Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Hufflebubble    22/06/2016    3 recensioni
Per festeggiare i cinque anni dalla fine della seconda Guerra magica, viene dato un ballo in costume a Hogwarts. E sulle note di un valzer si possono fare degli incontri del tutto inaspettati...
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Neville Paciock, Ron Weasley, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
valz

Capitolo 1

Il 2 maggio 2003 ci sarebbe stato un ballo. Così aveva deciso Harry Potter, da un anno Ministro della Magia. Si sarebbe tenuto in Sala Grande a Hogwarts, e sarebbe stato a tema. Di quale tema si trattasse, non si seppe fino a poche settimane prima, quando il Ministro disse che avrebbe voluto un ballo in stile settecentesco.
Harry aveva invitato un sacco di gente a presentarsi, voleva che fosse un'occasione di festa. Festa per celebrare i cinque anni dalla fine della guerra, dalla sconfitta del Signore Oscuro e per ricordare tutti insieme quelle persone che avevano dato la vita per portare la pace.
E soprattutto, voleva che ognuno degli invitati fosse in costume. Ma la cosa fondamentale era che i costumi li nascondessero talmente bene da non renderli riconoscibili.
 
* * *
 
«Harry è diventato matto! Perché mi devo mettere sta roba? Sono ridicoli questi vestiti! Io mi nascondo, non mi presento, mi do malato, digli che un ippogrifo mi ha strappato una gamba a morsi, o inventati tu quello che vuoi…!»
«Ronald, smettila di lagnarti, il ballo sarà sicuramente divertente! E, se proprio lo vuoi sapere, il tema settecentesco gliel'ho suggerito io!»
«Cooosa? Ma sei impazzita anche tu? Quindi è colpa tua se mi devo mettere sta parrucca orrenda! Miseriaccia, Hermione!»
«Certo che non sono pazza! Ho sempre sognato di partecipare a un ballo del genere. Quando ero piccola guardavo film in costume, e fantasticavo sul trovarmi là in mezzo… E non parliamo di film e libri sulla principessa Sissi…!»
«Film? Cosa sono i film? E Sissi chi…?»
«Lascia perdere, Ron, e muoviti con quel costume che se no faremo tardi! Dai, vieni qua che ti sistemo quella parrucca. Hai capelli rossi che ti sbucano ovunque, e sarai tutt'altro che irriconoscibile.»
«Senti, non è colpa mia se…»
«Ronald, taci e vestiti!»
 
* * *
 
Quando Hermione e Ron arrivarono a Hogwarts, c'era già parecchia gente. Molti stavano arrivando con le carrozze trainate dai Thestral, altri erano già davanti agli scalini pronti a entrare, e altri ancora sostavano nel Salone d'Ingresso in attesa che cominciasse la serata. Per l'occasione, tra il castello e il Lago Nero era stato creato un labirinto, degno delle più sfarzose residenze antiche.
La Sala Grande, già molto bella normalmente, era magnifica quella sera. Si aveva l'impressione di essere tornati davvero nel 1700. I quattro tavoli della case erano spariti; in un angolo c'era un'orchestra completa che stava accordando e preparando gli strumenti. Lungo un altro lato c'era un lunghissimo tavolo per il buffet. E lungo il perimetro c'erano tanti piccoli tavolini rotondi. A Hermione fece venire in mente quella lontana sera del Ballo del Ceppo. Sorrise al ricordo, che sembrava appartenere a secoli prima.
Hermione si guardò in giro, e vide che tutti i presenti si erano impegnati moltissimo con i costumi. E notò inoltre che così mascherati non riusciva davvero a riconoscerne nessuno. Le uniche due persone che era riuscita a individuare erano il piccolo professor Vitious, con un costume in miniatura, e Hagrid, vestito però con il suo solito pastrano scuro. Sarebbe stato ben difficile trovare qualcosa della sua taglia.
 
