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Autore: FunnyYoungMe    27/06/2016    0 recensioni
Per Kyuhyun si avvicina una data importante ma non sa come rendere la giornata spettacolare, soprattutto per la ragazza che gli ha rubato il cuore e che è motivo di festeggiamento per i Super Junior. Cosa deciderà di fare il maknae?
DISCLAIMER: Nessuno dei personaggi, né degli avvenimenti, mi appartiene (forse il festeggiamento sì, però).
Inoltra la storia non è mia ma mi è stata "regalata" per il mio compleanno da Rebycloud97
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kyuhyun, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yesung
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ah… ti ho battuto di nuovo hyung!” dichiarò trionfante Kyuhyun, sorridendo beffardo.
Jongwoon sospirò frustrato e si afflosciò sul divano.
“Mi spieghi che senso ha giocare se tanto vinci sempre e solo tu?” gli domandò sinceramente incuriosito.

Il minore si voltò verso il suo hyung, guardandolo con due occhioni cerbiattosi che avrebbero sciolto anche il cuore più duro e insensibile. E infatti, Jongwoon cessò per alcuni istanti di respirare.
Era inutile… nessuno riusciva a resistere ai suoi puppy eyes. Erano la sua arma preferita contro i suoi hyung e sapeva sempre come usarla al massimo della sua potenza.

“È per passare un po' di tempo insieme… mi manca il mio hyung preferito.” gli disse fissandolo intensamente.
“Ho capito Kyu… smettila di adularmi e riprendiamo.” tagliò corto Jongwoon, sedendosi in maniera composta sul divano.

Kyuhyun sorrise soddisfatto.
Non aveva il titolo di Evil Maknae a caso. Adorato e amato, era sicuramente subdolo e bastardo, non si faceva nessun tipo di scrupolo a girare i suoi hyung come voleva e piaceva a lui.
Jongwoon poi era il suo bersaglio preferito. Era quello più sensibile al suo fascino assieme a Siwon, con la differenza che era più affettuoso. E a Kyuhyun piacevano le attenzioni che il suo hyung gli riservava. Ad essere precisi… a Kyuhyun piacevano le attenzioni e basta.

E mentre maturava fra sé e sé queste considerazioni (il tutto mentre continuava a stracciare il suo hyung), fece il suo ingresso in salotto una giovane figura femminile.
Come Kyuhyun la intravide, fece finta di non averla neanche vista e pregò con tutto il cuore che il maggiore non si fosse accorto della sua presenza.

Purtroppo non fu così fortunato.

Non appena Jongwoon percepì chi era appena arrivato, si dimenticò di Kyuhyun e della loro partita e rivolse tutte le sue attenzioni alla ragazza.

Gioco finito. pensò seccato Kyuhyun mentre sbuffava sonoramente.

La giovane era la ragazza di Jongwoon. Ragazzina vispa, simpatica e estremamente dolce, era di gran lunga più giovane di Jongwoon, ma si sa che l'amore è imprevedibile.
Di origine italiane era venuta in Corea del Sud per studiare la lingua e, vai a capire come, era finita a stare nel loro dormitorio.

Era una ragazza amabile e nel giro di un paio di mesi si era guadagnata l'amore di tutti, Jungsoo e Jongwoon in particolare (e di recente pure Heechul). Alla fine fra i due era scattata la scintilla e ad oggi stavano insieme da otto mesi circa.

Ora… non che a Kyuhyun questo non andasse bene, tutt'altro, era stato molto felice per il suo hyung però… ecco, diciamo che le cose poi avevano preso una brutta piega.
Il fatto era che si inibivano l'un l'altro il cervello. Kyuhyun non riusciva ad avere una conversazione normale con il suo hyung quando lei era nella stanza. Gli compariva un sorriso ebete in viso e sprizzava cuoricini da ogni poro. Per non parlare dell'espressione idiota che gli compariva in viso ogni qual volta la vedeva.

Ma anche se lei aveva completamente stravolto il rapporto fra lui e Jongwoon, non poteva che esserle grato. Sì perché Sara (questo era il nome della ragazza) non era venuta in Corea da sola.
Con lei c'era un'amica… Anna.

E Anna era, caratterialmente parlando, l'esatto opposto di Sara. Decisa, responsabile e… non affettuosa quanto l'amica. Forse era stato per questo che Kyuhyun era rimasto così attratto da lei. Per questo suo carattere così particolare.
Non sapeva se definirlo innamoramento o meno, ciò di cui, però, era più che certo era che quando la vedeva perdeva tutta la sua sicurezza e la sua sfacciataggine.

Ok, forse era un po' cotto. Un po'… un po' tanto.

Soltanto che… a differenza di quanto era successo fra il suo hyung e la sua dolce metà, fra lui e Anna nulla era andato in porto. Motivo? Perché Kyuhyun non era in grado di fare il primo passo verso di lei e anche perché… probabilmente Anna non nutriva lo stesso interesse che lui aveva nei suoi confronti.

