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Autore: Trisha_Elric    13/06/2016    6 recensioni
Lavoro. Quello che quella volta Chat Noir non aveva svolto!
Non era mai successo che lui non si presentasse affatto!
***
-My lady, aiutami! Non puoi lasciarmi..così!-
-Chat io..non so cosa fare!-
-Troveremo una soluzione, lo so mia principessa. Ma fino a quel momento...posso stare da te?-
-...Eh?-
***
Se due destini sono destinati a stare insieme, si incontreranno o , in questo caso, scontreranno sempre.
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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...META' GATTO.

 

 

-Miao..-

-Chat, cosa cerchi di fare?-

-M'Lady..ho fame.-

-E infatti stiamo scegliendo da mangiare.-

-Ma..Ladybug, non voglio mangiare scatolette...-

-Ehi!- la bella eroina girò lo sguardo verso la sua spalla destra dove era appoggiato il piccolo gattino, fulminandolo con lo sguardo.

-Hai anche il coraggio di lamentarti?-

-Ma io sono un essere umano! Non mangio quelle cose!-

La mora sospirò, rivolgendo nuovamente lo sguardo verso gli scaffali.

-Lo so, ma non posso darti il cibo che mangi solitamente! Magari il tuo piccolo stomaco potrebbe irritarsi!- mentre spiegava le sue motivazioni, non potè trattenere un sorriso divertito.

Chat Noir a quel punto iniziò a miagolare in maniera davvero fastidiosa, dimostrando il suo disappunto per le scatolette al tonno.

-Sei davvero un gatto fastidioso!-

Ladybug e il suo partner si erano diretti in un supermercato dopo aver concordato come muoversi, suscitando una notevole attenzione attorno a loro; non si era mai vista la giovane eroina fare la spesa!

Ella era tornata un secondo a casa per avvisare i suoi genitori che avrebbe dormito da Alya per studiare in vista degli esami in arrivo e poi aveva chiesto al sindaco Bourgeois se poteva usufruire di una camera nel suo lussuoso albergo solo per quella notte ed egli si era mostrato più che felice di aiutare la sua beniamina in una cosa tanto ''semplice''.

Perchè devo cacciarmi sempre in cose del genere? si chiese la ragazza sconfortata mentre lei prendeva dei ravioli precotti alla ricotta e noci.

-Anche io li voglio..- si lamentò il micio strusciando il viso sul collo di lei.

Ladybug fu percossa da un brivido freddo e con la mano libera lo afferrò per la collottola e se lo mise davanti al viso. -Hai finito?-

-Mao.-

-Ecco.-

Dopo aver pagato, la mora alzò lo sguardo verso il cielo e notò che ormai il Sole era quasi tramontato; era tutto il giorno che era nelle vesti di eroina e Marinette si sentiva davvero stanca e non osava immaginare la povera Tikki!

Almeno la giornata era servita a trovare possibili soluzioni per far tornare il giovane normale e la più concreta era quella di andare a trovare il signor Fu; lui era riuscito a guarire Tikki quando era malata, sarebbe riuscito senz'altro ad aiutare Chat! Ma poichè era tardi avevano optato per andare dal signore al mattino presto.

Raggiunsero l'albergo in meno di cinque minuti e quando Ladybug varcò la soglia venne acclamata da un'ondata di saluti e applausi dal personale e dai clienti.

-Ladybug! Prego le abbiamo preparato la stanza!-

-Ehm..grazie.-

-E chi è questo bel gattino?- domandò una signora dai vestiti costosi di mezza età che si avvicinò a Chat Noir per poterlo accarezzare; da parte sua, non appena ella si avvicinò il gatto le soffiò insistentemente.

-Oh oh, ma che birichino!-

-Già..una vera peste!- Ladybug lo prese tra le mani e lo agitò con un po' di troppa forza, sfoggiando un sorriso a trentadue denti, a tratti sadico. -Ma se si impegna è un vero angelo...vero gattino mio?!-

-M-mao..- sbiascicò lui, sul punto di vomitare.

Vennero condotti in una delle stanze più lussuose e isolate della struttura, con una vista spettacolare della Torre Eiffel.

- Per qualsiasi cosa non esiti a chiamarmi Ladybug.- sorrise il giovane cameriere facendo un leggero inchino col capo.

-Grazie mille.- rispose cordiale la mora. Quando fu rimasta sola in camera, rivolse il suo sguardo improvvisamente gelido sul gatto che, sapendo cosa gli sarebbe successo, si era nascosto sotto una pila di costosissimi cuscini del divano.

