati ad essere i "Malec" anche nel nostro mondo? Sicuramente troverebbero il modo per complicarsi la vita per poi arrendersi al destino.
Alec, finto ingenuo etero, nascosto in una relazione falsa, che scappa da quello che prova scambiandolo per omofobia; Magnus, finto disinteressato, nascosto in una relazione falsa, che cerca qualsiasi modo per far venire fuori il vero Alec. Il dormitorio di Oxford illuminato dalle luci dell'amore e il peso delle bugie, che fa da sfondo ai piccoli grandi segreti che entrambi tengono stretti.
Dal 1° capitolo.
“Ero venuto qui con tante belle idee per festeggiarci, ma sai cosa? Ti lascio il tuo sacchetto di cibo e me ne vado al pub!” disse facendo il finto offeso Magnus.
“Festeggiarci…?”
“Oh Dio santo, che testa di merda hai” sbuffò “Che giorno è oggi?”
“Ventitré settembre?”
“È un anno che siamo compagni di stanza, zuccone!”.
“Non ho molto ben compreso cosa festeggiamo...”
“Il fatto che tu sia stato l'unico uomo a dormire nella mia camera, che non mi sono portato a letto!".
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Altri, Magnus Bane
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CompanidistanzaVersario

 
La porta si spalancò e ormai Alec era troppo abituato alle entrate improvvise di Magnus per scomporsi, quando quest'ultimo entrò con due sacchetti ricolmi di cibo d'asporto e gli sorrise come se niente fosse.
 