Alle nove, quando tutti gli invitati erano ormai arrivati, vennero fatti accomodare in Sala Grande. Harry, anche lui in costume ma riconoscibile a causa degli occhiali rotondi e dalla cicatrice, stava in piedi dove solitamente si trovava il tavolo degli insegnanti, e aspettò che tutti entrassero. Dopo aver amplificato la voce con la sua bacchetta, prese la parola.
«Prima di tutto, vorrei ringraziare ognuno di voi per essere presente in questa particolare serata. Ora, so che tutti non state più nella pelle e volete cominciare a ballare, quindi non starò qui a tediarvi con discorsi e parole, per quelle ci sarà tempo più tardi. Vi chiedo solo una cosa. Divertitevi! Danzate, mangiate, ridete! Questa sera è un'occasione di piacere e allegria, e dovete divertirvi! Se Fred, Tonks, Remus e tutti gli altri vi vedessero, vorrebbero sicuramente che usciste da qui con le pance piene e i piedi doloranti dal gran ballare! E quindi ora dico solo più… Che siano aperte le danze!»
Harry andò verso le altre persone e prese Ginny per mano, riconoscibile solo per i capelli rossi. Si misero al centro della Sala e, non appena l'orchestra iniziò a suonare, cominciarono a danzare sulle note di un valzer.
All'inizio erano i soli in pista, ma poco dopo alcune coppie presero a ballare. Finiti i primi momenti di timidezza, e seguendo l'esempio dei ballerini più coraggiosi, pian piano quasi tutti si unirono alle danze.
Hermione prese un riluttante Ron per mano e andò verso Harry e la sua migliore amica. Ron avrebbe volentieri evitato di ballare, ma sia Harry che la sua fidanzata lo avevano obbligato. Così prese Hermione e provò a muovere qualche passo. La ragazza, che sapeva dell'incapacità di Ron verso il ballo, lo afferrò saldamente in vita con una mano e condusse lei i movimenti.
Man mano che ballavano, la ragazza cercava di non fare caso ai piedi di Ron che continuavano a pestare i suoi, portando l'attenzione sugli altri ballerini. Le donne avevano maschere sugli occhi e molte portavano delle voluminose parrucche, che rendevano i tratti irriconoscibili. A un certo punto chiuse gli occhi per qualche istante, e le sembrò di trovarsi in una favola.
Dopo il primo valzer, Ron le disse che voleva andare a mangiare qualcosa.
«Tanto per cambiare, tu pensi solo a mangiare!» sbuffò Hermione, che era troppo presa dalla serata per avere fame. Si diresse così verso un tavolino vuoto in un angolo, e aspettò che il fidanzato finisse di rimpinzarsi.
Ron non era ancora tornato, quando un ragazzo (o un uomo, chi lo sa?) si diresse verso di lei e le chiese di ballare. Senza esitazione, gli prese la mano e si tuffarono tra la folla di ballerini.
Hermione trovò molto più piacevole ballare con lui che con Ron, perché era molto più sicuro e non le pestava i piedi in continuazione. Lo osservò per bene negli occhi e forse capì di chi si trattasse.
«Neville…?»
«Mannaggia, mi hai scoperto! Era così facile riconoscermi?»
«Calcolando che ci vediamo tutte le settimane, era quasi impossibile non riconoscere quel sorriso da mascalzone che ti ritrovi!» rispose sorridendo Hermione, grata che il suo amico fosse capace di ballare.
 
La serata continuò tra danze e buffet. Hermione ballò con diversi altri ballerini, che però non riuscì mai a riconoscere. Le sembrava proprio di trovarsi in un sogno, e anche quando si riposava a un tavolino, osservare gli altri le faceva venire in mente le foto del carnevale di Venezia che aveva visto diverse volte su qualche giornale Babbano. Si divertì anche con Ginny a decidere quale donna avesse il vestito più bello. La scelta fu parecchio difficile, ma alla fine optarono per una donna che aveva un sontuoso vestito rosso dall'ampia gonna, una maschera dello stesso colore che le copriva occhi e naso, e i capelli scuri raccolti a chignon.
 