Ma era inutile stare a piangersi addosso. Gli bastava vederla tutti i giorni e poterla… ammirare da lontano.

“Jongwoon... ” lo chiamò dolcemente la ragazza avvicinandosi a lui.
“Dimmi tata.” gli rispose il maggiore guardandola sorridendo.

Dio mio che espressione idiota...  pensò il maknae roteando gli occhi.

“Mi accompagneresti in centro?” gli chiese.
“In centro? Ma… devo prendere la macchina. Cosa devi fare?” le chiese alzandosi dal divano e iniziando a carezzarle i capelli.

Mi viene da vomitare. E fatele altrove 'ste smancerie.

“Devo prendere il regalo ad Anna... ”

La puntina del disco si inceppò bruscamente.
Regalo? Ad Anna? Nonono… cos'era questa novità? Che regalo c'era da prenderle?

Kyuhyun si alzò di scatto dal divano, facendo sobbalzare la ragazza dallo spavento, e si avvicinò con un paio di falcate a Sara che lo guardava ad occhi spalancati.

“Regalo? Che… che regalo devi prenderle?” le chiese guardandola intensamente negli occhi.
“Beh… il regalo del suo compleanno. Questo martedì fa gli anni e volevo... ”

Ma Kyuhyun non sentì la frase terminare.
Il suo compleanno. La sua cotta compiva gli anni in cinque giorni e lui non ne sapeva nulla. Ma quello che forse era ancora peggio era che… non sapeva minimamente che cosa regalarle.

Cazzo… sono fottuto.



“Dai Kyuhyunnie, non farne un dramma. Non potevi saperlo che compiva gli anni.” cercò di tranquillizzarlo Sara, pattandogli dolcemente la testa.

Mossa inutile. Kyuhyun riprese a sbattere la testa contro il ripiano della cucina.

Si chiedeva come. Come aveva potuto dimenticarsi del compleanno di Anna? Insomma, era la persona per lui più importante in quel momento ed era stato capace di dimenticarsi del giorno più importante.
Si sentiva tremendamente stupido.

“Ma Jongwoon hyung lo sapeva! Lo sapeva quando era il tuo compleanno!” piagnucolò spalmandosi ancor di più sul ripiano.

“Lo sapevo perché avevo chiesto ad Anna di dirmelo. Non sarei mai potuto venirne a conoscenza così a caso.” ribatté il maggiore.

Kyuhyun sospirò frustrato. Ma perché non riuscivano a capire la gravità della situazione? La facevano facile loro. Stavano insieme, innamorati, rinchiusi nella loro bolla di zucchero e farfalline. Lui invece? Lui stava a merda, ecco cosa.

“Kyuhyunnie davvero non è la fine del mondo. Hai ancora tempo per prenderle un pensiero. Non angustiarti, dai.” cercò di confortarlo la ragazza.

“Ma Sara... io non ho la più pallida idea di che cosa prenderle!” dichiarò frustrato il maknae.

La ragazza iniziò a carezzargli dolcemente i capelli.
“Se il problema è quello, ti posso aiutare io... ”

All'udire quelle parole, Kyuhyun si tirò su di scatto, facendola sobbalzare spaventata e guadagnandosi un'occhiataccia da Jongwoon. Ma non aveva tempo per pensare agli sguardi fulminanti di Jongwoon... forse Sara aveva appena risolto il suo enorme problema.

La bacerei se solo non sapessi che, facendolo, andrei incontro a morte certa...

“Oggi pomeriggio Jongwoon mi accompagna in centro, dato che devo prenderle il vestito per la festa. Puoi venire con noi e vedere se riesci a trovare qualcosa di carino da prenderle.”

La puntina del disco si inceppò.

Grazie al cavolo! Ed io che credevo che mi avrebbe aiutato a risolvere il mio problema!

“Sì... mi pare una buonissima idea.” le diede manforte Jongwoon.

Eh figurarsi se non era d'accordo con lei. C'aveva già il sorriso ebete stampato in viso.

Vaffanculo hyung... sei utile quanto un maglione di lana in piena estate!

Seppure la ritenesse una cosa assolutamente inutile (perché non aveva uno straccio di idea su che cosa regalarle, per Shisus!), era probabilmente la sua unica chance.
E poi... magari avrebbe davvero trovato qualcosa di carino da prenderle. Quindi perché non tentare?

Sospirò e si risedette.
“E va bene. Ci sto.”

❃❃

Kyuhyun si disse che non sarebbe MAI più andato a far compere con Sara e Jongwoon. La ragione? Avevano passato tutto il tempo a fare smancerie sotto il suo naso ed erano stati di aiuto zero.

