Sono tornata con una one-shot romanticona nata da una serata in cui gli zuccheri mi sono saliti a mille. Così ho deciso di aumentare il diabete anche ai nostri due supereroi preferiti. 
Mi raccomando come sempre divertitevi a leggere e lasciate recensioni se avete voglia. Grazie a tutti quelli che continuano a leggere le mie storie e che condividono con me l'esperienza di avere ispirazioni nei momenti più quotidiani della propria vita. 
Nessuno scopo di lucro e questi magnifici ragazzoni non mi appartengono ( peccato)
Un bacione a tutti. 
Alfa_Beta

Sexy Soldier

Eccoli lì alle nove di sera affamati e senza alcuna idea di dove andare a mangiare.
“Se mi avessi ascoltato non avremmo perso la prenotazione delle sette”
Tony alzò gli occhi, era stufo del suo compagno che continuava a lamentarsi.
“Se ci tenevi tanto potevi andare da solo”
“Da solo? Ma che cavolate spari? Piuttosto se a te non andava bastava che lo dicessi”
“Va bene Steve, va bene. Quindi che vuoi fare adesso?”
“Senti lascia stare, mi è passata la voglia”
“Perfetto”
Tony allora si slacciò la cravatta che si era appena messo e la buttò sul letto.
Prese la giacca e la rimise sulla gruccia.
Steve spazientito lasciò la stanza sbattendo la porta. Andò in sala e si sistemò sul divano accendendo la tv e tornando a guardare il documentario sulla guerra che aveva cominciato mentre aspettava che Tony finisse il suo lavoro in laboratorio.
Tony arrivato in sala di nuovo vestito in tuta si fermò a un metro dal divano.
“Io vado in laboratorio…”
“Che novità Tony” sbuffò Steve
“Ma che ti prende?”
Steve spense la tv. Prese la giacca buttata sul divano e si avviò verso l’ascensore
“Niente Tony. Io esco” disse un momento prima che l’ascensore si chiudesse.

Tony tornò al suo laboratorio. C’era un vero caos. Un sacco di scartoffie buttate sulla grande scrivania che aveva portato al centro della stanza per avere più spazio.
Si rimise a leggere i documenti, a firmarli. Valutando investimenti, costi, dati di mercato.
Quelli erano tutti compiti di Pepper, ma dopo che aveva scoperto quello che Tony provava per Steve se n’era andata, lasciando il miliardario nuovamente impegnato con la gestione delle Stark Industries.
Era un lavoro che avrebbe volentieri eliminato dalla faccia della terra. Non era il tipo da mettersi li a spulciare nei documenti, a far quadrare le cose.
Lui inventava macchine, inventava super tecnologie, inventava armature.

La frustrazione era salita a livelli altissimi in quei giorni. Proprio per le nuove invenzioni le scartoffie erano quadruplicate, per non parlare di mostre, fiere, riunioni.
Ora a tutto si unisce anche la litigata con Steve. Ovviamente lui è più importante del lavoro.

Rimane comunque il fatto che non può rimandare sempre. Prima o poi deve anche assumersi il ruolo di dirigente.
 

Il tempo passava e le carte non diminuivano. In compenso il suo mal di testa aumentava sempre più.
A questo aggiungiamo che le sue palpebre cominciavano a chiudersi dalla stanchezza. Ancora una volta non avrebbe finito niente.
Si alzò e andò in cucina a prepararsi del caffè. Di Steve non c’era traccia, provò ad andare a vedere in camera ma era ancora tutto spento e vuoto.
“Friday, Steve com’è uscito?”
“In moto signore”
Il volto di Tony si rabbuiò, se Steve aveva preso la moto vuol dire che era veramente arrabbiato e che aveva bisogno di mettere molti chilometri di distanza da Tony.
-Fa attenzione- scrisse un messaggio al biondo sperando vivamente che non si facesse prendere dalla foga e che gli si chiudesse la vena proprio mentre era in giro di notte in moto e da solo. Va bene il suo ragazzo era Capitan America, ma non si sa mai cosa potrebbe succedere.
Ritornò in cucina per prendere il caffè, non sapeva se inviare il messaggio o no. Non voleva assillare Steve proprio ora che aveva bisogno di spazio. Ci pensò su ancora qualche secondo.
Inviato.
Blin
Sentì lo squillo provenire dal divano.
"Dannazione Steve, ma dove hai la testa?" pensò Tony
Recuperò il telefono del compagno. L’aveva salvato come “Right Patner”, compagno giusto.
Immaginava che non lo avrebbe salvato con nomignoli dolci. Quelli li teneva da parte per quando erano uno davanti all’altro. Ma compagno giusto apparve a Tony anche troppo generico.

