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Autore: EmilyG66    29/06/2016    2 recensioni
Fanfiction ambientata durante la quarta stagione.
Dalla mente di Emma e di Elsa sono stati cancellati i ricordi riguardanti Ingrid, la regina delle nevi. Essa però non ha solo eliminato queste memorie ma, inconsapevolmente, ha soppresso e nascosto i sentimenti che provò Elsa per un ragazzo.
Un bellissimo ragazzo: dalla pelle pallida, dai capelli bianchi e dagli occhi azzurri, che ha i suoi stessi poteri e di cui lei non ricorda nulla.
Non è al corrente della sua esistenza ne tanto meno conosce il suo nome, ma un anello cambierà tutto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Elsa, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Flashback

-Jack, dove mi stai portando? –domandò la sovrana al ragazzo dietro di lei che l’aveva bendata.

-Lo vedrai presto fiocco di neve. –le assicurò lui avanzando.

Dopo qualche minuto il guardiano parlò ancora.

-Adesso sali i gradini. –le disse.

La bionda annuì tastando con una mano alla sua sinistra per trovare un corrimano che, a quanto pare era rivestito di ghiaccio, mentre con l’altra teneva la mano dello spirito.

Jack le mise un braccio attorno alla vita aiutandola a superare quegli scalini poi la condusse in un determinato punto e le chiese di attendere mentre lui le si posizionava davanti.

-Ora puoi guardare. –ammise il guardiano.

Elsa non se lo fece ripetere due volte e con grazia si tolse la benda bianca che le impediva di vedere.

Quando fu rimossa la sovrana rimase di stucco osservando che Jack l’aveva condotta nei giardini reali e l’aveva portata sotto il gazebo dei suoi genitori che ora era ricoperto tutto di ghiaccio.

Lo guardò ammaliata per un attimo e quando stava per chiedere allo spirito il motivo del suo gesto lui le sorrise e si inginocchiò di fronte a lei prendendole dolcemente le mani.

Il respiro della regina si arrestò del tutto.

-Elsa, la mia mente, il mio cuore e la mia anima appartengono tutti a te e sono colmi di vero amore. Ti amo e voglio passare l’eternità insieme a te perché essa non conta niente se non posso vederti, parlarti, toccarti o averti. Vorresti sposarmi? –le domandò lasciandole la mano destra per far apparire nella propria uno stupendo anello.

La bionda si portò la mano libera al viso, osservò lui, poi osservò l’anello e infine accettò.

-Sì! –affermò emozionatissima Elsa.

Jack sorrise compiaciuto, e arrossendo lievemente, poi le mise l’anello al dito tirandosi su.

La ragazza si fiondò tra le sue braccia immediatamente dopo e lo baciò con trasporto.

Fine flashback

“Doveva essere stato bello.” Pensò la sovrana di Arendelle.

-Se non ti ricordi di Jack allora non saprai neanche che una volta sposati tu diventerai immortale. –la informò Henry distogliendola dai suoi pensieri.

-Che!? –domandò sorpresa oltre ogni dire.

-Sì beh, Jack è uno spirito morto da trecento anni e l’unico modo perché voi due possiate stare insieme e quello di rendere te immortale, proprio come lui. –ammise il ragazzino.

-Nel libro è scritto che vi siete rivolti ai trolls e che Granpapà ti avrebbe resa immortale una volta sposati. –concluse Henry.

Elsa aveva così tanti pensieri che le giravano per la testa che fece scendere inavvertitamente la temperatura.

-Brr…- disse il figlio di Emma.

-Oh perdonami Henry. –si scusò la sovrana abbandonando i suoi pensieri.

-Non fa niente. Credo che dovresti cercare Jack ora. –le consigliò.

-Ci ho provato da quando l’anello è comparso e-

-L’anello è comparso improvvisamente? Vuol dire che Jack era appena arrivato in città. –ipotizzò Henry rispondendo inconsciamente alla domanda che si erano fatte Elsa e Belle.