Dopo che avevano comprato il vestito, Kyuhyun aveva iniziato a cercare per i negozi qualcosa da regalare alla sua amata. Avevano girato per due ore e mezza, ma niente aveva catturato il suo interesse.
Niente di ciò che aveva visto fra vestiti o gioielli era adatto ad Anna. Perché lei era troppo semplice e pura per certi sfarzosi e costosi vestiti e più preziosa di qualunque tipo di gioiello.

A peggiorare le cose ci si era messa la coppietta felice, in particolare il suo adoratissimo hyung. Quest'ultimo, invece che aiutarlo, aveva passato il pomeriggio a viziare e riempire di regali la sua fidanzata.

Prima le aveva regalato una rosa (gliela aveva pure sistemata fra i capelli), poi un Ferrero Rocher (per i quali andava letteralmente matta) e infine una collanina con un ciondolo a forma di cuore. Il tutto con lei che continuava ad arrossire e ad imbarazzarsi.

Terrificante.

E in tutto ciò, Kyuhyun non ci aveva ricavato un tubo. Per questo decise che non avrebbe mai più chiesto loro di aiutarlo.
“Quindi non le hai ancora preso nulla?” chiese per confermare Heechul.

Dopo quel pomeriggio infernale, Kyuhyun aveva convocato una riunione straordinaria dei Super Junior. Aveva bisogno del consiglio dei suoi hyung, di qualcuno che potesse dare una soluzione ai suoi problemi e che potesse placare le sue ansie.
Per questo si erano riuniti tutti in salotto per discutere del “problema Kyuhyun”.

“No hyung... non ho la minima idea di che cosa regalarle.” disse frustrato, mentre si prendeva la testa fra le mani.
“Secondo me stai ingigantendo la cosa più del previsto... ” si inserì Jungsoo “Non devi regalarle una macchina o un diamante. Devi prenderle un pensierino... qualcosina di semplice.”

Ma perché nessuno sembrava capirlo? Non era mica così semplice scegliere un regalo per la ragazza di cui era innamorato e che probabilmente non ricambiava i suoi sentimenti. Specie se considerava il fatto che non c'era gioiello che potesse reggere il confronto con lei.

“Hyung... è più complicato di quanto tu possa pensare. Il fatto è... ” sospirò.

Non ci poteva credere che lo stava per confessare ai suoi hyung. Ma del resto erano la sua seconda famiglia, c'erano sempre stati per lui. Quindi perché non dirglielo?

Prese un respiro profondo e poi parlò.
“Il fatto è che lei mi piace. Mi piace davvero tanto e io... io vorrei regalarle qualcosa di speciale. Vorrei che fosse qualcosa che le permetta di capire quanto lei per me è speciale, così che possa notarmi.”

Fece una breve pausa.

“Non riesco a trovare nulla di adatto a lei. È tutto troppo appariscente o troppo mediocre se paragonato a lei. Per questo ho bisogno che mi aiutiate.”

Ci furono attimi di silenzio, attimi nei quali Kyuhyun temette di aver preso la scelta peggiore della sua vita nel rivelare loro questo suo grande segreto. E in effetti...

“Ah quindi ti piace eh?” gli chiese malizioso Heechul, dandogli un pizzicotto.
“Aww, il nostro maknae è innamorato.” si aggiunse Sungmin con gli occhi a forma di cuoricino.

Vaffanculo ragazzi... ve l'ho rivelato perché mi aiutaste, non perché mi prendeste per il culo!

“Ragazzi, così non siete di aiuto. Siamo seri, Kyuhyunnie ha bisogno del nostro supporto.” disse Jungsoo, poggiando una mano sulla spalla del minore, in un gesto di conforto.

E Kyuhyun ringraziò mentalmente il fatto che esistessero persone come Jungsoo, persone che fossero in grado di capire quando era a disagio e richiamare l'ordine.
Rivolse al suo hyung un sorriso, per ringraziarlo, e il maggiore gli sorrise a sua volta.

“Beh ma se le cose stanno così... ” parlò Donghae “... hai già trovato la soluzione!”

Calò il silenzio, mentre gli occhi di tutti si concentrarono su Donghae, in attesa che proseguisse. E Kyuhyun ebbe come il presentimento che il maggiore stesse per sparare una stronzata. Ma di quelle potenti.
“Ti basterà farti trovare nella sua camera da letto, nudo, ammanettato al letto e pronto per farti scopare selvaggiamente!” dichiarò con naturalezza, sorridendo come un perfetto deficiente.

Non poteva credere che l'avesse detto sul serio. Doveva star sognando...

“CHE COSA?!?!?” strillò Jungsoo scandalizzato.
“Yah! Lee Donghae sei un coglione!” lo rimproverò Hyukjae, tirandogli uno scappellotto dietro la nuca.

L'altro, per tutta risposta, lo guardò con gli occhioni da pesciolino ferito, massaggiandosi il punto colpito.

