Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: s4nflow3r    03/07/2016    0 recensioni
Dopo aver perso la madre da piccola, Lucia si trova a convivere con il padre e una sorella sedicenne, incinta, che porta sempre a casa nuovi ragazzi. La sua vita è sempre stata soltanto studio e lavoro, ma spesso la vita riserva colpi di scena. Quando trovi la tua anima gemella non è facile tenersela, e non lasciarla mai scappare... ma come riconoscerla? Se quella persona fosse il tuo destino, sicuramente non scomparirebbe mai dalla tua vita... no?
Genere: Drammatico, Fluff, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
  Mi chiamo Lucia.
  Sono una ragazza di 20 anni e ho già perso mia madre, a circa 5 anni. Mia sorella minore, Camilla, non ricorda nulla. Lei ha 16 anni ed è già al quarto mese di gravidanza. Ironico, dato che io sono vergine. 
  L'ultimo ricordo che ho di mia madre è che mi ha dato un bacio mentre ero nel letto, quando pensava che io dormissi, poi è stata ricoverata in ospedale. È stato mio padre a raccontarmi com'è andata: mi ha detto che aveva il cancro, che la malattia era stata scoperta troppo tardi, che era già all'ultimo stadio... non c'è stato nulla da fare. È morta nel giro di un mese.
  Parlando di mio padre, lui non fa che lavorare, per mantenerci ovviamente, e crede ognuno di noi debba fare la propria parte. 
  Io sono al secondo anno di medicina ed ogni week-end lavoro in un ristorante. Quando torno a casa devo anche fare le pulizie, perché Camilla prende la gravidanza come una scusa per non fare più nulla. Tranne uscire col suo fidanzato-troll, ovviamente (n.b.: non è quello che l'ha messa incinta, ma lui non lo sa). Si chiama Kevin, è straniero, probabilmente sudamericano o qualcosa del genere. Ha la faccia schiacciata come un carlino e l'espressione sempre arrabbiata. Non è neppure un tipo sveglio. Ah, ma io che ne so di uomini. 
  Sono stata fidanzata, una volta, all'asilo. Ma, sapete, dopo un po' i tuoi impegni diventano troppo presenti nella tua vita, che ti sembra di avere una relazione con loro. Non hai bisogno di un ragazzo perché ti creerebbe solo altri problemi. Per non parlare di una ragazza.
  Sì, ho avuto un periodo lesbico. Sono andata in un bar gay, ho conosciuto una ragazza un po' inquietante, che si faceva chiamare Chantal, coi capelli corti e la bandana, il fisico mascolino e truccata come se si prostituisse. A quei tempi pensavo che tutte le lesbiche fossero così, quindi non ci diedi tanto peso. 
  Ci sono uscita un paio di volte, ma quando ha tentato di baciarmi non sono riuscita a non scansarmi. Così mi ha mollato un ceffone ed è andata via. 
  Beh, meglio che passare tutta la vita con una spacciatrice di droga dalla dubbia sessualità- non sono ancora sicura che non fosse un uomo truccato.
  Tornando a noi, oggi mi spettano ben due ore di lavoro e, dopo aver passato la giornata a studiare, sono sicura che le troverò meno gradevoli del solito.
  Il ristorante in cui lavoro è molto particolare: i piatti sul menù hanno nomi sconci, le luci sono basse, i tavoli nascosti alla vista da muri o séparé dall'aria esotica e le cameriere devono essere sexy. La mia divisa, infatti, è composta da un top che copre a stento il seno, anche molto scollato, una gonna aderente, elasticizzata e molto corta, un paio di autoreggenti ed un fermacapelli colorato. Posso scegliere le scarpe e il trucco... ma solo per modo di dire. Noi dobbiamo far fare bella figura al locale, quindi dobbiamo essere sempre impeccabili. Di solito arrivo al ristorante minimo un'ora prima, perché devo prepararmi insieme alle mie colleghe. Sapete, nonostante non abbia mai avuto un ragazzo, non sono affatto male. La mia è stata, più che altro, una scelta personale. Ho messo la famiglia davanti a tutto, e non me ne sono pentita. La divisa mi dona, fa risaltare la mia pancia piatta (su cui le colleghe mi disegnano accuratamente addominali scolpiti, giuro che sembrano veri sotto quelle luci!) e le mie gambe snelle e lunghe. Devo, però, mettere due reggiseni, uno sopra l'altro, entrambi push-up... a volte devo addirittura arrotolare dei calzini nel reggiseno: sono l'unica con una seconda tra le mie colleghe, qui la taglia minima è la quarta. Portiamo tutte scarpe coi tacchi, perché sono più sexy nonostante il dolore... ma ormai ci ho fatto il callo, letteralmente. E il trucco per noi non serve solo a risaltare la nostra bellezza naturale: cambiamo i lineamenti. Io sono fortunata perché non ho enormi difetti fisici (non mi avrebbero assunta, altrimenti!) però con il trucco il mio naso diventa più piccolo, le mie labbra più carnose e il mio intero aspetto più adulto.
  Ma ne vale la pena, sapete... Essere così sexy e sapere che nessuno potrà toccarti è la sensazione migliore che abbia mai provato finora.
  La cosa ironica è che è stato mio padre a procurarmi questo posto di lavoro: è frequentato da vecchi ricchi, vengono qui con le loro puttane e vogliono essere serviti da ragazze belle quanto quelle che hanno accanto. Lasciano mance molto generose e i proprietari del ristorante lo sanno, infatti spesso ci proibiscono di tenerle... io cerco di intascarle, ma se se ne accorgono non ne ho più diritto. È così ingiusto! Quel vecchio schifoso ha sbavato sulle mie, di tette! Perché devi prendere la mia mancia?
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: s4nflow3r