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Autore: Generale Capo di Urano    04/07/2016    3 recensioni
{Spoiler? per chi non ha visto il finale della seconda serie}
***
- Com'è, Amalia?
Di Yugo che è scosso dai dubbi e Amalia che lo rassicura.
- Essere un re, com'è?
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Amalia, Yugo
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Roi malgré toi
 

- Com’è, Amalia?
La principessa distoglie lo sguardo dall’immensa distesa di alberi davanti a sé, per spostarlo sul ragazzino seduto accanto a lei con le ginocchia strette al petto e un’espressione preoccupata dipinta sul volto innocente.
Yugo nota con la coda dell’occhio lo sguardo interrogativo della ragazza e sospira, tornando a guardare con occhi vacui l’orizzonte lontano dove il sole sta ormai tramontando. – Essere un re, com’è?
La vista della ragazza si annebbia, gira nuovamente il capo per tentare di nascondere il velo di lacrime che le ha coperto gli occhi marroni, come le cortecce dei suoi amati alberi. Vorrebbe sorridergli e portarsi una mano al petto, dichiarare con superbia che come principessa e futura regina ha diritto a molti privilegi e che un giorno governerà sul regno Sadida; vorrebbe assicurargli che è un grande onore e che, quando si è re, non bisogna preoccuparsi di nulla.
- Difficile- risponde invece, sfiorando con i piedi nudi l’edera che si attorciglia sulla grande terrazza del palazzo, al centro dell’enorme foresta. – Essere un re implica molti doveri e molti sacrifici. Devi fare di tutto per il tuo popolo; devi essere sempre all’altezza delle aspettative. Devi rispettare le regole che tutti gli altri re che c’erano prima hanno deciso per te, e devi stare attento a non fare nulla che possa far arrabbiare i sovrani degli altri Regni.-
Amalia torna a guardare il giovane Elatrop, questa volta con un lieve sorriso a incresparle le labbra, quasi come cercasse di consolarlo. – Ma tu non devi preoccuparti di questo, no?
Yugo stringe le ginocchia con le braccia, affondandoci il viso mentre ascolta le parole della principessa Sadida.
- Dopotutto, il re sei sempre stato tu, no? In un’altra…vita, ma sempre tu. Li hai incontrarti, no? E non penso, anzi, so che non potresti mai fare qualcosa contro il tuo popolo; e loro si fidano di te, e tu ti dovrai fidare di loro, e tutto andrà bene.
- E se facessi qualcosa di sbagliato?- Un filo di vento si alza e fa smuovere le chiome degli alberi e i verdi capelli della ragazza; l’intera foresta si muove come le onde del mare, producendo un unico fruscio, un’unica voce. L’Elatrop stringe le braccia attorno ai polpacci, la preoccupazione che gli fa tremare la voce: - E se non ne fossi in grado? E se gli altri re del Mondo dei Dodici non ci volessero, e se nascesse una guerra?
- Allora il Regno Sadida sarà qui per aiutarvi.- Amalia mette una mano sulla spalla dell’amico. – Sai, prima di…fuggire, prima di incontrarvi, Evangelyne mi ha detto una cosa.-
Il ragazzo si gira a guardarla interrogativo, e la vede sorridere al ricordo.
- Diceva di non essere d’accordo sulla partenza, ma non mi avrebbe lasciata da sola. E quando eravamo poco lontane da casa, vedendomi già cedere, chiedermi cosa fosse successo se ci avessero inseguiti, se mio padre e mio fratello si fossero arrabbiati, è scesa dal suo Dragacchino e mi ha presa per le spalle, fissandomi dritta negli occhi, così- lo dice con tono sempre più infiammato, prendendolo per le spalle; rivede per un attimo il volto serio dell’ocra che le stringeva le braccia e non sbatteva neppure le palpebre. – “La vita non è fatta di “se”, principessa! Ha preso una decisione, non può tornare indietro basandosi solo su dei dubbi! E se, e se, e se cosa? E se anche fosse? Ormai ciò che è fatto è fatto, è inutile rimuginarci sopra! Ora bisogna solo guardare al futuro e ai propri obiettivi, e basta crearsi dei dubbi inutili!”-
Yugo ha sgranato gli occhi, mentre la compagna sembra diventare sempre più decisa. Si affretta ad annuire, mostrando di aver capito ciò che ella intende dire, e Amalia si apre in un gran sorriso, riprendendo quella solita aria saccente e superba che la caratterizza. – Fidati di me, Yugo, non farti troppi problemi!
È il turno dell’Elatrop, ora, di sorridere; il ragazzino salta in piedi e stringe i pugni, mostrandosi deciso e pronto. – Ce la farò, Amalia! E se avrò bisogno…- il suo tono di voce si abbassa, torna appena un po’ incerto. – Tu mi aiuterai?
La Sadida lo guarda stupita, prima di chiudere gli occhi e annuire, il viso scuro rilassato e sereno. – Certo, Yugo. Io sarò lì ad aiutarti.-
 Alza lo sguardo, lo fissa dritto negli occhi. – E così tutta la confraternita del Tofu, ovviamente!-
- Parli sempre a nome di tutti!- l’Elatrop ride, ma sa che ciò che dice è vero. Torna a sedersi, questa volta con le gambe distese e il volto che guarda verso l’alto, sulla volta celeste in cui stanno già spuntando le prime stelle della sera.
- Yugo! Yugo, dove sei?- Adamai chiama il fratello a gran voce, con tono impaziente, prima di sbucare dietro ai due. – Yugo, scendi! Grugaloragran ci sta facendo dannare!-
E ride ancora, il piccolo re, nel seguire il drago che lo precede verso le cucine. – Arrivo, arrivo!-
Amalia rimane indietro, fermandosi a rimirare i due che corrono come forsennati ai piani inferiori.
Tutti dovranno darsi da fare, d’ora in poi.









Angolino ossessivo
So che non è il massimo, ma ci tenevo a scrivere qualcosina su Wakfu, prima o poi; e sono quasi certa che pure Yugo abbia avuto i suoi attimi di esitazione -voglio dire, scopri di essere un re così a caso, un po' di seghe mentali te le fai, no?
Temo che questi due siano un po' OOC...non ho mai scritto su di loro, chiedo scusa. Intanto cerco di migliorare~
Ciao ciao!

 
   
 
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