Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Fujiko_Matsui97    17/06/2016    7 recensioni
[SPECIALE/SPIN-OFF “Need you like a drug”]
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E se il lieto fine esistesse per tutti?
Alois Trancy, reduce dagli errori del suo tragico passato, insegna al piccolo Luka ciò che ha appreso: è meglio combattere per la sopravvivenza ogni giorno che sognare una vita migliore.
Eppure, non aveva considerato la presenza di un ribelle e originale principe azzurro che, con dolcezza e comprensione, gli farà capire che, forse, anche Alois può essere protagonista di una favola... la loro.
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[Snake/Alois]
--> Buon Compleanno alla mia dolcissima Twin DenDen!
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alois Trancy, Snake
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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N.B.: Ricordo come sempre che questa coppia è resa solo nel contesto di Need You e, come sempre,

         che questo come tutti gli altri spin-off non contengono spoilers! ;)

 

 

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Artigli che ti graffiano il petto, lasciandoti senza fiato.

Denti aguzzi che ti afferrano, trascinandoti verso il fondo di un oblio senza fine...

 

Luka spalancò gli occhi asciutti per l'ennesima volta in quella lunga notte, le pupille spaventate e dilatate come quelle di un gatto nel buio.

Non appena il suo sguardo poco lucido vagò sul soffitto chiaro le membra si rilassarono, portandolo a rilasciare un sospiro profondo: era ancora nel suo letto, e il Blue Ring era ancora immerso nel silenzio.

Si girò su un fianco, stringendo spasmodicamente il cuscino fra le dita: ogni notte la stessa storia, ogni volta lo stesso incubo.

Mostri oscuri che lo corrompevano, dèmoni che lo rapivano e lo trascinavano negli abissi di una realtà infernale... che lo strappavano dalle mani di sua madre, l'unica luce della sua vita.

Sapeva che certi sogni erano stupidi, e irreali... eppure, al di là delle giornate che egli conduceva, fra droga e scelte sbagliate, in fondo era pur sempre un bambino, anche se gli risultava difficile accettarlo.

-Ancora quell'incubo..?-

Una voce sottile giunse dall'uscio della porta, e Luka la visualizzò con lo sguardo, riconoscendo la figura snella e stanca di Alois. Annuì debolmente in risposta, osservando il fratello mentre sospirava e richiudeva la porta dietro di sé, facendo sprofondare la stanza nella penombra.

-Forse dovresti smetterla di drogarmi...- ghignò il più piccolo, scherzoso, lasciando che il biondo gli lanciasse un'occhiata divertita mentre si dirigeva verso la finestra.

-... perchè giustamente ti ho mai obbligato a fare qualcosa, microbo!-

Luka ridacchiò, alleggerendo l'atmosfera, e il silenzio calò come una cappa scura sui fratelli Macken.

Alois scostò le tende pesanti e leggermente polverose, scoprendo il suo stesso riflesso nel vetro.

Sotto il suono di un cane che abbaiava in lontananza, egli si perse con lo sguardo in quelle stradine malfamate e immerse nel nero, totalmente deserte. Solo la luce fioca di un lampione illuminava dei cassonetti colmi di immondizia e, ancora una volta, il biondo non giudicò: dopo la vita che lui e Luka erano stati costretti a condividere, quel postaccio non era altro che il paradiso.

-Sempre gli stessi mostri, e le stesse ferite sul mio corpo... mamma che urla...- il mormorìo del più piccolo catturò la sua attenzione, il moro che giocherellava con le sue stesse dita, lo sguardo assente mentre ripercorreva con la memoria quelle scene terribili: -... forse sto diventando pazzo..?-

-Fossi in te guarderei il lato positivo...- lo avvisò Alois, un sorrisetto amaro dipinto sul suo volto, l'oscurità della notte che lo ricopriva per metà: -... mamma è morta, non c'è più pericolo che la possano portare via da noi.-

Luka smise per un attimo di respirare di fronte a quella realtà scottante che molto spesso tendeva a dimenticare.