“Kyuhyun non può fare una cosa del genere!” asserì Hyukjae.
“Ma con te aveva funzionato... ” si difese Donghae, mettendo il mescolino.
“Sì ma Anna è una donna! Al massimo può farsi trovare in camera nudo con un frustino in mano pronto per possederla.”

Shisus... voglio morire...

“NO! NON ESISTE! MA DI CHE DIAVOLO STATE PARLANDO?!” urlò il leader sconvolto.

Era sull'orlo di un esaurimento nervoso, Kyuhyun poteva leggerglielo in viso, anche perché stava per venire anche a lui. Non credeva possibile che i suoi hyung gli stessero dicendo quelle cose.

Io vi odio tutti!

Si udì una risatina, una risatina sadica e bastarda... che poteva appartenere ad una sola persona. Kim Heechul.
Si voltarono tutti a guardarlo.

“Non è necessario arrivare a tanto... ” disse sogghignando “Gli basterà aspettarla in camera con un paio di manette e una benda. Vero Jongwoon?”

Ecco meraviglioso. Ci mancava solo l'ennesima litigata da coltelli fra Jongwoon e Heechul. Kyuhyun non poteva crederci... erano passati dal discutere dei suoi problemi di cuore a... non sapeva neanche lui bene che cosa.
Lanciò un'occhiata significativa a Jongwoon, pregandolo di non dare corda alla provocazione, onde evitare lo scoppio della Terza Guerra Mondiale nel loro salotto.

Jungsoo si alzò di scatto dal divano e lanciò uno sguardo fulminante nella direzione di Jongwoon, i tratti del viso tesi e la mascella contratta.

“Benda e manette? Di che diavolo sta parlando?” chiese minaccioso.

Jungsoo era molto protettivo nei confronti di Anna e Sara, specie Sara che era la più piccola e, a detta sua, la più indifesa. Non era molto a favore dell'idea che una ragazzina di 18 anni si frequentasse con un uomo di 31, ma li aveva lasciati fare, a patto che non la facesse penare e soffrire. E che non la usasse come un giocattolino.

Ora, Kyuhyun stentava a credere che i due non fossero già stati a letto, anzi era sicuro che ci  fossero già stati (e probabilmente anche più di una volta), ma non aveva mai detto nulla per rispetto della privacy dei due.
Ma siccome Heechul era interessato a Sara e la gelosia di Jongwoon non gli permetteva di avvicinarsi... aveva deciso di vendicarsi.
Nel momento e nel modo peggiore possibile.

Jongwoon respirò profondamente.
“Hyung non le ho fatto niente... Heechul hyung sta sparando cazzate come suo solito.”
“Tu lo sai che sono sempre diretto... ” puntualizzò maligno Heechul.
“Hyung... ” cercò di inserirsi Kyuhyun “Non le ha fatto niente di male. Ho la camera vicino a quella di Sara e non ho mai sentito niente.”

Heechul sorrise. Un sorriso sadico.
“E allora cos'erano quei gemiti che un paio di settimane fa ho sentito provenire dalla tua camera Jongwoon?”

Calò un silenzio glaciale nel salotto.

Vaffanculo mondo...

“KIM JONGWOON IO TI AMMAZZO!”

❃❃❃

Kyuhyun era disperato. Ormai mancavano due giorni al compleanno di Anna e lui non aveva risolto nulla. I suoi hyung non gli erano stati neanche lontanamente di aiuto e cominciava a temere che si sarebbe dovuto presentare il fatidico giorno a mani vuote.

Tutto questo non era giusto. Non poteva avere le idee così confuse e non sapere cosa fare.
La ragazza di cui era innamorato meritava di ricevere qualcosa. Qualcosa di speciale. Proprio perché lei era speciale. Quando avevano festeggiato i suoi 28 anni, Anna gli aveva regalato un bellissimo bracciale con un ciondolo a forma di ali d'angelo. Quel bracciale era diventato il suo portafortuna da allora. Non se lo toglieva mai.

Sospirò frustrato. Perché ora doveva essere tutto così difficile?

Ripensò a quando avevano festeggiato, circa sei mesi prima, il compleanno di Sara. Ripensò a quanto Jongwoon in quel periodo fosse stato incredibilmente tranquillo e a quanto Sara fosse stata felice dopo che il suo hyung le aveva dato il regalo.

Jongwoon...

Ma che stupido! Perché non l'aveva chiesto direttamente a lui? Lui aveva saputo esattamente cosa fare e di sicuro avrebbe saputo dirgli quello che doveva fare.

Corse a perdifiato verso la camera del maggiore e iniziò a bussare insistentemente alla porta. Erano le 00.45 e se un poco conosceva il suo hyung, sapeva che lo avrebbe trovato sveglio.

E in effetti così fu.
La porta si aprì e comparve la figura snella di Jongwoon. Kyuhyun esultò mentalmente e gli sorrise lievemente.

“Kyuhyun... ” esordì il maggiore.
“Ciao hyung... ecco, mh, devo parlarti... ” gli disse mentre si torturava l'orlo della maglia.

