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Autore: Diletta_86    05/07/2016    0 recensioni
Le fu posta una domanda semplice: Sei disposta a rendere alla Dea ed al Karma questa vita, così come è compiuta, accettando il rischio che la prossima ti porti lontano da quelli che già hai incontrato? No. La sola risposta possibile.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Marco!!”

Da dove le era uscito quel grido terrorizzato ancora non riusciva a spiegarselo. Puro Istinto. Eppure non era mai stata una persona particolarmente facile allo spavento, con un po’ di concentrazione di solito riusciva a controllare se stessa e riuscire anche in contesti vagamente pericolosi. Non era stato quello il caso.
Un onda più insolita delle alte e quando pensava di avercela fatta, di essere ormai saldamente aggrappata allo scoglio s’era ritrovata nel mezzo della risacca. Spuma bianca che gorgoglia lasciando intravedere pezzi sparsi del fondale.

- Avanti ragazza rimani a galla, devi rimanere calma -  Facile dirselo, un po’ meno far capire al corpo che deve farlo. Specie con l’acqua salata che brucia la gola e gli occhi e quella riva che appare sin troppo lontana.  
Per una frazione di secondo fu convinta che non ne sarebbe uscita. Non con le sue gambe. Dura lotta quando la testa ti dice resisti, ma sa anche che non hai le piene energie per farlo. 
Tutto questo nel tempo di un grido, perché sì era voltato praticamente prima di subito.  Una specie di granchio umano sullo scoglio, non sentiva le parole, ma qualcos’altro le diceva che sarebbe andata bene.  

Qualcosa di surreale accade nel momento in cui realizzi che sei in pericolo. Ed in questo caso Elaine si trovò a comprendere che le veniva offerto di scegliere, il suo fato e forse non soltanto quello, perché di certo se avesse compiuto la scelta sbagliata entrambi ne avrebbero patito le conseguenze, per chissà quante altre vite.  Non era comunque pronta a lasciarlo andare.  Chi pensa che le cose che avvengono solo all’interno di una testa siano meno reali di quelle visibili è null’altro che un folle.  

Le fu posta una domanda semplice: Sei disposta a rendere alla Dea ed al Karma questa vita, così come è compiuta, accettando il rischio che la prossima ti porti lontano da quelli che già hai incontrato? No. La sola risposta possibile.

E mentre l’onda tornava indietro, riportando l’acqua a coprire la terra, nonostante il fiatone e la paura, afferrò la mano che le veniva porta, rimanendovi aggrappata anche se la risacca di nuovo minacciava di portarla con se.
  • Devi fare i conti con le scelte che fai bambina, tutto questo ha uno scopo. -
  • - Sempre-
Sentire i piedi poggiare sul solido.  Una sensazione stupida, ma in casi del genere la prima a cui fai caso; la seconda è il bisogno di andare avanti, fermarti e renderti conto che seppur affannosamente stai ancora respirando. E li scatta il tremito. Forse la prima volta di un tremito che non sia ira, dispiacere o frustrazione.

“Stai bene?”

Annuisce.

“Ti sei fatta male?!”

“No non credo... “, le sanguinano un ginocchio ed un gomito ma non ci ha neppure fatto caso.  Perché diamine non riesca a voltarsi e guardarlo ?!, pensieri sconnessi.

“Hai avuto paura?”

“Si.”

La verità, le riesce facile dirla quando non andrebbe detta, figurarsi in una situazione del genere. Niente di strano, un po’ come tornare a sedersi e fingere che non sia successo niente, che poi è l’indispensabile. Un po’ come quando cadi di moto e sei praticamente obbligato a salirci sopra di nuovo il prima possibile o non lo farai mai più.   Il resto del pomeriggio è sole e pensieri che vagano come nuvole sparse, ognuno a modo suo.   L’immagine migliore che le resta è una punta di scoglio bagnata di spruzzi ed un viso sorridente,  un uomo che gioca al bambino o semplicemente il richiamo del mare del tempo che ricorda a tutti che siamo come un onda… in costante divenire.

 
   
 
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