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Autore: fedetojen    22/06/2016    0 recensioni
Era tutto sfocato. Io che rincorro qualcuno. Provo un sentimento di rabbia per chi inseguo. Lo afferro, lo uccido, lo riduco in mille pezzi. Diventa ancora tutto più sfocato.
Cammino ancora tutta sporca di sangue e avanzando mi giro sulla destra e mi guardo allo specchio, vedendo così una bestia sporca di sangue, non una persona. Avevo le sembianze di un cane. O forse no…..Era tutto troppo sfocato. All’improvviso il buio. Non so chi sono, come mi chiamo, quanti anni ho e se ho una famiglia…
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TUTTO EBBE INIZIO DA UN SOGNO.
 
Era tutto sfocato. Io che rincorro qualcuno.
Provo un sentimento di rabbia per chi inseguo.
Lo afferro, lo uccido, lo riduco in mille pezzi.
Diventa ancora tutto più sfocato.
Cammino ancora tutta sporca di sangue e avanzando mi giro sulla destra e mi guardo allo specchio, vedendo così una bestia sporca di sangue, non una persona.
Avevo le sembianze di un cane. O forse no…..
Era tutto troppo sfocato.
All’improvviso il buio.
Non so chi sono, come mi chiamo, quanti anni ho e se ho una famiglia…


TUTTO A SUO TEMPO

 
Non so se sono morta o viva….Ho gli occhi pesanti ma cerco di aprirli. Ho la vista sfocata e mi guardo intorno.
Vedo Thomas che dorme seduto su una sedia con la testa appoggiata vicino a me.
Per quanti giorni sono stata a dormire? Sposto la mia mano sulla bionda ciocca di capelli, che sono davanti agli occhi di Thomas.

Di scatto alza la testa e mi guarda. << Ti sei svegliata!>> mi dice.

<< Da quanto tempo ho perso conoscenza?>> chiesi facendo delle pause.

<< Quasi due giorni. Pensavo non ti svegliassi più.>>il suo viso si fece sereno, non era più tanto preoccupato. Questa cosa rasserenava anche me. Gli feci un sorriso e lui ricambiò con una carezza sul mio viso. Si vedeva quanto lui tenesse a me. Avevo bisogno di forze e dovevo mangiare.

<< Thomas cosa puoi darmi da mangiare? Avrei desiderio di un po’ di frutta.>> chiesi.

<< Dammi 5 minuti che raccolgo qualche frutto, lo lavo e te lo porto.>> così aspettai che ritornasse. Non attesi più di 5 minuti di orologio, e quando entrò aveva una coppa
piena di frutti.

<< So che ti piacciono molto le albicocche. La maggior parte sono quelle poi ho messo qualche mela e pesca. Prendi ciò che vuoi.>>
Ero andata spedita a prendere le albicocche. Ne andavo davvero pazza, e lui lo sapeva meglio di me.

<< Be siccome oggi è un altro giorno. Vuoi che ti racconti qualcos’altro che non sai?>> mi chiese felice.

<< Certo. Voglio sapere tutto!>> gli risposi. Lui si mise a ridere. Devo essere sincera, all’inizio mi stava antipatico. Ma ora non è più così.

<< Be tutto è un po’ troppo. Vorrei spiegarti cosa vuol dire essere un discendente delle Famiglie dei lupi più potenti. ­– Fece una pausa e continuò a parlare – Noi siamo due discendenti di due famiglie potenti e tu sei l’unica rimasta che comanda qui. Ciò vuol dire che hai potere su tutto e tutti, compreso me. Prima vorrei farti vedere una cosa.>> Mi prese per mano e mi fece alzare dal letto.

<< Andiamo in giardino.>> mi disse. Arrivammo in giardino e mi guardò fisso negli occhi e mi disse: << Aspettami qui, arrivo subito. Però mi raccomando non ti spaventare quando mi vedi.>> non capivo. Perché non dovevo spaventarmi? Non chiesi nulla e aspettai.

Lui si diresse dietro a un muro dell’enorme reggia che mi ospitava. Ero curiosa di cosa mi dovesse far vedere.

Dopo alcuni minuti sentii dei passi. Mi girai e gridai: << Thomas sei tu ??>> e invece vidi arrivare al passo un lupo grigio scuro. Rimasi di ghiaccio.
Pensai: “Un lupo? Era questo che doveva farmi vedere?”