Gli occhi azzurri del fratello erano spenti e vacui, occhiaie violacee che li contornavano, causa di tutte quelle scorribande notturne.

Non c'è nulla di cui avere paura.

Un po' si sentiva in colpa per lui, consapevole che i suoi lamenti portavano il fratello a svegliarsi in piena notte per farlo riaddormentare; forse era ancora un bimbo un po' troppo cresciuto, proprio come prima di arrivare al Blue Ring.

-Tu la ricordi la sua voce, non è vero..?- gli domandò flebilmente, non riuscendo a dimenticare quelle immagini: forse era assurdo, eppure era quasi felice quando aveva quegli incubi: in un modo o nell'altro, perlomeno poteva rivederla.

Alois si adombrò, ma Luka non lo notò.

-Era sempre così dolce e pacata, e ogni volta che avevo degli incubi mi raccontava delle storie meraviglios...-

-Non ti racconterò una favola, Luka.-

La voce ferma e decisa del biondo interruppe il flusso dei suoi pensieri, portandolo a sbattere colpito le palpebre. Il più grande manteneva lo sguardo fisso sul mondo esterno, i tratti ora più severi e induriti; sembrava quasi... il loro padre.

-La realtà è diversa, e non voglio che tu perda tempo dietro a certe fantasie.- si spiegò, le labbra sottili strette fra loro: -Da quando mamma è morta è toccato a me crescerti, e non voglio che tu faccia i miei stessi errori... che qualcuno si approfitti di te non appena mostri le tue debolezze.-

Il ricordo dei baci lascivi del vero Alois Trancy giunse inaspettato nella sua mente, portando la sua spina dorsale ad essere percorsa da brividi di disgusto.

Luka ne era consapevole e, come spesso gli era capitato, si ritrovò a tacere su questioni ben più grandi che suo fratello non poteva nemmeno immaginare.

-Chiacchiereremo fino a quando ti sarai addormentato, d'accordo?- gli sorrise tirato Alois, tentando di recuperare l'atmosfera leggera ormai perduta.

Il bisogno di rivelargli tutto si faceva ogni giorno più pressante, ma Luka doveva tacere, e doveva farlo per evitare il peggio... per non permettere al biondo di essere invaso da sensi di colpa più di quanto non ne provasse già.

Però... perchè privarsi di sognare..?

-Perchè..?- la domanda gli sfuggì dalle labbra, flebile e spontanea, e i suoi occhi scuri e determinati incrociarono quelli incerti del maggiore, la sfida mentale potente come una collisione fra astri.

Luka poteva vederle, le scintille di rabbia repressa e paura, vagare nello sguardo apparentemente limpido del fratello.

Era al corrente dei fantasmi che lo opprimevano, e questo non sarebbe mai cambiato.

-Perchè le fiabe non esistono.-

Alois lasciò ricadere la tenda al suo posto iniziale, ponendo la parola fine sulla questione.

 

 

Nel mentre, una figura avvolta nel buio aveva ascoltato attentamente l'intera conversazione, mille domande che gli affollavano la mente.

Un paio di iridi sottili si posarono sul bicchiere ormai vuoto che reggeva fra le mani, bere un po' d'acqua era il motivo che l'aveva spinto ad alzarsi durante la notte.

Snake osservò di nascosto la figura stranamente severa di Alois, gli occhi stanchi e ora socchiusi mentre si stendeva di fianco a Luka, tentando di distrarlo.

Sospirò piano, cercando di non venire scoperto: forse sarebbe stato meglio tornare a letto.

 

 

 

////

 

 

 

No...

Non di nuovo... basta... lasciatemi..!

 

Con un urlo strozzato Luka saltò sulle lenzuola, la bocca aperta per far entrare più ossigeno possibile nei polmoni, quasi fosse stato in apnea.

Erano passati tre giorni da quella conversazione, e il minore sbuffò esasperato, passandosi le mani sul volto madido di sudore: come diamine poteva fare per interrompere quegli stupidi incubi?!

