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Autore: Lord_Ainz_Ooal_Gown    29/06/2016    7 recensioni
[Storia ad OC] - [ISCRIZIONI CHIUSE]
Un regno di Fiore tutto nuovo, completamente diverso da quello a cui siamo abituati. I supereroi lottano giorno e notte contro i criminali per far rispettare la pace e per questo si uniscono alle Leghe, in modo tale da aiutarsi a vicenda! Ma... con l'avvento dell'Avatar, i fanatici di Zeref imperversano per le strade scatenando il panico. Sotto ordine del master, Natsu e i suoi amici cercheranno nuovi alleati capaci di affiancarli in questa guerra!
Solite cose: bla bla bla nuova fic bla bla bla spero di avervi incuriositi bla bla bla sono masochista bla bla bla non avevo niente di meglio da fare...
Genere: Azione, Comico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Makarov, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zeref
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
Capitoli:
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L'OSCURITA' PRIMA DELL'ALBA



La grossa poltrona dell'ufficio del master cigolò leggermente, mentre veniva girata verso la porta. Makarov era visibilmente stanco e provato dai recenti avvenimenti ma riuscì comunque a sgranare gli occhi per la sorpresa nel vedere Natsu in piedi.

Natsu, ragazzo mio, sei già stato dimesso?” domandò il vecchio master notando però qualcosa di strano, come ad esempio il ghigno sul volto del ragazzo e le fiamme che avvolgevano i suoi pugni. Lentamente, rialzò lo sguardo sul giovane, fissandolo dritto negli occhi “Chi sei tu?”

La sua memoria inizia a vacillare Master. Non riconosce neanche uno dei suoi figli?” domandò Natsu ampliando leggermente il ghigno mentre avvolgeva nelle sue fiamme anche i piedi, iniziando a fondere il pavimento di metallo.

Proprio perché conosco tutti i miei figli posso dire con certezza che tu non sei Natsu o per lo meno non sei in te e qualcuno ti sta controllando.” ribatté Makarov con sguardo fermo. Il rosato parve divertito dalla cosa e distese le braccia in avanti “Lei è stato un ottimo Master, Fairy Tail sentirà di sicuro la sua mancanza”.

Prima che Makarov potesse capire le sue intenzioni e reagire di conseguenza, Natsu scagliò due rapide sfere di fuoco contro la vetrata alle spalle dell'anziano, fondendo il vetro nel giro di qualche secondo. L'aria venne risucchiata con in credibile forza dai due buchi venutisi a creare e il resto del vetro, attraversato da grosse crepe, finì per infrangersi, venendo risucchiato nel vuoto siderale dello spazio.

Un allarme generale scattò in tutta la stazione orbitale e Makarov, dopo aver ingigantito le mani ed averle conficcate nel pavimento, cercò di resistere mentre i vari mobili venivano trascinati. Natsu rimase a fissarlo con un ampio ghigno riuscendo a non muoversi grazie al fatto di aver conficcato i piedi nel pavimento fuso in precedenza. Il master lasciò andare il pavimento con una mano e tentò di premere un pulsante posto sulla parete, ma una violenta fiammata gli ustionò il volto costringendolo a coprirsi la faccia con la mano libera.

Stringendo i denti per il dolore, Makarov riportò lo sguardo sul rosato “Natsu!!! Torna in te!!!”

Il ghigno di Natsu si trasformò in un semplice sorriso e con la mano destra formò una L usando il pollice e l'indice, dopodiché se li puntò alla testa come se fosse una pistola “”Salutami Yuri quando lo vedrai nell'aldilà, Makarov”.

L'uomo sgranò gli occhi all'inverosimile “Alan...?” e strinse con ancora più forza il pavimento ma Natsu conficcò a sua volta i pungi nel metallo e generò delle violente fiammate sotto a Makarov, sbalzandolo via.

Il vecchio master si ritrovò in balia dello spazio e avvertì una terribile fitta ai polmoni mentre l'aria dentro di lui fremeva per uscire. Malgrado la vista annebbiata dal dolore, portò lo sguardo su Natsu allungando una mano verso di lui -Natsu... quello non sei tu... per favore... non cadere nell'oscurità come Alan... non lasciarti corrompere...-

Lentamente, chiuse gli occhi mentre il suo corpo veniva scagliato alla deriva nello spazio, svanendo nell'oscurità più totale.

Natsu non batté ciglio e si girò, aprendo la porta per poi uscire mentre una grossa lastra metallica slittava sul bordo della stazione, andando a chiudere la breccia creata dal ragazzo che, ridacchiando leggermente, barcollò lungo i corridoi dell'installazione, non venendo notato dagli altri eroi troppo presi a cercare di capire che cosa stesse accadendo.

Dopo aver raggiunto una delle stanze adibite al teletrasporto, entrò dentro e azionò il dispositivo senza curarsi del luogo che avrebbe raggiunto. A lui bastava ritrovarsi a Magnolia e così fu. Guardandosi attorno capì di essere in un vicolo e così, come se niente fosse, si avviò verso la strada cercando di nascondere alcune cuciture sul suo corpo.

Tsk... quella vecchia sa davvero come ricurire qualcuno ma diavolo se fa male...” commentò il ragazzo prima di sbattere contro una barriera rossa che gli bloccava interamente il passaggio.

Ma cosa...?!” Natsu si girò di scatto ritrovandosi chiuso dentro ad un cubo rosso rubino. Senza esitare colpì la parete davanti a lui con dei pugni infuocati ma non riuscì nemmeno a scalfirla.

E' inutile che ci provi. La barriera non si romperà.” proferì una voce maschile sopra di lui. Natsu alzò lo sguardo e rimase sorpreso nel vedere Deneb, con il suo completo da eroe, seduto su un davanzale di fianco a Reito, anch'esso equipaggiato col suo costume.

E... ehi ragazzi! Che coincidenza! Eravate di pattuglia per caso?” domandò Natsu grattandosi la testa ma le espressioni dei due ragazzi non cambiarono neanche lontanamente.

Potresti evitare di mandare avanti questa recita? Sei vomitevole...” sibilò una voce femminile nell'oscurità del vicolo e Natsu, volgendo lo sguardo verso la ragazza intenta ad avvicinarsi, sgranò gli occhi all'inverosimile “L... Lucy?!”

Ehi Natsu, quanto tempo!” esclamò la bionda salutandolo con una mano mentre il rosato la fissava senza parole “Ma... ma io... ti ho...”

Uccisa? Sì effettivamente mi hai uccisa e devo dire che la mia recita non è andata male visto che ci hai creduto.” disse Lucy mostrando un ghigno alquanto inquietante mentre i suoi capelli diventavano rossi e i suoi occhi assumevano la tonalità dell'oro.

