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Autore: Justice Gundam    05/07/2016    8 recensioni
Seguito di Best Wishes Reload. Due mesi dopo la sconfitta del Team Plasma, Ash, Pikachu e Misty cominciano un nuovo viaggio nel continente di Kalos, per inseguire i loro sogni e cercare risposte ai tanti misteri che ormai circondano le loro vicende nel mondo dei Pokemon. Un nuovo tipo di evoluzione, il potere sconosciuto dell´Aura, vecchi e nuovi amici, il mistero di una guerra che devastó il mondo tremila anni fa... questo ed altro attende i giovani eroi nel loro viaggio, che li porterá a scoprire segreti che prima d´ora non avevano neanche sospettato... (Pokeshipping) (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, Serena, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon XY Reload


Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 

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Salve a tutti! Benvenuti alla mia nuova fanfiction di Pokemon, dedicata alla sesta generazione e al meraviglioso continente di Kalos! Anche questa volta, seguiremo Ash e Misty... oltre che un bel po´ di nuovi personaggi... in uno straordinario viaggio che li porterá a scoprire segreti incredibili e incontrare nuovi, fantastici amici nell´infinito molto dei Pokemon!

Avrei tante cose da dire, ma... adesso come adesso, credo che sia meglio rimandarle alla fine di questo capitolo! Per adesso, mi limito a fare il disclaimer: Pokemon e tutti i marchi registrati ad esso connessi appartengono alla Nintendo, alla Game Freaks e al grande Satoshi Tajiri. Questa fanfiction é stata scritta solamente a titolo ricreativo, senza alcuno scopo di lucro.

Detto questo... cominciamo pure, e arrivederci a fine capitolo dal vostro Justice Gundam!

GOTTA CATCH ´EM ALL!

 

Capitolo 1 - Kalos, il paese della bellezza

 

(FLASHBACK)

La grande guerra si era finalmente conclusa.

Dopo mesi interminabili di terrore, sofferenza e morte, finalmente tutto taceva, immergendo il paesaggio in una quiete irreale.  

Il terreno era ricoperto di erba bruciata e frammenti di tutto ció che era andato distrutto durante la tremenda battaglia finale, e il cielo, ingombrato da dense nubi di fumo nero e grigio, era attraversato da lampi rossi che contribuivano a far sembrare quel posto come un altro mondo...

Dovunque lui volgesse lo sguardo, incontrava l´orribile spettacolo di uomini e Pokemon che giacevano senza vita sul terreno devastato, una carneficina che si estendeva a perdita d´occhio in quella che fino a poco tempo fa era stata una prateria fertile e piena di vita. La guerra aveva distrutto tutto nel giro di pochi giorni... e ora che si era finalmente conclusa, forse non sarebbero bastati anni per ricostruire.

Questi ed altri pensieri infestavano la mente ormai sconvolta del gigantesco guerriero che, in quel momento, vagava come un´anima persa sul terreno della battaglia decisiva. Quante persone non sarebbero mai piú tornate dalle loro case? Dai loro cari? Quanti Pokemon erano periti in quella terribile lotta? E tutto questo per cosa? In nome di quale ideale? No... non era possibile definirlo un ideale...
Loro erano morti... soltanto per lui... per il suo egoismo... per la sua sfrenata ambizione...

"Sono stato io... io ho fatto questo..." disse il gigante, un uomo dall´incedere e dal portamento regali, alto almeno due metri e mezzo, con lunghi capelli da barbaro. Stava guardando in lontananza, ma in realtá non stava vedendo nulla. Il suo era lo sguardo di una persona che aveva visto ció che nessuno avrebbe mai dovuto vedere, vacuo e privo di vita, come disperso in un abisso di nulla.

Il gigante avanzó di qualche passo, barcollando come se le forze stessero per lasciarlo... e pochi attimi dopo, cadde in ginocchio, lo sguardo sempre rivolto verso il cielo silenzioso. Davanti a lui, giacevano i corpi senza vita di due soldati e dei loro Pokemon, un Arcanine e uno Zangoose... ma lui sembrava non essersene accorto, e continuava a guardare in alto, quasi fosse ormai completamente avulso da questo mondo...

"Perdonami, Floette... io... cosa sono diventato?"

 

(FINE FLASHBACK)

 

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In un aereo di linea che in quel momento stava iniziando le manovre per l´atterraggio, due giovani allenatori e i loro Pokemon si erano appena svegliati da un sonno ristoratore, nel quale erano scivolati durante quel lungo viaggio. Erano state quasi cinque ore di volo... e per quanto entrambi fossero estremamente eccitati della nuova avventura che si stava parando loro davanti, la stanchezza per il lungo viaggio si faceva sentire.

Il ragazzo, il quasi quindicenne Ash Ketchum di Biancavilla, si strofinó gli occhi e restó fermo per qualche secondo mentre la sua mente riprendeva a funzionare. Il giovane aspirante Pokemon Master di Kanto guardó verso le sue ginocchia, verso l´inseparabile Pikachu che lo accompagnava da quasi cinque anni ormai, e che si stava svegliando a sua volta in quel momento. Con uno squittio acuto, il topolino elettrico si scrolló, in modo da svegliarsi completamente, e poi guardó verso il suo allenatore, rivolgendogli uno sguardo di intesa ed amicizia.

"Pikachu, pika pi!" esclamó Pikachu con la sua vocetta acuta, drizzando le orecchie mentre il suo giovane allenatore lo accarezzava sulla testa. 

"Ben svegliato anche a te, Pikachu!" disse Ash, cominciando a grattare il suo migliore amico dietro un orecchio, e facendo sí che Pikachu si abbandonasse per un attimo, godendosi la piacevole sensazione di un po´ di coccole. "Spero che tu abbia dormito bene. Credo... che avremo molte cose da fare quando arriveremo a Luminopoli, non credi anche tu?"

"Pikachu!" rispose con convinzione lo starter di tipo Elettro. Erano passati due mesi da quando loro due, assieme a Misty e ad un grande gruppo di indimenticabili amici, avevano appena concluso una grande avventura che li aveva portati ad esplorare il continente di Unima, un luogo lontano e misterioso, pieno di leggende e di segreti da scoprire... dove Ash e Misty avevano fatto da mentori ad un terzetto di allenatori della cittadina di Soffiolieve - la dinamica Touko, la dolce Belle e l´austero Komor - e dove assieme a loro avevano partecipato alla sfida per collezionare otto medaglie della Lega di Unima e qualificarsi per il torneo di quell´anno. Certo, non era stato un viaggio di tutto riposo... soprattutto considerando tutti i pericoli che avevano dovuto affrontare nel corso delle vicende. La misteriosa Spada della Valle, e il poco ponderato tentativo di Damon di impossessarsi del potere di Victini; l´attacco di Kyurem, e il tentativo del piccolo Keldeo di imparare l´unica mossa che gli avrebbe consentito di misurarsi ad armi pari con lui... e soprattutto, l´ascesa del temuto Team Plasma, un´organizzazione criminale che, guidata dal giovane N e dal suo padre adottivo/consigliere Ghecis, lottava per separare per sempre Pokemon ed esseri umani, credendo a torto che gli uomini non facessero altro che manipolare i Pokemon per aviditá personale.

