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Autore: L1107    12/06/2016    6 recensioni
“Che succede?” chiese Fred in un punto non definito.
“Penso che ci sia stato un balck out, siamo bloccati dentro l’ascensore…” rispose la ragazza, con una voce leggermente spaventata.
“Per quanto tempo?”
“Non lo so, ma spero per poco…” si lasciò fuggire Hermione.
Fred si mosse, tentando di avvicinarsi a lei ma andò a sbattere contro qualcosa che gli fu’ impossibile da definire e l’aria silenziosa fu’ riempita da diverse imprecazioni del ragazzo.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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ALLE PRESE CON L’ASCENSORE

Fred Weasley fischiò davanti a quell’enorme cabina che si aprì davanti a lui, spalancando le porte dopo che aveva schiacciato un tasto mentre la ragazza, Hermione Granger, che si trovava accanto a lui alzava gli occhi al cielo per quel gesto infantile.
“Che cos’è?” le chiese il ragazzo, che non riusciva a dare un nome a quell’aggeggio davanti a loro.
“E’ un ascensore, serve a passare da un piano all’altro” spiegò la ragazza pazientemente che, essendo figlia di Babbani, conosceva bene quell’aggeggio.
“Ingegnoso” sussurrò meravigliato il ragazzo.
Hermione Granger si trovava a trascorrere le vacanze Natalizie con la famiglia Weasley e questo non le dispiaceva assolutamente dato che la signora Weasley l’aveva trattata sempre come se fosse una seconda figlia. Le risate e il divertimento poi erano molto contagiosi ed era in quel clima che aveva cominciato a mostrare un certo interesse per Fred, colpita dalla genialità delle sue battute.
“Potresti sorprenderti sapendo quante cose hanno inventato i Babbani senza la magia” proruppe la ragazza entrando dentro l’ascensore e invitandolo a fare lo stesso.
Il ragazzo, più titubante, la seguì dentro mentre lei gli spiegava che così sarebbero arrivati al secondo piano del negozio Babbano. Difatti la ragazza si era accorta di aver dimenticato a casa dei suoi i vestiti Babbani e aveva chiesto alla famiglia Weasley di accompagnarla, tuttavia la maggior parte aveva già degli impegni eccetto Fred che si era offerto gentilmente di accompagnarla.
“T’immagini che noia? Insomma creare tutti questi arnesi quando a noi basta un solo incantesimo per fare molte cose”
“Ti ricordo Fred che a noi non è permesso di usare la magia fuori da Hogwarts e io non li deriderei troppo dato che senza magia siamo uguali a dei Babbani” lo rimproverò leggermente la ragazza, forse leggermente offesa dal tono scherzoso di Fred. Infatti quest’ultimo aveva la spiacevole abitudine di fare continue battute senza rendersi conto di esagerare molte volte.
“Umm… certo che per rovinare il divertimento sei unica nel tuo genere Granger” la stuzzicò il ragazzo portandola ad alzare gli occhi al cielo. Improvvisamente entrambi sentirono un lieve rumore e poco dopo l’ascensore si bloccò, mentre la luce che c’era all’interno si spense lasciandoli completamente al buio.
“Che succede?” chiese Fred in un punto non definito.
“Penso che ci sia stato un balck out, siamo bloccati dentro l’ascensore…” rispose la ragazza, con una voce leggermente spaventata.
“Per quanto tempo?”
“Non lo so, ma spero per poco…” si lasciò fuggire Hermione.
Fred si mosse, tentando di avvicinarsi a lei ma andò a sbattere contro qualcosa che gli fu’ impossibile da definire e l’aria silenziosa fu’ riempita da diverse imprecazioni del ragazzo.
“Porco Merlino! Dio santo che dolore! Ma cosa ci fa’ una sbarra in mezzo all’ascensore?”
“La sbarra serve per tenersi in caso cadesse l’ascensore” replicò piccata la ragazza che nel frattempo si era appoggiata a quella sbarra.
“Sempre se non ti uccide prima” replicò il ragazzo massaggiandosi il ginocchio.
Non sentendo la solita risposta di Hermione si preoccupò leggermente e, avanzando a tentoni,  finì per cadere per terra a causa di qualcosa di morbido e duro steso per terra.
“Ma che diamine… che ci fai per terra Hermione?” chiese il ragazzo, dopo aver tastato quella cosa strana e aver ricevuto uno schiaffo dalla ragazza quando stava salendo troppo sopra, capendo così che quel qualcosa erano le gambe della ragazza.
“Mi gira la testa, ti spiacerebbe togliere il piede dalla mia mano?”
“Oh si, scusa”
Ecco cosa c’era di strano sotto il suo stivale, ma quella ragazza era per caso una giraffa? Il suo corpo occupava mezzo ascensore eppure le era sembrata così piccolina un tempo.
