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Autore: effewrites    12/06/2016    3 recensioni
[Urban Fantasy AU, hunter!Luke, hunter!Annabeth, witch!Talia, demon!Nico, merman!Percy, implied Nico/Jason]
E’ questo il vicolo che Annabeth aveva indicato come loro destinazione. E’ così buio che Luke viene assalito da un forte senso di vertigine, come si trovasse sull’orlo di un precipizio e si fosse sporto a guardare verso il vuoto. No, è ancor peggio di così. E’ come trovarsi sul fondale marino e di colpo, mentre stai nuotando, rendersi conto delle profondità dell’abisso.
Genere: Dark, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Annabeth Chase, Jason Grace, Luke Castellan, Nico di Angelo, Talia Grace
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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prologo



 

“Ci sono tre modi  in cui può venire al mondo una strega. Il primo è quando nasce da un padre o una madre streghe a loro volta. Il secondo è se stringe un patto con un demone in grado di infondere poteri magici. Il terzo, invece, consiste nel rubare i poteri da un’altra strega.”

Luke annuisce. Annabeth cammina al suo fianco, una presenza silenziosa ma costante che lo guida attraverso le strade e i vicoli di New York, trasfigurati e resi irriconoscibili dalla luce lunare. Durante la notte è più facile avere una discussione sulle streghe. E’ più facile credere che i demoni esistano.

“Com’è nata la strega che dobbiamo incontrare?”

Annabeth si volta. Non sorride, ma nei suoi occhi grigi Luke vede un guizzo di divertimento; è tutto ciò di cui il cacciatore ha bisogno per intuire che la strega in questione è decisamente una creatura particolare. Interessante. Chiunque riesca a smuovere Annabeth è da reputarsi una creatura interessante.

“Fammi un fischio quando lo scopri,” risponde la bionda, avvertendo con un cenno del capo Luke di svoltare a sinistra una volta abbandonata la strada che stanno percorrendo.

L’ultima volta che Luke ha controllato l’ora erano le due di notte. Saracinesche abbassate si alternato agli ingressi di bar e locali che ancora contano clienti al proprio interno. I ragazzi passano davanti a un pub la cui insegna al neon lampeggia in una maniera che non sembra niente affatto volontaria. Dalla porta lasciata socchiusa provengono voci e odore di alcool.

Luke incrocia le braccia dietro il capo ed emette un lungo fischio. “Credevo che le streghe dei crocicchi fossero solo una leggenda inventata dai viaggiatori.”

“Per fare il nostro lavoro dovresti ben sapere che alla base di ogni leggenda c’è un nucleo di verità.”

“Touché.” Luke sospira. “Ciò non toglie che l’ultima testimonianza registrata di localizzazione di una strega dei crocicchi risale a parecchi anni fa.”

Annabeth annuisce. I suoi riccioli biondi fermati in una coda di cavallo sobbalzano delicatamente. Una ciocca sfugge dalle altre e va a incorniciarle il cruccio sul viso. “Si stanno estinguendo.” La sua voce è un sussurro.

“E’ per questo,” dice Luke, “che hai chiesto solo a me di accompagnarti.” Perché ti fidi di me, pensa il ragazzo. E sai che, se me lo chiederai, non racconterò a nessuno di questa sera.

“Sì,” risponde Annabeth, benché quella di Luke fosse non una domanda ma una constatazione. “Attraversiamo. E’ il vicolo esattamente davanti a noi.”

Onestamente, l’idea della segretezza è per Luke tanto allettante quanto un elemento di disturbo. Dacché conosce Annabeth, la ragazza è sempre stata una cacciatrice responsabile, attenta al non infrangere le regole. Con lei tutto ha sempre seguito una rassicurante routine, ogni incontro col sovrannaturale è stato seguito da un rapporto e il rapporto è stato inviato al Concilio, e tutti hanno vissuto con la coscienza pulita, con l’idea di stare agendo per il giusto.

Percy è riuscito davvero a cambiare Annabeth. C’è da discutere se in positivo o in negativo.

La cacciatrice colpisce la spalla di Luke con il dorso della mano, e il ragazzo china il capo per ignorare lo sguardo di rimprovero a lui diretto. Maschera il gesto con la volontà di controllare le macchine in arrivo mentre attraversano la strada, ma l’intera zona è deserta eccezion fatta per un gatto randagio che sta frugando fra alcune buste di spazzatura abbandonate accanto a un bidone straripante. Annabeth non desiste. “Che c’è adesso? Perché stai ridendo?”