Il maggiore lo fissò un istante e poi sospirò.
“Va bene... ” disse semplicemente.

Kyuhyun sorrise sollevato. Fece per entrare nella stanza del maggiore ma quest'ultimo lo fermò. Il minore gli lanciò un'occhiata interrogativa.
“Posso entrare?” chiese, titubante.
“C'è Sara in camera... ” disse semplicemente “E non è in condizioni presentabili... almeno a te.”
“Ah... ”

Beh... ora che lo osservava meglio, Jongwoon aveva indosso solo una canottiera nera aderente e un paio di boxer. In più aveva i capelli spettinati e le labbra arrossate.
Arrossì imbarazzato e pregò di non aver interrotto nulla.

“Tranquillo... abbiamo finito e Sara sta dormendo.” lo rassicurò uscendo dalla camera e chiudendosi piano la porta alle spalle.

Mi legge nel pensiero?

“Dai, andiamo in salotto... ” gli disse, facendogli cenno con la testa di seguirlo.

❃❃❃

Jongwoon ritornò in salotto con due tazze di té, ne porse una al minore e poi si sedette di fianco a lui.
Rimasero in silenzio per alcuni minuti, sorseggiando tranquillamente il té. Kyuhyun si lasciò beare dal profumo della bevanda e dal suo sapore delicato e nel frattempo pensava cosa dire al maggiore.

Fu proprio Jongwoon a rompere il silenzio.
“Di cosa volevi parlarmi Kyuhyunnie?” gli chiese voltandosi verso di lui.

Il maknae sospirò e poggiò la tazza ormai quasi vuota sul tavolino in mogano di fronte al divano.

“È sempre il solito problema hyung. Fra due giorni Anna fa gli anni e io non ho uno straccio di regalo per lei.” disse stringendo i pugni “Io voglio che lei abbia qualcosa anche da parte mia. Perché lei poco tempo fa mi ha fatto un regalo stupendo e io non posso presentarmi a mani vuote. Glielo devo fare anche per dimostrarle quanto le voglio bene. Ed è per questo motivo che devo regalarle qualcosa di speciale. Gioielli e vestiti non sono adatti... non a lei che per me è il gioiello più prezioso.”

Jongwoon stava in silenzio. Non un'espressione traspariva dal suo volto, ma Kyuhyun sapeva che lo stava ascoltando attentamente.
“Io non voglio presentarmi a mani vuote... non devo. Lei si merita un dono. Se lo merita perché è fantastica! È sveglia, intelligente, simpatica, responsabile, si prende sempre cura di me e... ed è bellissima!” dichiarò arrossendo.

Non aveva paura di confidare queste cose Jongwoon. Il suo hyung lo aveva sempre aiutato nei momenti più difficili e gli aveva sempre dato il consiglio giusto. Jongwoon sapeva cose di Kyuhyun che gli altri neanche si sarebbero potuti immaginare. E non lo aveva mai giudicato o abbandonato. Al contrario gli era sempre stato vicino.
Ed era per questo che era il suo hyung preferito.

Jongwoon restò in silenzio ancora per alcuni istanti poi, dopo aver posato la tazza sul tavolino, parlò.
“E quindi? Che cosa dovrei fare io Kyuhyun?” gli chiese guardandolo intensamente negli occhi.

Il minore sussultò a quelle parole. Perché gli stava dicendo così? No...  non poteva abbandonarlo... non così... non in quel momento.

“Come cosa dovresti fare? Aiutami hyung! Ti prego... dimmi... dimmi che cosa devo fare! Io... io non so più che cosa fare... ” dichiarò frustrato.
“Non posso aiutarti Kyuhyun... è una cosa che devi fare da solo.” disse Jongwoon alzandosi dal divano.

Kyuhyun si alzò di scatto e lo afferrò per il polso.
“Come hai fatto tu?” gli chiese.
Il maggiore si voltò verso di lui e gli lanciò un'occhiata interrogativa.
“Fatto cosa?”
“Il giorno del compleanno di Sara... come... ? Come hai fatto a essere così tranquillo? Cosa le hai regalato perché lei fosse così felice?”

Si fissarono per alcuni istanti in silenzio e poi si risedettero sul divano. Kyuhyun lo guardava trepidante, come se dalla risposta del maggiore dipendesse la sua intera esistenza.

“Ti ricordi quando siamo usciti ieri? Io, te e Sara?” gli chiese Jongwoon.
Kyuhyun lo fissò per un attimo confuso. Non capiva cosa c'entrasse in quel momento ma annuì.
“E ricordi che cosa ho fatto?” continuò il maggiore.

Il minore era confuso. Non capiva... che senso aveva parlare di quell'uscita?
Vedendo lo sguardo spaesato del maknae, Jongwoon si affrettò a spiegare il perché di quelle domande apparentemente sconnesse dal loro discorso.

