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Autore: Scintilla19    29/06/2016    3 recensioni
«Il giorno in cui Light-kun non avrà il bisogno di dire centomila parole sarà il giorno in cui potrò mangiare in pace!»
Raccolta di storie brevi in cui L e Light si infastidiscono a vicenda.
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: L, Light/Raito | Coppie: L/Light
Note: OOC, Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Uscita di famiglia
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Carissima Mumu,
 
OH MIO DIO! I miei amici mi stanno chiamando e via dicendo, sostenendo che il moccioso gli ha mandato tutte le foto e i video. Che vergognaaaaa. E tutte quelle ragazze mi chiedono di uscire e io faccio “Non posso proprio, tesoro. Sono impegnato.” E quelle “con chi?” E io tipo “...”
Perché non è che posso dirgli che vivo con il più grande detective del mondo. Parlando di lui, mi ha tolto il telefono per via di tutte le persone che mi infastidivano. Vabbè.
Matt è seduto dall'altra parte della stanza in questo momento. Odio proprio quegli occhialini che indossa. Chissà se lui e Mello stanno insieme? Dovrò indagare.
Sai che è rimasto vivo un solo pesce?! È tutto lento e avvilito. Volevo ucciderlo, ma Ryuu non me lo ha permesso. Non mi permette mai di fare niente. È così dominante.
Ieri non gli sono piaciute le mie bambole, ma solo perché è ancora nella fase di negazione. Dovrei solo saltargli addosso e farla finita, ma probabilmente mi prenderebbe a calci. Sono proprio stanco di Mello che si aggrappa a lui tutto il tempo, con me che sono tutto un “Sta' indietro, puttana!” Non ha intenzione di farsi da parte, però. È un piccolo pazzo bastardo.
E Near fa schifo anche lui, perché sì.
Oh, e ho sentito Ryuuzaki dire “panna montata” ieri! Mi ha chiesto di andare a letto con lui e ha detto che avrebbe portato la panna montata! Non sono pazzo!
Vado a cercare di uccidere il pesce ancora una volta.
 
Light
 
«Light-kun, non avvicinarti all’acquario.»
«Non lo sto facendo!»
L osservò Light che cercava di essere furtivo senza riuscirci, avvicinandosi lentamente all’acquario mentre fingeva di guardare un dipinto sul muro. Alla fine, il ragazzo arrivò laggiù, con la catena che tirava, afferrò silenziosamente la rete e si sedette accanto ad esso.
«Vieni qui, pesciolino...» sussurrò Light mentre calava la rete nell’acquario. «Qui, pesciolin...»
«Pfff...» L emise un lungo sospiro e decise che il miglior modo di agire sarebbe stato quello di far allontanare tempestivamente Light dall’acquario. Afferrò la catena e tirò.
«Aah!» guaì Light, atterrando sul pavimento accanto al divano con un forte tonfo.
«Light-kun continua a cercare di uccidere il pesce, ma non ci riuscirà. Se vuole esercitare le sue doti assassine, allora dovrebbe occuparsi di Matt che sta di nuovo fumando.»
Matt alzò di scatto la testa e cacciò frettolosamente fuori il fumo di bocca. «Scusa L...» disse. «Io... uh...»
«Non importa, Matt.» L volse lo sguardo indietro a Light, che stava guardando verso di lui dal pavimento. «Light-kun, non guardarmi così» ordinò.
«Così come?» Light spalancò gli occhi.
 