-Come ti salta in mente di soffiare a quella signora?! Ci tieni proprio a essere sculacciato?!-

-M'Lady..quella signora aveva un odore terribile! Con questa forma ho un olfatto finissimo, mi dava troppo fastidio!-

Ladybug alzò gli occhi al cielo e sospirando si sedette su una sedia lì vicino.

-Coraggio resisti, domani se siamo fortunati sarà tutto finito!-

Chat Noir uscì lentamente dal suo nascondiglio, si sgrullò appena il pelo soffice e si avvicinò a lei.

-Lo credi davvero?-

Sentendo il suo tono di voce sinceramente preoccupato, la ragazza lo guardò inizialmente sorpresa per poi sorridergli dolcemente.

-Ma certo che si. Non preoccuparti.-

-Oh My Lady..- il gattino si mise ad osservarla con i suoi grandi occhioni verdi, sospirando innamorato mentre la coda si muoveva piano dietro di lui.

-Direi che dovresti mangiare ora.- ridacchiando, la mora afferrò la scatoletta al tonno e l'aprì avvicinandosi a lui.

-Vieni qui Kitty.- canticchiò con divertimento, posando la scatolina davanti al ragazzo/gatto.

-Non lo voglio!- sentenziò quest'ultimo girando il capo dall'altra parte.

-Tranquillo, hai tutta la notte per deciderti visto che sarà la sola cosa che mangerai!-

Doveva ammettere che adorava bisticciare con il suo partner..ora che era in forma gattesca era anche più divertente!

-Mhhhg...- lui si lamentò sia per il disgusto sia per la fame che purtroppo lo assaliva.

-Io andrò a darmi una rinfrescata, ci vediamo tra una mezzoretta!- e detto questa entrò dentro il bagno, lasciando il micio in un vero e proprio problema esistenziale: morire di fame da eroe o mangiare da gatto?

Marinette tornò normale non appena chiuse la porta a chiave della stanza.

-Tikki..- afferrò la piccola kwami tra le mani e le accarezzò la testolina. - Scusami se ti sto stancando tanto..-

-Tranquilla Marinette, stai facendo la cosa giusta...- mormorò la piccolina sfinita. La ragazza, che aveva afferrato un paio di biscotti dal cestino di benvenuto trovato sul tavolo della camera, le porse da mangiare e lasciò che si riprendesse mentre lei ne approfittò per farsi una bella doccia.

Dopo una ventina di minuti si sentì molto meglio così come la sua kwami che in quel momento svolazzava nella stanza.

-Tu sai qualcosa riguardo questa storia Tikki?- chiese la studentessa rimettendosi i vestiti.

-In realtà non molto..è un evento molto raro ma in qualche modo il Miraculous provoca ovviamente delle modifiche strutturali nell'organismo ma sono quasi sempre benigne e non sfogano mai in una vera e propria ''reazione''...ma il signor Fu saprà spiegarci meglio!-

-Lo spero. non voglio certo che rimanga così..anche se è davvero carino!- sorrise la ragazza sorpresa di se stessa per avergli fatto un complimento!

Ma in fondo era un gattino, mica un complimento al ''lui'' normale..

-Ce la fai per un secondo round?-

-Certo!-

-Allora...Tikki, trasformami!-

 

***

 

-Eccomi qua, scusa il ritardo..ma cos..?-

Non seppe nemmeno lui perchè lo stesse facendo, ma lo stava facendo lo stesso...

Aveva ceduto. Aveva ceduto sia alla tentazione della scatoletta sia..al pulirsi. Ed ora era lì, la zampina posteriore destra leggermente alzata così da potersi leccare e quindi pulire, il pelo morbido.

Non avrebbe mai voluto che la sua amata lo vedesse in quel modo..

Quale maledizioni.

Avrebbe preferito morire piuttosto che continuare a vedere lo sguardo di beffa che lei aveva inevitabilmente.

-P-posso spiegare...i-io...-

Perchè non aveva una macchina fotografica quando serviva?! si chiese Ladybug disperata mentre reclinava la testa all'indietro per ridere di gusto.

-Eccoti finalmente!-

I due sussultarono sorpresi al sentire quelle parole; Chat alzò il muso verso l'alto, grato di aver sentito quella voce  assai familiare; ad un tratto dalla finestra entrò a grande velocità un esserino tutto nero che si schiantò praticamente addosso al gatto.