Alla fine, l´intero piano del Team Plasma si era rivelato essere niente piú che una messinscena montata da Ghecis, che aveva manipolato tutti gli uomini del Team Plasma, compreso N, in modo che fossero pedine inconsapevoli del suo folle piano. Se tutto fosse andato come Ghecis voleva, lui e i suoi uomini sarebbero stati gli unici a poter usare Pokemon. E grazie alla forza di Genesect, il terribile Pokemon cibernetico che era stato creato dal suo inserviente scientifico Acromio, Ghecis e i suoi fedeli avrebbero potuto spadroneggiare su un continente del tutto privo di difese.

Ma per fortuna, tutto si era risolto nel migliore dei modi. Touko e Reshiram, il Pokemon Leggendario che rappresentava la Veritá, avevano affrontato N e Zekrom, il Pokemon Nero Ideale, e avevano vinto dopo una battaglia epica; e subito dopo, Touko aveva fatto capire ad N che uomini e Pokemon potevano vivere assieme, ed Ash aveva affrontato e sconfitto Ghecis, mandando definitivamente all´aria il suo piano.

Ed ora, dopo due mesi passati assieme ai suoi Pokemon, ad allenarli e a fare in modo che si togliessero di dosso un po´ di ruggine, Ash aveva ripreso il suo viaggio. E con lui, ovviamente, il suo inseparabile amico Pikachu, e la ragazza del suo cuore, Misty Waterflower, la stessa ragazza che aveva incontrato in maniera cosí rocambolesca il primo giorno del suo viaggio. Era ormai piú di un anno che stavano assieme... da poco prima che partissero per Unima, eppure ad Ash sembrava ancora solo qualche giorno fa. Certo il loro rapporto era cambiato moltissimo nel corso degli anni... per arrivare finalmente lá dove si trovavano adesso, ed entrambi non potevano che esserne contenti. Era stato un po´ un punto di svolta nelle loro vite... cosí come lo era stato la scoperta di Ash di possedere il potere misterioso chiamato Aura.   

Giá... l´Aura... fin da quando aveva scoperto di possedere lo stesso potere di Sir Aaaron, l´antico guardiano del Palazzo di Cameran, si erano presentate diverse occasioni in cui questo misterioso potere, in qualche modo legato a numerose leggende del mondo dei Pokemon, aveva giocato un ruolo importante. Prima del suo scontro decisivo con il Team Vicious, poi quando aveva conosciuto e catturato la sua Larvesta... in effetti, ad essere completamente onesto con sé stesso, uno dei motivi per cui Ash stava per affrontare questo nuovo viaggio era la possibilitá che nel nuovo continente si potesse trovare qualcuno in grado di dargli delle risposte, e di fargli capire qualcosa di piú su quanto accadeva nel mondo sotto gli occhi ignari di cosí tante persone...

Ma questi pensieri preoccupanti potevano aspettare, almeno per il momento. Adesso, era il momento di vedere con i loro occhi un nuovo continente, e con esso di conoscere nuovi amici, vedere nuovi Pokemon e mettersi alla prova in una nuova Lega... assieme alla sua fidanzata, che in quel momento dormiva ancora beatamente sul sedile accanto al suo, con il suo Azurill addormentato a sua volta sulle sue ginocchia!

Gli anni erano stati gentili anche con Misty - la sirena maschiaccio era diventata piú alta e piú attraente, e ora che lei ed Ash erano fidanzati, gli sembrava anche piú bella. In quel momento, Misty indossava un grazioso top a maniche corte e a righe orizzontali blu e bianche che richiamava un po´ le onde del mare, un paio di shorts e un paio di sandali bianchi... un completino a cui era passata quando lei ed Ash erano partiti per Unima.

Mentre Misty continuava a dormire tranquilla, Ash continuó a guardarla, un po´ trasognato, per diversi attimi, prima di sentire l´aereo che cominciava a scendere. Un po´ gli dispiaceva svegliarla proprio in quel momento, ma ormai la discesa era iniziata, e bisognava pure che si preparassero a scendere...
Ovviamente, questo non voleva dire che Ash non avrebbe potuto usare un metodo un po´... inusuale, per dire poco, per svegliare la sua fidanzata.

Ash e Pikachu si guardarono negli occhi, sghignazzando in segno di intesa... e poi il ragazzo avvicinó una mano al fianco scoperto di Misty e cominció a passare l´indice sulla sua pelle soffice, in modo da farle il solletico! Gli effetti furono quasi immediati... e la graziosa ragazzina dai capelli rossi fece una smorfia e cominció a ridacchiare nel sonno, svegliandosi un istante dopo con un gridolino che voleva essere di sorpresa e di fastidio al tempo stesso... 

"Kyaaa! Ma cosa... " esclamó Misty svegliandosi di colpo quando sentí il solletico al fianco. Si accorse che Ash le stava facendo il solletico, e gli diede una botta in testa per gioco. "Ash! Sempre con questi tuoi scherzi infantili, eh? Non cambierai mai!"

"Heheheheee... eddai, Misty, in fondo anche a te piacciono, no?" disse argutamente il ragazzo, ritirando la mano prima che Misty tirasse fuori il suo fidato martello e glielo suonasse in testa! "Vedi? Anche Pikachu é d´accordo!"

"Pikachu!" esclamó il topolino elettrico, divertito dalla scena.

Misty brontoló qualcosa a denti stretti... ma di fronte al modo di fare e al sorriso disarmante del suo fidanzato, non riuscí a restare arrabbiata. "Hmph... e va bene, e va bene... devo ammettere che i tuoi scherzi possono anche essere divertenti a volte, Ash Ketchum."

"Visto? Che ti dicevo?" rispose il ragazzo quasi trionfante. Lui e Pikachu si diedero il cinque, prima che Ash si schiarisse la voce e riportasse la loro attenzione su quello che stava accadendo. "Comunque, Misty, ti ho svegliata perché tra pochi minuti cominceremo ad atterrare a Luminopoli! E´ meglio se ci prepariamo adesso."