Rimase in quella posizione, le dita sugli occhi, il fiatone, attendendo.

Solo pochi secondi, e Alois sarebbe entrato da quella porta come sempre, pronto a trascorrere con lui anche quella lunga notte.

Fu per questo che, quando nel silenzio udì un cigolìo, gli venne spontaneo non muoversi di un millimetro, certo che fosse sua la presenza di quell'ospite.

-Senti, mi dispiace, so che dovresti dormire...- sospirò stancamente, sfilando le mani dal volto: -... ma ti giuro che non è colpa mia, insomma, non so proprio cosa mi succed..!-

S'interruppe di botto non appena riaprì gli occhi, basito da quella visione; al posto della solita figura del fratello, si ergeva davanti a lui una molto meno conosciuta.

-E tu che ci fai qui?-

Snake sorrise mellifluo, avanzando dentro la stanza con nonchalance mentre rivolgeva al più giovane un occhiolino: -Sai, non sei l'unico che soffre di insonnia qui dentro...-

Afferrò una sedia per portarla al lato del letto di Luka, sedendovisi senza permesso: -... tra pochi giorni ho un concerto per un evento cittadino, e sono parecchio nervoso.- spiegò, e le sue iridi feline e gentili incrociarono quelle afflitte dell'altro.

-Allora... si può sapere che ti succede, campione?-

-Non trattarmi da moccioso!- sbuffò nervoso Luka in risposta, le braccia cocciutamente conserte, risvegliando in Snake una risatina: -Ah, ma allora è proprio di famiglia..!- riflettè, ricordando come Alois fosse orgoglioso sui suoi affari personali: -Allora aspetta, cambio approccio...-

Sotto lo sguardo perplesso del minore, il cantante si portò un pugno alla gola, tossicchiando per modulare la sua voce gentile e amichevole in una più minacciosa, severa e profonda.

-Sputa quel cazzo di rospo, stronzetto!-

Forse fu la sua espressione così teatrale, o forse quel tentativo disperato di distrarlo dalla tristezza, ma Luka non potè fare a meno di scoppiare a ridere, lanciandogli poi un'occhiata che voleva essere severa, ma in realtà era solo divertita.

-Non è divertente, falla finita..!-

-Eppure hai sorriso...- ghignò l'albino, lanciando poi un'occhiata all'ingresso della stanza: -Alois non è arrivato, ti racconto una fiaba per farti addormentare?-

Il cuore di Luka perse un battito per un istante, sconvolto.

-Come fai a..?- biascicò, gli occhi spalancati sulla figura del più grande, che gli sorrideva rassicurante.

Comprendendo che Snake doveva aver sentito la conversazione di qualche giorno prima col fratello, il suo sguardo si indurì, imbarazzato: -Non vedo perchè dovresti, guarda che non mi interessano certe stronzate.- mentì, colto sul vivo, e l'albino sospirò melodrammatico, immaginando quella bugia:

-Le uniche stronzate che esistono a questo mondo escono dalla bocca di Alois.-

Luka dischiuse le labbra, offeso per il fratello: -Ma come ti permett..?!-

-Ascolta.- lo interruppe il sedicenne, sporgendosi col corpo verso la sua figura, ancora seduta fra le coperte:

-Non nego che tuo fratello possa avere dei punti a suo favore, ma ti assicuro che si sbaglia.- spostò da lui lo sguardo, immerso improvvisamente nella tristezza: -So bene cosa significa essere costretti a crescere troppo in fretta, venire privati dell'infanzia... e sognare non è sbagliato. Di fatto, è l'unica cosa che ci resta...-

Luka lo osservava con aria curiosa, in totale silenzio.

Per un istante, nonostante il piercing sul mento e l'espressione troppo cresciuta, gli fece davvero tenerezza: gli occhi smarriti da cerbiatto lo attendevano pazienti, le guance rosse e imbarazzate per quella questione che forse non era pronto ad affrontare.

Grazie a lui Snake aveva ricordato ancora una volta quanto fosse fortunato, cosa aveva imparato dal suo tragico passato e, proprio come Alois, sapeva che voleva solo salvare Luka da una vita infelice.