La bionda ringraziò il ragazzino per il suo preziosissimo aiuto e decise di ritornare nel bosco.

Una volta tornata davanti al gazebo la ragazza cominciò a chiamare lo spirito dell’inverno.

-Jack! Jack Frost! –diceva ad alta voce, ma nessuno si faceva vedere.

Un po’ abbattuta Elsa si avvicinò ad un fiumiciattolo che era appena stato ghiacciato.

Quando la sovrana si sporse e osservò il suo riflesso vide un altro viso assieme al proprio.

Si voltò e guardò Jack Frost. Non c’erano dubbi, era proprio un bel ragazzo.

-Chi sei tu? –domandò curioso e impugnando il suo bastone.

Per un attimo il cuore di Elsa smise di palpitare arrestandosi brutalmente capendo che anche lui non si ricordava di lei, ma poi passò tutto e le sue orecchie si bearono del suono di quella voce che avevano già udito mille volte ma che avevano dimenticato.

Il battito della regina del ghiaccio riprese ad accelerare e la bionda, ancora sorpresa, riuscì a parlare.

-Mi chiamo Elsa. Sono la regina di Arendelle, un reame lontano da qui. –si presentò lei.

Jack fece un inchino con il busto mentre la scrutava.

Era già stato ad Arendelle e quella bellissima ragazza le era familiare, così come il suo dolce nome.

-Come sai chi sono? E come fai a vedermi? –le domandò il guardiano.

La ragazza sospirò alzando le braccia e avvicinandosi disse: -Credo si tratti di una lunga storia ma sfortunatamente non ne ho memoria. –

Jack tentò di capire ma non ci riuscì. -Come sei arrivata qui? –gli chiese la bionda.

Il ragazzo sembrò sforzarsi di ricordare ma poi abbassò le spalle sconfitto.

-Io…non me lo ricordo. –affermò con sguardo basso.

Dopo un po’ rialzò il volto incastrando gli occhi di Elsa ai suoi e fece dei passi avanti con le migliori intenzioni.

-Perché mi stavi cercando? –le domandò l’albino.

Elsa si guardò le dita agitata.

Come poteva dirgli che erano stati innamorati e sul punto di sposarsi ma nessuno dei due se ne ricordava?

La sovrana di Arendelle alzò nuovamente lo sguardo ma tutto ciò che stava per dire fu cancellato per il semplice fatto che Jack ora si trovava a pochi centimetri dal suo viso.

Il guardiano la osservava ancora determinato a ricordarsi di lei ma il suo occhio cadde sull’anello che la bionda portava.

La regina del ghiaccio seguì il suo sguardo e capì.

-Oh, ehm…questo me lo hai dato tu. –gli svelò.

Jack le lanciò un’occhiata dubbioso sollevando un sopracciglio.

-So che può sembrarti strano ma è la verità. Controlla tu stesso. –le disse sollevando la mano.

Il guardiano osservò per un attimo gli occhi di lei poi sfiorò l’anello con un dito pallido.

Avvertì lo stesso potere che scorreva dal proprio corpo fin dentro il suo bastone.

-È vero, ma come… -provò a chiederle confuso.

-Io so cos’è successo…almeno in parte…Se te lo racconto prometti di credermi per quanto folle possa sembrare? –gli domandò Elsa.

Lo spirito dell’inverno annuì e ascoltò il suo racconto.

La sovrana tentò di essere più convincente e meno impacciata possibile evitando accuratamente i dettagli del loro amore.

Quando finalmente ebbe terminato la sua storia la regina del ghiaccio osservò Jack il quale sorrideva furbamente. Era scetticamente divertito.

-Tu vorresti dirmi che noi due stavamo insieme e che ci siamo dimenticati tutto? –le chiese per vedere se aveva capito bene.

-Sì. Tecnicamente stiamo ancora insieme perché il libro non dice che ci siamo lasciati. –affermò lei prima di abbassare lo sguardo.

-Così…-provò a dire lei sovrapponendo entrambe le mani sullo stomaco elegantemente.