La ragazzina dai capelli rossi annuí e, con un cenno della mano, sveglió il piccolo Azurill che le dormiva in grembo. "Azurill? Azurill, scusa se ti disturbo, ma dobbiamo prepararci." disse Misty, vedendo il topolino azzurro che apriva lentamente gli occhi. Lo strinse a sé, come una vera mamma con il suo bambino, e si allacció la cintura di sicurezza, in modo che entrambi fossero ben  assicurati al sedile. Nel giro di pochi minuti, l´aereo cominció le sue manovre di atterraggio, e i due ragazzi e i loro Pokemon si tennero stretti ai loro sedili, cominciando a sentire la terra mancare sotto di loro!

"Certo che l´aereo é divertente, a modo suo..." disse Misty con un pizzico di nervosismo.

"Azu, azurill!" esclamó il piccolo Azurill, che non dava l´impressione di condividere la preoccupazione della sua allenatrice e si stava divertendo come soltanto un bambino puó fare! Ash deglutí, accarezzando Pikachu in modo da calmare un po´ la sua emozione e il suo entusiasmo... e poi sorrise mentre con l´altra mano prendeva affettuosamente quella della sua fidanzata. Misty reagí stringendo a sua volta la mano di Ash e cercando di pensare a quello che li aspettava a Kalos... una delle Leghe Pokemon piú rinomate del mondo, e un luogo pieno di misteri, novitá e leggende... forse sarebbe stato proprio lí che lei ed Ash avrebbero finalmente ottenuto delle risposte su molte domande che avevano incontrato nel loro cammino...

Misty guardó fuori dal finestrino, vincendo la sua paura delle altezze, e vide sotto di sé la grande cittá di Luminopoli, la capitale di fatto della regione di Kalos, e la piú grande metropoli che la giovane allenatrice di Pokemon d´Acqua avesse mai visto in vita sua. Era una cittá a dir poco immensa, costellata di edifici dall´aspetto elegante e ricercato, sui quali svettava la grande torre che si ergeva dalla piazza centrale, e dalla quale si dipartivano le vie principali come raggi di un sole in miniatura! Se giá dall´alto appariva cosí bella ed impressionante, Misty non osava immaginare come sarebbe stata una volta che lei ed Ash l´avessero vista da vicino. Chissá quante cose ci sarebbero state da vedere, e quante avventure avrebbero vissuto da quelle parti...

"Azurill..." mormoró Azurill come trasognato, non vedendo l´ora che l´aereo giungesse a destinazione...

"Una nuova regione, una nuova Lega da affrontare." affermó Ash. "E chissá, magari troveremo molto di piú qui a Kalos. Non vedo lóra di scoprire cosa ci aspetta, e tu, Pikachu?" 

Il topolino elettrico si mise seduto sul grembo del suo allenatore. Ormai mancava appena un´ora. Una volta che avessero sbrigato tutte le pratiche doganali, non mancava che fare i primi passi a Luminopoli, e cominciare a scoprire le sue meraviglie.

Kalos, il paese della bellezza, non attendeva che loro... e mentre cominciavano a scendere, Ash non poté fare a meno di rivolgere il pensiero ad una persona che conosceva e che ora sapeva vivere laggiú, da qualche parte...

"Spero che potremo incontrarci, Serena..." disse tra sé. "Sono passati tanti anni dall´ultima volta..."

 

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Ma mentre Ash, Pikachu, Misty ed Azurill si apprestavano ad atterrare, non immaginavano che da qualche parte, nel continente di Kalos, alcuni ingranaggi si fossero giá messi in moto da tempo... e che ben presto, per quanto loro non facessero parte del piano, ci sarebbero finiti in mezzo...

 

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Nel bel mezzo di una foresta, nella zona centrale di Kalos... 

"E cosí, ancora non abbiamo molti dati in proposito..."

Con queste parole, un ragazzo dall´aspetto misterioso, vestito quasi interamente di nero e grigio, volse lo sguardo al cielo terso sopra di sé Era un giovanotto che dava l´impressione di avere qualche anno piú di Ash, probabilmente ne aveva diciassette o diciotto, ma che giá dall´aspetto si poteva capire essere molto diverso dall´entusiasta e curioso allenatore di Biancavilla. Alto, dal fisico ben piantato, aveva i capelli neri dai riflessi blu, spettinati e con un ciuffo ribelle che svettava dalla testa, proprio in mezzo, e vestiva di una giacca nera tenuta aperta, in modo da far vedere la sua maglietta blu scura, e portava attorno al collo una sorta di "collare" di pelo azzurro, quasi bianco. Indossava inoltre un paio di pantaloni grigi, un paio di guanti neri senza dita, e un paio di pesanti stivali da viaggio di cuoio nero, che contribuivano a dargli un´aria da viaggiatore esperto, acuita ancora di piú dall´espressione seria e concentrata del suo volto, dai suoi acuti occhi azzurri, e dal Pokemon che viaggiava al suo fianco, come una fedele guardia del corpo - un possente Charizard, dal cipiglio minaccioso e dal corpo muscoloso che faceva capire bene che si trattava di un esemplare molto ben allenato. A parte questo, non aveva nulla di diverso rispetto ad altri Charizard... se non il fatto che portava una strana piastra di metallo attorno al collo, una piastra argentata di forma regolare, nella quale era incastonata una pietra di forma sferica - una pietra azzurra, che diventava piú scura verso il centro, e al cui interno sembrava ardere una fiammella nera che creava una serie di spettacolari riverberi.

"Non sappiamo nulla su ció che la provoca... sappiamo solo che gli unici in grado di usarla sono i Pokemon che hanno stretto un legame con gli esseri umani." disse tra sé il ragazzo, scambiandosi uno sguardo con il suo Charizard. Il possente drago alato, a giudicare dal verso che fece in risposta, avrebbe voluto poter dire di piú al suo allenatore, ma in quel momento, neanche lui ne sapeva di piú su... qualsiasi fosse l´argomento su cui stavano dissertando.

"Charrrr..." grugní il Pokemon Fuoco/Volante, ripiegando un po´ le grandi ali contro il proprio corpo.

Il giovane dai capelli neri restó in silenzio per qualche istante, prima di riprendere il suo soliloquio. "Non importa. Saremo noi a scoprirne i segreti." affermó con decisione. "La prima cosa da fare... é andare a cercare qualcuno che potrebbe saperne piú di noi e chiedere. Ho sentito dire che a Petroglifari c´é un laboratorio addetto allo studio dei fossili di Pokemon... potrebbe essere una buona idea dare un´occhiata da quelle parti."

Charizard, non avendo un´idea migliore, non poté fare altro che approvare. "Charrrr..."

