Mi spogli con foga, troppa. Mi afferri per la gola, sai che mi piace.
 

Le tue labbra assaporano la mia pelle e i tuoi denti mi feriscono nei tuoi eccessi di passione...
 

Ogni volta giuri che farai più piano, ma menti. Lo so io, lo sai tu. Ti piace essere brutale con me e sentirti implorare di non smettere... E a me piace quello che sadicamente mi fai.
 

E siamo qui, avvinghiati sulla scrivania. Nudi a ansanti. Non possiamo fare a meno l'uno dell'altra.
 

Cosa sia scattato non so dirlo. Amore? Può darsi. Non credo. Ma può darsi.
 

Adesso ripenso a quei momenti solo per noi, dove dopo fatto l'amore mi racconti il tuo disprezzo per il mondo e per il tuo ospite... Poi mi sorridi e mi baci.

E mi ritrovo accanto ad un Jin che mi guarda arrossendo e a volte quasi con disprezzo per cio che gli fai, per ciò che facciamo. E sappiamo entrambi che lui prova le cose che provi tu. Solo che tu hai il coraggio di agire.
 

Tu non ci se più.
 

L'ho sentito subito, raccogliendo il corpo di Jin a fianco delle rovine in Egitto... Tu sei sparito. Mi restano solo le cicatrici che mi hai lasciato sulla pelle... E l'amaro in bocca... E il cuore che non batte più...
 

Quando riapre gli occhi vede le mie lacrime... Posa una mano sulla mia spalla. Poi mi abbraccia e mi bacia... Ma non sei tu...
 

"Era un demone... Un abominio..." sussurra.
 

"Eppure a me, pareva un angelo"