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Autore: clarisss95    20/06/2016    0 recensioni
Pensieri di una ragazza che pensa che la vita faccia un po' schifo. Capita mai questa sensazione anche a voi?
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dentro la mia testa.


Lo ammetto. Ci sono volte in cui vorrei svegliarmi e pensare di essere normale. Ma non lo sono, e la gente non fa altro che ripetermi questo ogni giorno.
Come si diventa normale? Come si oltrepassa questa parte della vita? Ma soprattutto, ci sarà mai un’uscita? Io non ne sono sicura, ma c’è una nota positiva in questo. Resto per conto mio, ad ascoltare ogni cosa, a fingere che questo mi vada bene. Ed è così che ho fatto per questi vent’anni della mia vita, sono un’esperta nel fingere. Fingere di non capire. Fingere di non sentire. Fingere di non volere…
Non ho un nome, né un’identità, sono un’incognita all’interno di questo caotico universo che mai sarà conoscibile, nonostante ammetta che la curiosità di poterlo conoscere almeno in parte rimane viva nella mia mente, ho paura che, scoperta la mia identità tutti verrebbero a cercarmi perché sono sempre bell’è zitta al mio posto, e sicuro non si aspetterebbero questo, non si aspetterebbero ciò, non si aspetterebbero che io so parlare. Non sono normale proprio per questo fatto.
Mentre gli altri riescono ad esprimersi, a confidarsi, a parlare tra loro, io mi sento incompresa. Non ho mai avuto una combriccola di amici né qualcuno con cui essere veramente sincera, motivo per il quale rimango sempre da sola, guadagnandomi quel brutto appellativo che non scriverò per niente al mondo.
Ci sono volte che mi sveglio con la voglia di non esistere, e non penso qualcuno si accorgerebbe della mia improvvisa sparizione. Voglio dire, quant’è passato? Due, tre giorni, e nessuno si è reso conto che non sono ancora uscita dalla mia camera tinta schifosamente di rosa – colore che io odio – e di fronte ai miei occhi i due letti delle mie sorelle, uno rivestito dal piumone della carica dei 101 e l’altro con la stessa coperta, ma rosa e con i cuori.
Ecco, anche questo fatto non mi si addice. Odio i cuori. Odio i fiori. E soprattutto odio il fatto di essere una femmina, io, che di femminile posseggo solamente una cosa.
Una volta mi hanno detto che avrebbero voluto conoscermi meglio. In realtà non ci credo, non credo più alle persone né a qualsiasi altra cosa da tempo. Mi hanno fatta così tanto soffrire che non capisco come ancora io faccia a stare in piedi. Ma sono viva, dovrebbe essere questo l'importante. E' importante? Perché ormai non riesco più a distinguere niente. Ho questo buco interiore allo stomaco, nel corpo, in generale, che m'impedisce di fare qualsiasi cosa, di interagire con loro, di esprimermi, e il fatto che a me pare estremamente giusto mi fa riempire di dubbi che sento mai avranno fine. Perciò mi chiedo: "E’ veramente giusto stare in queste condizioni quando non si ha niente?" ma so per certo che tale domanda non avrà alcuna risposta, come le altre mille che ho in testa. Ma va bene così. Dopotutto sono solamente mille parole dentro la mia testa.

 

   
 
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