Perché ora, quel momento rubato al destino doveva essere soltanto loro, delle due facce, di quella moneta graffiata dal fato, logorata dal tempo.
Entrambi sapevano che avevano sbagliato, che stavano sbagliando, che quello che la notte aveva custodito in segreto, luna dopo luna, era un errore. Eppure, mentre si perdevano nello sguardo dell’altro, e le barriere crollavano, ruggendo forti le loro colpe, non potevano far altro che desiderare di stringersi per sempre, in quel peccato che li macchiava, indelebile.
“Sai, non sono costretto a sposarla. Potremo ancora-”
“Spogliami”
{ One-shot di 2.478 parole | Merthur }