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Autore: A Girl    21/06/2016    1 recensioni
In questa storia si ritrova un amore non corrisposto, uno di quelli che caratterizzano la vita di tutti noi. Uno di quegli amori così assurdi da farti battere il cuore anche se impossibili. C'è una ragazza ed un ragazzo... lei completamente assorta e lui totalmente estraneo a tutto.
E' una storia vera.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Non ho mai amato particolarmente la pioggia, non ci ho mai trovato nulla di particolare nell’acqua che cade, eppure per molta gente è qualcosa di magico e di spettacolare. Vorrei tanto capirli, vorrei tanto capire perché la pioggia è tanto bella da ammirare. Vorrei tanto comprendere cosa ci sia di tanto ammaliante, desidero provare anch’io stessa quelle sensazioni che portano i più grandi poeti a dedicare le loro poesie a questo fenomeno atmosferico tanto osservato e presente nella vita di ognuno di noi. 
Tutti noi, infatti, almeno una volta nella vita ci siamo soffermati a guardare quelle grandi nuvole grigio-bianche e abbiamo formulato un qualche tipo di pensiero bello o brutto che sia. Ma ancora non capisco perché dovrebbe essere bello guardare quel cielo scuro e triste. Cosa c’è di tanto romantico? Mai lo capirò. Mai sarò in possesso della risposta, mai saprò le ragioni di quei sentimenti e mai conoscerò i fatti che mi aiuteranno a capire tutto questo.

Non so proprio da dove iniziare a raccontare questa storia. Davvero. Non saprei se iniziare col raccontare delle mie emozioni la prima volta che lo vidi oppure dirvi quanto magico sia stato per me parlargli qualche attimo dopo. Magari inizierò dicendovi che è un amore non corrisposto, un amore immaginario che ruota solo da una parte. Magari potrei dirvi che quando lo vedo il mio cuore cerca di uscire dal petto per poi offrirsi inerme a lui nelle sue stesse mani. Magari potrei semplicemente dirvi che il suono della sua voce mi manda in fibrillazione e lo potrei ascoltare per ore, che non posso far a meno di guardarlo senza sorridere e che desidero ardentemente baciarlo. Si magari potrei farlo…
Magari l’ho già fatto.

A essere sincera non ho mai provato qualcosa del genere, è stato tutto un crescendo che forse solo Shakespeare è riuscito a trasmettere in Romeo e Giulietta. Il primo sguardo e l’attrazione fisica istantanea sono stati il preludio di qualcosa di più intenso, il principio di un sentimento assurdo e tutto nuovo. Uno di quei sentimenti che ti fanno tremare le ginocchia al sol pensiero della persona voluta. Uno di quei sentimenti che ti portano alla pazzia senza quella data persona. Uno di quei sentimenti di cui si legge solo nei grandi romanzi. Vorrei davvero sapere cosa sta succedendo al mio povero cuore. Tremo al suo sguardo, la sua voce mi ammalia, e una carezza fugace e involontaria ha fatto in modo che mi si accapponasse la pelle, e quel brivido non ha più lasciato il mio corpo perché appena il mio sguardo s’incrocia con il suo il ricordo affiora sempre con quella stessa intensità da farmi persino paura.
 
Lo incontrai in un giorno di pioggia. Sembra uno stupido scherzo del destino… è proprio la pioggia che ha fatto in modo che noi due ci incontrassimo. Non avrei mai preso il bus se non ci fosse stato quel brutto diluvio quel giorno. Mi sedetti in fondo, come faccio sempre, guardavo il finestrino e poi d’improvviso l’autobus si fermò di colpo ed io fui sbalzata con il corpo in avanti. Ed è li che vidi il suo profilo, stava parlando con un suo amico contento e in pace, indossava dei pantaloni stretti ed una maglietta che gli stava giusta, era a maniche corte; capelli ordinati ma con qualche ciuffo ribelle, pelle chiara e fisico asciutto. . Quel sorriso… quel magico sorriso mi travolse come un onda travolge gli scogli. Sentii una sensazione di calore al cuore e allo stomaco, come quando da bambini riceviamo le coccole della mamma quando abbiamo la febbre alta.
Lo apprezzai immediatamente. Credo di averlo guardato per un tempo che azzarderei dire indefinito
Non so perché si girò, forse perché si sentiva osservato.. incontrando i suoi occhi non potei non rimanerne affascinata.  Lo vidi per bene per la prima volta. Credo di aver pensato immediatamente qualcosa di sconcio, non saprei dire cosa perché di quel momento ricordo solo i suoi occhi e i suoi movimenti aggraziati. La schiena dritta e le spalle rilassante, una eleganza assolutamente innaturale per qualcuno che sta seduto su dei sediolini di plastica scomodissimi. Per fortuna ero nascosta ai suoi occhi cosicché potei ammirarlo tranquillamente per quel piccolo sprazzo di infinito. Credo che il mio cuore ebbe un attimo di incertezza quando lui si girò e vidi per la prima volta i suoi occhi. Essi erano la cosa più bella che avessi mai visto. Grandi, leggermente allungati e chiari e luminosi come la luna piena d’estate. Sinceri ed ammalianti, non potei non rimanere a bocca aperta.