Nel suo caso, tuttavia, mirava a qualcosa di diverso rispetto all'amico biondo: sognare era l'unica cosa che lo aveva tenuto in vita durante quel periodo, e non avrebbe permesso a Luka di rinunciarvi così.

Proprio nell'istante in cui il più grande stava per aprire bocca per continuare ad affrontare quell'argomento, tuttavia, una voce abbastanza seccata li interruppe:

-Che sta succedendo qui..?-

 

 

(( https://www.youtube.com/watch?v=-nBU9VR2X5g ))

 

 

Il sedicenne incontrò lo sguardo leggermente assonnato di Alois che, comparso sull'uscio della porta, si accarezzava i capelli sulla nuca, stiracchiandosi leggermente e lasciando che la maglia del pigiama si sollevasse non poco, mostrando il ventre piatto.

Improvvisamente gli mancò il fiato, e dovette ammettere che non era la prima volta che con lui gli succedeva: trattenne un sorriso intenerito dinanzi alla sua testa che, esausta dalle poche ore di sonno, ciondolava appena, rendendogli faticoso il restare dritto e all'in piedi.

-Uh... niente..!- sorrise nervosamente Luka, temendo il peggio se avesse rivelato le intenzioni di Snake: tuttavia, non appena vide il biondo sollevare indagatore il sopracciglio, quest'ultimo sorrise ammaliatore, battendo la mano sul materasso davanti a sé.

-Alois! Proprio te aspettavamo, perchè non ti siedi con noi?- lo invitò, tirando fuori dalla tasca un accendino per fumare una sigaretta: -Stavo raccontando a Luka la favola della buonanotte.-

-Una fav..?- sussurrò perplesso Alois e, ricollegando tutti i dati e notando il ghigno soddisfatto di Snake nascosto parzialmente dal fumo espirato, i suoi occhi azzurri assunsero una sfumatura rabbiosa.

Luka si passò con un grugnito le mani sul volto, senza parole: come diamine gli era venuto in mente a quel coglione di rivelare tutto ad Alois?!

-Ti ringrazio, Snake, ma non ce n'è bisogno.- il biondo si posizionò a braccia conserte, sfidandolo con lo sguardo, la voce determinata e severa: -Vai pure a letto, a mio fratello ci penso io.-

-Oh, no, ci tengo a essere utile, davvero, e poi...- assicurò il più grande, rispondendo a quegli ordini con la stessa determinazione; si sollevò in piedi, diretto verso l'amico, non interrompendo mai il contatto visivo fino a quando non fu a un palmo del suo naso.

-...casualmente non ho sonno stanotte.-

-Credi che non abbia capito che hai ascoltato la conversazione mia e di Luka?- bisbigliò nervoso il biondo, lasciando che il suo respiro s'infrangesse sulle labbra di Snake, così sfacciatamente sorridenti da fargli venire voglia di prenderlo a pugni.

-È mio fratello, e il suo tutore sono io. Non so che intenzioni tu abbia, ma non credo tu sia una buona influenza per lui, e faresti meglio a farti da parte.-

Il sedicenne rimase in silenzio per qualche minuto, studiando il volto indurito nei tratti del vicecapo del Blue Ring: il sorriso era sparito anche dalle sue labbra, e Snake si specchiò nei suoi occhi così minacciosi.

Quella notte erano così azzurri, più del solito, e così profondi, che quei pezzi di cielo sembravano inseguirsi per poter creare la costellazione più splendente che occhio umano avesse mai visto.

Lo erano così tanto, che per un attimo egli ebbe l'impressione che Alois stesse cercando di farlo arrendere tentando di annegarlo senza respiro lì in mezzo, proprio dove le ciglia accarezzavano la pupilla.

Il suoi cuore batteva talmente forte che temeva che l'altro potesse udirlo... ma, improvvisamente, comprese che non gli interessava di annegare.

Non più.