Senza rispondere, L si chinò e infilò una mano nei capelli di Light.
«C-cosa stai facendo, Ryuu...?»
«Rimetto Light-kun sul divano.»
«Aah!»
Matt osservò L che trascinava Light per i capelli e il ragazzo che cercava di allentare la presa di L.
«Smettila, Ryuu! Mi ucciderai!»
«Brendilo, L!» applaudì Mello, entrando nella stanza dopo aver sentito le urla di dolore di Light. Andò a passo lento fino al divano e sorrise al Light imbronciato.
«Giao, Lambadina.» La sua voce era nasale a causa delle spesse bende che lo coprivano, e L dovette nascondere un grugnito.
«Sparisci dalla mia vista, Mello.» Light sollevò un sopracciglio. «Non dovresti prenderti cura del tuo piccolo becco appuntito?»
«Light-kun non dovrebbe provocare Mello» lo avvertì L, facendo nuovamente imbronciare il compagno. «Mello, va’ a giocare con Near.»
«Zì, L!»
Mello si allontanò e L, non aspettandosi altri guai da Light per un po’, aprì il suo portatile:
 
 
Annotazione numero 8
 
Ore 9:53
 
Sta succedendo qualcosa tra Mello e Light di cui non so nulla, ma non mi interessa neanche, quindi lascerò stare.
Parlando d’altro, abbiamo ristretto il caso: Higuchi è il nostro sospettato. Ho intenzione di catturarlo e spero che Light non ottenga di nuovo il potere.
Il topo è imbronciato in questo momento perché gli ho tirato i capelli. Intendiamoci, non tanto da fargli male, ma sicuramente abbastanza perché possa farmi sentire in colpa. Non funzionerà. Continua a perseguitare quel povero pesce.
Non sto bene. Sembra che sia in uno stato di perenne malcontento per la possibilità che Light diventi di nuovo Kira. Se ciò accadesse, se riacquistasse la sua astuzia e la sua capacità di uccidere, temo che non finirà bene. In verità, è al due per cento in questo momento perché sono abbastanza certo che questo Light non sia Kira. Sull’altro Light, però - quello prima della prigionia- sono convinto al novantasette per cento.
Devo ammettere che avevo considerato, molto brevemente, di diventare intimo con lui solo per scoprire la verità, ma ora... non otterrei nulla da lui. E questo sarebbe contro la mia morale personale: ingannare qualcuno a tal punto è inconcepibile.
Ho pensato a un altro problema: c'è sempre la possibilità che Light sia ucciso da un altro Kira se fossero collegati e se si sviluppasse una sorta di cospirazione, e se ciò accadesse... Il pensiero di svegliarmi con lui accanto a me che non respira...
Ultimamente, non ho dormito molto.
 
L
 
«Ryuu...?»
«Hn.» L chiuse il portatile e guardò Light.
«Possiamo andare da qualche parte?»
«Dove?»
«Non so. Potremmo andare a mangiare?»
L fissò Light per qualche istante e il ragazzo si agitò sul posto, a disagio.
«Se Light-kun vuole mangiare, allora mangeremo.»
«Va bene, possiamo andare in quel ristorante per famiglie in centro... Ti senti bene? Sembri un po’...» Light inclinò la testa da un lato, «esausto.»
«Sto bene» L rispose con un cenno del capo.
«Ok... Sei sicuro? Posso fare qualcosa?» si preoccupò Light.
«Nulla... anzi, sì. Sì, c'è qualcosa che Light-kun può fare.»
«Cosa? Tutto quello che vuoi.»
«Smettere di litigare con Mello.»
«...Bene.»
 
 
 