“Allora, sei ancora in queste condizioni!” sbuffò alzando gli occhi al cielo il ragazzo dai capelli neri conciati in spuntoni e la pelle di un dolce color caramello, all'altro tutto pelle chiara, capelli neri e occhi blu, steso sul letto con le cuffiette nelle orecchie.
“Oh, avanti, Alexander!” disse Magnus avvicinandosi velocemente al ragazzo più giovane di un anno, per strappargli le cuffiette e buttarle sul proprio letto.
“Ancora a deprimerti con i TwentyOne Pilots? Non è che siccome li hai scoperti ieri devi conoscere la loro discografia necessariamente in due giorni!”
“In realtà stavo provando a rilassarmi un po'. Grazie per aver interrotto i miei dieci minuti di relax, Magnus Bane!” il giovane spense il proprio ipod e si sedette sul letto a gambe incrociate.
 “Come mai sei già di ritorno? Di solito di venerdì sei sempre fuori a quest'ora!” sbuffò Alec mettendosi a sedere “E sai che odio quando le persone mi chiamano in quel modo!”
“Le persone, appunto, io non sono una persona”
“Ah è vero, sei un deficiente, dimenticavo!” disse ridacchiando.
“Quanta simpatia! Come è possibile che ancora debba abituarmici a tutto questo, ancora non lo so”
“Come è possibile che non ti abbiano ancora cacciato da qui a causa di quei glitter, non lo so!”.
“Ero venuto qui con tante belle idee per festeggiarci, ma sai cosa? Ti lascio il tuo sacchetto di cibo e me ne vado al pub!” disse facendo il finto offeso Magnus, al che Alec sorridendo, gli lanciò un cuscino contro.
“Festeggiarci…?”
“Oh Dio santo, che testa di merda hai” sbuffò “Che giorno è oggi?”
“Ventitré settembre?”
“Complimenti, sai che giorno è!”
“E quindi…?”
“È un anno che siamo compagni di stanza, zuccone!”.
Alec per un secondo lo guardò con bocca ed occhi spalancati, e poi scoppiò a ridere.
“Cosa?”
“Niente, è che non ho molto ben compreso cosa festeggiamo...”
“Il fatto che tu sia stato l'unico uomo a dormire nella mia camera, per un anno, che non mi sono ancora portato a letto!” rispose lui lanciandogli uno sguardo di sfida, al quale Alec non volle far caso; abbassò lo sguardo, rosso in viso e sbuffò.
“Oh mio Dio quanto sei un coglione” urlò dopo, lanciandogli un altro cuscino addosso, facendolo cadere sul suo letto.
“Inizio a pensare che dovrei proprio bruciare tutti i cuscini che hai sul letto!”.
Disse ridendo, e beandosi a sua volta del sorriso meraviglioso dell'altro.
Erano precisamente trecentosessantacinque giorni che ormai quei due condividevano quelle quattro pareti; erano entrambi riusciti ad entrare ad Oxford – e Alec onestamente si chiedeva ancora come Magnus ci fosse riuscito, non perché sembrasse stupido o incapace, semplicemente perché si vedeva che quello non era il suo posto – e (s)fortunatamente erano capitati nello stesso alloggio.
Alec ricordava perfettamente il primo giorno in cui era arrivato lì per studiare e donare la sua vita alla legge, perché Dura lex sed lex, e lui in quello ci credeva profondamente. Era completamente eccitato e felice all'idea di diventare più indipendente, di non dover più sottostare a quello che i genitori gli imponevano, a non doverli vedere più costantemente con quell'espressione corrucciata e nervosa perché quello che stava facendo, non era quello che avrebbero voluto per lui.
Era arrivato carico di speranze e idee, poi però era stato piazzato in camera con quella specie di squilibrato mentale che al loro primo incontro gli aveva offerto una canna, e da allora tutti i suoi buoni propositi si erano tuffati in un oceano di divertimento; non che i suoi voti ne avessero risentito, eh!
La sua media era la più alta del suo corso di laurea –  stranamente anche Magnus aveva voti abbastanza alti – e i professori non facevano che lodarlo.
Di mattina studente esemplare, di sera scapestrato assieme a Magnus;  prima di partire non lo avrebbe neanche mai lontanamente sognato.
Amava la vita che aveva lì; era persino riuscito a conquistare Lydia, una dolcissima ragazza dai lunghi capelli biondi e gli accesi occhi azzurri che aveva fatto girare la testa a più di un ragazzo nel campus.
Amava la libertà che si era conquistato, quello che studiava, il modo in cui viveva, e il fatto che potesse prendersi cura di sé da solo, nel modo che più riteneva giusto, ma più di tutto amava il legame che lo stringeva a Magnus, non aveva mai avuto un amico come lui, e lo aveva sempre desiderato.
D'altra parte però, a New York aveva pur sempre lasciato la sua vita, sua sorella e suo fratello adottivo nonché suo migliore amico, per i quali avrebbe dato anche la propria anima.
Gli mancava tanto vedere i capelli neri e lucidi di Iz nasconderle il viso mentre parlava dell'unico ragazzo che l'aveva mai fatta arrossire: Simon -e quello poteva voler dire solo che ci teneva davvero tanto a quel deficiente-. Si sentiva in colpa ad averla lasciata nel momento in cui più aveva bisogno di lui, perché per una volta non era stata lei, la rubacuori, a rubare il cuore di qualcuno.
Gli mancava altrettanto far finta di essere infastidito dalle continue frecciatine di Jace, quel maledetto del suo migliore amico, campione di charm, bellezza e modestia, che amava fare a gara con lui a chi conquistava più ragazze il sabato sera. Jace era il prototipo di uomo perfetto: pelle luminosa, alto, muscoloso ma non troppo, occhi dorati profondi quanto il sole, capelli biondi da far invidia ad un lingotto d'oro, sicurezza in sé stesso e forte ironia che per le ragazze era come i fiori per le api.
Alec invece era l'esatto opposto: pelle troppo pallida in perenne contrasto con le guance facili nell'arrossimento, occhi blu, capelli neri e mai a posto, eterna timidezza e insicurezza che però erano il punto debole delle ragazze; erano tutte tanto attratte dalla sua dolcezza e dalle dolcissime guanciotte rosse che gli uscivano ogni volta che ci provava con qualcuna.
“Allora, Fiorellino?” lo richiamò all'attenzione Magnus schioccandogli due dita avanti agli occhi “Festeggiamo con me coperto di panna, o vuoi essere tu quello coperto di panna?” gli lanciò uno sguardo malizioso e sorrise.