“Che fai con il mio telefono in mano?”
Tony si voltò, Steve era in piedi accanto alla tavola con un sacchetto bianco che posò prima di avvicinarsi.
“Ti avevo mandato un messaggio e poi ho trovato il cellulare qui”
“Hai finito di sotto?”
“No ero venuto per il caffè” disse alzando la tazza che teneva in mano
Steve annuì
“Che messaggio mi avevi mandato?”
“No niente” Tony fece per cancellarlo, ma Steve fu più svelto e gli prese il telefono dalle mani.
Lesse il messaggio e guardò Tony perplesso.
“Eri preoccupato?”
“No figurati” mentì Tony
Steve si avvicinò al moro e gli prese dalle mani la tazza, appoggiandola sul tavolino basso davanti al divano.
“Non mi devi mentire Tony, lo sai che ti conosco”
“Allora tu spiegami perché mi hai salvato come compagno giusto sul cellulare, cioè è carino ma mi aspettavo qualcosa di più….romantico…”
Steve sorrise.
“Sai ,quando ancora ero un mingherlino di Brooklyn con Peggy dicevo sempre che aspettavo la compagna giusta. Pensavo fortemente che lei lo fosse. Poi quando mi sono risvegliato ho incontrato te. Mi hai fatto tornare la felicità che avevo perduto. Sei sempre stato al mio fianco per proteggermi, hai lottato per avermi e alla fine ci amiamo. Sei tu il mio compagno giusto. ”

Tony strinse forte il suo Capitano, un abbraccio capace di sciogliere qualsiasi tensione tra i due.
Steve però si allontanò.
“Ho fatto qualcosa che non va?”
“No no!! Volevo solo chiederti scusa per prima. Lo so che in questi giorni è un casino con le Stark Industries. Mi dispiace cercherò di essere più comprensivo.”
Tony sbuffò e gli rispose acido “Si sei stato cattivo, ti comportavi come una checca isterica”
Steve lo guardò malissimo.
“Passerò sopra a questa tua affermazione, ma non sperare che se lo dirai ancora non ci saranno conseguenze”

Tony gli diede una pacca sul fondo schiena mentre il biondo si era girato per raggiungere il tavolo dove aveva appoggiato la borsa bianca.
“Lo so lo so” fece un sorriso sornione “Che c’è nella borsa?”
Steve si girò con una vaschetta bianca e un'altra borsina piena di qualcosa.
“Non abbiamo ancora mangiato, volevo farmi perdonare con 1 chilo di gelato e fragole.”
Tony si illuminò. Andò incontro al biondo e gli diede un bacio sonoro sulle labbra.
Steve dopo aver ripreso fiato disse: “Finito la cena ti do una mano con le scartoffie ok piccolo?”
“Grazie, lo apprezzo molto”
Ed era vero perché tutto quello che faceva con Steve diventava più bello. E’ così quando si è innamorati. Si condivide la propria vita con qualcun altro che saprà renderla degna di essere vissuta.
 

“Una cosa Tony…” Steve si fermò mentre stava tirando fuori i cucchiaini.
“Dimmi”
“Tu come mi hai salvato sul cellulare?” La faccia di Steve era esattamente come quella di un bambino curioso che si pone mille domande.
Tony cercò di mantenere un contegno degno da oscar “Ti ho salvato Blond Angel”
Steve lo prese dal bacino e  lo baciò con foga. Era proprio un romanticone.

Tony invece cercava di registrare un appunto mentale. Si sarebbe dovuto ricordare di modificare il nome del compagno nella rubrica. Anche se comunque era molto restio a farlo.
Angelo biondo era veramente romantico per i suoi standard, ma preferiva di gran lunga quello che aveva veramente:
My super sexy soldier.



spazio autrice: Dopo un gelato come quello che ho mangiato ieri sera era d'obbligo concedere anche a loro di gustarsene uno. facendo la pace per bene <3
Tony rimane il solito mandrillo, ma a noi piace così:3
Bacioneeeee a tutti!!!