«Quanti?»
«Cinque.»
Il gruppo era arrivato al ristorante dopo un giro sorprendentemente tranquillo ed erano stati fatti accomodare ad un tavolo in un angolo. L seguì la cameriera e gli altri si trascinarono dietro di lui.
«Okay! Benvenuti al Ristorante della Giungla! Vi prego di non toccare gli animali. Buon appetito!» cinguettò la cameriera, consegnando loro i menu. Mello sembrava sconvolto per aver ricevuto un menu per bambini, ma tenne a freno la lingua dopo uno sguardo severo di L.
Ristorante della Giungla era un nome appropriato: c’erano robot di gorilla ed elefanti in tutto l’edificio e il soffitto era coperto di finti rampicanti. I cinque erano seduti accanto a un gorilla che avrebbe dovuto “prendere vita” di tanto in tanto.
«Torno tra un secondo per prendere le ordinazioni!» Detto ciò, la cameriera si precipitò via e lasciò il gruppo a sedere in silenzio per un po’ fin quando Mello non prese la parola.
«Cobe bai ho abuto un bedu da babbidi?!»
«Ne ho avuto uno anch’io» disse Near al biondo. «Non c'è bisogno di dare di matto.»
«Dod boglio cibo ber babbidi!»
«È davvero un peccato, Mello» commentò Matt mentre apriva il suo menu normale. «Un veeeero un peccato.»
«Zei di gradde aiudo, Madd» scattò Mello.
Dall’altra parte del tavolo, L aprì il suo menù alla sezione dessert, la osservò per meno di un secondo e prese la sua decisione. Poi si rivolse a Light. «Cosa prende Light-kun?»
«Potrei semplicemente assaggiare quello che prendi tu, Ryuu.» Light arricciò il naso alla lista di piatti di fronte a lui. «Le porzioni sembrano troppo grandi.»
«Non mi sembra una buona idea.»
Light aggrottò la fronte e guardò il detective. «Perché no?» chiese.
«Perché Light-kun consumerà la maggior parte del mio cibo» disse, esasperato.
«Certo che no! Non sono un maiale!»
«Light-kun ha ragione, non è un maiale. È un topo e ai topi piace il formaggio. Sto per ordinare una fetta di cheesecake, perciò…»
«Va bene. Prendo un panino, non serve che tu mi faccia un ragionamento deduttivo sul formaggio.»
«Cheesecake, Light-kun» lo corresse L.
«È quello che ho detto.»
«No, Light-kun ha detto formaggio, non cheesecake.»
«No, non l'ho fatto!»
Nel frattempo, Mello guardò il suo menu e si decise per un panino al formaggio grigliato.
«Cosa prendi, Mello?» domandò Near.
«Formaggio alla griglia.»
«Anche io.»
Mello fece una faccia disgustata all’albino accanto a lui. «Dod bi gobiare, Dear!»
«Ho deciso prima di chiedertelo, Mello!»
Matt si accese una sigaretta e si sporse in avanti per assistere meglio alla lite.
«Beh, dod debi ezzere ficcadaso, Dear!»
Near iniziò ad arrotolarsi i capelli. «Che hai detto, Mello?» chiese. «Non ho capito perché la tua voce è troppo nasale
Mello sbuffò e si coprì le bende sul volto. «Bai all'ibberdo!»
«Non conosco nessun posto chiamato ibberdo.»
«Argh!»
Finalmente arrivò la cameriera a prendere le loro ordinazioni. Sorridendo, portò due pagine da colorare e un piccolo barattolo di pastelli per Near e Mello.
«Ecco a voi, bambini!» disse prima di allontanarsi con disinvoltura.
«Dod lo boglio» disse Mello, passando il foglio a Matt, che a sua volta lo fece scivolare sul tavolo verso L, che lo passò a Light.
Light sorrise. «Ooh, è un panda!» disse eccitato. «Dammi i pastelli.»
Così Light e Near colorarono i loro panda disegnati, L risolse mentalmente un cubo di Rubik con cui combatteva un bambino seduto a un altro tavolo, Matt giocava e fumava mentre Mello fissava il tavolo.
«Ecco.» Light sorrise e indicò il suo disegno, dando una leggera gomitata ad L. «Vedi? Sei tu.»
Sulla testa del panda era stata disegnata un’esagerata e gigantesca zazzera di capelli, sotto gli occhi erano state aggiunte occhiaie scure e disegnati dei blue jeans. Aveva persino un verme gommoso che penzolava dalla bocca.
«È carino, Light-kun» mormorò L, tornando a risolvere il suo mentale cubo di Rubik.
Dopodiché trascorsero altro tempo in silenzio fin quando la cameriera non portò il cibo. Servì il formaggio alla griglia su piatti di plastica a forma di elefante, sorridendo a Mello e Near.
«Uh, che è successo al tuo naso, tesoro?» chiese lei.
«Lui» Mello puntò un dito contro Light, «be lo ha rotto cod una bacchida.»
«Oddio.»
Light si schiarì la gola. «Non avevo intenzione di romperglielo...» disse goffamente alla donna mentre lei gli serviva il panino.
Se ne andò e i cinque cominciarono a mangiare, senza parlarsi per diversi minuti. Matt usava una mano per mangiare il pollo e l’altra per giocare sotto il tavolo.
«Matt, metti via il gioco.»
«Sì, Ryuuzaki.»
Ancora silenzio. Light aggrottò la fronte e cercò di mordere il suo panino, ma vi trovò un sottile osso di pollo dall’aspetto disgustoso. «Bene, basta così» mormorò, allontanando il cibo e prendendo la forchetta. «Dammi un po’ della tua torta, Ryuu.»
«No.» L si fece più in là e spostò la sua torta fuori dalla portata di Light. «Perché Light-kun vuole la mia torta?»
«Perché c’era un osso nel mio panino che mi ha quasi fatto vomitare.» Light allungò la forchetta e riuscì a prendere un po’ di torta. «Mm, che buona.»
L guardò la torta rovinata, inorridito. «La prossima volta che Light-kun tocca la mia torta» disse pericolosamente, «gli metterò la mia forchetta su per il-»
Rrrrraaaaaaaawwwwrrrr!
In quel momento, il gorilla meccanico prese vita. Era proprio accanto a Matt, che sobbalzò e fece volare il suo gioco via dal tavolo, in aria, giusto dentro bocca del primate, che serrò la mascella e lo fracassò.
Sfortunatamente, i due dispositivi non si combinavano bene e il gorilla cominciò a sparare scintille per il malfunzionamento. Fece uno strano rumore e vennero fuori più scintille, le braccia e la testa facevano movimenti spastici. Poi, con un gran ronzio, la corrente andò via dal ristorante.
«Il mio game boy!»
 
