Anime & Manga > Magi: The Labyrinth of Magic
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Autore: Kanae_    25/06/2016    1 recensioni
Yamuraiha perde la memoria a causa di un evento passato voluto dalla sorte, e se ciò le ha recato una gran ventura o avversità?
[ Non voglio spilerare nulla, per questo ho scritto come "trama" solo due parole messe in croce, buona lettura!
I capitoli verranno aggiornati una volta a settimana.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sharrkan, Yamuraiha
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Come mi ero ritrovata in quella situazione? Un semplice rebus: Dopo che conclusi lo spettacolo ordinario della serata, Sharrkan venne inaspettatamente da me ringraziandomi e a mia meraviglia, mi diede un abbraccio, ed oltre che a lasciarmi turbata e in un attimo completamente giubila, sentivo che qualcosa stava riaffiorando fra i miei sentimenti, qualcosa che neanche io sapevo decifrare con esattezza, una cosa era certa, era la prima volta che provavo una cosa simile, ed ora, dopo aver alzato un po' troppo il gomito con le bevande, ero in quella situazione assai disagevole, ovvero; ero di spalle all'albino, interamente accasciata su di lui, più che brilla, e con le goti che mi andavano a fuoco insistevo col sparare sentenze inutili nei suoi confronti, andava avanti da circa dieci minuti, gli alcolici non mi portavano direttamente all'essere ubriaca, anzi, non ero poi un tipo così gracile o debole, affatto, ma ogni tanto mi prendevo la grazia di approfittarne.

 

« Neh maghetta, vuoi restare tutta la serata qui a farneticare idiozie o magari, per puro caso, vorresti tornare anche tu, come me, nella tua camera a farti una bella dormita?! »


 

Proferì ormai, probabilmente, esasperato l'individuo sotto le mie torture, aggrottai le sopracciglia e cercai di rubargli il calice ancora del tutto ripieno dalle sue possenti mani, senza sibilare alcuna risposta alla sua domanda, lo sentii sospirare.


 

« Niente da fare, mi toccherà portarti come l'ultima volta ».


 

E così fu, approfittando della mia posizione, prese le mie cosce e in attimo ero sulle sue spalle, iniziando ad indurci verso l'uscita, ovviamente non restai nel mio silenzio, obiettai senza alcuna considerazione, ed ora ci ritrovavamo con il camminare per i corridoi del palazzo, direzione: le nostre camere.

« Hm, Sharrkan ».

« Si strega? »

« Quando avrò recuperato la memoria, noi non ci rivedremo più? »

Silenzio.

Alcuna risposta.

La brezza serale s'inebriava dell'intero edificio, rassicurante e piacevole all'olfatto, quella domanda che esposi al principe non avrei mai voluto chiedergliela, ma mi era uscito più che istintivo, che la causa fosse il fatto che ero avvinata? No, in parte, ma avevo paura, avevo un dolore allo stomaco, com'è che viene chiamato? Angustia? Cercare di ricordare era come sapere che nessuno sarebbe stato al tuo fianco, e tu ne eri consapevole, ma inconsciamente continui a cercare quella persona, cadendo in un turbine di avvallamento e spavento, io, ero così?

« Sei sotto l'effetto della sbornia, dire certe cose non è da te ».

Fu l'unica risposta da parte sua, avrei voluto sbraitargli contro, dirgli di sputarmi realmente la realtà in faccia ma qualcosa mi frenava, restai nel mio silenzio, anche se sapevo, che in realtà, anche lui, nel profondo, aveva inquietudine nel suo cuore, mi strinsi di più su di lui, cercando conforto e calore, protezione, proprio come quell'abbraccio donato precedentemente, chiusi gli occhi, assaporando tale situazione.

In un attimo, sentii qualcosa di comodo sfiorare la mia pelle, aprii nuovamente gli occhi, esausta e lo vidi dinanzi a me, intento nell'appoggiarmi cautamente a letto.

Istintivamente poggiai le mie mani ai lati della sua testa, costringendolo a fissarmi dritto negli occhi, un espressione confusa e inaspettata decorava il suo volto pomposo, ed un filo di tristezza sul mio incombeva, gli accarezzai col pollice le goti, come se fra le mie mani possedevo un tesoro stupendo.

Pian piano avvicinai sempre più il mio volto al suo, e tutto filò liscio, sarebbero state avventate tali azioni? Ne avrebbero compromesso il mio soggiorno lì?

Detenevo tanta brama di lui in me, e sapevo che non era a senso unico, ci speravo.

Un'atmosfera di pura lussuria affascinava la mia camera, il rossore sempre più vivido sulle guance, e i nostri respiri annessi. In un baleno, a congiungere le mie labbra caste con le sue esperte vi fu proprio egli, senza esitazione, una scarica di carnalità tenuta a digiuno ora affamata si deliziava di quell'attimo.

