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Autore: Umile_Bardo    06/07/2016    2 recensioni
Takao, Rei, Max e Kai stanno per cominciare la loro prima avventura insieme, partecipando al Torneo Mondiale di beyblade. Sulla loro strada si imbatteranno una ragazza che movimenterà non poco la già avventurosa esperienza dei BladeBrakers e insegnerà ad ognuno di loro un tipo diverso di forza, finendo però invischiata anche lei in due occhi...di fuoco.
N.D.A
La storia è ambientato nella prima serie del cartone, ovviamente la trama originale cambierà.
Ho immaginato che Takao, Max e Rei abbiano 13 anni, Kai invece 14 e il team europeo e quello russo 15 anni.
Buona lettura
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Nuovo personaggio, Rei Kon, Takao Kinomiya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il primo torneo internazionale di Beyblade stava per cominciare e tutti gli occhi del mondo sportivo erano puntati su quell'evento. Dopo un'intensissima fase di selezione le squadre che vi avrebbero partecipato in rappresentanza dei loro paesi erano state formate e ora sarebbero iniziati i tornei di qualificazione per le fasi finali.

 

In Cina, uno dei paesi dove si sarebbero svolte, la squadra giapponese dei BladeBrakers era atterrata da poco e si era subito diretta a Pechino, dove sarebbe rimasta fino all'inizio del torneo.

Il team nipponico, composta da Takao, Max, Rei e Kai, era andata a zonzo per la città (anche se, a dirla tutta, era andata alla ricerca di Kai che da fiero solitario quale era si era subito volatilizzato).

 

Per cercare il ragazzo la neonata squadra era finita nei pasticci, trovandosi nel mirino di un paio di misteriosi blader cinesi. Dopo aver sconfitto il primo con relativa facilità Takao, che ovviamente non aveva saputo rinunciare alla sfida, si era scontrato con Kiki, il secondo, che con il suo Bitpower scimmia aveva dato del filo da torcere al drago azzurro del ragazzo giapponese, il quale era rimasto scioccato nello scoprire che al mondo esistevano altri Bitpower.

 

Grazie all'appoggio dei suoi compagni però Takao era riuscito a battere Kiki, che aveva cercato di scappare, ma era stato bloccato dall'entrata in scena dal resto della sua squadra di bey: i White Tiger, composta da altri due ragazzi e da una ragazza.

La squadra cinese aveva rimproverato aspramente il comportamento del loro compagno e poi, tra lo stupore di tutti, avevano freddamente salutato Rei, dando prova di conoscerlo da tempo e chiamandolo traditore.

 

Takao aveva cercato di fermare i White Tiger per chiedere spiegazioni e Kai aveva addirittura sfidato il loro leader Lai per un incontro, ma entrambi erano stati bellamente ignorati.

 

Ora i BladeBrakers guadavano attoniti la pentola di ferro nella quale Takao si era battuto con Dragoon. La pentola era a pezzi, tranciata dal bey di Mao, la ragazza cinese, che ora li guardava con un sorrisetto un po' beffardo.

 

< Sappiate che mio fratello Lai è molto più forte di me, non avete speranze contro di noi. > disse rivolgendosi chiaramente a Kai, che lo aveva sfidato.

Ma la ragazza dai capelli rossi non fece in tempo a riprendere il suo beyblade rosa, con un lampo velocissimo un'altra trottola lo colpì, scaraventandolo in mano alla proprietaria.

 

< Chi c'è? Chi nascondete nell'ombra? >

Esclamò Mao lanciando uno sguardo di fuoco verso Rei.

Ma gli occhi di tutti, quelli di Takao infiammati dalla possibilità di un nuovo incontro, erano fissi sul pavimento.

 

Sulle piastrelle del vicolo, ad una elevatissima velocità, stava girando un bey di color viola scuro, solcato da sottilissime venature bianche, i bordi parevano affilati come delle spade.

 

< Loro non nascondono nessuno e ti chiedo se ho lanciato nell'ombra, ma non volevo disturbare gli incontri. > proruppe una voce.