Le sue labbra si distesero nuovamente in un sorriso: -Non credo lo farò.-

Vide Alois sobbalzare appena, stupito da quella reazione, e guardarlo in tralice:

-Dimmi perchè stai facendo questo?-

Snake si allungò verso di lui come se stesse per abbracciarlo, e il biondo si irrigidì dall'aspettativa: tuttavia, una mano si posò sulla porta ancora semiaperta e l'altra agitò la sigaretta, facendone cadere la cenere ormai consumata.

Alois avvertì il profumo rassicurante dell'amico nelle narici, l'agitazione che si annodava nello stomaco senza sapere il perchè; essa non fece altro che aumentare quando Snake tornò indietro, sostando con le labbra lungo il suo orecchio ingioiellato:

-Perchè potrebbe essere una lezione interessante.-

Il biondo rabbrividì ad occhi dilatati per quella sensazione, il respiro caldo che aveva accarezzato la sua pelle come un guanto di seta: il freddo scese nuovamente sul suo corpo quando Snake tornò indietro col corpo, lanciandogli un ultimo sorriso mentre retrocedeva fino alla sedia.

Ne afferrò una per Alois e quest'ultimo, stavolta, non ebbe più scuse.

Sbuffò seccato dal naso e avanzò con flemma verso i due, sedendosi al suo posto.

-C'era una volta, la principessa più bella del reame...-

-Ah, certo..!- lo interruppe di già il biondo, le braccia cocciutamente conserte: -E magari si chiamava anche Alois Trancy!-

Dinanzi a quel sarcasmo Snake si limitò a fissarlo severamente: -Ho appena iniziato e già mi copi le idee? Guarda che quello delle fiabe è un campo competitivo!-

-Ma cos..?!-

-Alois Trancy era la principessa più bella che si fosse mai vista...- ammiccò Snake, tentando di non ridacchiare quando l'amico lanciò un'occhiataccia al fratellino, pronto a sgozzarlo se si fosse permesso di ridere: -... e aveva tutto ciò che un principe potesse desiderare: un corpo da sogno, un cervello di tutto rispetto... e un sorriso talmente contagioso e allegro che quando lo mostrava sul viso le si formavano delle adorabili fossette.-

Dire che il biondo voleva sprofondare sarebbe stato un eufemismo: le guance leggermente arrossate dall'imbarazzo e il respiro corto, scivolò lungo la sedia nervosamente, attendendo la fine di quell'inferno che altro non faceva che fargli battere il cuore più del dovuto.

-Era perfetta... anche troppo.- sottolineò Snake, e la sfumatura nel suo sorriso variò, diventando profonda e velata di preoccupazione:

-Nascondeva le sue lacrime, le sue paure e le sue debolezze perchè credeva che, se si fosse mostrata per quello che era davvero, nessuno l'avrebbe più amata. Per uno strano scherzo del suo passato ha iniziato a pensare che mostrare debolezza significhi essere deboli.-

Si voltò verso Alois che, le labbra dischiuse, lo osservava in silenzio, l'espressione fragile e quegli occhi chiari, sgranati e lucidi, che Snake non si sarebbe mai stancato di guardare: -Temeva che, se avesse smesso di donare al mondo ciò che lui cercava, una marionetta influenzabile dal parere degli altri e senza sentimenti, il mondo l'avrebbe punita... lasciandola sola per sempre.-

Lo sguardo confuso di Luka vagava dal fratello al cantante di quella band che, seppure entrato nel loro mondo da così poco, sembrava aver imparato a conoscere Alois più di chiunque altro: si soffermò sugli sguardi, fissi e profondi, che i due si scambiavano, che gli fecero avvertire un brivido di consapevolezza lungo la spina dorsale.

La chimica fra loro era evidente, quell'aspetto doloroso e fragile che Alois non aveva mai mostrato a nessuno prima di quel momento... e gli occhi di Snake, così concentrati su di lui che sembrava non esistesse nessun altro.