Una mano pallida entrò nella sua visuale e la sovrana alzò gli occhi.

Il guardiano le tendeva una mano e alla vista della confusione di Elsa lo spirito si spiegò.

-Se non ricordo niente di te e tu di me dovremmo ricominciare da capo non pensi? –le chiese facendole l’occhiolino.

La sovrana di Arendelle ne fu sorpresa.

-Ricominceresti davvero? –domandò lei a sua volta.

Jack continuò a sorriderle.

-Ricomincerei sempre per te fiocco di neve. –affermò lui.

Elsa fu deliziata da quelle belle parole romantiche e piene di promesse.

In fin dei conti loro si erano già innamorati no?

-Mi hai chiamata fiocco di neve? –chiese la sovrana divertita.

Quel soprannome le ricordava qualcosa…

-Sì perché? –le domandò a sua volta lo spirito.

-Nulla. Mi piace. –affermò la bionda sorridendo e afferrando la mano di lui.

Non appena le loro dita si toccarono una familiare luce azzurra scaturì da entrambi i palmi come a sigillare che si erano ritrovati.

Tutti e due ne furono felici.

Passarono così tante e lunghe ore insieme ed entrambi sentivano di star riscoprendo piano piano i sentimenti pieni di amore e dolcezza che li avevano legati.

Si raccontarono nuovamente tutto quello che riuscivano a ricordare degli anni precedenti e appresero di avere molte cose in comune.

Non erano solo i poteri ad unirli ma anche le loro vite piene di solitudine e i loro caratteri che, anche se un po’ diversi, facevano in modo che loro due si completassero a vicenda.

Ora seduti sui gradini del gazebo entrambi si osservavano negli occhi.

Jack sapeva che Elsa era una persona fantastica e la regina sapeva che lui era perfetto per stare con lei.

Alla sovrana sembrò che il guardiano si stesse avvicinando al suo viso…no, si stava avvicinando davvero al suo viso in un tentativo palese di baciarla.

La regina di Arendelle si imporporò leggermente e si sporse a sua volta verso lo spirito finché le loro labbra non si incontrarono in un dolce e piacevolissimo freddo bacio di vero amore.

Improvvisamente i ricordi riaffiorarono nella mente di entrambi.

I sorrisi, le risate, le loro mani intrecciate, gli abbracci e i baci ritornarono tutti ai loro posti accompagnati solo da ricordi felici.

Il loro primo incontro, la loro prima battaglia a palle di neve, il loro primo bacio, quella volta in cui Elsa si slogò una caviglia e Jack la prese in braccio portandola in volo nella sua stanza, la confessione dei loro sentimenti, la proposta di matrimonio e tanti altri ricordi.

Nonostante la tempesta nella mente dei due ragazzi entrambi non si divisero dal bacio finché non fu necessario.

La sovrana osservava lo spirito con occhi scintillanti e lui fece lo stesso.

Si ricordavano tutto, non c’era bisogno di parole ma solo di un abbraccio.

-Quanto mi sei mancata. –affermò Jack stringendo di più alla ragazza.

-Anche tu moltissimo. –gli rispose lei.

-Ora ricordo come sono arrivato qui. -ammise il guardiano sciogliendo l’abbraccio.

-Ti ho cercata ad Arendelle ma tu eri sparita assieme a tua sorella e al suo fidanzato, allora ho preso un globo di neve e ho aperto un portale seguendo la tua scia magica.

Quando sono uscito però ho perso la memoria. –le spiegò lui.

Elsa appoggiò la testa sulla sua spalla.

-Per fortuna ora sei qui con me. –affermò lei dolcemente.

-E ci sarò sempre. –concordò lo spirito rubandole un bacio sulle labbra.

-Ti amo. –disse la regina del ghiaccio.

-Ti amo anch’io fiocco di neve. –le rispose lui mentre Elsa ridacchiava.

Il bacio del vero amore è l’unica cosa che può spezzare qualunque sortilegio.

Fine.
  
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