Non succede sempre cosi, alla fine? Tu noti qualcuno, inizi ad apprezzarne qualche particolare, fai qualche commento lusinghiero tra te e te e poi arriva la mazzata. Occhi, voce, mani, un sorriso… diventi completamente indipendente da quei piccoli particolari che ti hanno steso, ed è li che la vera battaglia ha inizio. Il cervello inizia a dirti di ragionare, infondo è solo una persona come tutte le altre ma il cuore ribatte dicendo che è per colpa di quella persona che deve lavorare il doppio quando essa è presente perché inizi ad agitarti e non puoi far lavorare così tanto un muscolo senza una ragione. Lo stomaco invece è in protesta, le fantomatiche farfalle lo riempiono senza permetterti di nutrirti a sufficienza perché esse fanno in modo che lo stomaco vada in ferie e quindi addio energie. Addio fame.

Un solo semplice sguardo può mandare il tuo intero mondo a scatafascio.

Decisi di conoscerlo, spinta dalla paura e dalla smania di sentire la sua voce. Mi avvicinai e gli chiesi una cosa banalissima, neanche ricordo l’argomento. Ricordo solo il suono melodioso della sua voce quando mi rispose. La melodia che scaturiva dalle sue corde vocali accarezzava dolcemente il mio udito, il cuore come sempre si muoveva di energia propria, incontrollabile. Iniziai sul serio ad aver paura che lui potesse il fracasso che esso faceva all’interno di me. Non lo guardai dritto negli occhi quando gli parlai, sapevo che non sarei sopravvisuta al suo sguardo, se solo la sua voce mi provocava uno stato del genere, il suo sguardo mi avrebbe fatto letteralmente impazzire. La sua voce era calma e rilassata, gentile e disponibile, quasi divertita oserei dire.
Sorrisi felice.

Non so se arrivò prima la mia decisione oppure il comando ai muscoli del collo ma alzai il capo , volevo ammirare da vicino il suoi splendidi e grandi occhi.
E come un fiume in piena cancella tutto il paesaggio intorno a se, con un semplice sorriso lui spazzò via per qualche tempo la tenebra intorno al mio cuore, facendolo sussultare.

Certi sorrisi dovrebbero essere illegali.
All’inizio sembrava una semplice cotta, una di quelle che nel giro di un mese passa, per poi ricominciare la volta dopo con la stessa tiritera. Ma più passava il tempo e più capivo che non era una di quelle attrazioni futili e che passano nel giro di una notte. Più lo guardavo più sorridevo, più sorridevo, più abbassavo la guardia. Più abbassavo la guardia più il mio cuore mancava un battito.
Lui non ha la minima idea dell’effetto che ha su di me, non ha idea dell’effetto che possa farmi anche solo la sua presenza accanto a me. Non ha idea di come batta il mio cuore, non ha idea di come le mie mani sudino e di come il mio stomaco si ribelli quando i miei occhi cadono sui suoi.
Si, dopo quel giorno continuai a prendere quel dannato autobus ogni giorno, lui non ha la minima idea di chi io sia, non sa che cosa provo per lui. Ai suoi occhi sono solo una ragazza che ogni giorno forse puoi ritrovare sul tuo autobus.

Per me lui invece è l’evento che aspetto per tutta la giornata. Ogni giorno mi sveglio solo per quei quindici minuti di autobus che ci permettono di stare, anche se solo relativamente, vicini.
Non ho mai amato particolarmente la pioggia…non ci ho mai trovato nulla di interessante nel vedere l’acqua cadere dal cielo.
Mi sono ricreduta, la pioggia è meravigliosa.
  
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