-Ad-..Oddio! Eccoti finalmente, sei scappato senza dire nulla!!-

-Plagg!- esultò Chat Noir sfregando il capo sul di lui. - Non sai che GIOIA vederti ora!-

- Mi hai fatto morire di preoccupazione!-

La giovane eroina si era nel mentre avvicinata, ancora le lacrime agli occhi per le troppe risate, e si inginocchiò alla loro altezza, incuriosita.

-Piacere, io sono Ladybug!-

-So tutto di te Ladybug.- sogghignò il piccolo. -Io sono Plagg, il kwami di questo impiastro!-

-Plagg!- sbottò imbarazzato il gattino- Non trattarmi così davanti alla mia lady!-

-Tranquillo Kitty, non è che mi dice cose che io non sappia già!-

Il piccolo eroe miagolò indispettito e la mora rise di gusto.

-Senti ehm...Chat Noir, dovrei parlarti un attimo in privato..-

-Ho capito l'antifona!- disse la ragazza sorridendo, alzandosi in piedi. -Andrò a cercare qualcosa di fresco da bere!..e uno shampoo per te, mio micino!-

-Potresti portarmi del camembert??- chiese il kwami speranzoso.

-Ehm..certo!- e ridendo uscì dalla stanza.

Lo pseudo ragazzo la guardò per tutto il tempo, sospirando divertito e innamorato. Era semplicemente perfetta.

-Adrien!-

-Oh..scusa Plagg..-

-Adrien.- sospirò il kwami distruttore sedendosi di fronte a lui. -La situazione è grave. Tutta la città ti sta cercando. Non appena sei scappato, Nathalie ha mandato un allarme direttamente al sindaco che ti sta cercando con le truppe!-

Il pelo del micio si rizzò sia per lo stupore che per la preoccupazione.

-E' terribile! Avrei dovuto pensare a qualcosa, ma ero talmente spaventato ...-

-Ormai è fatta. - tagliò corto Plagg con fare razionale. -Ora bisogna farti tornare al più presto normale!-

-Mh, hai ragione. - annuì il micio. -Domani io e Ladybug andremo da questo signor Fu, lui dovrebbe avere una soluzione.-

-Oh.- il kwami lo guardò stupito. - Assolutamente si.-

Si sentì bussare e poco dopo la porta si aprì mostrando una sorridente Ladybug con una busta in mano.

-Spero abbiate finito altrimenti si scalda tutto!-

-Camembert!-

-E io?-

-Tu niente.-

-Mao..-

-No dai, in realtà qualcosa ho.-

-Davvero?- il micio iniziò a scodinzolare felice aspettando la sua parte.

La mora tirò dalla busta un piccolo oggettino a forma di topolino e senza dire nulla rise nuovamente di gusto.

-Dai non fare quella faccia! E'  fatto di gelatine alla frutta!- glielo lanciò delicatamente e Chat lo guardò incuriosito.

-Non avevi detti detto che queste cose era meglio non mangiarle?-

-E tu davvero mi hai creduto?-

 

 

***

 

Il giorno dopo

 

Tra risate e chiacchierate, i tre erano andati a letto molto tardi e quando la luce del Sole passò tra le tende colpendo il volto di Ladybug quest'ultima imprecò con poca grazia mettendosi a sedere.

Che fosse stato tutto un sogno?

Sentì un ronfare allegramente e scostò lentamente le coperte vedendo un gattino nero a pancia in su che dormiva con la bocca aperta, la zampina sinistra anteriore che si muoveva appena e il suo kwami che dormiva accucciato al suo fianco.

Doveva ammettere che era davvero un amore!

Senza accorgersene gli sfiorò il muso morbido con la punta del dito e quando si accorse di quello che stava facendo rimase impietrita.

Si alzò silenziosamente ma velocemente e si sedette sul divano.

Era ancora molto presto, quindi decise di aspettare prima di svegliarli; almeno poteva pensare razionalmente su cosa fare durante la giornata.

Accese la televisione e fece distrattamente zapping col telecomando, poggiando la schiena sullo schienale del divano.

''Tg del mattino: le ricerche del giovane Agreste sono ancora in atto, nessuna novità al primo giorno di ricerche ma le unità speciali sono al lavoro da ventiquattro ore e non si fermeranno finchè non lo troveranno..''