<> quello era Thomas? Non credevo ai miei occhi. Così gli chiesi: <>

<< Posso leggerti nella mente solo quando sono in questa forma. E quest’abilità la possiedono tutti quelli discendenti da una famiglia di lupi.>>

Ero curiosa e spaventata allo stesso tempo. Mi avvicinai a lui, mi inginocchiai e lo accarezzai. Aveva il pelo soffice e affusolato, e appena lo accarezzai chiuse gli occhi e abbassò le orecchie. Era proprio bello, sembrava un lupo selvaggio e invece era Thomas. “Mi piace un sacco il tuo colore del pelo.” Pensai io.

<< Quando vedrai il tuo, ti piacerà ancora di più. Il tuo pelo è bianco come la neve. Uno dei più rari.>> Mi rispose lui.

<> Mi disse. Così mi alzai e lui si allontanò.
Ritornò con un sorriso stampato in volto. Si avvicinò e mi prese una mano.

<> Quindi quanti anni avevo?
Spostai lo sguardo dalle nostre mani ai suoi occhi. Occhi grandi e verdi, e gli chiesi: << Quanti anni ho?>>.

<> Che cosa voleva dire con questo?

<> chiesi turbata. Scoppiò in una risata di gusto e quasi non la smetteva di ridere così iniziai a scuoterlo e gli dissi: << E dai cosa intendevi??>> Smise di ridere e mi guardò.

<>

<< Quindi di conseguenza viviamo di più?>> chiesi curiosa.

<< Si per mia fortuna, viviamo di più.>> mi disse.

<< Perché per tua fortuna?>> volevo sapere perché aveva detto per sua fortuna. Dovevo cercare di conoscerlo, visto che dalla botta presa dallo scontro, non ricordavo più nulla.

<< Fortunato…perché posso stare più tempo con la ragazza che amo. >> Rimasi di ghiaccio.

Sapevo che si riferiva a me, e a chi altro sennò noi eravamo destinati a sposarci.
Ancora però ero esitante su tante cose.
Come aveva fatto a trasformarsi? C’era una procedura per fare ciò? Perché ci minacciavano altri lupi? Le mie curiosità non erano ancora finite.

<< Iris, dobbiamo iniziare gli allenamenti.>> Quali allenamenti? Cosa mi ero persa?

<< Di che stai parlando Thomas?>>chiesi.

<< Devo dirti come fare per trasformarti, e dobbiamo allenarci a combattere. Ci alleneremo nella palestra sotterranea. Solo noi due sappiamo l’accesso. Anzi solo io, perché tu te ne sarai scordata….>> mi sentivo in colpa, perché non riuscivo, anche se mi sforzavo, a ricordare.

Appena ci provavo la mia testa iniziava a far male e le fitte aumentavano di intensità fino a farmi svenire.
Mi fece visitare l’immenso giardino che circondava la casa. C’erano un sacco di alberi, e a farci compagnia ci furono anche i cani­­–lupo.
Ogni cane aveva gli occhi diversi, e notai un cane che era tutto nero e intorno agli occhi blu chiari aveva dei cerchi bianchi.

Flash back: era tutto molto sfocato, stavo combattendo e vedo lo stesso cane che mi aiuta. Ma viene ferito alla zampa posteriore.
Ritorno alla realtà, e noto che aveva una fasciatura alla zampa posteriore, indicandola dico verso Thomas: << E lei…>>

<< Lei è Luce, ti ha sempre protetto e accompagnato ovunque. Si è fatta male insieme a te nell’ultimo scontro.>>disse accarezzandola.

<< Me la ricordo.>> gli dissi.
Vidi negli occhi di Thomas una luce diversa. << Davvero te lo ricordi ??>> mi disse con aria felice.

<< Si, ho avuto un flash back quando ho visto Luce. Vieni qui, Luce.>>
La chiamai a me e senza esitare, si diresse verso di me senza farmelo ripetere due volte. Si avvicinò e si distese con il muso appoggiato sulla mia gamba.

<< Gli piace quando tu le gratti la testa. Ti vuole un mondo di bene Luce.>> mi disse Thomas.
Mi avvicinai con la mano e le grattai la testa. Eccome se le piaceva, tanto che non smetteva più di scodinzolare. Con quegli occhi parlava.

<< Senti, ma lei mi segue?>>chiesi a Thomas.

<< Lei ti segue ovunque. Sente solo i tuoi ordini, se gli ordino qualcosa mi guarda e basta. E’ la tua compagna fidata.>>

Meglio così, pensai. La cosa migliore era non rimanere soli all’inizio.

<< Thomas io vorrei andare dentro così mi cambio le bende alle gambe e al braccio.>>

<< Ok vai pure. Ti aspetto all’ora di pranzo.>> Gli feci un sorriso e mi alzai.

<< Vieni Luce.>> Luce si alzò e mi seguì al mio fianco destro.
Mi diressi dentro casa e andai in stanza e come mia ombra, avevo Luce.


Thomas versione Lupo

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