Lo sguardo di Natsu si indurì man mano che la giovane mutava il suo aspetto, facendo svanire i segni rossi sul collo, piccolo ricordino dell'aggressione nella saletta medica.

Shino...” sibilò il ragazzo infiammando i pugni mentre la giovane finiva di trasformarsi, sistemandosi la maglietta striminzita “Mi chiedo come faccia Lucy ad indossare certe cose... oh beh, glielo chiederò dopo averti riportato alla Lega, mentre tu cercavi di uccidermi lei era nella stanza di Levy”.

Deneb e Reito saltarono giù atterrando di fianco alla compagna e il primo si girò completamente verso Natsu “Sappiamo quello che hai fatto.” e creò delle piccole barriere attorno al corpo del rosato, bloccandolo del tutto “Tuttavia ti daremo una possibilità per spiegare le tue azioni. Laxus non sarà gentile come noi”.

Natsu rimase in silenzio avvolgendosi completamente nelle sue fiamme per cercare di distruggere le barriere ma nessuna di esse venne distrutta, facendo urlare per la frustrazione mentre Shino si sistemò la cintura del suo costume intorno alla vita “Ohi lascialo andare, parlare non serve a niente. Mettiamolo a dormire e riportiamolo alla Lega”.

Deneb rimase qualche secondo in silenzio ma alla fine dissolse le sue barriere e Natsu scattò in avanti a piena potenza tentando di colpire Shino con un pugno al volto ma una barriera azzurra si materializzò tra i due, proteggendola dal colpo che sprigionò diverse fiamme per il vicolo.

Un istante dopo, la barriera si dissolse e Shino passò sotto a Natsu colpendolo con una gomitata alla bocca dello stomaco mentre Reito, dopo aver acceso le luci sulla sua cintura, plasmò la luce riflessa sui suoi guanti metallici per creare una sorta di catena che avvolse intorno al braccio del rosato, sollevandolo poi in aria per poi dare un forte strattone alla catena, facendo schiantare al suolo Natsu.

Il supereroe del fuoco si rialzò quasi subito scuotendo la testa e scagliò diverse sfere di fuoco che vennero tutte bloccate dalle barriere create da Deneb. Il ragazzo ne creò altre lungo i muri degli edifici per evitare che venissero danneggiati dalle fiamme mentre Shino iniziò a saltare sui vari davanzali, portandosi quasi sul tetto.

Natsu provò a scagliarle un cono di fiamme addosso ma la catena di luce di Reito si attorcigliò intorno alla sua gola e l'eroe della luce gli fu alle spalle, colpendolo con una spada corta di luce che aprì un ampio taglio sulla schiena del rosato, facendolo barcollare in avanti.

Avvertendo la catena allentarsi, Natsu si lasciò cadere in avanti e, dopo aver appoggiato le mani a terra, piegò le gambe e colpì Reito in pieno petto con un doppio calcio, spedendolo dritto contro un cassonetto dell'immondizia, per poi rialzarsi e lanciarsi su di lui ma una barriera rossa gli impedì di colpirlo.

Sibilando, Natsu si voltò verso Deneb e scattò verso di lui per tentare di farlo fuori ma dall'alto Shino si lasciò cadere sopra di lui e gli schiacciò la testa nel terreno con entrambi i piedi, spaccandogli il naso contro il cemento.

Soffocando un'imprecazione, Natsu ruotò su sé stesso e tentò di afferrare Shino ma questa balzò all'indietro e, scattando subito dopo in avanti, gli tirò un calcio in piena faccia sbattendolo contro un muro. Tenendosi il volto, Natsu si rialzò nuovamente e si abbassò all'ultimo per evitare la catena di luce di Reito che la fece dissolvere onde evitare di essere trascinato con essa.

Bisogna dargliene atto. E' resistente.” commentò Shino con un ghigno scrocchiandosi il collo mentre i suoi due compagni rimasero in silenzio. Quando il rosato fece un passo in avanti, si avvolse nuovamente nelle sue fiamme e scagliò due sfere di fuoco verso Deneb e Reito, lanciandosi poi contro Shino.

Deneb creò un'altra barriera con la quale parò il colpo mentre Reito si limitò a gettarsi di lato per evitare la sfera mentre Shino fu costretta ad evitare tutti i colpi di Natsu che riuscì comunque ad ustionarle il braccio destro dopo averla afferrata per un polso.

Ti dispiace? Non sei il mio tipo!” sibilò Shino per poi stringere i denti e, ruotando su sé stessa, afferrò Natsu per il polso proiettandolo a terra di schiena. Il ragazzo gonfiò all'istante le guance e scagliò un'enorme ondata di fuoco verso la ragazza ma Deneb la afferrò per la vita e la trascinò indietro di colpo, evitando che venisse centrata in pieno.

Non potevi usare una barriera?” domandò Shino notando una ciocca dei suoi capelli carbonizzati.

A quella distanza le fiamme ti avrebbero ferita ugualmente.” fu la semplice risposta del compagno che creò all'ultimo una nuova barriera per proteggerli da una grossa sfera di fuoco. Natsu, notandoli distratti, si scagliò all'istante verso Reito per provare a sopraffarlo ma all'ultimo un piccolo oggetto di luce simile ad un proiettile si conficcò nella sua gamba, facendolo cadere di faccia a terra.

Non sapevo potessi farlo.” commentò Shino avvicinandosi al suo compagno che si limitò ad una scrollata di spalle mentre Natsu lottava per rialzarsi e continuare a combattere. Shino lo fissò con sguardo seccato e, colpendolo con un calcio, lo fece finire a pancia all'aria posizionandosi vicino ai suoi piedi “Sei resistente ma mi sono stancata, è ora di tornare a dormire.” così, dopo aver alzato la gamba destra, menò un violentissimo calcio colpendo in pieno l'inguine di Natsu che sgranò gli occhi all'inverosimile pochi secondi prima di svenire per il dolore.

Reito e Deneb fissarono la scena nel più completo silenzio ma al momento dell'impatto nessuno dei due era riuscito a trattenere un sussulto con tanto di brividi lungo la schiena.

Ok, la testa calda è sistemata. E' ora di tornare alla Lega.” esultò Shino con un ampio ghigno prima di attivare il suo dispositivo per il teletrasporto che li fece svanire in un flash accecante.



§ § § § §



Un metodo... particolare per mettere a dormire un ragazzo...” commentò Solaris con voce piatta mentre fissava un monitor insieme ai suoi compagni.

