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Autore: Cinzia N Spurce    29/06/2016    3 recensioni
[Raccolta di flashfic/one-shot partecipante alla challenge "Chi, con chi, che cosa facevano"]
Dieci personaggi, varie situazioni.
1- Derek Hale, Isaac Lahey e Liam Dunbar- Shock da ritorno
2- Lydia Martin - Il rumore della morte
3- Derek Hale, Malia Tate e Allison Argent - Sbronze da luna piena
4- Stiles Stilinski, Liam Dunbar - Appuntamenti impossibili
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note: Salve, eccomi, in ritardo, a postarvi un capitolo della raccolta partecipante alla challenge "Chi? Con chi? Che cosa facevano?" indetta da kuiness sul forum di EFP. Questa oneshot è una continuazione della prima postata: "Shok da ritorno". Se non volete leggere la prima ve la riassumo in breve: Derek trova Liam e Isaac intenti a fare roba, ne resta sconvolto, ma poi lo accetta a patto che non lo facciano più sul suo divano, Isaac ha venticinque anni, così come gli altri ragazzi, ad eccezione di Liam che ne ha ventitré perché se la memoria non mi inganna lui è di due anni più piccolo del resto del branco, ergo è ambientata nel futuro. Il canon viene rispettato, più o meno fino alla quinta stagione, ricordo ch non tutte le flash/shot siano collegate tra loro.

Plot: 3 (Stiles Stilinski) vuole chiedere un appuntamento a 8 (Liam Dunbar) ma qualcuno o qualcosa gli metterà i bastoni tra le ruote.