“Le ho preso una rosa, un cioccolatino e una collanina. Vero?”
Kyuhyun annuì, pur rimanendo ancora estremamente confuso.
“Non era nulla di complesso o elaborato. Cose semplicissime che puoi comprarti tranquillamente per i fatti tuoi. Però... hai visto l'espressione del suo viso?” gli chiese ancora.

E allora qualcosa in Kyuhyun scattò. Ora capiva...

“Quei semplici oggetti ai suoi occhi sono diventati la cosa più preziosa del mondo. E questo perché ero stato io a regalarglieli. La persona a cui lei è più affezionata.”

Fece una breve pausa e poi riprese.

“Il giorno del suo compleanno non ho fatto altro che regalarle qualcosa di semplicissimo. Un album di fotografie con dentro tutti i nostri momenti più belli. Con l'aggiunta di un mazzo di rose. Basta Kyu... tutto qui. Ma allora perché era così felice? Semplicemente perché le ho regalato qualcosa di sentito, anche se semplice e perché ero stato io a farle quel dono. È questa la chiave, Kyuhyun.”

Ancora una pausa.

“Anche il regalo più semplice diverrà la cosa più preziosa al mondo... e solo ed esclusivamente perché glielo avrai regalato tu.” disse infine.

Kyuhyun si morse il labbro inferiore. Il suo hyung aveva ragione ma... per lui non sarebbe mai stato possibile fare una cosa del genere. Perché quello che legava Jongwoon e Sara non era ciò che legava lui e Anna. Perché l'amore che provava per lei non era ricambiato.

“Hyung... io non sono per lei quello che tu sei per Sara.” sospirò spostando lo sguardo altrove.
“E invece ti sbagli Kyuhyun.” disse il maggiore alzandosi dal divano.

Kyuhyun gli lanciò un'occhiata interrogativa e aggrottò confuso le sopracciglia.
“Che vuoi dire?” gli chiese.
Il maggiore gli si avvicinò e gli arruffò dolcemente i capelli.
“Guarda il regalo che ti ha fatto... capirai.” gli disse “Buonanotte Kyuhyunnie.”

E se ne andò.

Kyuhyun sbatté le palpebre un paio di volte. Era confuso... più di prima. Che c'entrava ora il suo bracciale con il regalo che doveva fare alla ragazza? Per la prima volta, da quando conosceva Jongwoon, si sentì abbandonato dal suo hyung. Tutte quelle belle parole per niente. Si sentiva deluso, sconfitto e amareggiato. Non era giusto.

Guardò il bracciale che luccicava nel buio della stanza e, sebbene ormai avesse perso ogni speranza, se lo tolse e iniziò ad osservarlo con attenzione.
Lo ispezionò per un tempo che gli parve interminabile, quasi come se dovesse vedere comparire su di esso la soluzione a tutti i suoi problemi e si sentì pure un perfetto coglione.

Che senso ha? Ormai non posso più fare niente...

Faceva male questa sconfitta. Un male cane.
Sospirò frustrato e fece per rimettersi il bracciale quando qualcosa sul ciondolo a forma di ali d'angelo luccicò. Si fermò.
Afferrò il ciondolo e lo osservò attentamente. E fu allora che la vide...

Una piccola “A” era incisa sulle ali argentee dell'angelo. Anna aveva fatto incidere l'iniziale del suo nome su quel ciondolo, quasi come se volesse essere portata sempre con lui. Quasi come se volesse essere anche lei il suo portafortuna.

A Kyuhyun bastò per capire.
Ora sapeva che cosa doveva fare.

❃❃❃

“È tutto pronto?” chiese Sara entrando in salotto “Tempo un paio di minuti e arriva... ”
“Qui è tutto pront-... DONGHAE HYUNG NON TOCCARE I PASTICCINI!” strillò Ryeowook, schiaffeggiando la mano di Donghae che era già pronta a depredare gli invitanti pasticcini al cioccolato da lui preparati con tanta cura.

Donghae, in tutta risposta, mise il broncio, offesissimo.

E al vedere quella scena, Kyuhyun rise.
Erano tutti leggermente su di giri: avevano organizzato una festa per festeggiare Anna e Ryeowook, che si era preoccupato di preparare le vivande, voleva che tutto fosse perfetto per la ragazza. Si infervorava per un niente e le vittime dei suoi scleri erano persone dalla limitata intelligenza come Lee Donghae.

“Sei perfido, Wookie!” piagnucolò il maggiore.
“Tu non toccare ed io non sono perfido!” dichiarò stizzito Ryeowook allontanando il vassoio dalle grinfie di Donghae.

E il maknae rise di nuovo.

Con la coda dell'occhio, vide una figura snella avvicinarsi a lui. Si voltò e vide Jongwoon che gli stava venendo incontro, un sorriso appena accennato sulle labbra.
“Hyung... ” lo chiamò semplicemente.
“Kyuhyunnie... ” rispose il maggiore “Allora?” gli chiese.
“Allora cosa?” gli rispose.

