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Autore: stimu    24/06/2016    0 recensioni
cosa voleva il nonno di takishima da me?sa per caso del mio segreto,eppure non avevo ancora rivelato a nessuno.
nemmeno a Kei.
mi sento una grossa stretta al cuore,forse era giunto il momento tanto atteso.
erano l'ultimi giorni della Special A,perche da li in poi le loro strade si sarebbero divise per sempre.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Incompiuta
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Quella sera Hikari non si sentiva affatto bene. Aveva superato brillantemente gli esami per prendere il diploma,pur sempre arrivando seconda. Dopo Kei Takishima. Altronde lui era il suo rivale da quando erano bambini,anche se nei ultimi anni i loro rapporto si era sbocciato in qualcosa di più di semplice rivalità. Lo amava con tutta se stessa,perché lui era l’ostacolo che doveva superare. Ma quella sera non era sola a casa,anche se i suoi genitori erano partiti per una vacanza. Conosceva bene uno dei due uomini,mentre l’altro poteva solamente immaginarselo chi fosse. -Aoi- la mia voce si spezzo a pronunciare il suo nome,mi fece rifiorire i ricordi di come aveva portato via Takishima. -signorina Hanazono,e un piacere conoscerla finalmente- la voce dell’altro uomo era cosi fredda,che mi fece venire i brividi. -che cosa vuole da me signor Takishima?- gli dissi con un tono di sfida,pur sapendo che in quel momento non era nella posizione di fare certi giochetti,con un uomo come lui. -sono a conoscenza di una cosa che nemmeno mio nipote è a conoscenza,signorina Hanazono.e quindi mi chiedevo se per caso lei fosse interessata alla mia offerta- le sue parole mi gelarono il sangue,come poteva sapere di quel piccolo segreto che nelle ultime settimane la divorava dentro. Non aveva fatto parola a nessuno,ne alla sua migliore amica Akira e soprattutto nemmeno a Takishima. Mi sentivo completamente pietrificata ed ero alle spalle al muro. Questa volta nessuno poteva salvarla nemmeno il suo amato Takishima. Quando si sveglio Kei aveva una strana sensazione come se fosse successo qualcosa. Si vesti con tutta calma per poi andare in cucina dove si stupì della presenza di Aoi –che ci fai tu qui?- la sua presenza non portava mai buone notizie,anzi lo considerava come una catastrofe. Perche se lui era li vuol dire che suo nonno non si era ancora arresto di portarlo a Londra,ma lui aveva preso la sua decisione voleva rimanere qui insieme a Hikari,almeno che lei non decidesse di seguirlo. Ma lui sapeva già la sua risposta,lei non aveva nessuno intenzione di lasciare i suoi genitori tanto meno i suoi amici. Anche se non aveva ancora deciso quale università scegliere,e nei ultimi mesi gli avevo messo un po’ di pressione sul fatto di doversi scegliere al più presto,procurandogli degli sbalzi di umore impressionanti. Un po’ per causa mia che gl’avevo messa alle strette per scegliere la università e per l’altro canto l’impegno che ci metteva per superarmi agli esami. -buon giorno signorino,sono venuto con suo nonno per vederla a prendere il diploma- fece una pausa lasciando una piccola smorfia che sembra un sorriso compiaciuto- e un momento importante per lei,e non potevamo mancare ad un evento simile.- quella sua espressione mi procurava solamente fastidio,avrei voluto spaccagli la faccia. Ma sapevo che poi avrei dovuto avere a che fare con il nonno,e non avevo la minima voglia di vederlo. Optai nell’ignorarlo. Tanto non servirebbe a niente sporcarsi le mani in un evento come questo,doveva assolutamente vedere Hikari,solo lei riusciva a dargli conforto quando si sentiva nervoso. Quando entrai nella grande serra senti urlare qualcuno. Era Akira che stava distruggendo ogni cosa che gli fosse a tiro,e piangeva a dirotto. Anche gli altri erano tristi e anche Megumi piangeva in silenzio in un angolino lontana dai altri. -MA PERCHé!perchè ci fai questo HIKARI!!- nel sentire pronunciare il suo nome,corsi da loro in preda al panico,cosa gli sarà successo. -dov’è Hikari?che cosa è successo?Tadashi spiegami che cavolo sta succedendo!- ma tutti i presenti erano troppo impregnati a piangere, perfino Ryuu che era il più responsabile di tutti loro dava pugni al muro. Mentre Jun era pietrificato con uno sguardo assente,come se fosse morto mentre la povera Sakura lo chiamava preoccupata piangendo a sua volta. Tadaschi guardava sconvolto Akira che distruggeva le sue adorate tazze da the,non sapeva cosa fare per consolare la sua povera ragazza. -Ragazzi- la voce della preside blocco tutti i presenti verso di lei.-Dovete venire a prendere il diploma—ma mamma ma il diploma di Hikari?-chiese Tadashi con un filo di voce. -gli sarà spedito dove mi ha chiesto di mandarglielo,ma adesso vi prego di seguirmi. lo so che siete sconvolti perché la vostra amica non verrà alla cerimonia. Ma dovete essere forti- non riuscivo più a controllare la rabbia che mi stava esplodendo dentro. -volete dirmi perche cavolo Hikari non verrà alla cerimonia oggi?!- tutti gli sguardi erano finalmente concentrati su di me. -Hikari ha avuto una borsa di studio e dovuta partire oggi,e non ha voluto dirci dove andava!- fu la voce di Akira a rompere il silenzio in piena crisi tra lacrime e singhiozzi. -ci ha solamente lasciato questa lettera dove dice che era giunta l’ora di separarci,e questa e la tua Kei.- mi disse in fine Ryuu dandomi in mano una lettera con sopra il mio cognome. Era la scrittura di Hikari,conosceva quella scrittura perché la guardavo sempre quando prendeva appunti o quando studiava. Sento il cuore tremare in una morsa di dolore,come se in quel momento qualcuno mi avesse appena estratto l’organo dal mio corpo. Apro la lettera con le mani sudate e tremanti. Io Kei Takishima per la prima volta nella mia vita avevo paura. Sento pungermi gli occhi,mi trattengo le lacrime con tutta la forza e la volontà che avevo in corpo,non potevo permettermi cedere a un pianto senza prima leggere e capire bene quelle che c’èra scritto in quella busta. Mio caro Kei, mi dispiace di non esserci alla cerimonia dei nostri diplomi,ma ho avuto una borsa di studio che non potevo rifiutare. E non ti dirò dove vado, perché ho paura che tu mi possa venire a cercare e riportarmi a casa. Queste e una delle cose che devo farcela da sola,senza il tuo aiuto e soprattutto senza che tu mi salvi ogni volta. Ho bisogno che tu in qualche modo appoggi la mia scelta,e ti supplico di non esse ne triste ne arrabbiato. Voglio che tu sia felice,che tu faccia le tue scelte perché lo desideri tu e non perche ti venga imposto. Mi mancherai tantissimo,anzi mi manchi già e non ho mai amato nessuno a parte te. E spero che un giorno troverai un altro amore,che ti possa rendere felice e che sia alla tua altezza. Ti amerò per sempre Hikari. Rilessi più volte quelle sue ultime parole,senza accorgermi che ormai le mie guance erano zuppe delle lacrime che stavo versando. In quel momento era come se fossi già morto,solo che respiravo ancora.
   
 
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