Appuntamenti impossibili

Stiles ha sempre saputo di essere diverso dagli altri, mentalmente aperto, favorevole alla sperimentazione e dannatamente curioso. Per questo, quando comincia la maledetta fase della pubertà – che tutto era stata meno che una passeggiata per lui – non si stupisce più di tanto del fatto che guarda indifferentemente, pieno di curiosità, sia i maschi che le femmine.
Qualche tempo dopo, tempo scandito da circa un miliardo di video porno di varia natura, arriva alla conclusione che è bisessuale, senza farsene un particolare cruccio.
Ama le forme gentili delle ragazze e quelle spigolose dei ragazzi, non riesce a trovarci qualcosa di sbagliato, in fondo. Ha sempre vissuto quella sua parte in maniera privata, un po’ come una seconda identità, messa a tacere dalla cotta per Lydia e poi dalla vita frenetica cui si è trovato a prendere parte.
Di quelle sue inclinazioni ne è a conoscenza solo Scott, gliene ha parlato perché è suo fratello e la conversazione è andata avanti in fretta e in maniera grottesca culminando in un:
«Ti piace il cazzo quindi?»
«Sì, Scott, in sintesi mi piace anche il cazzo.»
«Non è che ti piace il mio, per caso?»
«Cristo, no! Certo che no. Mio Dio è una cosa abominevole, sei mio fratello!»
«Grazie al cielo, amico!»
Stiles sospira mentre ripensa a quella sua primissima forma di outing, prima che cominciasse ad andare per locali con Danny, cosa che avveniva prima che la licantropia cambiasse per sempre le sue abitudini.
Addio serate a sperimentare la propria sessualità.
Benvenute serate a sperimentare la propria mortalità.
Da un po’ di tempo Stiles ha ricominciato a pensare a quella parte della propria vita, dopo Malia, mentre prende confidenza con il nuovo beta di Scott, mentre inizia ad apprezzarlo e il problema è che non sa nemmeno lui per cosa lo apprezza, Liam non brilla in acume, però gli piace. È sceso a patti, ormai, con la sua capacità di farsi piacere persone che sono totalmente diverse da lui, se si considera la sua biblica cotta per la rossa.
Il fatto però che sia sceso a patti con il fattaccio non gli dà comunque il coraggio di fare il primo passo, anche perché effettivamente dei gusti sessuali di Liam ne sa poco e il fatto che facciano parte dello stesso branco è un forte deterrente, preferisce evitare certe situazioni imbarazzanti.
Ma Stiles non è mai stato in grado di mettere da parte un pensiero, proprio non sa come si fa. Più cerca di relegarlo da qualche parte della propria mente, in un luogo abbastanza remoto da far sì che non gli dia molto fastidio, più questo diventa molesto infastidendolo fino a diventare ossessione.
E, dannazione, lui ha venticinque anni, non dodici, dovrebbe riuscire a gestire una cotta in maniera sana.
Evidentemente non è così, allora decide di parlargliene una volta per tutte, di chiedergli di uscire con tutta la dignità che possiede, con tutto l’amor proprio di cui è capace e se Liam declinerà, Stiles troverà il modo di riprendersi dal rifiuto in maniera fiera e matura uccidendosi di videogames e piangendo, in maniera virile, sulla spalla di Scott.
Alla riunione del branco, quando devono affrontare i nuovi omicidi che imperversano e Stiles decide che è il momento di agire, prima della fine di quella serata parlerà con Liam, magari lontano da orecchie indiscrete.
Il suo sguardo è determinato, la sua volontà di ferro, alla fine della riunione troverà il modo di allontanarsi dal branco con lui e glielo dirà.
Malia sospira e lo guarda esasperata, è sempre stata sensibile ai cambiamenti nell’umore di Stiles e l’averlo avuto accanto non ha fatto altro che acuire quel legame.
«Sei sicuro?» gli domanda atona, cercando di sondarlo per capire qualcosa su quella situazione.
«Sicurissimo» e Malia nota che sicurissimo lo è davvero, nel tono, nel battito, forse è solo un po’ ansioso, che è come dire che è tutto nella norma nel suo caso.
Mentre stanno discutendo su come affrontare le indagini, in maniera impercettibile, senza nemmeno rendersene conto, sposta di continuo lo sguardo su Liam.
Di questo, però, si rende conto Derek, che si trova quasi di fronte a Stiles, accanto a Isaac, e impallidisce quando comprende ciò che emana l’odore di Stiles: attrazione.
Al termine della riunione, quando Stiles sta per andare a braccare Liam, Derek comprende di dover intervenire, per il bene di tutti e tre quei deficienti e soprattutto per il bene di Isaac, che sembra davvero preso dal ragazzo, o forse per il bene di Stiles che verrebbe picchiato selvaggiamente da Isaac, o forse per il bene del suo pavimento che di sangue ne ha visto fin troppo.
Stiles è solo in procinto di pronunciare il nome di Liam, quando Derek lo afferra per il colletto della camicia e lo trascina di nuovo dentro il loft ringhiando uno «Stilinski» che fa perdere a Stiles l’occasione per parlare con Liam e lo fa puzzare di tristezza per un attimo.
«Che diavolo vuoi, Derek?» si scosta scontroso risistemandosi la camicia.
Derek sembra preso alla sprovvista, non ha pensato a cosa dirgli, ma solo a salvare la tresca di Liam e Isaac. Stiles esce dal loft sbuffando una serie di imprecazioni colorite verso Derek che geme frustrato, se solo quei due deficienti uscissero allo scoperto lui potrebbe risparmiarsi tutti quei teatrini.