Jongwoon sospirò e si appoggiò al muro lì a fianco, incrociando le braccia al petto.
“Per il regalo... mi riferivo a quello.”
Fra i due vi fu silenzio. Fu il minore a romperlo.
“Alla fine avevi ragione... ”
“Quindi suppongo che tu abbia tutto pronto, vero?” gli chiese Jongwoon.
“Assolutamente sì.” rispose sorridendo sornione.

E il maggiore gli sorrise di rimando, orgoglioso. Gli arruffò dolcemente i capelli, mentre Kyuhyun si lamentava del fatto che lo stesse spettinando.
Stava ancora cercando di liberarsi dalla presa del maggiore quando Sara e Anna entrarono nel soggiorno.

Kyuhyun restò senza fiato.

La ragazza indossava un grazioso vestitino blu, fasciato sotto il seno da una fascia nera, che le terminava leggermente sopra il ginocchio. Un copri-spalle nero le era adagiato sulle sue spalle e un paio di lucide scarpe nere (tacco 10cm a occhio e croce) completavano il tutto.
Il suo viso, graziosamente rosso, lasciava trasparire tutto il suo imbarazzo.

Non credeva di aver mai visto nulla di più bello in vita sua.

La ragazza lo guardò, sorridendo imbarazzata e Kyuhyun sentì le guance colorarsi.
Cominciò a pensare che non ce l'avrebbe mai fatta a dirle niente... era troppo bella. Così bella da mozzargli il fiato.
“Buon compleanno Yeobo!” esclamò entusiasta Sara, sospingendola verso il tavolo del buffet.
“Anna, buon compleanno... sei bellissima!” le disse Jungsoo avvicinandosi e stringendola in un mezzo abbraccio.

La ragazza sorrise imbarazzata, ringraziandolo per il complimento.
Kyuhyun era in catalessi. Anna era stupenda, troppo perfetta...

Forza e coraggio... è la mia ultima chance...

“Beh, non stiamo qui a guardarci negli occhi. Iniziamo a divertirci!”

❃❃❃

Dopo aver mangiato, ballato (per modo di dire... alla fine Hyukjae e Jongwoon avevano ingaggiato una sfida di ballo... con sommo imbarazzo della ragazza del maggiore) e giocato ai giochi più stupidi e da bambini possibili... erano passati a scartare i regali.

Sara, assieme a Jongwoon, le aveva regalato la trilogia completa di Hunger Games (libri e film) e una tazza dal motivo floreale – curiosità: i fiori sbocciavano quando la tazza veniva riempita di un liquido caldo –, Ryeowook le aveva cucito un grazioso pigiamino (oltre che averle preparato una torta deliziosa), mentre gli altri avevano optato per regalarle un collage di foto di alcuni momenti passati insieme da quando era a Seoul.

Ed Anna aveva apprezzato ogni singolo regalo con sincerità, ringraziando tutti e regalando loro un sorriso così bello che Kyuhyun credette di morire.

Onestamente, cominciava ad avere paura. Paura che non potesse piacerle niente di ciò che aveva intenzione di regalarle. Paura che avesse davvero mal interpretato il tutto e che lei non provasse nulla per lui. E in lui cominciava ad insinuarsi la convinzione che non ce l'avrebbe fatta.

Fu Jongwoon a dargli la spinta necessaria.

Gli bastò posargli una mano sulla spalla, con fare fraterno e guardarlo per un istante. Bastò quello. Sentì la sicurezza farsi strada in lui.

Sì... poteva farcela.

“Non avere paura Kyuhyun... ” gli disse semplicemente il maggiore “Andrà tutto bene.”
“Grazie hyung.” gli disse sorridendo.

Prese il coraggio a due mani e si avvicinò alla ragazza. Quando gli fu abbastanza vicino, si schiarì la voce e attirò la sua attenzione.
Il sorriso che gli rivolse, vedendolo, fu impagabile. Kyuhyun arrossì furiosamente e sorrise impacciato.

“Ciao Kyu.” lo salutò.
“C-ciao... io... mh... vorrei parlarti... in privato. Ti... uhm, va se andiamo in camera mia?” le disse balbettando.

Anna lo guardò un attimo perplessa ma alla fine acconsentì.
Sospirò sollevato. Il primo passo era andato... ora mancava tutto il resto.
Prima di uscire dal salotto, vide il suo hyung lanciargli un sorriso d'incoraggiamento. Gli sorrise di rimando, con il cuore che gli batteva a mille nel petto, e poi condusse la ragazza nella sua camera.

Appena entrarono entrambi, si chiuse la porta alle spalle. Prese un profondo respiro e la guardò. Aveva lo sguardo basso, concentrata a tracciare con il dito le venature della scrivania.
Ci fu un silenzio interminabile fra i due, silenzio che fu interrotto, contro ogni aspettativa, proprio da lei.