Annuendo, il ragazzo consultó la mappa che aveva con sé. "Molto bene, Charizard. Allora Petroglifari sará la nostra prima meta." affermó semplicemente. I due compagni di viaggio, in un silenzio che sapeva di un´intesa costruita nel corso di un lungo periodo di amicizia e cameratismo, ripresero il cammino, decisi a raggiungere il prima possibile la loro destinazione...

 

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"Aaaaah, che bello essere a casa, dopo tanto tempo!" esclamó sollevata una ragazzina di circa quattordici anni, tornata finalmente nella sua patria dopo mesi passati a viaggiare per il mondo. "Chissá quanto é cambiata Kalos, in questi ultimi mesi... certo, non si puó dire che Temperopoli non sia sempre la stessa..."

La ragazzina si guardó attorno dopo essersi spostata in modo da non intralciare la folla che andava e veniva lungo il pontile, e dopo aver dato un´ultima occhiata alla grande nave passeggeri che l´aveva riportata nel suo paese. Temperopoli, la cittá nella quale era sbarcata, era una graziosa e ridente cittadina che sorgeva sulla costa nord di Kalos, circondata da colline verdeggianti e composta principalmente di casette bianche e di tutti i negozi di cui una cittá come quella poteva avere bisogno, ma tutti erano in uno stile particolarmente elegante, semplice e al tempo stesso raffinato. Anche il molo sul quale lei si trovava in quel momento era stato costruito allo stesso modo, con sassi di marmo di colori vivaci ma mai troppo sgargianti, incastrati tra loro secondo una tecnica ben precisa. Il cielo limpido, decorato di nuvole bianche, non faceva che sottolineare la bellezza del posto. Un po´ in lontananza, la ragazzina riconobbe un altro elemento che rendeva subito riconoscibile Temperopoli - la  funicolare che portava alla parte alta della cittá, sulle rupi a picco sul mare, e alla palestra locale, una Palestra di tipo Erba con a capo un simpatico vecchietto di nome Amur...

"Provo una grande nostalgia... ma non é il caso di fermarsi qui a ripensare al passato." affermó tra sé, per poi stringere le mani a pugno e mettersi in una posa dinamica, sorridendo con convinzione. "Io, Serena Yvonne Gabena, sono tornata qui per dare una svolta alla mia vita e provare qualcosa di nuovo! Ammetto che non sará facile... ma sará sicuramente un´esperienza utile! Chissá, magari mi aiuterá a trovare la mia strada."

Una graziosa ragazza di quattordici anni dai lunghi capelli del colore del miele, un po´ mossi, che le arrivavano fino a oltre metá schiena, Serena aveva un fisico snello, accentuato dalla maglietta nera a maniche corte che indossava, e dalla sua alta minigonna rossa, oltre che dalle alte calze nere che coprivano quasi del tutto le sue gambe. Un paio di scarpe da trekking nere, con una Pokeball rosa disegnata sui talloni, e un grazioso cappello rosa a corte falde, con un paio di grandi occhiali da sole dai bordi bianchi piazzato su di esso, completava l´abbigliamento della ragazzina, facendo risaltare i suoi occhi castani, e a tracolla portava una borsa di colore rosa, mentre appese alla sua cintura c´erano delle Pokeball, sulle quali Serena passó la mano affettuosamente. Dopotutto, erano stati i suoi migliori amici e compagni di viaggio per cosí tanto tempo, e anche adesso che stava cercando il suo prossimo obiettivo, avrebbero continuato ad esserlo.

"Tranquilli, ragazzi, come sempre la vivremo assieme, questa avventura." disse Serena. Per quanto si fosse ripromessa di non disperdersi troppo nei suoi ricordi, la sua mente tornó indietro nel tempo, a quando aveva conosciuto il suo primo Pokemon, e a quando assieme ai suoi due migliori amici dell´epoca si avventurava nella campagna nei dintorni di Biancavilla, la cittá in cui era nata... "Un po´ come é sempre stato, del resto... chissá, magari questo mi dará una possibilitá di rivedere Ash e Gary. Chissá come sono cambiati, in questi sei anni..."

C´era della malinconia nelle sue parole. Da quando lei e la sua famiglia si erano trasferiti a Borgo Bozzetto, lasciando per sempre Kanto, Serena aveva sentito piú di una volta parlare delle imprese dei suoi due migliori amici dell´epoca... in particolare quelle di Ash, che si era fatto una certa fama vincendo il torneo nazionale di Sinnoh e, piú recentemente, aiutando a fermare il Team Plasma ad Unima. Ma a parte quelle voci che rimbalzavano entusiaste da una parte all´altra del mondo... non aveva piú saputo nulla di loro. Era un po´ triste, a pensarci... ma la cosa non sarebbe durata a lungo, decise Serena. Risolse tra sé che, ovunque l´avesse portata il suo nuovo viaggio alla ricerca di qualcosa di nuovo, avrebbe fatto tutto il possibile per rintracciare i suoi amici d´infanzia.

"Molto bene, Serena!" disse infine tra sé. "Da oggi, una nuova strada si apre davanti a te e ai tuoi Pokemon! Fatti valere!" E con queste parole, la ragazzina si incamminó lungo il molo, decisa a seguire fino in fondo la sua convinzione...

 

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"Molto bene..." disse l´uomo seduto al tavolo del laboratorio, dando una rapida occhiata ai dati che erano stati riportati sul foglio davanti a sé. "Sembra che Alan abbia cominciato con il piede giusto, a giudicare da quello che mi scrive. Capisco... bene, per adesso credo che sia il caso di passare a qualcos´altro. Se non ricordo male... oggi dovrebbe arrivare qualcuno per ricevere il suo primo Pokemon..."

Con un sorriso arguto sulle labbra, il professor Augustine Platan, il piú rinomato ricercatore di Pokemon del continente di Kalos, si lisció la barbetta appena accennata che aveva sul mento. Sí, come ricordava, sarebbe presto arrivata un´allenatrice in erba per ricevere il suo primo Pokemon. Era sempre un piacere per lui ricevere queste giovani speranze. Gli ricordavano tanto quel giorno in cui aveva incontrato il suo primo e piú brillante allievo. Chissá poi cosa stava facendo in quel momento...

Il professor Platan era un uomo magro e dall´aspetto un po´ sbarazzino, con i capelli castani scuri spettinati, che dimostrava meno dei suoi quasi cinquant´anni di etá, grazie anche al suo camice da laboratorio bianco tenuto aperto, in modo da mostrare la sua camicia blu ben tenuta. Indossava un paio di pantaloni di colore grigio scuro, con un paio di scarpe marroni, e la sua barba era tagliata molto corta, al punto da essere a malapena visibile. Conosciuto e rispettato da tutti gli studiosi di Pokemon di Kalos, era anche l´addetto ufficiale della Lega Pokemon del continente, con il compito di distribuire starter ai ragazzini che stavano iniziando il loro viaggio... e una di questi sarebbe presto passata a ritirare il suo.