Quella ragazza sa il fatto suo.” aggiunse Yoru con il suo solito sorriso inquietante mentre Omega guardava la scena senza alcuna emozione apparente. Di fianco a loro, Alan rise a pieni polmoni dandosi delle pacche sul ginocchio “Questa è davvero una serata divertente!” dopodiché si girò verso Dyvern “Credi che riusciranno a rompere il tuo controllo mentale?”

Hanno tre persone dotate di poteri mentali.” spiegò la giovane sorseggiando del tè “E' altamente probabile”.

Beh almeno saranno impegnate con qualcosa.” commentò Ryo continuando a rubare i dati dal database di Fairy Tail tramite un piccolo ragnetto meccanico lasciato sulla stazione da Natsu poco prima “Con questi dati potrò costruire dei robot decisamente migliori.” e il solo pensiero le fece piegare le labbra in un piccolo sorriso, più simile ad un ghigno.

Non c'è di che preoccuparsi.” le rassicurò Alan sorseggiando a sua volta del tè “Sono sicuro che avranno già visto le registrazioni di qualche telecamera piazzata nell'ufficio di Makarov. Avranno la loro bella gatta da pelare o per meglio dire... gatto da pelare.” e ridacchiò divertito all'idea mentre gli altri si limitarono ad ignorarlo, continuando a leggere i vari dati ottenuti da Ryo.



§ § § § §



Un violento pugno piegò il metallo della parete, trasmettendo elettricità in tutto il corridoio.

UN MOTIVO!!! DAMMI SOLO UN MOTIVO PER NON ENTRARE IN QUELLA STANZA ED UCCIDERE NATSU!!!”

Le urla furiose di Laxus erano udibili in quasi tutta l'installazione e pochi erano gli eroi che osavano avventurarsi su quel livello.

Perché non è quello che vorrebbe il Master.” spiegò Erza con voce ferma fissandolo dritto negli occhi mentre alle sue spalle Gray e Mira erano pronti ad intervenire per fermare il loro compagno.

Non fare tanto la santarellina Erza!!!” tuonò Laxus “So bene che, tanto quanto me, vuoi vendicarti per quello che gli è successo! Hai visto i video! Tutti li hanno visti!!! Natsu ha cercato di uccidere Lucy, poi è andato dal vecchio e lo ha scaraventato nel vuoto!”

Se anche fosse, picchiare o uccidere Natsu non riporterebbe indietro Makarov!” ribatté Erza alzando il tono della voce mentre, in lontananza erano visibili Shino, Deneb, Reito, Alex e Noemi.

Cosa pensate che faranno?” domandò Noemi guardando i suoi compagni.

Per me alla fine Laxus lo pesterà a sangue.” ipotizzò Shino con un ghigno, divertita dall'idea ma Deneb non parve d'accordo e mise una mano sulla spalla di Noemi “Ora è fuori di sé ma sono sicuro che si calmerà. Piuttosto vorrei sapere cosa faranno con Natsu, non possiamo lasciarlo in quello stato”.

Credete che gli abbiano fatto qualcosa mentre era prigioniero?” domandò Alex tornando a guardare Laxus ed Erza mentre urlavano a pieni polmoni.

E' abbastanza ovvia come cosa. Il nostro compito è scoprire che cosa gli hanno fatto.” disse una voce femminile alle loro spalle e Noemi sussultò leggermente, facendosi poi da parte per far passare Polushka che si avviò con passo deciso verso la porta in fondo al corridoio dove si trovava Natsu.

Erza la vide arrivare e smise di discutere con Laxus che notò la vecchia subito dopo “Non dirmi che vuoi andare lì dentro e parlare con lui!”

E' ancora sotto sedativi, perciò non parlerà.” spiegò Polushka con sguardo serio “Ma il mio potere, unito ad alcuni macchinari, mi permetterà di capire se qualcuno ha giocato con la sua mente mentre era tenuto prigioniero.” e si avviò verso la stanza senza degnare gli altri di un solo sguardo.

Quando la porta slittò nella parete, la prima cosa che vide fu proprio Natsu sdraiato su un lettino bianco con diverse cinghie speciali che lo tenevano bloccato ad esso, oltre a tre flebo attaccate alle sue braccia e altre apparecchiature tutt'attorno.

L'anziana eroina si posizionò vicino alla testa di Natsu e posò entrambe le mani sulle tempie del ragazzo, chiudendo gli occhi per potersi concentrare mentre, fuori dalla stanza, gli altri eroi restavano in attesa. Polushka non parve fare nulla. Rimase in piedi per diversi minuti senza muoversi di un millimetro e finalmente, quando la situazione stava ormai diventando esasperante, riaprì gli occhi “Qualcuno con dei poteri mentali ha controllato la sua mente dandogli dei semplici ordini. Normalmente Natsu avrebbe resistito ad un simile controllo, ma le ferite che aveva nel momento del recupero... diciamo che non erano solo per far figura”.

Lo hanno torturato?” domandò Erza con sguardo serio, stringendo i pugni fino a conficcarsi le unghie nei palmi.

Precisamente. Una tortura accurata oserei dire, quelle ferite non erano letali ma miravano a farlo soffrire e, benché sia stato in mano loro per poche ore, devono averlo torturato ininterrottamente.” spiegò Polushka lanciando un ultimo sguardo a Natsu prima di uscire dalla stanza “Dobbiamo spezzare il controllo sulla sua mente, così tornerà in sé”.

Laxus fissò prima lei e poi il suo compagno legato al lettino, scaricando un po' di elettricità nell'aria, dopodiché si girò di scatto e camminò rapidamente verso il gruppetto di neo-eroi, fermandosi davanti ad Alex e Noemi le quali si sentirono a disagio nel vederlo torreggiare su di loro.

Voi due possedete dei poteri mentali, non è così?” domandò il biondo assottigliando lo sguardo. Noemi alzò timidamente una mano “I... io posso leggere la mente e spostare gli oggetti...”

Laxus spostò poi lo sguardo verso Alex che, malgrado fosse nella Lega già da un po' non aveva mai avuto modo di parlare col nipote di Makarov “Posso usare vari tipi di incantesimi grazie alla mia magia...”

Andranno bene. Andate in quella stanza ed entrate nella mente di Natsu, dopodiché cercate di spezzare il controllo che hanno su di lui.” ordinò Laxus con sguardo duro e le due ragazze si guardarono tra di loro, annuendo poi.

Le aiuterò anche io.” si intromise una roca voce femminile e i vari eroi, girandosi verso il corridoio, videro avvicinarsi Emily su una sedia a rotelle con una flebo agganciata sullo schienale, collegata poi al braccio della giovane che aveva gran parte del volto bendato così come la gola, oltre ad una sorta di busto artificiale che le copriva quasi tutto il torace.