Nessuno aveva mai guardato suo fratello in quel modo, con così tanta... tenerezza, e amore, come in quel momento Snake lo stava studiando, e Luka provò un piacevole calore al petto: un giorno sperava di trovare anche lui qualcuno di così speciale che lo amasse per le sue lacrime e i suoi sorrisi, per ciò che era stato, e ciò che era diventato.

-Un giorno, però, incontrò un principe.- tossicchiò l'albino quando avvertì l'agitazione farsi strada nel suo stomaco, desideroso di una scusa per interrompere il contatto visivo con Alois: -Era un po' stupido, e si innamorò subito di lei... ma perlomeno sapeva che il latte non si riscaldava dentro al forno, facendo esplodere mezza cucina... ma per amore si tollera tutto.-

-È successo solo una volta!- esclamò con voce stridula Alois, imbarazzato da morire nel notare la perplessità divertita dell'altro: -Quattro questa settimana.-

-Io voglio sapere come va a finire la storia..!- li interruppe imbronciato Luka e, ridacchiando, Snake afferrò la mano di Alois nella sua per fare pace, spazzando via tutta la sua rabbia quando se la portò alle labbra:

-E va bene...- gli lasciò un dolce bacio sul palmo, sorridendo felice: -... allora, dov'eravamo rimasti?-

 

 

 

 

 

 

-Sai, mi sbagliavo sul tuo conto.-

Alois sorrise appena in quel sussurro, lanciando un ultimo sguardo al suo fratellino che, ormai caduto addormentato, stringeva a sé le coperte come a ricercare la protezione che fin da bambino gli era mancata.

-Cazzo...- sghignazzò Snake, osservandolo mentre richiudeva la porta alle sue spalle, avanzando nel corridoio buio verso la sua stanza: -... coraggioso da parte tua! Sono tutt'orecchi.-

Il biondo sollevò gli occhi al cielo per tanto sarcasmo, stiracchiandosi con flemma mentre superava l'amico di qualche passo: -Ero convinto che tu fossi un irresponsabile e pieno di sé... e che la vita vera non facesse per te, ma solo i riflettori.-

Il sedicenne mascherò un sorriso soddisfatto, esaminando a lungo la figura snella dell'altro: tipico di Alois essere così severo nei giudizi e il non pesare con cautela le parole. Tuttavia, forse era proprio questo che gli piaceva tanto di lui e lo aveva sempre incuriosito non poco.

Amava le sue chiacchiere sarcastiche, l'idea di ricevere un suo parere che non fosse di circostanza, ma solo completamente onesto... tanto da essere quasi crudele.

-E..?-

-E avevo ragione.- ancora una volta Alois lo spiazzò completamente, voltandosi verso di lui con un sorriso mellifluo dipinto sul volto:

-Sei un sognatore idiota e senza speranza... ma almeno lo sei con una morale.-

Snake si prese qualche secondo di tempo prima di rispondergli, mordicchiandosi interessato le labbra, mentre il suo sguardo cadeva inevitabilmente sulle sue, così morbide e invitanti.

-Non so se prenderlo più per un complimento o per un insulto...- optò alla fine, ridacchiando appena per non dargli la soddisfazione di mostrargli quanto gli avessero fatto piacere le sue parole.

-Forse ho sbagliato tutto con lui.- continuò Alois, appoggiandosi con le spalle alla porta chiusa della sua stanza, rivolgendo altrove uno sguardo improvvisamente mesto:

-Volevo che Luka non facesse i miei stessi errori, che crescesse forte ed evitasse la sofferenza... ma così facendo gli ho impedito di sognare, che è l'unica cosa che un'infanzia dovrebbe avere.-

Il biondo avvertì tutti i sensi di colpa riemergere assieme agli incubi del suo passato.

Luka non avrebbe meritato di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato e, adesso lo sapeva, con il suo atteggiamento così severo gli aveva solo ricordato cosa significasse essere nati per errore: non fece in tempo ad abbassare stancamente le palpebre, malinconico, che il leggero rumore di un palmo che pressava a un millimetro dalla sua nuca richiamò la sua attenzione.