Il suono del campanello gli annunció che la sua ospite era arrivata, e dopo aver messo a posto le sue carte, il professor Platan si mise un po´ a posto e andó ad aprire. Come immaginava, eccola lí davanti alla porta, con tutta l´espressione di qualcuno che non vedeva l´ora di cominciare! Un po´ bassa per la sua etá, sembrava un po´ un ragazzino se non fosse stato per i codini in cui erano legati i suoi capelli rossi, che sporgevano giusto un po´ dall´enorme cappello tondo che indossava, e i suoi grandi occhi castani sembravano scintillare per l´entusiasmo mentre guardava verso il professore. Indossava una maglietta gialla a maniche lunghe con una sorta di foulard verde attorno al collo, un paio di ampi pantaloni verdi tenuti fermi da un paio di graziose bretelle rosse, e un paio di scarpe marroni su calze grigie... e a guardarla cosí, dava quasi l´impressione di una vivace cavalletta che non stava mai ferma un istante. Impressione che non venne in alcun modo smentita da come la ragazzina scattó su gioiosamente  alla vista del professore...

"Buongiorno, professor Platan!" esclamó, con una vocetta acuta che ricordava quasi il frinire di una cicala. "Sono... ehm... sono venuta qui come avevamo detto... sono... sono qui per ricevere... il mio primo Pokemon! E´... é il giorno giusto, vero? Non mi sono sbagliata?"

"Ah, ciao, Marin!" la accolse il professor Platan, sorridendo gentilmente mentre con una mano le metteva a posto quell´enorme cappello tondo che nascondeva i suoi capelli rossi. "Tranquilla, non ti sei sbagliata, questo é proprio il tuo primo giorno come allenatrice di Pokemon! E ho giusto due starter che potrebbero fare al caso tuo!"

"Due starter?" chiese la bambina di nome Marin, un po´ perplessa. "Di solito non permettete la scelta fra tre?"

Platan sorrise imbarazzato, sfregandosi la nuca con una mano. "Giá, in effetti, di solito é cosí..." affermó. "C´é stato un piccolo problema con uno dei nuovi starter, in effetti... un Froakie é di recente scappato, e si sta nascondendo nei pressi di Luminopoli. Stiamo cercando di ricatturarlo in modo che non provochi qualche guaio, ma si sta rivelando molto abile a nascondersi... comunque, mi sembrava che tu avessi detto che era Chespin lo starter che ti interessava, vero?"

Marin sorrise vivacemente. "Sí, esatto! Posso... posso venire, vero? Sono impaziente di conoscerlo!"

"Prego, cara. Vieni pure, sono sicuro che tu e Chespin diventerete grandi amici!" disse il professore, spostandosi un po´ in modo che Marin potesse entrare, e la bambina non se lo fece dire due volte e fece il primo passo nel laboratorio... solo per inciampare da qualche parte e finire faccia a terra con un gridolino di sorpresa! "Huh? Marin, che succede? Tutto bene?"

"Owwww... il mio povero nasino..." si lamentó Marin, accettando la mano che il professore le stava tendendo per rialzarsi. "Ehm... tutto bene, professore! Heheheheee... mi scusi, sono un po´ imbranata a volte, e finisco per inciampare anche se non c´é niente! Ma va tutto bene, davvero!"

Platan sbatté gli occhi stupefatto, guardando Marin che si massaggiava il naso come niente fosse... poi, vedendo che la sua piccola ospite sembrava stare bene nonostante a caduta, si schiarí la voce e ritornó sull´argomento di prima. "Ehm... come stavo dicendo... il tuo Chespin é qui, e sono sicuro che non vede l´ora di conoscerti!"

"Chespin!"

Una vocetta acuta seguí il discorso del professor Platan... e da un´altra sala del laboratorio, arrivó di corsa un Pokemon che sembrava non aspettare altro che arrivasse la piccola ospite! Per un attimo, Marin riuscí a vederne l´aspetto - un piccolo Pokémon roditore bipede, molto simile a uno scoiattolo, con un copricapo verde che richiamava un riccio di castagna, le braccia e una piccola porzione intorno al muso di un marrone più scuro e il resto del corpo - esclusa la schiena, dello stesso verde del copricapo - di un marroncino più chiaro, simile a quello della base delle castagne. Le sue zampe posteriori, inoltre, erano dotate di una coppia di artigli lunghi e bianchi, mentre la punta della sua corta coda, cosí come il suo naso, era rossa. Tuttavia, Marin non ebbe molto tempo per osservarlo, visto che il Pokemon si gettó su di lei per abbracciarla, facendole perdere l´equilibrio e facendole finire seduta per terra!

"Chespin, chespin!" esclamó il grazioso Pokemon, accoccolandosi sulla ragazzina che ben presto sarebbe diventata la sua allenatrice. Marin, passato un attimo di sorpresa, rise divertita e accettó le sue dimostrazioni di affetto, abbracciandolo strettamente.

"Chespin! Sei proprio tu! Certo che sono felice di incontrarti!" esclamó tutta felice. "Mi stavi aspettando, vero? Anch´io non vedevo l´ora di conoscerti! Sono contentissima! Andremo assieme verso una grande avventura, incontreremo un sacco di amici... e chissá, magari riusciremo anche a vincere qualche incontro in palestra! Che ne dici, Chespin? Sei contento anche tu?"

"Chespin!" esclamó il Pokemon, muovendo le braccia in segno di entusiasmo!

Platan restó per un attimo ad osservare soddisfatto Marin e il suo starter, Chespin, che si accoglievano festosamente. Era uno spettacolo di cui non si stancava mai, anche a distanza di tanti anni... "Vedo che avete fatto subito amicizia, Marin. Non credo che ci sia bisogno di spiegartelo, ma... Chespin, come tuo starter, sará il tuo amico piú fidato nel tuo viaggio nell´immenso mondo dei Pokemon. Mi raccomando, cercate di avere fiducia l´uno nell´altra. Il legame tra voi due sará la vostra piú grande risorsa, e sará ció che potrebbe determinare la vittoria o la disfatta in numerose occasioni. Ricorda tutto quello che hai imparato alla scuola di preparazione... e abbi fiducia in te stessa e nei tuoi Pokemon."

"Certamente, professor Platan!" esclamó Marin, tenendo in braccio il suo starter. "Peró... mi sembra un po´ brutto chiamare il mio starter Chespin e basta! Forse sarebbe meglio se gli dessi un nome... Chespin... Chespin... ho trovato! Che ne dici? Ti chiameró Chespie! Che ne dici? Ti sembra un nome carino?"