Ecco, Magnus era…. Così.
Particolare!
Gli aveva svelato di essere gay nel modo più strano possibile: Alec era tornato prima da una lezione e lo aveva trovato seduto  –fortunatamente né lui né il suo ragazzo erano ancora completamente nudi, sarebbe stato molto molto più imbarazzante –  sopra le gambe di un ragazzo che ansimava decisamente troppo, per uno che veniva solo baciato – per un secondo aveva pensato che Magnus dovesse essere davvero davvero bravo con la lingua – .
Il ragazzo era scappato subito via, Magnus era scoppiato a ridere, si era alzato dal letto con i pantaloni gonfi e gli aveva fatto un occhiolino.
“Sì, sono gay. Spero che tu non sia uno di quegli omofobi bigotti che si trovano per strada. In quel caso sarei felice di andare via dalla camera!”
“No” aveva risposto Alec “Non sono omofobo, assolutamente no”
“Perfetto” aveva detto Magnus dandogli una pacca sulla spalla “magari la prossima volta chiudo la porta a chiavi così non devo finire da solo, a meno che non voglia darmi tu una mano”.
Alec era arrossito incredibilmente e aveva iniziato a scuotere la testa, al che Magnus era scoppiato a ridere e gli aveva sussurrato un “Tranquillo, scherzavo”.
E così aveva continuato, tra battutine e flirt finti, giusto perché farlo arrossire lo divertiva oltremodo.
“Vuoi che ti ripeta la domanda? Panna su di me o su di te?”
“Preferisco il cioccolato alla panna” rispose Alec alzando gli occhi al cielo.
“Allora visto che abbiamo solo panna mi sa che sarai tu quello cosparso, no, Fiorellino?”
“Oh quanto odio questo nomignolo” arrotolò le cuffiette attorno al proprio i-pod e poi si sfilò la maglia.
“Ti stai preparando per essere spalmato?”
“Magnus” Alec gli tirò la maglia addosso “Vado a fare una doccia, e poi festeggiamo”
“Potremmo farla assieme...”
“Potrei cacciarti da questa camera, lo sai, no?”
“Mio padre potrebbe farti cacciare dal campus, lo sai, no?”
“Mi stai minacciando per farmi venire a letto con te? Brutto pedofilo schifoso!”
“Ehi abbiamo solo un anno di differenza!” si lamentò Magnus ridendo “Non chiamarmi vecchio!”
“Vecchio, cosa hai portato per cena?”
“Hot Dog. Mi piace guardarti mentre li mangi!”
“DAVVERO?” Alec alzò gli occhi al cielo per l'ennesima volta “SAI che preferisco la pizza!”
“Ne ordino una?”
“La solita, grazie!”
“Però dopo mi devi ripagare per bene” sussurrò in tono malizioso.
“Sì, padrone” rispose Alec ridendo; si chiuse la porta alle spalle e si infilò nella doccia.
Quel ragazzo era una fottuta spina nel fianco, talmente tanto che quando uscì dal bagno quaranta minuti dopo, se ne pentì totalmente.
La camera era piena di cibo, sul letto di Magnus c'erano due film: un porno – ancora si chiedeva perché il maledetto amasse tanto guardarli, dal momento che non erano neanche porno gay – e un horror, inutile dire che entrambi i generi gli facevano venire una tremenda voglia di vomitare.
“Scegli il film che vuoi vedere, Gideon”
“OH NO. Fiorellino va bene. Alexander lo accetto. MA Gideon no, Magnus, Gideon proprio no!”
“Eddai! Perché mi hai detto il tuo nome completo se non vuoi che lo usi, se no?”
“Lo hai letto tu, dalla mia carta di identità chiusa nel mio cassetto, e tecnicamente dovrei ancora essere arrabbiato con te per quella intromissione nella mia privacy!”
“Pffff e cosa dovrei dire io di quella volta in cui sei entrato e hai interrotto quel meraviglioso momento con il mio Jim?”
“E chi diamine è Jim!? E poi che diavolo di nome è Jim!!”
“Di sicuro non uno dei tanti; capelli neri e occhi blu, loro sono speciali, si distinguono sempre” gli fece un occhiolino al che Alec scosse la testa.
“Comunque non ho intenzione di vedere Biancaneve sotto i sette nani, né L'esorcista! Sai che uno mi fa schifo e l'altro mi terrorizza”
“Che palle, sei!” sbuffò Magnus sedendosi al tavolo coperto di cibo, e addentando un hot dog.
“Capisco sempre di più perché tu abbia scelto legge, Fiorellino”
“Perchè la legge è dura ma è legge, e io la amo per questo!”
“Perchè sei una palla colossale” rispose ridendo.
Alec si sedette al suo posto e prese un pezzetto della sua pizza, aspettandosi che fosse la sua normale panna, prosciutto e mais, e invece Magnus ci aveva fatto aggiungere un ingrediente speciale: pepe. Tanto, tanto, tanto, pepe.
“Cristo, Magnus!”
“Anche Jim stava per urlarlo l'ultima volta, prima che tu lo interrompessi” disse ridendo l'altro.
“Ma perché!”
“Perchè sono un Dio del sesso…?”
“NO! Perché questa cattiveria?”
“Perchè già sapevo che non mi avresti fatto guardare nessuno dei miei due film preferiti, e mi sono voluto vendicare in anticipo!”
“Sei un bastardo figlio di puttana!”
“Ehi. In realtà la puttana della relazione è mio padre. È lui che va con cani e porci, basta che abbiano una vagina minorenne!”
“E io starei provando a mangiare, non farmi pensare ad un uomo adulto che va con una bambina!”
“Bambina, non esageriamo ora! Diciamo che preferisce quelle che somigliano alla tua Lydia...”
“Magnus!” Alec lo guardò di traverso e l'altro sorrise.
“Sai una cosa, Magnus? Non ho mai capito perché tu sia qui...”
“Perché mio padre lo vuole!”
“DA quando Magnus fa quello che suo padre vuole…?”
“Da quando Magnus deve essere mantenuto da suo padre? Mi piace la bella vita e non mi interessa un cazzo di una laurea, o una laurea ad Oxford, ma se fare questo mi permette di avere i soldi per fare quello che amo, mi sforzo!”.
“È la prima volta che ti sento fare un discorso così… vero!”
“Devi ancora vedere tante mie altre prime volte, Fiorellino” disse ridendo “E anche io devo ancora vedere tante tue prime volte...”
“Tipo stasera potresti vedere la prima volta che ti uccido perché per me la pizza è sacra?”
“Tipo che… potrei correre via da questa camera immediatamente?”
“Tipo che fallo, perché tra tre, due, uno….”.
Splash. La bottiglia di birra di Alec fu svuotata in testa a Magnus, e da lì, iniziò la battaglia di cibo che sigillava la loro grande amicizia e il loro primo compagnidistanzaversario.