Verso le undici e mezza, quando Hermione stava ballando con Harry, uno dei musicisti si alzò e disse di cambiare partner e sceglierne uno casualmente tra quelli più vicini. Ci fu un po' di scompiglio tra i ballerini, che cercavano di trovare qualcun altro con cui ballare. Hermione si diresse verso un uomo, poco distante da lei, vestito come un militare dell'esercito inglese del '700. Indossava una giacca rossa, pantaloni bianchi e stivali neri alti fino a ginocchio. Una parrucca nera e una maschera sul viso (anche se ben poco c'entrava con il costume) completavano il tutto.
Hermione l'aveva già notato dall'inizio della serata, perché quella giacca rossa era piuttosto vistosa, ma era rimasto per la maggior parte del tempo seduto a un tavolo in modo che fosse il più possibile nascosto dalla vista. Era solo da alcuni minuti che si era unito ai ballerini.
La ragazza gli si avvicinò, timidamente. Lui, senza sorridere, le cinse la vita. La sua presa era forte e salda. La attirò a sé. Iniziarono a ballare. Lui era sicuro di sé, e per tutto il ballo non disse una parola. Hermione lo osservò. Era sicuramente un uomo, perché quelle rughette attorno alla bocca non potevano essere di un ragazzo di poco più di vent'anni. Anche la sua mano era quella di un uomo. Ciò che la incantò furono i suoi occhi. Erano neri come il carbone. Pensò che non aveva mai visto degli occhi così, profondi e quasi tristi.
Il brano terminò, e Hermione fece per lasciare il suo ballerino e dirigersi nuovamente verso Ron, ma il suo misterioso cavaliere strinse la presa e le impedì di allontanarsi. L'orchestra ricominciò a suonare, questa volta un lento. L'uomo la strinse ancora di più a sé, tanto che faticava a muovere le gambe per paura di dargli una ginocchiata. Muovevano appena i piedi. Hermione si abbandonò completamente a lui. Sentiva la sua mano forte e calda sulla sua schiena, e la musica era quasi ipnotica. Non si rendeva quasi conto di muovere i piedi, evidentemente il suo corpo faceva tutto da solo senza che lei lo comandasse. Chiuse gli occhi, e si immerse nelle fortissime emozioni che provava in quel momento. Sentiva il fiato caldo dell'uomo vicino al suo orecchio. Fu quasi tentata di appoggiare la testa sulla sua spalla, ma quel briciolo di razionalità che aveva conservato, ma che minacciava di sparire da un momento all'altro, le suggerì che era meglio evitare.
La temperatura era salita parecchio in quegli ultimi minuti. O forse era lei che aveva iniziato ad avere parecchio caldo…? Il contatto con il corpo del suo cavaliere la infuocava, e non voleva staccarsi da lui, il quale aveva un effetto magnetico su di lei. Sperò che quella musica non finisse mai, avrebbe voluto continuare a ballare con lui per tutta la notte, e più di tutto non voleva sottrarsi a quel forte contatto.
Il brano però volse lentamente alla fine. Un'ultima nota ed ecco che tutti si fermarono un momento per riprendere fiato. Il cavaliere si staccò da lei, le fece un profondo inchino e si diresse verso l'uscita della Sala Grande. Hermione rimase in mezzo alla Sala a cercarlo con lo sguardo, ma lui era sparito. Si sentiva accaldata e frastornata. Quel momento perfetto si era infranto con le ultime note, come un vaso di vetro che cade a terra ed esplode in mille pezzi.
Vide le persone attorno a sé come al rallentatore, quasi sfocate. Forse aveva bisogno di un po' d'aria. Senza far caso a dove fosse Ron, si diresse verso il Salone d'Ingresso. Uscì dal grande portone, scese i gradini. Alcuni invitati erano seduti sulle panchine a conversare, altri erano vicini all'ingresso del labirinto.
Hermione si diresse verso una panchina momentaneamente libera, su cui si sedette. Utilizzò il ventaglio (che era compreso nel costume che aveva affittato) per farsi un po' d'aria. Non le era mai successo di perdere così il controllo. Sperò che l'aria frizzante della sera primaverile la aiutasse a tornare in sé.
Stava pensando a cosa potesse fare Ron in quel momento, quando vide un bagliore rosso vicino all'ingresso del labirinto. Era il suo ballerino misterioso.
Cercando di non farsi vedere, si diresse anche lei verso le alte siepi. Voleva scoprire a tutti i costi qualcosa di più su quell'uomo.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Hufflebubble