La situazione con gli omicidi sembra non trovare una via d’uscita, tutti sono tesi e frustrati, e l’odore di Stiles puzza sempre più di nervosismo, per i sensi di Derek diventa una specie di puzza rancida troppo penetrante che non riesce a sopportare. Derek si rende conto che Liam e Isaac sono un po’ stralunati dall’umore dell’umano, Malia lo guarda e sospira e Scott fa finta di nulla, ogni tanto semplicemente viene a sapere delle serate passate in compagnia di videogiochi e vodka, cosa che il giorno dopo rende Stiles ancora più detestabile.
La seconda volta che preso dal coraggio e dall’impazienza decide di parlare con Liam, Derek riesce a salvare la relazione di Isaac giusto per un pelo. Stiles aveva già cominciato a parlare.
«Liam?» il ragazzo si volta sorridendogli e Derek lo sente il battito del cuore leggermente accelerato di Stiles a quella visione. La cosa lo fa intristire un po’, nonostante le varie minacce di morte gli dispiace ferire indirettamente Stiles.
«Sì, dimmi» Stiles si avvicina un po’ e vede che le sue mani tremano leggermente, sente la sua gola secca e il cuore che sembra il battito d’ali di un insetto tanto è veloce.
«Senti, volevo domandarti se ti anda-» ma Derek non gli fa finire nemmeno la frase, arriva in fretta, fuori dal bar dove stanno parlando, spintona lievemente Liam fulminandolo con lo sguardo e gli intima di andare perché “Isaac è nei guai”.
Sente Stiles combattuto tra l’essere preoccupato e l’essere irritato, va via borbottando qualcosa, mentre Derek vorrebbe fermarlo un attimo. Spera ardentemente che quella situazione del cavolo si risolva al più presto, così da smetterla di fare lo stalker seriale.
La terza volta che Stiles ci prova succede dopo aver risolto il caso degli omicidi seriali, tutto opera di un Darach: grazie Nemeton, è sempre un piacere avere a che fare con i tuoi psicopatici. Stiles è rimasto ferito, un po’ come tutti, ma lui impiega più tempo a guarire, ha visto tutto il branco fare la spola tra la sua camera in ospedale e l’appartamento di Scott. Persino Isaac è andato a trovarlo, preoccupandosi lievemente per l’umano dalle ossa fragili.
Liam è rimasto lì, con Stiles, su richiesta di Scott, da Alpha non riesce proprio a farsi andare bene l’idea di lasciare qualcuno del branco da solo, dopo un evento del genere, perciò ha costretto tutti a fare a turni per fargli la guardia, per tenergli compagnia, per rassicurarlo sebbene Stiles gli avesse più volte ribadito che era tranquillo, stava bene.
A Stiles sembrava l’occasione perfetta, sembrava una scena da film, il ragazzo malridotto a causa di un’azione finale andata bene per miracolo che fa leva sulla possibilità di cogliere ogni occasione per vivere il resto di vita che gli rimane.