 
 
Più tardi, mentre il trio si preparava a partire con Matt che si lamentava per essere arrivato al livello novantotto, L fece una breve chiacchierata con Near:
«Near, credi che Light sia in pericolo?» chiese piano. Aveva fatto iniziare una discussione tra Mello e Light per sovrastare la sua conversazione.
«Non adesso. Dai dati che mi hai fornito, non riesco proprio a capire perché Kira dovrebbe prenderlo di mira» sussurrò Near. «Anche se pare certo che fosse lui il primo-»
«Lo so. Grazie, Near.»
L’albino aggrottò un po’ la fronte e sembrò che stesse per dire qualcosa, ma si limitò a scuotere la testa. «Restiamo in contatto, L.»
«Lo farò.»
 
 
 
«...è molto più tranquillo senza di loro. Hey, Ryuu?»
«Sì?» L teneva gli occhi chiusi e si godeva la sensazione del suo nuovo cuscino sotto la testa.
«Ti ho preso una cosa dal ristorante mentre stavamo evacuando...»
«Light-kun l’ha pagata?»
«Ho lasciato i soldi.»
L grugnì quando sentì qualcosa posarsi sullo stomaco. Aprì sollevando gli occhi aperti e lo guardò.
«È un panda.»
«Sì. L’ho visto mentre passavo e ho pensato che ti somigliasse.»
«Non ha alcuna utilità, Light-kun.» L afferrò il piccolo peluche e lo mise sul comodino. «Buona notte.»
«...Già. Notte.»
Una volta sentito che il respiro di Light diventava più profondo, L prese il panda dal comodino e se lo mise di nuovo sullo stomaco.
Si rassegnò ad un’altra notte insonne.
 
 
 
 
 
Note finali
 
E così, il trio ci lascia definitivamente :) Finalmente un po’ di pace… e un po’ di fluff! XD Ma quanto è dolce L??
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, vi ringrazio tutti di cuore per aver letto fin qui e vi aspetto al prossimo capitolo: Terapia – Parte IV!
 

 
   
 
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