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Autore: Dany Art 99    23/06/2016    1 recensioni
Eccomi tornata con una nuova storia... questa qui è ispirata al videogioco IB, che ho sempre amato molto... spero che vi piaccia come è piaciuta a me.
è stata contestualizzata al gioco ma ho cambiato qualche caratteristica dei personaggi come l'età.
-Dal testo:"
-Ib..vieni- disse la stessa voce nella testa della ragazzina; Ib allungò la mano libera verso la tela e si aspettò di sentire il tessuto ma era come infilare una mano in una finestra aperta.
La mano di Ib spariva appena varcava la soglia del quadro; -entra..- le disse di nuovo la voce dolce; Ib stava per tirare via il polso quando una mano calda le avvolse il polso e la tirò dentro il quadro totalmente.
Il buio l'avvolse e Ib cadde in un vortice stringendo con tutte le sue forze la rosa rossa.
Quando la terra arrivò una voce parlò ma non era più nella sua testa, -benvenuta Ib- disse un ragazzo."
Genere: Avventura, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Garry, Ib, Mary, Weiss Guertena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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visto che mi è stato richiesto ho voluto scrivere un altro piccolo capitolo finale per chiudere la storia anche se scriverla mi è piaciuto molto. vi lascio alla lettura un bacioneeee
[Revisionato]

 

..2 anni dopo...

 