"Chespin, ches!" esclamó il grazioso Pokemon, mentre il professor Platan sorrideva divertito e si apprestava a consegnare a Marin un nuovo modello di Pokedex, un modello particolarmente avanzato, molto appiattito, composto da due sezioni rosse separate da un motivo a forma di Pokeball che proiettava della luce azzurrina. Giusto per dimostrarne il funzionamento alla piccola neo-allenatrice, Platan aprí le due parti del Pokedex, e un´immagine olografica di Chespin apparve a pochi centimetri da esso, girando su sé stessa per qualche istante prima di stabilizzarsi.

"Chespin, il Pokemon Castanriccio. Tipo Erba. Puó indurire le punte che ha sulla testa, di solito morbide, per farle diventare talmente affilate ed appuntite da penetrare nella roccia. La sua schiena e la sua testa sono coperte da un guscio talmente resistente che non farebbe una piega nemmeno se ci passasse sopra un tir." disse il Pokedex, con una voce femminile dal tono gentile ed affabile.

"Ecco il tuo Pokedex, Marin." disse Platan, consegnando l´enciclopedia elettronica alla bambina, che la accolse con gioia. "Sará la tua enciclopedia portatile che ti svelerá tutto quello che c´é da sapere sui Pokemon che incontrerai. Mi raccomando, fanne buon uso!"

"Grazie, professore!" esclamó Marin, tenendo una mano per prendere il Pokedex mentre con l´altro braccio teneva Chespin. Cercó di afferrarlo, ma le scivoló tra le mani come un Magikarp e minacció di cadere a terra... solo con un rapido movimento della mano Marin riuscí a trattenerlo, in maniera non proprio elegante, e il Pokedex cominció a sgusciarle comicamente tra le dita. "Ah! Scusi, scusi, sono sempre cosí imbranata... non mi cade, lo tengo, lo tengo..." riuscí finalmente a prenderlo come si deve, e lo tenne ben stretto in una mano. "Phew! Sono... sono riuscita a tenerlo, professore! Tutto a posto!"

"Chespin..." mormoró Chespie sfregandosi la nuca con aria non troppo sicura. Marin dava l´impressione di essere molto entusiasta, ma... per qualche motivo, non gli sembrava molto preparata. Si ripromise di aiutarla come poteva e di proteggerla da ogni pericolo avesse incontrato lungo la strada...

"Beh... che altro posso dire, Marin..." disse Platan, un po´ preoccupato ma convinto che in fondo Marin e Chespie avrebbero trovato il modo di cavarsela. "Ti auguro buona fortuna nel tuo viaggio. Fai tesoro di tutte le esperienze che farai... e ricorda tutto quello che hai imparato."

"Certo... certo, professore! Chespie ed io faremo del nostro meglio!" esclamó la bambina, di nuovo sicura di sé.

"Chespin!" esclamó Chespie.   

 

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Aeroporto di Luminopoli, poche ore dopo l´arrivo del volo da Kanto. Finalmente, dopo aver sbrigato tutte le pratiche doganali, Ash, Pikachu, Misty ed Azurill avevano potuto uscire, ritrovandosi ben presto in una delle strade principali della capitale. L´impatto era stato quasi scioccante per la maestá e la grandezza di Luminopoli: le strade erano enormi e al tempo stesso ordinate e ben tenute, con aiuole verdeggianti che contribuivano a dare un´impressione di ordine, classe ed eleganza, ed erano fiancheggiate da negozi e servizi tutti ben tenuti e di granclasse. Ristoranti, bar, parrucchieri, negozi di abbigliamento e gioiellerie... il tutto in un´atmosfera di gioia e vivacitá che raramente i due fidanzatini e i loro Pokemon ricordavano di aver mai visto nei loro viaggi. L´atmosfera di Luminopoli era qualcosa che non avevano mai sperimentato prima di allora...

"Wow..." sussurró Ash dopo qualche secondo di silenzio, spostandosi dall´uscita dell´aeroporto in modo da lasciar passare la gente. "Hai visto anche tu, vero, Misty?"

"Sarebbe un po´ difficile non vedere, non credi?" rispose la rossa, il cui sarcasmo era mitigato dall´evidente meraviglia che provava in quel momento. Stava tenendo stretto il suo Azurill, che a sua volta si guardava attorno in un´espressione di assoluto stupore. "Wooooow, questa cittá sembra uscita da un sogno! Non ho mai visto niente di simile in vita mia! Chissá quante cose da fare ci saranno! Che ne dite, avremo il tempo di goderci un po´ questa cittá, vero? Oh, e guardate tutti quei Pokemon! Ce ne sono tanti che non abbiamo mai visto prima d´ora!"

"Pikachu... pika pikachu!" mormoró meravigliato Pikachu. Numerose persone e Pokemon camminavano per le strade, e il topolino elettrico vide che, in effetti, ce n´erano molti che non riconosceva: dei Pokemon simili a barboncini dalla folta pelliccia bianca con il muso e le zampette nere; delle caprette dal manto marrone con un collare di foglie verdi attorno al collo - anche se questi gli ricordavano molto uno dei Pokemon della squadra di Alexia, la cronista di Kalos che avevano conosciuto a Forte Verdepoli; alcuni Pokemon simili a dei pettirossi, con la testa arancione e un lungo becco nero, come anche le zampette e la coda. C´era cosí tanto da vedere che il quartetto di ragazzi e Pokemon si sentiva completamente spiazzato, e non sapeva dove cominciare...

Misty si schiarí la voce e cercó di prendere il controllo della situazione. "Ah-ehm... allora, la prima cosa da fare, é cercare un Pokemon Center. Lí almeno avremmo un punto di riferimento e un posto dove tornare, e non correremo il rischio di smarrirci in questo posto immenso." propose.

Ash, tuttavia, non fu proprio d´accordo. "Hey! Aspetta un momento, Misty! Chi é che ha detto che adesso comandi tu?" esclamó, sentendosi un po´prevaricato. Pikachu storse il naso, immaginando che il suo allenatore e la sua fidanzata stessero per iniziare una delle loro baruffe... e manco a dirlo, Misty rispose a tono.

"Sto solo proponendo l´idea piú sensata, caro il mio signor Pokemon Master in erba!" ribatté Misty con il suo classico, pungente sarcasmo. "Non hai visto com´é grande questa cittá? Se andiamo cosí allo sbaraglio ci perdiamo di sicuro!"

"Appunto per questo dico che dovremmo cominciare facendo un giro e dandoci un´occhiata attorno!" ribatté il ragazzo, per nulla convinto. "Poi possiamo andare a cercare tutti i Pokemon Center che vogliamo!"

