Dolce pensiero

 
 


 
“Perché ti piacciono i dolci?” chiese a suo fratello un quindicenne Thor una volta arrivato a tavola e sedutosi al suo fianco.
“Perché invece a te piace la carne?” domandò di rimando Loki posando gli occhi verde trifoglio su quelli azzurro fiume dell’altro.
“Bè perché è saporita!” disse prendendo appunto una coscia di agnello per poi dargli un morso vorace.
“Nient’altro?” lo guardò scettico Loki.
“È nutriente, contiene calcio, ferro e vitamine! Adatte per il fisico!” gli rispose Thor masticando il boccone.
“Capisco” rispose di rimando il minore.
Dopo che Thor ebbe finito il cosciotto riprese:
“Perché ti piacciono i dolci?” ridomandò.
“Perché mi affascinano, sono uno diverso dall’altro: caldi, freddi, piccoli o grandi, con sapore e consistenza completamente diversi a uno a uno ed è come se vedessi, giudicassi ogni asgardiano che mi si presenta” si bloccò per prendere una tortina poi continuò, “e questo mi fa pensare che forse saprò essere un re degno” concluse guardando profondamente il dolcetto.
Thor dinnanzi a quel discorso rimase a bocca aperta.
Sapeva che suo fratello era molto profondo, ma non così tanto da preoccuparsi e interessarsi per persone che neanche lo consideravano.
“Solo questo?” chiese poi, risvegliando il fratello dai suoi pensieri.
“Direi anche perché sono buoni…” arrossì Loki sussurrando per non far sentire la sua golosità.
Cosa che fece molto ridere Thor che gli diede una poderosa pacca in mezzo alle scapole facendolo piegare appena sul tavolo.
“Non vergognarti fratello, i tuoi gusti sono buoni e giusti, gioisci per questo!” sorrise poi facendo sorridere lieve Loki.
“E poi credo che se tu vuoi arrivare al trono con questi pensieri, sarai un grande re!” aggiunse stupendo il minore che lo guardò con palpebre spalancate.
“Davvero?” domandò quindi emozionato per tale annuncio.
“Certo! Questo significa che non devo essere da meno! Preparati fratello, mi impegnerò ancora di più per ascendere al trono e innalzare le mie veci!” proclamò ghignando Thor battendo un pugno sul tavolo, cosa che fece pure Loki pieno di fuoco di sfida.
 
Dopo cena una volta raggiunte le camere, Thor prima di entrare nella sua che si trovava affianco a quella di Loki, lo chiamò prima che aprisse le ante.
“Loki basandoti su quello che hai detto, che dolce sono io?” chiese serio.
In un primo momento di sconcerto Loki non rispose, poi ci pensò su e disse:
“Tu puoi essere un qualsiasi dolce Thor figlio di Odino”
“Cosa?”
Non dando una vera e propria risposta, il Dio smeraldo scomparve nelle sue stanze lasciando il Dio del cielo confuso entrare nelle proprie.
Loki a dir la verità il sapore che rappresentava appieno Thor ancora non l’aveva trovato, lo avrebbe scovato solo qualche anno più in là, disteso sopra il ponte di immensi colori, sapore che sapeva di metallo e sconfitta, denso come le lacrime che gli scendevano lungo il viso, sapore di colore rosso come il mantello che ondeggiava al vento freddo della tristezza del nuovo erede tutto.
Sapore che sapeva della fine di gustare immensi sapori, anime e sogni, sapore che sapeva del suo declino nel buoi immenso baratro di dolci stelle.
 
 
 





 
 
Angolo autrice!
Rieccomi nel forum di Thor!
Vi propongo una storia in cui i cuori di questi fratelli da giovani vedevano in positivo il loro futuro.
Cosa ne pensate? Fatemelo sapere!
A presto!
By animedoro