-...COSA?!-

 

***

20 minuti dopo

 

-Dobbiamo sbrigarci!- disse Ladybug volando tra i palazzi utilizzando il suo yo-yo avendo sulla testa sia Chat Noir che Plagg. Da quando aveva sentito della scomparsa di Adrien aveva svegliato immediatamente i due per poter andare immediatamente da Fu e poi andare ad aiutare con le ricerche del suo amato.

-Si ..- disse il gatto tenendosi stretto sopra la testa della sua eroina.

Quanto avrebbe voluto dirle che lui era lì, con la persona più sicura al mondo. Vorrebbe dirle tutto così che lei potesse guardarlo con quello sguardo dolce e preoccupato che tanto invidiava.

Infondo era rivolto per Adrien, ovvero lui; ma lui era anche Chat.

Sospirò impercettibilmente e posò il muso tra i capelli di lei mentre Plagg lo guardava con un sopracciglio alzato.

 

***

-Signor Fu? E' permesso?-chiese la mora entrando nella stanza arredata in stile cinese e guardandosi attorno: ogni cosa era come la ricordava, ogni piccolo dettaglio. Posò a terra quel dannato gatto che quasi non le strappava i capelli quando voleva un po' più in alto del solito.

-E' davvero curioso qui..-mormorò Chat Noir camminando al centro della stanza.

-A dire il vero, la cosa curiosa qui sei tu.-

-Maestro!- esclamò Plagg andando verso l'anziano signore, leggermente ricurvo con i tratti asiatici.

-Che piacere vederti Plagg, stai facendo un ottimo lavoro vedo.- sorrise il signor Fu entrando nella stanza seguito da Wayzz, il suo kwami di colore verde. Rivolse lo sguardo prima verso Ladybug e poi nuovamente verso Chat.

-Che bella reazione che abbiamo qui!-

-Mi dica che è curabile!- piagnucolò il micino nero sedendosi e rimanendo a guardarlo.

-Ma certo che si! La tua non è altro che l'estrema espressione del tuo nuovo potere. Probabilmente devi aver avuto le difese immunitarie un po' basse in questo periodo; è estremamente raro ma alla fine il legame che si instaura tra il custode e il suo Miracoulus è estremamente variabile da persona a persona. Ma non temere, in pochissimi minuti tornerai normale!-

Ladybug sorrise rilassata e si inginocchiò. - Accidenti, penso che questa forma mi mancherà tantissimo!-

-M'lady...grazie per quello che hai fatto per me. - mormorò lui dolcemente, inclinando il capo di lato.

-Figurati Chat. Siamo o non siamo compagni?-

-Si..Ladybug.- la guardò con lo sguardo più serio che riuscì a fare e prese un bel respiro profondo.

-Resta qui ti prego.-

-Chat Noir!- esclamò il suo kwami indignato e infuriato ma il signor Fu lo sfiorò con il dito e gli fece cenno di no con la testa; la scelta era loro.

-Chat..- mormorò la ragazza che, dopo la prima fase di sorpresa, lo guardò addolcita. - E' meglio di no, lo sai.-

-Mia principessa..ti prego.-

Fu per il modo in cui lui glielo chiese che, per la prima volta, lei dubitò fortemente della sua idea di tenere le identità segrete. Ma fortunatamente quella vocina dentro di lei, razionale, rimaneva ancora presente dentro di lei.

Allungò una mano e dolcemente la posò sopra il suo capo, accarezzandolo con una dolcezza infinita.

-Se un giorno scopriremo chi realmente siamo, non voglio che sia in una circostanza come questa.- Si alzò lentamente in piedi facendo leva sulle ginocchia. - Ti aspetto qui fuori, partner.- gli disse radiosa e facendo un inchino col capo in segno di rispetto verso il maestro Fu uscì dalla stanza.

Non appena ebbe la certezza di essere rimasti soli, Plagg parlò.

-Sei un idiota Adrien! Ma come ti salta in mente di chiedere una cosa del genere?!-

-Oh, lasciami stare Plagg.- mormorò triste il giovane eroe, abbassando le orecchiette dalle punte dorate.

-Non fare così giovane custode.- ridacchiò il maestro avvicinandosi a lui, sorridente. -Il vostro destino è quello di restare insieme. Non ti preoccupare. E ora pensiamo a te!- disse alzandosi le maniche della camicia a motivo floreale.

-Si.-

 

***

 

Stava aspettando da ormai trenta minuti la giovane eroina e non faceva che chiedersi se non era il caso di rientrare e vedere se andasse tutto bene...

Si colpì il viso con i palmi delle mani, scuotendo il capo.