“Possibile che ovunque io vada ci sia sempre tu?”
“Questo è perché tendi a non stare mai fermo…” rispose la ragazza respirando affannosamente. Sentendo il respiro della ragazza sulla propria guancia Fred capì di essere proprio accanto a lei e capì anche che il respiro era fin troppo accelerato.
“Stai bene?” le chiese, infatti, leggermente preoccupato.
“Soffro di claustrofobia” fu’ la risposta della ragazza.
“Eh?” chiese Fred il quale non aveva mai sentito parlare di quella claust….che?
“Ho paura degli ambienti chiusi” spiegò la ragazza.
“Ah vabbe’, pensavo fosse qualcosa di grave” rispose il ragazzo ovviamente non capendo la gravità della situazione.
“Ignorante,  è grave… potrebbe venirmi un qualche attacco e potrei svenire, o andare in stato di shock o morire…” la ragazza si agitò esagerando un po’ troppo mentre Fred rimase tranquillo.
“Be’ allora basta che tu rimanga tranquilla no?”
La domanda retorica e veramente idiota di Fred portò alla ragazza un moto d’ira, che però le permise di rimanere più lucida.
“Non ti facevo così intelligente sai?” chiese ironicamente e Fred, che colse immediatamente la nota ironica della ragazza, sorrise al buio.
“Lo so, me lo ha sempre detto anche mia madre”
“Ma se non fa’ altro che tirarvi scappellotti e urlarvi che siete degli idioti? Soprattutto quando avete rischiato di spezzarle la bacchetta con quell’esplosione!”
“Oh, Hermione, Hermione… hai molto da imparare, quello era un modo per dirci che ci ama con tutto il suo cuore e che apprezza la nostra creatività” rispose il ragazzo portandola inevitabilmente a ridere.
“Penso che questa interpretazione gliel’hai data solo tu”
“No, anche George… del resto voi donne non dite sempre il contrario di quello che effettivamente volete dire?” chiese il ragazzo improvvisamente serio.
“Che cosa? E questa scemenza chi te l’avrebbe detta?”
“Ron” rispose lui.
“Ron? E tu gli credi?”
“Be’ lui dice che tu lo odi ma è palesemente ovvio a tutti che non è così” rispose il ragazzo gesticolando con una mano rischiando di colpirle il naso.
“Stai insinuando che io lo amo?”
“Non è forse così?”
“NO! MA COME DIAMINE TI VENGONO IN MENTE CERTE IDEE?” urlò arrabbiata la ragazza e tentando di alzarsi finì inevitabilmente per cadere addosso a Fred, schiacciandoli per sbaglio con un ginocchio là dove non batte il sole.
“Ouch!” gemette il ragazzo mentre Hermione arrossiva furiosamente, lieta che non si potesse notare.
“Scusa Fred!”
“Tranquilla, le mie palle sono d’acciaio fortunatamente” scherzò il ragazzo.
“FRED!” lo rimproverò allibita la Grifondoro.
“Be’ scusa, ma è vero! Se non mi credi puoi sempre…”
“Ok, ok, adesso vedi di chiudere quella tua boccaccia ed evitare ulteriori battute”
“Posso sempre utilizzare la mia bocca in un altro modo” propose con un sorrisetto il ragazzo.
“Non ti avevo detto di finire di dire certe battute?”
“Perché? Ti eccitano magari?” scherzò ancora, mettendo più in imbarazzo che mai la ragazza.
“No!”
“E allora se faccio così…” la mano del ragazzo si poggiò su quella di Hermione, accarezzandola lievemente.
 “Non senti nulla?” chiese.
“Smettila” protestò lei cercando di tirare via la mano.
“Andiamo Granger, sii sincera… se non provi nulla per Ron per chi provi qualcosa? Non hai nessuno da sognare la notte?” chiese il ragazzo interessato.
“A te cosa importa?”
“A me importa… perché la ragazza che sogno ogni notte sei tu” confessò.
“Sei serio?”
-Questo è il prezzo da pagare per essere il re degli scherzi, si pensa sempre che non si può mai essere seri- pensò il ragazzo.
“Sono serio”
E lo era davvero, tanto che se Hermione avesse potuto guardarlo negli occhi avrebbe letto il sentimento che quelli stessi occhi che la stavano guardando adesso racchiudevano dentro di sé.
“La stessa cosa è per me, non è Ron ma sei tu” disse improvvisamente lei e, senza riuscire a trattenersi oltre, troppo felice per pensare, il ragazzo trasse a sé, sempre un po’ a tentoni, le labbra della ragazza prima di assaporare per la prima volta, e per molte volte ancora, il sapore dolce e fruttato di lei.

Et voilà... sebbene non sia una fan della Framione ho voluto provare su richiesta di una fan, ho scelto il rating giallo solo per le battute di Fred... di solito sono una frana con la comicità quindi mi sa che non ci saranno recensioni positive ma almeno ho provato. Fatemi sapere cosa ve ne pare e se vi ha divertito almeno un pochino, anche se ne dubito ahahah.
Un bacione
L1107
   
 
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