Nei volteggi atavici in un mattino di maggio libera è l'ape, e dal favo come sempre decolla alla ricerca di una nuova corolla. Nei due segnali che ha per linguaggio libera è l'ape, ché il mondo intero è più facile sentire quando si han solo due cose da dire. Perché sa l'armonia e conosce il coraggio libera è l'ape, e dell'esilio non la tange la pena poiché ape con ape è stretta catena. E se alla Regina deve sempre un omaggio libera è l'ape: incastonata da sempre nei soliti gesti, viva di una vita che tu non crederesti.