Certo che stava andando tutto bene, non doveva preoccuparsi!

Chat Noir sarebbe tornato normale e tutto sarebbe andato bene.

Persa nei suoi pensieri, la mora non sentì la presenza che lentamente si avvicinò dietro di lei fino a cingerla in un abbraccio, delicato ma deciso.

Capì subito chi fosse ma dalle sue labbra uscì un sussulto sorpreso.

-Chat!-

-M'Lady. Grazie. Senza te non avrei saputo come fare.- il giovane ragazzo biondo posò la fronte sulla testa di lei e socchiuse le iridi verdi. -Sei sempre così dolce e generosa, sono davvero fortunato a combattere al tuo fianco. Grazie per tutto quanto.-

Senza che lei potesse fare nulla, Chat Noir la girò appena verso di lui e le baciò l'angolo delle labbra con delicatezza, mostrando il suo grande affetto e riconoscenza verso la sua dolce coccinella.

Quando si staccò ebbe l'impulso irrefrenabile di baciarla con ardore ma sapeva che quella era la cosa sbagliata. No, doveva essere paziente e aspettarla, anche per sempre. -So essere paziente, un giorno so che vorrai il resto.-

Si separò lentamente, ridacchiando la sorpassò e andò verso la finestra con passi lenti ma ampi; prima di scattare via con un balzo si girò nuovamente verso di lei e le sorrise sincero.

-Non preoccuparti per Adrien, vedrai che starà benissimo.- e detto questo se ne andò, lasciando una Ladybug rossa come il suo costume, la testa vuota e il cuore a mille.

 

***

Il giorno dopo

 

-Non posso crederci, non mi hai risposto al telefono per due giorni!-

-Lo so Alya...- mormorò Marinette a mo di scuse. -Lo avevo perso chissà dove in casa...-

-Sei sempre la solita! Adrien era scomparso e avremmo dovuto aiutare le ricerche!-

-Hai ragione..sono una persona orribile!- si lamentò la mora abbracciando la sua amica che dal canto suo era troppo scocciata ma ricambiò lo stesso l'abbraccio. - Certo che lo sei! Fortunatamente Adrien è tornato a casa..dice che la febbre gli era salita talmente tanto che probabilmente se ne è andato via nel sonno; insomma, è sonnambulo!-

-Davvero?- guardò curiosa la sua amica.- E' davvero stranissimo. Ma l'importante è che sia guarito.-

-Si ma so che è in punizione fino al diploma!-

-Non è mica colpa sua..-mormorò Marinette con voce vaga. Era stata così felice per il suo Adrien, era preoccupata da morire, ma la mente era impegnata a ripensare a Chat..anche se sapeva che non doveva!

Sospirò e rimase ferma in mezzo all'entrata della scuola con le mani sul viso, in preda ad un vero e proprio conflitto interiore.

Venne interrotta bruscamente perchè qualcosa, o meglio qualcuno, le urtò la schiena.

-Scusami Marinette, non ti avevo visto..- mormorò Adrien scusandosi mettendole le mani sopra le spalle per stabilizzarla dall'urto improvviso.-Stavo parlando con Nino e non stavo guardando la strada.- abbozzò un sorriso.

La ragazza rimase immobile. Quella sensazione, la stessa emozione che aveva provato il giorno prima. Si girò lentamente, incontrando gli occhi splendidi del suo Adrien che, dal canto suo, la stava guardando in silenzio, sorpreso anche lui.

 

Un deja vu?

 

Quel profumo, quella fragranza. Quegli occhi, che forse nessuno dei due aveva visto davvero prima di allora.

Non poteva essere una coincidenza.

Se due destini sono destinati a stare insieme, si incontreranno o , in questo caso, scontreranno sempre.

Marinette sorrise al ragazzo e sussurrò.

-Buongiorno Kitty.-

 

 

 

-Angolo Autore-

 

Ce l'ho fatta!! L'ho finita! Mamma mia che lavoro ahahahah

Grazie a tutti quelli che mi hanno recensito e inserito la ff tra preferite/seguite/ricordate!

Siete stati tanto carini e sapere che qualcuno avesse letto Furry situation era fantastico ahahahah!

Ed ecco qui, spero di non avervi deluso!!

La mia prima mini long su Miraculous <3 Un bacione a tutti e alla prossima ff!!

Ciao puledrini

vado a cercarmi un micio Adrien *-* <3

 

Trisha_Elric

  
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