Emily?! Perché sei qui?! Dovresti essere a riposo!” subentrò Erza notandola con la coda dell'occhio “Polushka ha detto che devi stare a riposo per almeno tre settimane e solo allora potrai uscire dalla tua stanza!”

Makarov è morto e una mia amica è quasi morta.” commentò Emily volgendo lo sguardo verso Erza, senza poter girare la testa a causa di un collare che le teneva bloccato il collo “Voglio sapere chi ha controllato Natsu per farlo agire così, inoltre sono quella con i poteri mentali maggiori tra di noi. Aiuterò Alex e Noemi ad entrare nella mente di Natsu, così potremo liberarlo”.

D'accordo. Fallo.” disse Laxus con tono deciso e questa volta fu Mira a mettersi in mezzo “Laxus! So che vuoi risolvere la questione ma Emily ha subito dei gravi danni anche a livello cerebrale! Usare i poteri in questo stato potrebbe portarle solo altro dolore!”

Non preoccuparti Mira, posso sopportarlo.” la rassicurò Emily usando i suoi stessi poteri per sospingere in avanti la sedia a rotelle ma dopo pochi metri sentì qualcuno spingerla e le bastò sondare il corridoio con la sua mente per capire che alle sue spalle si trovava Noemi “Se tu vuoi aiutarci lì dentro, lascia che ti aiuti qua fuori”.

Le tre ragazze entrarono nella stanza insieme a Natsu e, sotto indicazione di Erza, Deneb e Gray spostarono alcune apparecchiature per lasciar spazio alle compagne.

Alex, usa la tua magia per collegare le nostre menti.” disse Emily sollevando a fatica le braccia per posare le mani sulle tempie di Natsu. Alex annuì e, dopo un breve attimo di concentrazione, mormorò “Azarath Metrion Zinthos!”

Una breve scossa elettrica fece tremare leggermente le tre ragazze che chiusero gli occhi nello stesso momento.

*

Quando li riaprirono, si ritrovando in un enorme spazio nero.

Immaginavo che fosse una testa vuota...” commentò Emily guardandosi attorno mentre le due amiche la fissarono a bocca aperta, mettendola in soggezione “Che c'è?”

Non sei ferita! Sei come nuova!” esclamò Alex osservando la sua compagna che incrociò le braccia al petto sbuffando “Ovviamente. Siamo dentro alla mente di Natsu. Qui posso mantenere il mio aspetto naturale, senza bende o cerotti vari”.

Quindi ora... cosa facciamo?” domandò Noemi guardandosi attorno individuando poi un enorme ammasso di rovi viola irti di spine più chiare. Al centro del groviglio videro una sorta di bozzolo rosso al cui interno sembrava pulsare qualcosa.

Ecco il centro della mente di Natsu.” osservò Emily fissando poi i rovi “Quelle piante rappresentano il controllo sulla sua mente, dobbiamo distruggerle.” e, concentrandosi intensamente, aprì le mani davanti a sé cercando di spostarle con l'aiuto di Noemi, mentre Alex recitò nuovamente la sua formula per tentare di distruggerle facendole a pezzi con la mente.

Dopo un solo tentativo, molti rovi vennero rimossi ma gli altri si avventarono contro le tre maghe che balzarono all'indietro per evitarli, mentre davanti a loro si materializzò una figura femminile.

Alex sgranò gli occhi per la sorpresa nel vedere due profondi occhi color ambra con dei lunghi capelli viola abbinati ad una maschera veneziana nera e un abito elegante bianco dai dettagli neri.

Quindi sei tu che hai piegato la mente di Natsu.” sibilò Emily assottigliando lo sguardo ma non ricevette alcuna risposta.

Io... credo di averla già vista...” sussurrò Alex attirando l'attenzione di Noemi ed Emily “Qualche giorno fa, durante la pausa pranzo, io e Alissa abbiamo notato una ragazza che ci fissava dalla strada e Alissa mi ha detto di aver provato una strana sensazione di malessere nel vederla. Ora non potrei esserne certa... ma credo che sia lei...”

Non importa Alex, l'importante è che io sappia come sia fatta.” commentò Emily facendo leggermente trasalire le sue compagne “Perché così so su chi dovrò sfogare la mia rabbia.” e, muovendo una mano, bloccò mentalmente la figura della giovane che continuò a non battere ciglio.

Tsk, un'immagine residua, deve averla formata quando ha posto il controllo sulla mente di Natsu.” ipotizzò Emily annullando il suo controllo, non senza prima piegare all'indietro la figura, facendola dissolvere in polvere purpurea “Distruggiamo gli ultimi rovi e usciamo da qui”.

Le due amiche annuirono e, dopo qualche minuto di lotte mentali, riuscirono a rimuovere l'ultima presenza ostile, permettendo al bozzolo di infrangersi mostrando una fiamma abbagliante che le accecò all'istante, rispendendole fuori dalla mente.

*

Emily riaprì gli occhi lentamente mentre le sue due compagne venivano sostenute da Reito e Gray, facendole poi accomodare su delle sedie portate apposta.

Dunque? Avete spezzato il controllo?” domandò Laxus senza attendere neanche un minuto ed Emily annuì. Il biondo si avvicinò di scatto al lettino sorprendendo Erza che non fece in tempo a fermarlo ma rimase interdetta nel vederlo con il pugno alzato e gli occhi fissi su Natsu.

La ragazza si avvicinò e posò lo sguardo sul rosato, portandosi poi una mano sulla bocca nel vedere il suo compagno in preda ad una crisi. Grosse lacrime rigavano le guance del giovane eroe del fuoco che faceva di tutto per trattenere i singhiozzi, mentre le varie cinghie venivano sciolte per lasciarlo muovere.

Lentamente, si portò un braccio a coprirsi gli occhi “Io... io ho... io ho...”

Nessuno dei presenti osò fiatare intuendo man mano quello che stava cercando di dire. Natsu non era stato semplicemente controllato. Il suo subconscio era rimasto attivo, permettendogli di vedere attraverso i suoi occhi ciò che il suo corpo faceva, ma senza poterlo fermare.

Ho ucciso... il vecchio...” singhiozzò Natsu mettendosi a sedere e coprendosi il volto con entrambe le mani mentre alcuni spasmi scuotevano il suo corpo “E' colpa mia... è colpa mia...”

Laxus lo fissò per alcuni secondi mentre il suo sguardo perdeva ogni traccia di ira. Senza dire niente, abbassò la mano pronta a colpirlo e la poggiò sulla spalla tremante del compagno “Non è colpa tua. Non eri in te.” dopodiché uscì dalla stanza senza guardare nessuno.