Il vento soffiava fra i capelli castani della ragazza che dondolava sull'altalena.
Gli occhi chiusi e le ciglia lunghe che le sfioravano gli zigomi; il ragazzo dai capelli lilla era seduto per terra con la schiena appoggiata al tronco dell'albero.
-Sai credo che ai miei cominci a piacere- sussurrò la ragazza fermandosi; -sono ormai due anni che stiamo insieme, era anche ora- disse il ragazzo ridendo leggermente.
-Sai com'è mio padre- disse Ib sorridendo, si girò verso di lui e sorrise.
-Beh, ne vale la pena- sussurrò lui alzandosi ed andandole dietro accarezzandole i capelli all'indietro.
Le baciò la spalla, poi il collo e poi la ragazza si girò e trovò le sue labbra, così morbide e così calde.
Lei si sbilanciò per cercare un contatto più vicino e gli cadde sopra, lui la afferrò e appoggiò la testa sull'erba mentre rideva con la ragazza.
-Ti amo- sussurrò lei sfiorandogli i capelli, lui la guardò e le accarezzò lo zigomo e passandogli il pollice sulle labbra.
Lui invertì le posizione alzandosi su gomiti per non pesarle e le sfiorò il naso con il proprio, - anche io, piccola Ib-,lei lo guardò, -piccola? Ho solo due anni in meno di te!- disse lei sorridendole, -per me sarai sempre la mia piccola, coraggiosa, incendiaria Ib- disse lui baciandole rispettivamente entrambe le guance e le labbra per ogni aggettivo.
-Non mi piace ricordarmi l'ultima parte... non volevo essere un'incendiaria- sussurrò la ragazza abbassando lo sguardo.
-Ci hai salvato... mi hai salvato, me e tuo zio, non devi pensare a quello che è successo... ti ho detto è finito- disse il ragazzo mettendosi a sedere con lei in braccio.
Le diede un bacio in fronte per calmarla e la vide chiudere gli occhi a quel contatto; -lo so.. ma anche quando passo davanti a quella serra... mi sento come ..come se mi stesse osservando- disse la ragazza guardandolo.
-Non ti sta guardando.. è morta Ib, se n'è andata- disse Garry sfiorandole con il viso la spalla scoperta.
-Forse... non so, forse non l'ho superato tutto qui- disse Ib cercando di convincersi, -sì, forse- disse il ragazzo, -anzi sicuramente- aggiunse dopo guardando gli occhi rossi della ragazza.
Garry ripensò alle prime notti dopo tutto quello che era successo... a lei che le si stringeva contro in preda agli incubi, a come si irrigidiva quando passavano anche se sovrappensiero davanti alla serra.
Forse non lo avrebbero mai superato del tutto, ma anche dopo due anni... Mary era ancora presente nelle loro menti.. nei loro sogni come se la sua presenza non volesse lasciarli.
L'indomani Ib sarebbe tornata a casa con i suoi genitori e Garry sarebbe rimasto lì con Guerteva, ad aiutarlo in casa o con le nuove mostre che stava per organizzare.
Dopo quello che era successo, lo zio aveva ritrovato la sua vena artistica e i suoi quadri stavano andando a ruba.
Ogni mese ed ad ogni festività Ib e i suoi genitori andavano dallo zio e finalmente la ragazza e Garry passavano qualche tempo assieme ma di certo non gli bastava.
Garry pensava molto spesso a trasferirsi vicino ad Ib ma appena accennata l'idea a lei, Ib l'aveva fatto desistere, quella era la vita che amava, in mezzo all'arte alle mostre e di certo non gliela avrebbe fatta rinunciare per stare più tempo assieme.
L'amore non era porre la felicità dell'altro davanti alla propria?
Quindi ogni volta che si vedevano, contavano ogni secondo per goderselo appieno e vivere nell'attesa del momento seguente in cui si sarebbero visti.
Le accarezzò i capelli mentre lei gli si poggiava contro con la testa sulla sua spalla,-vorrei che questi momenti non passassero mai sai?- mormorò lei con gli occhi ancora leggermente socchiusi.
-Si lo so.. ma forse Guerteva aprirà una mostra vicino a te.. dovrebbe starne parlando adesso con i tuoi... ed io non ti ho detto niente... ma- mormorò lui girandosi leggermente verso di lei.
-Ma?- domandò Ib, -ma forse ti vorrebbe come aiutante all'organizzatore...- mormorò lui sorridendo, lei sorrise e le luccicarono gli occhi – e chi sarebbe l'organizzatore?- chiese, lui rise e la baciò.
-Davvero non lo sai?- mormorò lui, -no... a quelle che ho visto di firmava solo come “G” -mormorò la ragazza, -G come ..?- chiese lui alzando le sopracciglia.
-Garry? Sei tu l'organizzatore?? E non mi dici niente!- mormorò lei incrociando le braccia e chiudendo gli occhi.
-eh si- mormorò lui, lei girò il viso e fece la finta offesa serrando le labbra e gli occhi.
-Sei arrabbiata?- mormorò lui chinandosi per baciarla la guancia, lei non rispose ma strinse di più le braccia al petto, -mm... fai la finta arrabbiata eh?- chiese spostando le labbra sul collo per baciarlo lentamente.
Ib deglutì... non le piaceva perdere il controllo anche se era per Garry.
-Tieni ancora duro?- mormorò lui con tono suadente avvicinandosi all'angolo delle sue labbra, -mm..- mormorò lei, lui rise in quel modo che a lei faceva imbestialire e appoggiò le labbra contro le sue spingendola con forza.
Lei non rispose subito al bacio, serrò ancora per qualche istante le labbra ma poi si dovette abbandonare e le aprì leggermente .
Infondo quello era esattamente ciò che la faceva sciogliere.
Si strinse al ragazzo infilandogli una mano fra i capelli mossi e ridacchiò -beh... sai che sono un asso a tenere il muso se lo voglio- disse lei guardandolo negli occhi .
-E io sono un asso a fartelo togliere. Ecco. Direi che siamo la coppia perfetta- disse lui togliendole una ciocca di capelli da davanti il volto.
-Quindi.. magari potremmo ospitarvi noi questa volta... - disse Ib sorridendo, -e magari potrei introfularmi in camera tua la notte....- disse lui in tono suadente.
-Tu sai che mio padre farà la guardia carceraria e che tu ti dovrai accontentare del divano letto in soggiorno vero?- disse lei ridacchiando.
-Si. Ne sono consapevole...- ridacchiò lui e le diede un altro bacio.
Meglio di così non si poteva stare..
anche se due occhi continuavano ad osservarli.
Due occhi verdi e vendicativi.
Ma questa sarà un altra storia.



grazie per avermi seguito fino a qui:) un bacione, 
Dany 

   
 
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