-Non è mai troppo tardi per ricominciare.- il sussurro serio di Snake gli fece perdere il respiro, e quelle iridi feline si scontrarono con le sue potenti come un incantesimo, luminose come una magia.

Lo sguardo di Alois era distante, e difensivo... ma, nell'osservarlo con tanta attenzione, Snake vi vide anche qualcosa che non avrebbe mai immaginato di poter scoprire.

Fantasmi e dolore che si rincorrevano in quella pupilla più nera della notte, più ammaliante di un mistero da scoprire: voleva ogni cosa di lui, ora lo aveva finalmente compreso.

-L'importante è avere qualcuno vicino che ti dica che stai facendo una cazzata...-

-... o che le favole non esistono.- rimarcò per tutta risposta il biondo, sollevando divertito le sopracciglia verso l'alto, e il sedicenne si abbandonò ad una lieve risata, provocando a sua insaputa un brivido lungo la spina dorsale dell'altro, che deglutì per la troppa vicinanza delle sue labbra.

-Forse quelle no, te ne do' atto. Ma i sogni a volte possono diventare realtà.-

Stava cercando in tutti i modi di trattenersi, ma era impossibile: il respiro di Alois che si infrangeva sulle sue guance era profumato e agitato, segno che anche lui non era per nulla indifferente alle sue attenzioni; quel sorriso malizioso dipinto su delle labbra che dovevano essere più saporite del più potente afrodisiaco...

-Hai qualche esperienza personale a riguardo..?-

Quella sua voce bassa e passionale, così melodiosa da essere paragonata al coro velenoso delle sirene... tutto di lui gli faceva perdere la testa, e quella provocazione che uscì dalla sua bocca fu l'ultima goccia che fece traboccare il vaso del suo autocontrollo.

-Adesso si.-

Alois non fece in tempo a sbattere stupito le palpebre per quella risposta che le labbra di Snake avvolsero le sue, dolci come la carezza di un amante, irruenti come se la lingua di Alois fosse stata di ossigeno e lui ne avesse avuto bisogno per vivere.

Il biondo ansimò leggermente, una sensazione di calore meravigliosa che partiva dal petto e si insinuava prepotentemente fra le gambe, costringendolo ad allungare le braccia attorno alla nuca di Snake per stringerlo maggiormente a sé.

Quest'ultimo accarezzò i suoi fianchi coi polpastrelli, le dita della mano destra a stringergli la mascella, conquistando il controllo sulla sua bocca calda e accogliente: sbuffò leggermente dal naso, impaziente, quando avvertì la lingua del biondo rispondere alle sue attenzioni e danzare con la sua, ritraendosi molto più che spesso per portarlo sull'orlo della pazzia.

-Se vuoi posso fare addormentare anche te...- sussurrò con la voce arrochita dal piacere non appena riuscì a staccarsi anche di un millimetro dalle labbra ormai gonfie per i baci di Alois. Quest'ultimo se le leccò lascivamente, fissando con il respiro provato il volto dell'altro che adesso era passato al suo collo: le narici sottili di Snake accarezzarono i suoi capelli morbidi e profumati, afferrando la pelle liscia fra i denti e succhiandola piano, facendo sfuggire all'altro un sospiro mentre la sua nuca si appoggiava, esausta, contro il legno della porta retrostante.

-... sai, conosco moltissimi metodi personali per farti stancare che vorrei riservarti.- propose allettante, pressando le dita contro il muro per trattenersi dal mettergli le mani addosso, pur sapendo che avrebbe trovato il paradiso ad attenderlo: doveva essere calmo e paziente e dimostrare all'altro che avrebbe accettato ogni cosa di lui... calmo e paziente com'era sempre stato prima di incontrare gli occhi malevoli di Alois Trancy.