Quelle parole non bastarono comunque a calmare Natsu che, pur lottando con tutto sé stesso, non riuscì a trattenersi.

Un urlo disperato echeggiò per i corridoi della Lega facendo trasalire i vari membri che però, dopo pochi istanti, intuirono che cosa avesse fatto urlare Natsu in quel modo così rimasero nelle loro camere cercando di risvegliarsi da quel terribile incubo che ormai era la loro realtà.



§ § § § §



Si può sapere dove stiamo andando?” domandò Solaris con voce annoiata mentre camminava dietro ad Alan. Natalie era poco dietro di lui e, da quando era tornata, non aveva smesso per un secondo di scrutare Omega, la quale la scrutava di rimando.

-Spero che non combattano tra di loro per qualche motivo... sarebbe una rottura incredibile...- pensò il ragazzo sospirando per poi voltarsi verso Alan che ridacchiò leggermente “Il piano procede come previsto, amici miei. Con la morte di Makarov, e tutti quegli eroi su un letto di ospedale, la Lega di Fairy Tail è debole e pronta ad essere annientata. Le altre Leghe, benché numerose non potranno costituire una grossa minaccia”.

Restano comunque una minaccia e il loro numero è superiore al nostro, non importa quanti robot posso mandare in campo.” osservò Ryo senza tuttavia alzare gli occhi dal suo tablet.

Una nuova risata attirò l'attenzione dei vari ragazzi.

E' qui che ti sbagli, ragazza mia.” sibilò Alan fermandosi davanti ad una grossa porta di ferro, posta alla fine di quel lungo corridoio che non avevano mai notato. L'uomo mascherato la aprì rapidamente e una luce accecante fece borbottare alcuni dei suoi compagni che poi lo seguirono nella luce, ritrovandosi su un palco di legno sopraelevato, posto ad un estremo di quello che sembrava un enorme magazzino pieno di luci e, davanti a loro, vi erano diverse centinaia di persone poco raccomandabili.

Una breve occhiata bastò per capire che si trattava di vari supercriminali, terroristi e tutto quel genere di gentaglia.

Con alcuni cenni delle braccia, Alan fece allineare i suoi alleati dietro di lui, ritrovandosi con X, Dyvern, Solaris, Ryo e Natalie alla sua destra, e con Sasha, Omega, Yoru e Manuel alla sua sinistra.

Mi sento stranamente a disagio... non mi piace stare davanti a così tante persone...” sibilò Ryo volgendo lo sguardo tra i vari presenti mentre Yoru pareva emozionato dalla cosa “Posso percepire almeno duemila anime che provano rancore per questi stolti umani... di sicuro ci sanno fare quando si stratta di strappare delle vite.” e si lasciò andare ad una breve risatina quando di colpo Alan alzò le braccia al cielo “Amici! Compagni! Fratelli!!! Grazie per esservi riuniti qui in questo giorno così importante!!!”

Tutti i presenti che non li avevano ancora visti sul palco si destarono dal ciò che stavano facendo e si voltarono verso Alan che, dopo qualche secondo di attesa, riprese a parlare “Per anni tutti voi avete condotto una vita di miseria, passando ogni giorno nell'ombra per poter sopravvivere, mentre quei cosiddetti eroi se la spassavano e guadagnavano con la vostra sofferenza, martoriando i vostri corpi per poi gettarvi in prigione, dimenticandosi completamente di voi!”

Alan abbassò le braccia facendo un profondo respiro “Io oggi, davanti a tutti voi, dico basta! Basta a questa tirannia che per decenni è andata avanti senza che nessuno aprisse gli occhi! Le persone prive di poteri continuano ad invocare il nome dei loro eroi perché non sanno cavarsela da soli e sono ormai diventati ciechi davanti al vero male! Quanti di voi hanno derubato, assassinato, rapito solo per poter ottenere qualche soldo così da poter sopravvivere un altro giorno? Quanti di voi hanno subito soprusi di ogni tipo trovandosi soli in mezzo ad una strada senza alcuna possibilità di rialzarsi? Quanti di voi sono stati chiamati 'mostri' o 'reietti' senza modo di ribattere per poi essere etichettati come feccia da tutta la comunità?!”

Un leggero mormorio si diffuse tra la folla e Natalie captò diverse parole di consenso ma non batté ciglio e rimase in ascolto.

Io mi trovò qui, di fronte a voi, per aiutare tutti voi! Seguitemi in questo mio viaggio e vi prometto che insieme potremo governare il mondo senza che nessuno possa più ostacolarci!!!”

Stai vaneggiando!” sbraitò un uomo in mezzo alla folla e tutte le persone vicine si girarono verso di lui, permettendo così a Ryo e gli altri di individuarlo. Si tratta di semplice mercenario con abiti militari e una pistola appesa su un fianco “Seguirti nel tuo viaggio per dove? Per la prigione? Sei solo uno dei tanti pazzi che sperano di fare qualcosa!”

Ogni coalizione ha bisogno di fondamenta forti e resistenti!” ribatté Alan aprendo le braccia “Se pensi che le mie parole siano solo mere bugie, prova ad uccidermi e poni fine a queste insensate idee!”

Il mercenario sbuffò sonoramente “Tsk, non mi hanno pagato per ucciderti ma se questo è ciò che vuoi...” per poi impugnare la sua pistola e svuotare il caricatore contro Alan ma, con sua somma sorpresa, i suoi proiettili rimbalzarono contro qualcosa, rotolando poi sul palco.

Ogni coalizione ha bisogno di fondamenta forti e resistenti... e gli esempi di forza sono i più indicati per porre le basi di queste fondamenta.” sussurrò Alan con un sorriso maniacale mentre alle sue spalle Omega si sollevava in aria, fissando con sguardo neutro il mercenario che aveva sparato.

Lentamente, avanzò verso di lui e l'uomo, ora spaventato dall'atteggiamento della ragazza, provò a ricaricare ma qualcosa gli strappò via il braccio destro facendolo strillare come un indemoniato mentre le persone più vicine indietreggiavano inorridite alla vista dei litri di sangue che si riversavano a terra. Chiedendo aiuto, l'uomo venne poi sollevato all'altezza di Omega che lo portò a pochi centimetri dal suo volto, cavandogli gli occhi con qualcosa di invisibile, senza tuttavia muovere un muscolo.

Urlando ormai come un disperato, il mercenario venne scagliato contro la porta, dalla quale erano entrati lei e gli altri, e le sue urla cessarono nel momento stesso in cui il suo collo si piegò di novanta gradi all'indietro, accasciandosi poi al suolo, mentre Omega tornò di fianco ai suoi compagni come se non fosse successo niente.