Scostai le mie mani dalle sue mascelle al collo risoluto, cingendolo interamente con le braccia, accarezzando i suoi folti capelli albini mentre, con i miei piedi nudi circondavo i suoi fianchi, spingendolo sempre più a me, e la nostra unione sempre più approfondita, ma ahimè, quel bacio ricarico di esaltazione non vi durò in eterno, anzi, l'intera situazione non sarebbe durata a lungo, amareggiati distacchiamo le nostre labbra, un ultimo sguardo e poi lui vi si allontanò da me chiudendo alle sue spalle l'uscio della mia stanza, senz'altro appagante ma, se quest'azione avventata avrebbe causato solo avversità, che questo mio egoismo carnale avrebbe portato la nostra routine quotidiana al silenzio? Non volevo, non lo avrei permesso, mi voltai e portai entrambe le mani al petto, arricciate fra loro.

« Amore?»


 

Quasi sussurrai a me stessa, ne avrei letto qualcosa a riguardo su dei manuali o dei libri? No, non era qualcosa da spiegare accuratamente su di uno strumento cartaceo, pacatamente chiusi i miei occhi abbandonandomi alla stanchezza e all'assopimento.


 

Il giorno seguente, la mattina presto, ero già giù in piedi al lavoro con le mie ampolle, avrei sfidato Sharrkan in un allenamento da lì a poco, il primo, e finalmente avrei potuto affinare al meglio le mia abilità, e magari, ricordare anche qualcosa sulla mia memoria, rubando qualche informazione al principe anche sul posto, ero più che determinata, le azioni della scorsa notte mi avevano aiutata e portata a riflettere su determinate cose, ed era il momento di smetterla di rammaricarsi e passare ai fatti, qualcosa di concreto che mi avrebbe portato lontano.

*Verso le sei del mattino, mi ritrovavo nella biblioteca del palazzo, e inaspettatamente trovai un libro assai curioso, già memorizzando il titolo rivelava di certi incantesimi, e in preda alla frenesia, lo sfogliai adeguatamente, senz'altro sorprendente, ad ogni pagina vi era un mago potente, a catturare la mia attenzione vi fu una giovane donna dai capelli castani, dallo sguardo docile.

« Ar..Arba! »

Pronunciai, come sapevo il nome di tale fanciulla? Ovviamente ciò vi fu scritto anche sul testo, perciò, non me ne feci un grosso problema, probabilmente con la coda dell'occhio l'avevo visto di sfuggita e mi è stato facile riconoscerla, non c'erano dubbi.

Presi tale libro e lo portai con me, l'avrei custodito al meglio, magari avrei ricavato qualche altra informazione sulla magia, e spensierata m'incamminai verso l'uscita, pronta per i prossimi esperimenti ma, ad interrompere il mio viaggio vi fu una figura conosciuta.

« Narmes Titi! »

Esclamai abbastanza sorpresa, egli mi sorrise con un cenno di mano, chiedendomi, logicamente, cosa ci facevo lì così presto, e dopo avergli spiegato che ero molto presa con la mia magia e che avevo trovato un libro assai interessante mi chiese, gentilmente, di mostrarglielo, abbastanza interessato.

« Ahh, sei interessata agli imperatori e alle loro famiglie? Vedi, qui c'è Kouen Ren, poi Sinbad, sovrano di Sindria__ Indicò con l'indice ogni personaggio, ognuno molto interessante, ero molto presa e mi focalizzai più su quest'ultimo nominato, dalle descrizioni sembrava essere un degno re___ Mira Dianus Artemina che, come ben saprai hai conosciuto assieme a sua figlia Pisti, e poi qui vi è il nostro paese, lui è Armakan Amun-Ra, il nostro sovrano!»


 

Pronunciato quest'ultimo nome, restai abbastanza perplessa, lui era il nostro attuale sovrano? Un uomo adulto, dalle caratteristiche molto simili ad ogni abitante qui presente.


 

« Lui non è solo il nostro re, ma anche il fratello di Sharrkan-dono che, un giorno prenderà il suo posto ».


 

Puntai il mio sguardo su di lui, udendo ogni parola in silenzio, apprendendo quelle informazioni, come mai non aveva ancora saputo quelle informazioni? Che il principe non ne aveva alcun bisogno di rivelargliele?

« Attualmente non è a palazzo? »

« Beh no, come sempre, vi è un incontro fra le alleanze dei sette mari, e sta via per un po', ma tornerà a breve, e potrai conoscerlo! » *


 

L'incontro finì lì, e finalmente ottenni qualche buona rivelazione, dopo aver salutato l'ambasciatore mi diressi negli ultimi appunti nella mia camera, era abbastanza difficile lavorare lì, con una semplice e piccola scrivania di legno, desideravo possedere uno studio tutto mio, ma data la breve collocazione lì sarebbe stato solo un'utopia.

Mi diressi verso il posto d'allenamento e lui era già lì che mi attendeva, come avrebbe reagito alle azioni della scorsa notte? Si sarebbe comportato come al solito? Il mio dipendeva di certo dal suo, e con il cuore in gola e i battiti irregolari mi avvicinai, ormai sapeva che ero lì, e non potevo più fuggire.



[ Chiedo perdono per non aver postato il capitolo la settimana scorsa, ma il tempo sembrava essere assente purtroppo. Del resto, spero che questo vi sia piaciuto, da ora in poi arriveranno molte rivelazioni, alla prossima settimana!  
   
 
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