-Senza contare che, in quanto principe salvatore di una principessa, sarebbe contrario alle fiabe tradizionali il farmi ritornare a castello senza una ricompensa...-

Sfiorò le labbra del biondo con le sue, godendosi appieno il sorriso schietto e divertito che gli rivolse, estremamente pensieroso: -Sarebbe meraviglioso ospitarti nel mio, di castello...-

Snake deglutì, le pupille fiammeggianti come braci ardenti di lussuria, il cuore che pompava talmente tanto sangue e si muoveva talmente veloce che temette potesse schizzargli via dal petto:

-... e tu stesso ammetti che sarebbe un peccato andare contro la tradizione delle favole...-

Il biondo manteneva le braccia dietro la schiena come per mostrare innocenza, il corpo di Snake tanto vicino al suo da farlo sospirare dall'impazienza: baciò, leggero come lo sbattere d'ali di una farfalla, le labbra sottili dell'altro che sapevano di fumo, così inebrianti e morbide.

-... infatti, io non ho mai visto nessuna principessa concedersi prima del matrimonio.-

Con un ghigno divertito abbassò la maniglia della porta retrostante e, prima ancora che Snake potesse prenderlo e farlo suo, il biondo si appoggiò al legno con la schiena fino a scivolare all'interno della sua stanza e, con un ultimo sorrisetto sfrontato, chiudergli la porta in faccia.

Il sedicenne assunse uno sguardo perplesso per qualche secondo non appena le sue labbra incontrarono, invece che quelle di Alois, il legno della porta.

Sbattè le palpebre un paio di volte prima che, realizzando, iniziasse a sorridere divertito per il giochetto che l'altro aveva architettato: felice di aver conosciuto un altro stralcio della sua personalità, depositò un piccolo bacio sulla porta chiusa, sicuro che Alois lo stesse ascoltando.

-Buonanotte, principessina.-

Già si immaginava tutti gli insulti che si sarebbe beccato a chiamarlo così in pubblico e, scuotendo di buonumore la testa, si scostò da li' per iniziare a camminare nei corridoi e tornare nella sua stanza, non vedendo già l'ora di rincontrarlo l'indomani a colazione.

Adocchiò il pacchetto di sigarette ancora pieno nella sua mano ma, nel portarne una alle labbra, il pensiero di quello che era accaduto poco prima riaffiorò nella sua mente.

Assunse uno sguardo malizioso davanti alla sua porta; prima di entrarvi e richiudersela alle spalle, se la sfilò dalla bocca per gettarla, assieme all'accendino e al resto del pacchetto, nel vaso di quell'orribile pianta giusto li' accanto, provocando un rumore sordo.

Forse era un'idea stupida, ma voleva poter sentire sulle sue labbra il sapore del biondo per il maggior tempo possibile.

Sorrise nel ripensarci, un'ultima volta prima di lasciarsi cullare dal sonno che ormai aveva preso il sopravvento sui suoi sensi:

quello era senza dubbio il lieto fine migliore, sia per lui che per Alois.

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'Autrice

 

TANTI AUGURI DOLCE QUEEN! <3

 

Ti auguro tanti meravigliosi giorni come questo, e mi auguro di poterti rimanere sempre accanto, nelle gioie, nei dolori e nelle noie... nelle abbuffate e nelle diete (ehm... si, lo so... l'estate si avvicina e noi ROTOLIAMO.), nelle crush-ossessioni e negli schifi di coppie che butteremmo giù dai grattacieli! ^^

E, a proposito di ship, ecco qui la mia sorpresa! Sei stata la prima ad amare alla follia questa “coppia” e ti ringrazio del sostegno che mi dai ogni giorno! :')

 

Gli speciali/spin-off rossi arriveranno anche su Snake e Alois ma, anche per trattare tematiche un po' diverse, stavolta mi sono divertita a scrivere qualcosa di dolce e romantico :3

Sognare è fondamentale e fa bene al cuore e, ovviamente, ci sono delle piccole pulci nell'orecchio riguardo al passato dei nostri beniamini e del piccolo Luka, pulci che diventeranno certezze nel corso della storia!

Divertitevi in questo pomeriggio estivo e grazie a chi vorrà dirmi cosa ne pensa!<3

Un bacino aloisiano,

 

 

 

-FM.

 

 

 

   
 
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