“Nulla. Come vanno le cose con il tuo sirenetto?”

La gomitata che Annabeth gli rifila al fianco è un misero pegno da pagare per ammirare il rossore che si dilaga sul viso della bionda. “Tritoni! Quelli come lui si chiamano tritoni, Luke!”

“Puoi chiamarlo anche sgombro, per quel che mi riguarda.”

Annabeth.”

Luke si blocca sul posto. Il sorriso compiaciuto sulle sue labbra scivola via fino a sparire, e il cacciatore è anche abbastanza sicuro che Annabeth accanto a lui abbia appena deglutito la risposta pungente a lui diretta.

E’ questo il vicolo che Annabeth aveva indicato come loro destinazione. E’ così buio che Luke viene assalito da un forte senso di vertigine, come si trovasse sull’orlo di un precipizio e si fosse sporto a guardare verso il vuoto. No, è ancor peggio di così. E’ come trovarsi sul fondale marino e di colpo, mentre stai nuotando, rendersi conto delle profondità dell’abisso.

La voce che hanno udito sembrava provenire proprio da quell’oscurità. Luke è tentato di fare un passo indietro, ma stringe i pugni e si sposta invece a coprire parzialmente Annabeth da chiunque li stia aspettando in quel vicolo. Qualunque cosa li stia aspettando.

“Luke, no.” La mano che Annabeth poggia sul suo braccio è tiepida e rassicurante e trasmette a Luke tutta la sicurezza che la voce della cacciatrice tradisce sia presente in lei. E’ stato così fin da quando si sono conosciuti.  Fin da quando erano bambini. E’ per questo che sono una squadra vincente. “Non ci farà del male.”

Il rumore di un bidone della spazzatura che cade per terra è l’unico avvertimento per i due cacciatori prima che una figura si materializzi alle loro spalle. Annabeth trasale.

“Lei no, ma io sì.” Luke volta il capo e aggrotta le sopracciglia. Dietro di loro un ragazzino dall’aria scarmigliata sta bloccando loro l’uscita. E’ più esile sia di Annabeth che di Luke. Il pallore e le occhiaie sul suo volto gli danno un aria malata.

Ma che diamine—

“Nico, non minacciare gli ospiti.”

Dal buio abissale del vicolo emerge una luce. In principio è un piccolo lampo, una fiammella accesa a mezz’aria. Poi, accompagnato dal rumore di passi, il buio indietreggia e la strega emerge come un fulmine nel cielo notturno. L’aria si carica di elettricità. I peli sugli avambracci scoperti di Luke si rizzano.

Due paia di occhi di un blu irreale sono le prime fattezze a colpire i due cacciatori, e il cuore di Luke sprofonda verso il suo stomaco al ricordo di una nenia che sua madre soleva cantargli.

Il blu degli occhi della strega pare diffondersi dalle iridi sino alla pelle del viso, colorandola in una maschera azzurra costellata di punti luce argentei. Su di un viso umano, ragiona Luke, sarebbero lentiggini. Ma è difficile dire se ci sia qualcosa di umano nella forma della strega, celata da un mantello scuro.

“Talia,” mormora Annabeth. Pronuncia quel nome come un sospiro.

“Questo sarebbe il momento adatto per spiegarmi cosa sta succedendo,” dice Luke a denti stretti, cercando allo stesso tempo di non perdere di vista il ragazzino alle loro spalle e la creatura dinanzi a loro. La strega inarca un sopracciglio scuro. La mano di Annabeth stringe con più forza il braccio di Luke. La cacciatrice fa un passo avanti.

“Ciao, cacciatrice,” mormora la strega. Annabeth annuisce.

“Luke,” dice, senza però voltarsi a guardarlo, “ti presento Talia, la strega del crocicchio.”















Note: NON SO COSA STO FACENDO ho avuto questa storia in mente per così tanto tempo ma sono anche in sessione d'esami e non so quando potrò continuarla ma dovevo farla uscire dalla mia testa ;____; se la troverete interessante potrei continuarla tranquillamente quest'estate, anche se già dovrò aggiornare la mia altra long Of All People (You). Tra l'altro, sottolineo che questa non è una Taluke. (O una Lunabeth). Le uniche ship presenti sono Percabeth e, più avanti, la Jasico. Grazie a tutti per aver letto e mi scuso per eventuali errori, questa /cosa/ non è betata <3
  
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