"Certo, bellissima idea, Ash Ketchum! Ottimo modo per perderci giá il primo giorno che siamo qui a Kalos!" Misty non aveva nessuna intenzione di cedere, ma sfortunatamente per lei, nemmeno Ash era intenzionato a mollare. 

"Non puoi fare a meno di comandare, vero, miss Aspirante Maestra di Pokemon d´Acqua?" ribatté Ash, piccato. Pikachu sospiró e scosse la testa - come aveva immaginato, quei due si erano messi a litigare e adesso si stavano guardando con espressione di sfida, con tanto di scariche elettriche che crepitavano tra i loro occhi e venuzze pulsanti sulle loro teste! Quando Azurill sospiró a sua volta, come se si fosse reso conto che avrebbe dovuto abituarsi a scene del genere.

"Pika pikachu..." mormoró il topolino elettrico. "Pika pika!"

Azurill annuí silenziosamente...   ma prima che il diverbio tra Ash e Misty potesse continuare, qualcuno si schiarí la voce e si intromise, distraendoli.

"Ehm... se posso essere d´aiuto... Ho l´impressione che non siate molto sicuri di cosa fare."

Ash e Misty dimenticarono quasi all´istante il loro diverbio e si voltarono per dare un´occhiata a chi aveva parlato: accanto a loro era arrivato un ragazzo di circa tredici o quattordici anni, un po´ basso di statura e dal fisico non esattamente atletico, che guardava i due nuovi arrivati con un misto di curiositá e cortesia, aggiustandosi gli spessi occhiali da vista che portava sul naso. Aveva i capelli biondi, un po´ lunghi, con un ricciolo ribelle a forma di fulmine che stava in piedi sulla sua testa, e indossava una tuta intera da lavoro, simile a quella che indosserebbe un elettricista, di colore azzurro con il colletto giallo, e delle bande gialle sulle gambe e sui risvolti dei pantaloni, oltre ad un paio di scarpe nere con la suola bianca in gomma. Il suo modo di portarsi, oltre ai suoi vivaci occhi blu elettrico, facevano subito capire che si trattava di un ragazzo curioso ed intelligente, anche se forse un po´ svagato.

Accanto a lui era arrivata una graziosa bambina di circa sette od otto anni dall´aspetto dolce ed allegro, che giá ad una prima occhiata Ash pensó essere la sorella del ragazzo con gli occhiali: aveva i capelli dello stesso identico colore biondo dorato del ragazzo, un po´ arricciati sulla fronte e legati in un codino laterale sulla parte sinistra della testa, gli occhi azzurri chiari, anche questi dello stesso colore di quelli del ragazzo, e indossava una magliettina grigia a maniche corte con un paio di shorts neri e una sorta di curioso tutú bianco, oltre che un paio di scarpette rosa, e portava una borsetta gialla a tracolla...

"Ciao!" esclamó la bambina, senza mostrare la minima diffidenza davanti ai due stranieri. "Voi siete appena arrivati a Luminopoli, vero?"

"Ehm... in realtá sí, siamo giusto adesso usciti dall´aeroporto!" rispose Ash. "Io e la mia fidanzata stavamo... discutendo, se cosí si puó dire..." diede un´occhiata arguta a Misty, che rispose sospirando e mormorando qualcosa sul fatto che Ash sarebbe sempre rimasto Ash. "Ecco, stavamo discutendo su cosa fare e dove andare. Non conosciamo molto Luminopoli, e pensavo che forse avremmo fatto meglio a dare un´occhiata in giro, prima di fermarci da qualche parte."

"Pika pikachu!" confermó Pikachu... prima di ritrovarsi avvinghiato in un abbraccio entusiasta da parte della bambina bionda!

"Aaaaaah, questo é il tuo Pokemon! Checcarinoooooo!" esclamó la piccola, raccogliendo Pikachu e abbracciandolo stretto! Ash, Misty ed Azurill sgranarono gli occhi per la sorpresa e l´allarme... e come volevasi dimostrare, dopo aver emesso uno squittio un po´ infastidito, Pikachu caricó le guance di elettricitá e lanció un debole Tuonoshock che investí la bambina bionda, creando una spettacolare scarica elettrica in mezzo alla strada!

"Ugh... accidenti, non ho neanche avuto il tempo di avvertirla..." disse Ash con un grosso gocciolone di sudore sulla fronte, nel momento in cui Pikachu cessó la scarica elettrica, e la bambina restó ferma dov´era, con una comica espressione stravolta sul viso e gli occhi trasformati in spirali! "Ehm... stai... stai bene?"

"Clem! Non ti sei fatta male, vero?" esclamó preoccupato il ragazzo con gli occhiali.

La bambina di nome Clem scrolló rapidamente la testa e si rimise in piedi in un attimo, come se niente fosse successo! "Tranquillo, fratellone, Clem sta bene! Heheheee... scusa tanto, fratellone, ma quel Pikachu era cosí carino che non ho potuto resistere..." E un attimo dopo, come volevasi dimostrare, corse verso lo Azurill di Misty e lo abbracció stretto! "E anche questo Azurill!"

Il ragazzo con gli occhiali sospiró, evidentemente abituato a queste scene. "Clem... lo sai che non dovresti andare a coccolare i Pokemon che non conosci... beh, non importa... come stavo dicendo, benvenuti a Luminopoli! Il mio nome é Lem, e sono un inventore! Il mio sogno é di diventare un illustre scienziato, e come dico sempre... grazie alla scienza, il futuro é adesso!" Si aggiustó gli occhiali, sulle cui lenti brilló una luce di sicurezza e determinazione, prima che tornassero normali. "E lei, come avete sentito, é la mia sorellina Clem! Piacere di conoscervi!"

"Piacere nostro, Lem!" rispose allegramente Misty. "Il mio nome é Misty Waterflower, e saró la migliore allenatrice di Pokemon d´Acqua del mondo! E quello che... ehm... Clem sta coccolando in questo momento é il mio Azurill!"

"E io sono Ash Ketchum, allenatore di Pokemon... e futuro Pokemon Master!" esclamó il ragazzo di Biancavilla, aggiustandosi il berretto. "E lui é il mio primo Pokemon e il mio migliore amico, Pikachu! Io e Misty siamo fidanzati, anche se a volte litighiamo! Piacere di conoscervi, Lem e Clem!"

"Pika pikachu!" rispose Pikachu drizzando vivacemente le orecchie.

"Bene! Il piacere é tutto nostro... e benvenuti a Luminopoli, la capitale di Kalos!" esclamó la bambina bionda, appoggiando delicatamente a terra Azurill e permettendogli di tornare da Misty. "Oh, a proposito, Pikachu... Azurill... scusate se vi ho abbracciato cosí, avrei dovuto essere piú attenta..."

