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Autore: Beforeyou_    29/06/2016    0 recensioni
New York ai nostri giorni si divide nella fazione umana e in quella di vampiri,angeli,demoni e altri essere soprannaturali. Una ragazza trasferitasi da Brooklyn cercherà di fermare una guerra nella fazione soprannaturale...starà a voi scoprire se ci riuscirà o no. Chi sopravviverà? Gli angeli o i demoni?
Genere: Azione, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1
Mi sveglio di scatto appena sento mia madre urlare,scendo dal letto e corro verso il salotto.
-Mamma?-
-Amore sono qua-.
Urla dalla cucina,forse mi ero solo immaginata il suo urlo,entro in cucina e vedo che sta cucinando i pancake. La sua lunga treccia le cade fino alla schiena e indossa una salopette di jeans con ancora le pantofole ai piedi.
-Ho sentito urlare. Eri tu?-.
Le chiedo mentre apro il frigo e prendo il succo all'arancia mettendolo a tavola.
-No-
-Strano. Avrei giurato che venisse da qua-
-Forse saranno i vicini-
-Si. Può darsi-
-Ora mangia. Ti ho fatto i pancake con le gocce di cioccolato-.
Dice mettendo a tavola almeno una decina di pancake.
-Chi si dovrebbe mangiare tutti questi pancake? Io massimo due ne mangio e tu non ne mangi-
-Dimentichi tuo padre-
-Ripeto che sono molti per due persone-
-Vabbè si intanto mangia-.
E così faccio. Mi metto a tavola e inizio a mangiare.
-Papà?-.
Lei all'inizio non risponde e continua a fare le sue cose.
-Mamma?-
-Si,ti ho sentito-
-E pensi di rispondermi?-
-S-sta venendo-
-Sicura mamma?-
-Certo. Ha avuto un contrattempo a lavoro-.
Mio padre era poliziotto mentre mia madre aveva un negozio di antiquariato con la sua migliore amica,jasmine. Continuo a mangiare mentre la guardo con sguardo inquisitorio.
-C'è qualcosa che non va tesoro?-
-A me va tutto bene. Tu sei strana-
-Io? No no-.
Sorride mentre si siede a tavola e mangia i biscotti con il té. Dopo giusto 5 minuti ritorna mio padre, ormai si erano fatte le 11 e io dovevo vedermi con il mio migliore amico,james.
-Mamma io vado-
-Dove?-.
Si allarma subito appena glielo dico, faceva sempre così e pensavo fosse solo protettiva ma alcune volte diventava preoccupante come cosa.
-Con james,mi ha chiesto di andare con lui al solito bar-
-Ma ora hai finito di fare colazione-
-Mamma stai calma,forse lui deve ancora mangiare-
-Ritorna presto-
-Si come vuoi-.
Intanto che blaterava già mi ero avviata alla porta,preso la borsa ed ero uscita. Davanti casa,appoggiato alla macchina,mi aspettava james.
-Un po' più tardi no? Sto morendo di fame-
-Vorresti dare la colpa a me che non sai fare colazione ad un orario normale?!-
-Ti odio-.
Ride dicendo le ultime parole ed entriamo in macchina. Dopo 10 minuti arriviamo al bar,intanto che james entra e va ad ordinare,io lo aspetto in macchina rispondendo alla decima chiamata di mia madre. Una mezz'ora dopo james rientra in macchina con due cappuccini e un cupcake.
-Ti rendi conto che è mezzogiorno?-
-E allora? Non è un tuo problema-
-Perfetto allora rovinati l'appetito. Mia madre ti aveva invitato a pranzo che fa il pollo alla cacciatora ma visto che stai mangiando allora le dico di no-.
Mi prende il telefono dalle mani appena sto per fare il numero di mia madre.
-Non provarci. Sai quanto mi piace il pollo alla cacciatora. Posso mangiare tutto-.
Rido e guardo verso la strada per poi vedere un ragazzo passare.
-FERMO!-
Urlo scendendo velocemente dalla macchina. Ma il ragazzo corre lontano da me,si gira a guardarmi quando gli urlo di fermarsi ma continua a correre.
-Emily-.
James mi viene vicino poggiandomi una mano sulla spalla.
-Vieni. Stiamo in mezzo alla strada-.
Mi prende la mano riportandomi in macchina per poi ripartire.
-Tu non hai visto niente?-
-Ma chi dovevo vedere emily? Non c'era nessuno-
-No james,c'era un ragazzo dai capelli castani,stava correndo,era vestito tutto in nero-
-Emily credimi non c'era nessuno-
-James mi devi credere c'era qualcuno-.
Lui sospira e arriva davanti casa mia. Scende e quando sta per entrare lo prendo dal braccio.
-Mi devi promettere che non dirai niente ai miei. Ti prego-
-Si,te lo prometto ma poi mi spieghi meglio cosa hai visto-.
Annuisco ed entro in casa posando la giacca sull'attaccapanni e poso la borsa.
-Mamma,papà siamo arrivati-.
Loro non rispondono. Vado in cucina e vedo il fuoco accesso con il pollo sulla pentola,chiudo subito il gas.
-James qua non ci sono-
-Neanche in salotto o in camera-
-Dove possono essere?-.
Prendo il telefono e chiamo entrambi una decina di volte ma non mi rispondono.
-L'amica di tua madre?-
-Jas?-
-Si. Deve sapere dove stanno-.
Faccio il numero di Jasmine e la chiamo ma non risponde neanche lei.
-Dobbiamo andare alla polizia,james,non mi risponde neanche lei-
-Si andiamo subito-.
Andiamo alla macchina e partiamo per poi arrivare alla polizia. Entro,seguita da james,ma all'ufficio centrale non c'è nessuno.
-Forse staranno in riunione-.
Mi dice james e forse potrebbe essere vero,intanto che aspettiamo che qualcuno si faccia vivo continuo a chiamare mia madre.
-Emily-.
Si alza appena vede qualcuno venire da noi. Mi alzo insieme a lui e vado vicino a quel signore.
-Devo fare una denuncia-.
Lui non risponde,si mette al computer e guarda lo schermo.
-Mi scusi? Devo fare una denuncia-.
Continua a non rispondermi e così mi giro verso james.
-Emily aspettiamo qualcun'altro-
-No! Chissà per quanto ancora aspetteremo-.
Faccio per andare più dentro per vedere se c'era qualcuno e quel signore si lancia verso di me ringhiando.
   
 
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