Alan tornò quindi a guardare la folla davanti a lui “Vi sono altri dubbi o perplessità prima che io possa andare avanti?”

Cosa facciamo riguardo alle Leghe? Fairy Tail in primis non ci lascerà agire come vogliamo!” urlò qualcuno tra la folla e il sorriso di Alan si ampliò mentre si voltava verso Ryo “I monitor, per favore”.

Dalla porta alle loro spalle uscirono decine di robot volanti, piccoli e compatti, dotati di un monitor sotto di loro. Digitando alcuni ordini sul suo tablet, Ryo li posizionò in modo tale che tutti potessero vedere le immagini trasmesse. Per primi vennero mostrati Natalie e Solaris.

Questi due miei compagni! Da soli! Hanno sconfitto quattro eroi di Fairy Tail!!!” ricominciò Alan mentre i video dello scontro con Fairy Tail veniva trasmesso “Sono rimasti feriti o impossibilitati a combattere? No! Sono tornati da vincitori!”

Le immagini cambiarono nuovamente e un mech venne mostrato intento a combattere contro altri eroi “Il frutto del genio della nostra Hakkabot ha fatto sì che un'eroina perdesse l'uso delle gambe, stroncando la sua vita di avventura, e ha ridotto male anche tutti gli altri eroi che hanno osato affrontarla!”

I monitor mostrarono alcune immagini riprese nel laboratorio dove Alan aveva recuperato Omega. Yoru, Manuel e Sasha vennero fatti vedere mentre uccidevano soldati su soldati come se niente fosse “Un semplice bambino ha affrontato scontri mortali fin dai suoi primi anni di vita ma questo non lo ha mai fermato dal lottare per ciò che riteneva giusto!” urlò poi Alan indicando con un braccio Manuel il quale rimase fermo sul posto, reprimendo l'impulso di nascondersi dietro a sua sorella.

Ancora una volta vennero mostrate altre immagini, precisamente X, Dyvern, Solaris, Natalie e un robot di Ryo mentre uccidevano due eroi di Fairy Tail e riducevano in fin di vita il figlio di uno degli eroi. Cambiando ancora, vennero mostrati solo X e Dyvern mentre sconfiggevano Natsu, riuscendo poi a catturarlo “Scontro dopo scontro abbiamo dato prova di poter rivaleggiare con la tanto acclamata Fairy Tail ma noi non ci siamo limitati a delle piccole vittorie! Noi li abbiamo colpiti direttamente al cuore grazie alla nostra Dama Viola!” e fece un cenno verso Dyvern “Siamo riusciti a manipolare uno dei tanto famosi eroi di Fairy Tail e poi...”

Le immagini dei monitor cambiarono ancora, mostrando Natsu mentre assassinava la presunta Lucy per poi uccidere Makarov scaraventandolo nello spazio. Tutti i presenti sgranarono gli occhi per la sorpresa, riportando poi gli sguardi su Alan, che rimase in silenzio per alcuni secondi.

Io non voglio elevarmi al livello di un dio né mai vorrò farlo! Io sono un uomo come tutti voi... un uomo con dei sogni infranti ma che è pronto a rialzarsi per far sì che questa realtà corrotta cessi di esistere!” Alan aprì ancora una volta le braccia alzandole poi verso il cielo “Non consideratemi un vostro superiore! Non consideratemi il vostro capo! Non consideratemi una sorta di essere invincibile! Consideratemi solo come un vostro simile che vuole combattere al vostro fianco!”

Omega mosse leggermente la testa e, afferrando il cadavere del mercenario con i suoi vettori, iniziò a dipingere qualcosa sopra alla porta usando il suo sangue, mentre la voce di Alan diventò sempre più alta fino a diventare un urlo “Combattiamo per far trionfare la vera giustizia! Combattiamo per abbattere questi eroi che si elevano al livello di dei onnipotenti! Combattiamo per far sì che nessuno di noi possa essere più definito 'feccia'!!!”

Omega completò il disegno raffigurante un grosso cerchio con al suo interno una sorta di angelo in piedi, con le ali chiuse sulla schiena e una spada stretta nella mano destra puntata verso il cielo.

Prima che qualcuno potesse anche solo pensare di commentare quel simbolo, Alan si piegò leggermente in avanti e, con un movimento fluido del braccio, si tolse la maschera gettandola lontano e sorprendendo i suoi stessi alleati.

Quest'oggi noi spezziamo le catene che ci tengono oppressi nell'oscurità e dichiariamo guerra a questo folle concetto di giustizia!!! Noi siamo la cura per questo mondo malato! Noi siamo coloro che apriranno gli occhi agli stolti! Noi siamo coloro che riporteranno il mondo sulla retta via!” Alan alzò solo il braccio destro con il pugno stretto puntato verso il cielo “Noi siamo l'Avatar!!!”

Un silenzio di tomba calò nell'enorme magazzino mentre tutta la folla fissava Alan trattenendo il fiato così come i suoi stessi alleati dietro di lui che ancora non erano riusciti a vedere per bene il volto di Alan.

Dopo qualche secondo di silenzio, l'uomo che li aveva riuniti mostrò un sorriso solare e distese il braccio destro in avanti, aprendo la mano come a voler aiutare qualcuno.

Allora... lotterete al mio fianco?”

Un urlo unanime fece tremare l'intera struttura mentre tutte le persone riunite lì davanti alzavano le braccia al cielo inneggiando al nome dell'Avatar. Alan sospirò con sollievo, attendendo che la folla si calmasse.

Eccellente amici miei, è ormai finita l'era dei falsi dei. La nostra era è appena iniziata!” e decine di portali si aprirono nelle pareti del magazzino “Entrate in questi portali, verrete portati nella nostra base ed equipaggiati a dovere per poi essere assegnati a delle squadre. Molto presto entrerete in azione!” spiegò Alan e tutta quella marea di persone svanì nel giro di pochi minuti, entrando nei suoi portali che si richiusero uno dopo l'altro.

L'uomo si concesse alcuni secondi per riprendere fiato mentre X e tutti gli altri rimasero fermi alle sue spalle, fissando la sua schiena. Finalmente, dopo alcuni secondi, Alan si girò verso di loro, mostrando degli occhi completamente bianchi e la parte superiore del volto completamente sfigurata da delle brutte ustioni.

Chiedo venia se il mio aspetto non si addice a quello che vi eravate immaginati.” proferì Alan con un sorriso ma nessun di loro ebbe da ridire su quel punto.

Gran bel discorso...” commentò Ryo rigirandosi lentamente il lecca-lecca tra i denti.