“Di cosa volevi parlarmi?” gli chiese, guardandolo finalmente negli occhi.

Eccola: la domanda fatidica. Era arrivato il momento di confessarle tutto e di darle il suo dono. L'ansia era grande, ma  al tempo stesso, grande era il desiderio di metterla a conoscenza dei suoi sentimenti. Glielo aveva nascosto per così tanto tempo... era giusto che sapesse.  Perché era lei. Perché meritava di saperlo.

Fu come se fosse entrato in un mondo parallelo. Un mondo dove c'erano soltanto lui e lei: nessuno hyung fastidioso a disturbarli, nessuna faccenda da sbrigare. Kyuhyun ed Anna. Anna e Kyuhyun.

Prendendo un respiro profondo, avanzò verso di lei, e quando le fu abbastanza vicino, iniziò a cantarle una canzone. At Close, per essere precisi... la sua canzone preferita.
Gliela cantò ad occhi chiusi, lasciando che tutte le emozioni fluissero nella sua voce e potessero raggiungerla, con una dolcezza che di solito non gli apparteneva.

Ed Anna lo ascoltò rapita e quasi commossa. Era la sua canzone preferita e lui la stava cantando, la stava dedicando solo a lei. La sua voce era così dolce, così angelica, così... perfetta. Non pensava potesse esistere niente di più meraviglioso della sua voce.

Quando terminò, riaprì gli occhi e li incatenò ai suoi. Vide l'emozione e la gioia dipinti sul suo volto e sorrise dolcemente.
“Kyu... io... ” provò a parlare ma fu interrotta da Kyuhyun.
“Anna... io volevo solo, sai, augurarti un buon compleanno. E... ” disse, porgendole un CD racchiuso in una custodia “... darti questo.”

La giovane lo afferrò confusa e se lo rigirò ripetutamente fra le mani.

Kyuhyun prese nuovamente un respiro profondo e parlò.

“È il mio regalo per te. È l'incisione in studio di Too Much, quella canzone che ho cantato all'Immortal Song un paio di anni fa e che mi hai detto essere la tua preferita.”

Fece una breve pausa.

“Io... ci tenevo a regalarti qualcosa di speciale... perché... perché tu per me sei molto speciale! Quando ti ho conosciuto per la prima volta ho sentito qualcosa. Tu... tu sei una persona incredibile e... e... e io mi sono innamorato di te. Lo so, ci conosciamo da poco e tutto questo potrà sembrarti folle ma è così. Sei stata una benedizione per la mia vita, hai fatto in modo di colorarmela di nuovo. I 22 anni non saranno come i 18 o i 21 ma... lo sono per me perché sei tu a compierli.”

E detto ciò le si avvicinò ancor di più e le legò una collanina al collo. Collanina che presentava un ciondolo con due ali di angelo. Ali su cui era incisa la lettera “K”, così avrebbe potuto portarlo sempre con sé.

“Buon compleanno mio preziosissimo angelo... ” le disse dolcemente.

La ragazza lo guardò sconvolta, il viso completamente rosso e gli occhi spalancati.
Stava sognando o Kyuhyun le aveva davvero detto quelle cose? Se si trattava di un sogno, sperava di non svegliarsi mai più.

“Kyuhyun... io... ”
“Se non ricambi non mi importa... mi basta sapere che ora sai quanto sei importante per me.”

Ci fu per un attimo silenzio fra i due.

“Kyuhyun... questo è il regalo più bello che mi abbiano mai fatto in vita mia. Anche se... ora che lo so... non era necessario... ” gli disse.
“Per quale motivo?” le chiese curioso.

In tutta risposta, Anna gli allacciò le braccia dietro al collo e gli arrivò ad un soffio dalle labbra.
“Perché mi basta avere il tuo amore, Cho Kyuhyun... ”

E quelle parole bastarono a Kyuhyun per confermare quello che aveva sospettato dopo che aveva visto quella piccola lettera incisa sul bracciale. E il cuore gli esplose di felicità, le farfalle nel suo stomaco si libravano felici e il suo cuore batteva all'impazzata.

Tenendola con una mano per il fianco, morbido e delicato, e con l'altra sul suo viso, annullò i pochi centimetri di distanza che li separavano e la baciò delicatamente. Si beò della morbidezza delle sue labbra rosee e si inebriò con il profumo della sua pelle. Aveva sognato questo momento da mesi e si stava rivelando più meraviglioso di quanto non avesse immaginato.

Si baciarono per un tempo che non seppero definire, con amore e con dolcezza, e quando si separarono per mancanza d'aria, Kyuhyun iniziò ad accarezzarla dolcemente, beandosi dell'espressione di dolcezza che si era creata sul viso della ragazza.

“Buon compleanno Anna… saranghae.” le disse sorridendole.
“Namo… namo saranghae.”
   
 
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