Il topolino elettrico, che non era certo tipo da serbare rancore per cosí poco, fece un cenno con la mano per dire che andava tutto bene. "Pikachu!" squittí.

"Tranquilla, Clem, non ce la siamo mica presa!" rispose Ash, accarezzando la bambina sulla testa. "Comunque... come stavo dicendo, io e la mia fidanzata Misty siamo allenatori di Pokemon in viaggio per migliorarci e vedere il mondo... e visto che siamo appena arrivati a Kalos, stiamo cercando di orientarci."

"In tal caso, vi possiamo fare noi da guide!" rispose prontamente Lem. "Clem e io abbiamo vissuto qui praticamente tutta la vita, e possiamo farvi da guide. Certo, sempre se lo volete, si intende."

Ash, Pikachu, Misty ed Azurill si guardarono, come a volersi consultare... ma in effetti non c´era molto da pensare, visto che l´idea di avere qualcuno che mostrasse loro la cittá sarebbe stata certamente una buona idea. Quindi, dopo appena due-tre secondi, Ash annuí in direzione di Lem e diede il suo assenso. "Ecco... in effetti, pensiamo che sarebbe un´ottima idea! E poi, si sa, quando si é in gruppo, ci si diverte di piú!"

"Yuhuuuu! Fantastico! Sono sicura che vi divertirete un sacco!" esclamó gioiosamente Clem, prendendo poi la testa del gruppo e correndo con le braccia aperte come le ali di un aeroplano! "Forza, venite! C´é tanto da vedere, e la giornata é ancora lunga!"

"Hey! Hey, aspetta un momento, Clem!" esclamó imbarazzato Lem, cominciando a correre dietro alla sorellina con tutta la (scarsa) velocitá di cui era capace!

Dopo un attimo di sorpresa, Ash e Misty si guardarono e si sorrisero gentilmente a vicenda, lo screzio di prima dimenticato. A quanto pare, avevano giá incontrato i loro primi due amici in quella nuova avventura...

Mentre Ash, Pikachu, Misty ed Azurill cominciavano a seguire i due fratellini di Luminopoli in modo che facessero loro da ciceroni, non si accorsero del Pokemon simile ad una raganella azzurra dai grandi occhi gialli, con un collare di schiuma bianca attorno al collo, che li osservava incuriosito da dietro un muretto basso...

Né di un possente e fiero Blaziken che li teneva d´occhio dal tetto di un edificio vicino, affiancato da due figure mascherate - un uomo alto e robusto, con addosso uno strano costume da Blaziken, e una ragazzina dai capelli castani, con una mascherina rossa sugli occhi e un costume da supereroina rosso e giallo...

 

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In un luogo sconosciuto, nascosto nelle viscere delle terra...

L´uomo seduto alla scrivania attese in silenzio, fiocamente illuminato dagli schermi dei computer attorno a lui, e accarezzó distrattamente il Pokemon che stava al suo fianco - un Pokemon simile ad un maestoso leone dalla criniera che sembrava fatta di fiamme rosse e gialle - mentre la persona che stava entrando nella sala per fare rapporto si fermava a pochi metri da lui, accompagnata da un possente Houndoom: una giovane donna dai capelli ricci, vestita in maniera abbastanza provocante, che si aggiustó gli occhiali prima di dare le notizie all´uomo seduto davanti a lei.

"Sono venuta a farle rapporto, signore." disse la giovane donna, guardando con sicurezza l´uomo elegantemente vestito, dai capelli rossi simili a fiamme e dal corto pizzetto rosso appuntito, che le stava davanti. "Le nostre agenti ci comunicano che la prate iniziale del progetto é andata come da programma. E soprattutto, che il nostro informatore é giá in viaggio."

"Davvero?" disse con voce profonda ed autorevole l´uomo davanti a lei. Era una figura che ispirava rispetto e irradiava dedizione, carismatica e al tempo stesso intimidatoria nella sua sicurezza. "Questa é una buona notizia. In tal caso, per il momento non abbiamo bisogno di fare nulla. Tenetemi aggiornato su quanto accade, e avvertitemi subito se ci possono essere dei problemi. Faró in modo di occuparmene io stesso, se sará necessario."

"Pyroar..." ruggí il Pokemon leone accucciato accanto a lui.

La giovane sorrise sinistramente e fece un cenno con la testa, subito imitata dal suo Houndoom. "Certamente, signore. Non ne dubiti." rispose semplicemente, prima di inchinarsi e cominciare ad allontanarsi. Il misterioso individuo alla scrivania attese che la sua attendente se ne fosse andata, poi sorrise tra sé, un po´ mestamente, nel tentativo di calmare le emozioni che si agitavano in lui. Finalmente, dopo tanto tempo, il progetto a cui aveva lavorato assieme ai suoi fedeli poteva diventare realtá.

"So che ci sará un prezzo da pagare." disse tra sé, continuando ad accarezzare il suo Pokemon, che sfregó affettuosamente la testa sulla sua mano. "Ma non abbiamo scelta. Tutto dipende da questo. Molto presto, si deciderá se questo mondo potrá tornare... alla sua antica bellezza... o sprofondare nella disperazione."

"Pyroar..." ruggí sommessamente il Pokemon leone...

 

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CONTINUA...

 

Note dell´ autore: E cosí comincia la mia riscrittura di Pokemon XY! Come forse avrete giá visto, ci saranno un bel po´ di personaggi in piú, prima tra tutti Misty... e non sará certo lei l´unica delle vecchie conoscenze che incontreremo lungo la strada! Tra l´altro, come avrete potuto vedere... ho dato un´interpretazione diversa di certi personaggi, prima tra tutti Serena (la sua versione anime non mi ha esattamente convinto, e ho voluto renderla un po´ piú simile ad Yvonne, la sua controparte di Pokemon Adventures, in modo da mescolare un po´ le carte in tavola) e spero che questo possa rendere la storia piú imprevedibile ed eccitante!
 

Forse conoscerete giá il misterioso individuo che abbiamo visto assieme ad un Blaziken a Luminopoli... ma la ragazza, chi potrebbe mai essere? Hehehee...
 

E ho giá introdotto anche Alan e Marin. Certo, non si sono ancora incontrati, ma accadrá abbastanza presto. E... sí, prima che qualcuno me lo chieda, sará Froakie il Pokemon principale di Ash, anche in questa riscrittura degli eventi. Come dite? Se Ash avrá una Megapietra? Ogni risposta a suo tempo... hehehee...
 

A presto, e mi raccomando... recensite! :)
       

  
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