Ti ringrazio.” Alan le mise una mano sulla spalla per poi incamminarsi verso la porta che li aveva portati lì, tenendo 'altra mano sulla spalla di Omega “Ora è tempo di prepararsi”.

Scendiamo di nuovo in campo?” domandò Yoru con un ampio ghigno. Se il piano di Alan andava in porto, presto la città di Magnolia sarebbe diventato un enorme parco giochi pieno di morte e sofferenza solo per lui “Oppure vuoi mandare avanti quei mortali come carne da cannone?”

No, ovviamente no. Scenderemo tutti in guerra. Insieme.” spiegò Alan con voce stanca “Tutti voi diventerete i pilastri che sosterranno questa enorme alleanza!”

Quel simbolo che ha disegnato la bambina...” iniziò Sasha “... che cos'è?”

Il nostro emblema. Noi siamo una sorta di guida superiore che è discesa per stare di fianco a tutti loro.” spiegò Alan alludendo all'angelo con le ali piegate “Insieme, guideremo questa rivoluzione verso i cieli e verso quegli stolti eroi!” concluse poi riferendosi alla spada puntata verso l'alto.

Siamo comunque qualche centinaio.” notò Manuel e il sorriso di Alan gli fece capire di aver torto “Hai trasmesso il discorso anche da altre parti?”

Indovinato, mio giovane amico.” annuì l'uomo massaggiandosi la gola “Presto saremo migliaia e neanche Fairy Tail potrà sperare di fermarci! Or dunque preparatevi miei amici! E' giunto il tempo di giocare con le fate!”

La risata che ne seguì echeggiò per il lungo corridoio, dando ufficialmente il via ad un'era di caos e disperazione.



§ § § § §



Un mese. Un lungo mese trascorse da quel giorno e, come annunciato da Alan, l'era dell'Avatar ebbe inizio.

In tutto Fiore si susseguirono sempre più attacchi terroristici volti ad eliminare gli eroi e tutte le minacce presenti. Ormai le Leghe del regno erano allo stremo. Molti degli eroi cercavano di mandare avanti la loro vita quotidiana ma almeno una volta al giorno dovevano mettere le loro vite in gioco per fermare i seguaci dell'Avatar, ora tutti provvisti di equipaggiamento nero con il simbolo dell'Avatar argentato ricamato sulle loro braccia e in altri punti.

Quel giorno non era diverso dagli altri, malgrado fosse una mattinata tranquilla.

Gildarts era ancora l'insegnante della classe di supereroi ma vi erano molti assenti dato che, tra tutti gli eroi feriti un mese prima, solo Neren e Yugure erano riusciti a riprendersi. Natsu era ancora in uno stato di depressione profonda ed era stato preso sotto l'ala di Polushka e Wendy.

L'uomo lanciò una breve occhiata alla classe notando i loro sguardi mentre compilavano un test di ripasso. Nessuno di loro pareva esserci con la testa a parte Archer che, essendo esterno alla Lega, era rimasto quasi impassibile di fronte alle notizie degli ultimi tempi ma aveva comunque aiutato gli altri a respingere diverse minacce.

Prima che Gildarts potesse parlare, un allarme risuonò in tutta la scuola, annunciando la presenta di minacce nella zona ed invitando tutti gli studenti a scendere nei bunker predisposti sotto all'edificio.

L'insegnante guardò i suoi studenti che annuirono e si alzarono di scatto per poi precipitarsi fuori dalla classe così da poter andare ad aiutare. Lucy fu la penultima ad uscire, voltandosi verso Levy, ancora seduta sulla sedia a rotelle dietro al suo banco.

Levy-chan... vuoi...?”

No Lu-chan, non preoccuparti, posso cavarmela da sola.” le disse l'azzurra come se niente fosse. Lucy le mostrò un piccolo sorriso e poi uscì dall'aula, mentre il corpo di Levy venne scosso da dei leggeri spasmi.

Dopo aver trattenuto alcuni singhiozzi, portò le mani sulle ruote della sua sedia e, lentamente, uscì dall'aula con l'aiuto di Gildarts che la condusse poi verso il bunker.



§ § § § §



Oplon!!!” urlò Mira e una grossa barriera verde smeraldo si materializzò davanti a lei, proteggendola da alcuni missili sparati da un mech posto in fondo alla strada. Alcuni soldati dell'Avatar, vestiti con divise futuristiche ed equipaggiati con armi all'avanguardia, spararono contro la barriera per tenere occupato Deneb, posizionato qualche metro dietro a Mira ed Elfman.

Il mech si avvicinò lentamente, crepando l'asfalto con il suo peso, e azionò uno strano laser posto sull'arto di destra. Il laser sparò un grosso raggio di energia rossa che danneggiò gravemente la barriera di Deneb, distruggendola con il secondo colpo ma ormai Mira ed Elfman si erano spostati per tentare di colpirlo.

Elfman, trasformato in una specie di mostro con grossa corna, afferrò il mech per il braccio destro e tentò di strapparglielo ma una potente scarica elettrica si generò lungo il corpo del robot, folgorando l'eroe che urlò per il dolore indietreggiando.

Di questo passo non finiremo mai...” commentò Shino riprendendo fiato in un vicolo. Davanti a lei c'era Reito che si teneva una mano sulla spalla destra, bucata da un proiettile poco prima.

Gli altri stanno arrivando.” le disse il compagno prima di creare alcune lame di luce e scagliarle contro dei soldati nemici che non vennero però uccisi da esse.

Tsk... da un mese a questa parte il loro equipaggiamento è migliorato, ormai sanno come contrastarci!” sibilò Shino sparando con un pistola, salvo poi doversi mettere al riparo per evitare dei colpi nemici. Non le piaceva combattere con una pistola né voleva restare sulla difensiva ma i soldati dell'Avatar erano incredibilmente capaci.

Alcune esplosioni si udirono dall'altra parte del vicolo e alcuni robot di Hakkabot si palesarono davanti a loro.

Oh ma tu guarda, due vecchie conoscenze.” commentò la voce di Ryo attraverso le sue macchine mentre prendevano la mira con le loro armi.

Shino e Reito uscirono di corse e si gettarono di lato in tempo per evitare diversi proiettili che altrimenti li avrebbero uccisi.

Perfetto, ci mancava solo lei.” ringhiò Shino tenendosi una mano sul fianco dove un proiettile l'aveva ferita. Le macchine avanzarono lungo il vicolo ma dei kunai di acciaio si conficcarono nelle loro teste dall'alto, disattivandole completamente. Shino e Reito guardarono in alto e videro Neren intenta a trasportare Yugure con le sue ali di sangue, atterrando poi vicino a loro.