Era fottutamente perfetto e melodrammatico.
Stiles fa un respiro profondo, guarda Liam concentrato sul suo cellulare intento a fare chissà che, si schiarisce la voce per richiamare la sua attenzione. Tossicchia un paio di volte, poi lo chiama lievemente. Liam gli risponde mugugnando qualcosa, troppo concentrato per ascoltarlo davvero.
«Ehi, Liam?» Stiles ci riprova e il suo cuore comincia a battere furiosamente. È sul punto di dirglielo, “Liam, vuoi uscire con me, qualche volta?” ma Derek Hale Lord da Pessimo Tempismo invade nuovamente i suoi spazi. Entra dentro la stanza, con due caffè tra le mani e un’espressione imbarazzata.
«Ehi… oh… Liam, sei qui?» domanda incerto e lievemente preoccupato.
«Ciao Derek» sorride Liam.
«Ciao Derek» mormora Stiles risentito, sta cominciando a detestarlo.
Derek nota la puzza di nervosismo e rabbia e in parte si sente dispiaciuto per Stiles, anche Liam nota quel tanfo provenire da Stiles. «Amico, c’è qualche problema?» gli domanda preoccupato e Derek non ha mai amato tanto l’ingenuità del cucciolo, fortunatamente è arrivato in tempo, Stiles non ha detto niente.
«No, sono solo stanco, tranquillo» risponde strascicando le parole e cercando di mostrarsi veramente tranquillo.
«Liam, puoi andare se vuoi, resto io con Stiles» dice Derek fissando con la coda dell’occhio Stiles, ma è il suo odore a sbattergli in faccia tutta l’irritazione che prova nei confronti del licantropo. Derek spera vivamente che Stiles resti zitto, ma le cose non vanno come si aspetta, Stiles sbotta arrabbiato e frustrato.
«Quale diavolo è il tuo problema?» lo addita stringendo gli occhi in due fessure «Perché stai sempre in mezzo ai piedi, eh?» sbuffa seccato, si passa una mano sugli occhi e Derek non sa proprio cosa dirgli, come farlo stare meglio.
«Stiles…» tenta insicuro.
«Dio, sta’ zitto» sibila infuriato. «Anzi, no… spiegami, cortesemente, che ci fai qui? Non te ne è mai fregato niente e da qualche settimana sei sempre in mezzo alle scatole. Che cosa cavolo vuoi?»
«Non so proprio di-» ma gli è impossibile continuare perché Stiles continua a imprecare a mezza voce non ascoltandolo minimamente.
«Senti…»
«No, senti tu: qual è il punto? Una qualche sorta di divinità ti ha dato l’incarico di rovinarmi l’esistenza?» batte le mani sulle coperte e Derek comincia a farsi prendere dall’irritazione, perché di rovinargli l’esistenza proprio non ne ha intenzione, vuole soltanto la serenità di Isaac.
«Senti, idiota, nessuno vuole rovinarti l’esistenza» alza il tono della voce per farlo stare zitto, almeno un po’. «Semplicemente, lascia perdere Liam, okay?» continua poi imperativo fissandolo negli occhi, ha cercato di farlo in maniera non traumatica ma non ce l’ha fatta.
«Cos- Oh. Mio. Dio.» esclama incredulo «Hai una cotta per Liam» Derek soffoca con il proprio caffè, cominciando a tossire e guardandolo schifato.
«Come diavolo ti viene in mente, stupido. Cristo, certo che no!»
Gli occhi di Stiles si spalancano e inizia a boccheggiare, dal suo odore Derek percepisce incredulità, imbarazzo, un pizzico di inquietudine ed è un attimo prima che Derek comprenda a quale verità, decisamente sbagliata, è giunto quel ragazzo. «Stiles non ho nemmeno una cotta per te, okay? Non mi interessi né tu, né tantomeno Liam. Solo… lascialo in pace, torna a pensare a Lydia» cerca di chiudere lì quella conversazione.
Stiles lo guarda scettico «Allora mi spieghi perché ti sei impegnato tanto per far sì che io non parlassi con Liam e, domanda ancora più importante, come facevi a saperlo?»
«Il tuo odore è un libro aperto e…» non sa come dirgli che Liam ha una tresca con Isaac.
«E?» gli fa eco Stiles invitandolo a proseguire.
Derek mormora impaciato qualche imprecazione «Isaac e Liam si vedono, okay? Tipo che escono insieme, capisci adesso?»
Stiles boccheggia confuso, quando si è perso un simile passaggio?
«Scott e Malia non lo sanno perché quei due imbecilli fanno ben attenzione a coprire i loro odori quando hanno finito… di… ecco…» le guance di Derek si velano di rosso per l’imbarazzo, come un riflesso di quelle di Stiles.
«Tu come…» lo sai? Vorrebbe domandare ma non conclude, confidando nella perspicacia di Derek.
«Fidati, non vuoi saperlo» mormora asciutto, gracchiando un po’ alla fine.
«Perché non me lo hai detto prima?» domanda Stiles cauto.
«Non volevo ferirti, ma so che ad Isaac comincia a piacere davvero Liam e dovevo fermarti in qualche modo.»
«E piombare nel bel mezzo di ogni mia conversazione con Liam come se fossi uno stalker o un maniaco omicida invece era una buona idea?» Stiles sbuffa un sorriso a quella domanda.
«Non sapevo cosa fare, okay? Dammi un Kanima e so come affrontarlo, dammi dei ragazzi che si sentono ancora adolescenti e vado in paranoia» sbotta esasperato.
«A dire il vero all’inizio non sapevi affrontare nemmeno quello» lo stuzzica Stiles ghignando un po’ e prendendolo in giro.
Derek ringhia lievemente. «Ti strappo la gola» sputa dopo un po’.
«Sì, sì, con i tuoi denti, solita storia» continua Stiles ridendo apertamente adesso e reggendosi di poco un fianco.
«Ti fa ancora male?»
«Sono sopravvissuto a case peggiori» e Derek sa che si riferisce a un po’ tutto, alla ferita alla lieve cotta per Liam.
«Okay, allora»
gli mormora Derek accennando un sorriso.
«Okay» gli risponde Stiles sentendosi più disteso.




Note 2.0: Eccoci giunti alla fine, questa shot mi è venuta più lunga delle altre, ero particolarmente ispirata xD
Non ho molto da dire, spero solo vi sia piaciuta.
A presto, Cinzia N.^^
   
 
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