 

Spazio autrice.
AAAAAH sapevo che non sarei rimasta ancora lontana dai Malec per molto!
Mi mancava troppissimo scrivere di loro, e così ho colto la palla al balzo, e dopo aver letto un articolo (che vi allegherò a fine storia per non fare spoiler!) che mi ha mandato una mia amica (<3), non ho potuto fare a meno di scrivere di loro.
Cosa sarà questa storia?
BOH. A dire il vero è la prima volta che pubblico un capitolo senz averne scritto minimo altri cinque, ma ho deciso di iniziare a farlo proprio ora lol
So solo che sarà un insieme di comicità e demenzialità, perchè è così che sono quasi tutte le mie Malec, che ci sarà un belo po' di OOC (e lo notate già dall'Alec di questo capitolo, ma sorrynotsorry se mi metto ad immaginare un Alec al college, grande amico di Magnus da  un anno, non riesco a vederlo diverso da questo! OVVIAMENTE ognuno avrà i suoi tratti distintivi, amo troppo Alec e Magnus per sconvolgerli!), e ci sarà qualche limone, perchè i limoni rendono la vita seeeempre migliore.

Grazie mille per aver letto questo primo capitolo, spero che vi sia piaciuto e spero di leggere qualche vostra reensione - piena di complimenti o critiche, fate voi, mi piacciono entrambe lol -.
A presto, spero!

StewyT~
  
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