Serve una mano?” domandò Neren dissolvendo le sue ali per poi creare una grossa falce mentre Yugure impugnava la sua katana.

Serve un miracolo.” fu l'unica risposta di Shino che fece appena in tempo a chiudere gli occhi prima che un razzo impattasse contro una barriera creata da Deneb.

Sopra di loro Mira creò una sfera di energia oscura e la scagliò contro il mech, distruggendo il suo nucleo centrale per poi farlo collassare al suolo mentre Elfman scagliò in aria alcuni soldati, venendo però poi costretto ad indietreggiare da alcune armi pesanti.

Voltandosi verso l'origine degli spari, vide altri robot umanoidi di Hakkabot intenti ad avanzare verso di lui. Reito e Mira scagliarono dei colpi dalla distanza ma alcuni robot crearono delle barriere rosse simili a quelle di Oplon, così da proteggere tutti loro.

Dove sono gli altri?” domandò Deneb fissando i due nuovi arrivati ma Neren non fu particolarmente contenta nel dargli una risposta “In altre zone della città. Ci sono almeno sei attacchi in questo momento”.

La situazione non era delle più rosee e la presenza di molti civili negli edifici rendeva le cose ancora più complicate.

Oplon! Crea una barriera completa! Dobbiamo organizzarci!” urlò Mira atterrando vicino a loro mentre Elfman indietreggiava tornando umano. Deneb annuì e creò una grossa barriera nera così da non poter essere visti dai robot e dai soldati che iniziarono a sparare contro la suddetta barriera. Per fortuna non erano provvisti di armi per danneggiarla.

Dobbiamo tentare con un attacco molto potente così da distruggere almeno i robot.” spiegò Mira riprendendo fiato “Io e Reito scaglieremo svariati attacchi non appena la barriera verrà annullata mentre Neren e Yugure andranno oltre la loro prima linea e neutralizzeranno quanti più nemici possibili. Shino, resta di fianco ad Elfman e coprilo durante la vostra avanzata verso la prima linea. Deneb, a te il compito di proteggerci. Tutto chiaro?”

Tutti gli altri annuirono e, con uno schiocco delle dita, Deneb annullò quell'enorme barriera creandone altre più piccole mentre Mira e Reito scagliarono diverse sfere oscure e lame di luce, distruggendo così una ventina buona di robot che si erano avvicinati troppo.

Neren fece risputare le sue ali di sangue e, afferrando Yugure per un braccio, si sollevò in volo lasciandolo poi cadere in mezzo ad alcuni soldati che vennero prontamente neutralizzati dai rapidi colpi di spada del ragazzo. L'eroina del sangue si lasciò poi cadere a sua volta e con una grossa falce fece a pezzi diversi robot che esplosero all'istante.

Elfman si trasformò in una specie di uomo lucertola e avanzò verso i robot più vicini mentre Shino sparò con la sua pistola contro quelli che miravano a loro, riuscendo a distruggerne alcuni, mentre Deneb fissava i vari scontri preparandosi a creare delle barriere ma ciò che non riuscì a prevedere fu un attacco alle spalle.

Diversi missili vennero sparati dalla parte opposta della strada e l'onda d'urto colpì in pieno Deneb scagliandolo in avanti. Altri missili esplosero vicino a Reito e Mira scagliandoli contro le carcasse di alcune auto mentre Elfman riuscì a girarsi in tempo per intercettarne uno, che però gli scarnificò il braccio sinistro facendolo urlare dal dolore.

Shino individuò alcuni robot posizionati su dei tetti e imprecò ad alta voce cercando di colpirli con la sua arma ma finì le munizioni quasi subito gettando poi via la pistola. Afferrando il fucile di un soldato morto provò a colpirli ma una nuova esplosione scaturì alla sua destra, ustionandole il braccio e facendola finire a terra.

Con la vista annebbiata a causa dell'impatto, Shino vide Neren e Yugure correre verso di loro cercando di eliminare quanti più robot e soldati possibili ma alla fine furono costretti a fermarsi per non rischiare di essere ammazzati.

Alcuni rumori meccanici si udirono alle sue spalle e, girandosi, vide diversi robot armati fino ai denti pronti ad eliminarla.

Oh... fanculo...” sibilò Shino un istante prima che dei raggi di energia azzurra colpissero i robot dall'alto facendoli esplodere. Prima che qualcuno potesse provare a difendersi, decine di piccoli razzi si abbatterono intorno a Neren e Yugure, spazzando via i loro nemici, così come i robot appostati sui tetti.

Davanti ai diversi monitor, Ryo fissò la scena confusa non riuscendo ad individuare l'origine di quegli attacchi ma attivò comunque dei portali per far ritirare i robot e i soldati rimasti. Per fortuna Alan ne aveva preparati diversi per ogni evenienza.

Masticando con forza il lecca-lecca, fissò l'unica visuale disponibile tramite gli occhi di un robot ormai distrutto ma ancora funzionante e, dopo pochi istanti la vide, così come la videro i vari eroi di Fairy Tail.

Un'armatura umanoide rossa e dorata incredibilmente avanzata ed elaborata con una sorta di nucleo bianco e azzurro nel petto. L'elmo iniziò a disassemblarsi rientrando nel resto dell'armatura, mostrando un uomo di bell'aspetto dai corti capelli scuri con un pizzetto curato e degli occhi del medesimo colore.

L'uomo mostrò uno strano sorriso e porse una mano a Shino per aiutarla ad alzarsi “Serve una mano?”

La ragazza lo fissò confusa ma gli afferrò la mano e si issò in piedi, continuando a fissarlo così come i suoi compagni “E tu chi saresti?”

L'uomo non parve sorprendersi dalla domanda e rispose in modo incredibilmente serio, non senza perdere quel particolare sorriso.

Mi chiamo Tony Stark ma forse voi mi conoscete come Ironman”.





















Angolo dell'autore:

Esatto! Non state sognando! Ironman è qui per voi e per aiutare Fairy Tail in questa guerra! L'idea di questa sorta di CrossOver mi è venuta mentre meditavo all'ombra di un albero ahahah e spero che l'abbiate apprezzata, altrimenti lo farò svanire nel prossimo capitolo, don't worry!

Questo è il quarto aggiornamento della serata e non è ancora finita perché tra poco arriverà una fic tutta nuova (sì, in campagna non avevo modo di scrivere per 'La guerra infinita' quindi ho dovuto retrocedere su qualcosa di nuovo) e spero che apprezzerete anche quella!

In ogni caso aspetto le vostre recensioni e i vostri commenti su questo capitolo abbastanza corto ma che a me è piaciuto parecchio!

See you around!

  
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