 

Rei e Kai si girarono di scatto, la sciarpa di quest'ultimo svolazzò nell'aria tesa.

 

Con ancora in mano il dispositivo di lancio, una ragazzina di 13 anni comparve nel vicolo. Tese una mano e il bey ritornò docile dalla sua padrona, che subito lo infilò in una delle tasche della felpa verde che la infagottava un po'.

Aveva capelli castani raccolti in una coda bassa e un po' disordinata, che ricadeva sul cappuccio della felpa, indossava dei jeans neri infilati in alti stivali bianchi, senza tacco, e legata in vita aveva una lunga cintura di tessuto bianco, che ricordava vagamente quelle che i pirati portavano, una delle estremità le ricadeva lungo il fianco, quasi fino alla caviglia, e si muoveva ad ogni suo passo.

Guardava il gruppo con un sorriso gentile, ma gli occhi castani dietro agli occhiali dalla montatura quadrata era seri e attenti.

 

< Davvero ti è proibito batterti prima del torneo? Mi piacerebbe molto sfidarti.> disse la ragazza come se sbucare improvvisamente tra degli estranei fosse la cosa più normale del mondo.

 

La cinese non le rispose, fissandola guardinga.

< Mao! Sbrigati! > improvvisamente Lai ricomparve, richiamando la sorella.

< Arrivo! > lo raggiunse subito lei.

< Allora ci vediamo al torneo, sempre che riuscita ad arrivarci. >

ed i White Tiger scomparvero nella fresca ombra della sera.

 

< Accidenti che antipatico. > borbottò Takao.

< Già, non sono stati molto cordiali. > asserì Max mettendosi le mani sui fianchi.

< In effetti se il torneo si basasse sulla cortesia loro avrebbero già perso. > fece la ragazza misteriosa e il suo commento riscosse subito i BladeBrakers che tornarono a fissare la nuova arrivata.

 

< Scusa...ma tu chi sei? > chiese Max, il primo a essersi ripreso.

< Io? Io sono una persona in ritardo che si deve muovere! > esclamò lei spostando il polsino della felpa e controllando l'ora.

 

I ragazzi la fissarono, confusi più che mai. Non erano sicuri di doverla prendere sul serio...sembrava un tipo molto bizzarro, completamente diverso da quando aveva ripreso il suo bey in mano.

 

< bè è stato per me un piacere incontrarvi, anche se non ho ben capito chi siate. Comunque vi saluto e vi auguro una buona permanenza in Cina. > disse educatamente la ragazza, rivolgendo un sorriso ad ognuno di loro, poi si incamminò verso la strada.

 

< Ehi aspetta un secondo!!! > gridò Takao estraendo di nuovo Dragoon, ma Rei e Kai furono più rapidi di lui.

Subito i due blader lanciarono Driger e Dranzer ai piedi della ragazza, impedendole il passaggio.

 

< Vedo che abbiamo avuto la stessa idea. > disse Rei sorridendo.

Kai non rispose. Fissava quella tipa strana e aspettava una risposta al loro gesto, volevo capire se il suo intuito avesse ragione.

 

< Uuuuff vi ho già detto che sono in ritardo, non posso fermarmi ancora. Non potete lasciarmi andare? >

< Assolutamente no! > gridò ancora Takao, preparandosi a lanciare il bey < Ora ho anche io voglia di sfidarti! >

< E anche io! > esclamò Max mettendosi di fianco a lui e sistemando Draciel.

< Calma ragazzi eh! > la blader mise le mani in tasca < Nemmeno se vi prometto di combattere con voi la prossima volta che ci incontreremo mi lascerete andare? >

All'unisono i quattro scossero la testa.

 

< D'accordo. L'avete voluto voi! >

Con un gesto rapidissimo la ragazza lanciò il suo bey,questo creò un fortissimo turbine di vento che fece barcollare e cadere a terra Takao e Max. Il bey viola rimbalzò sui mori del vicolo e una volta a terra si diresse velocissime verso Dranzer e Driger che ancora sbarravano la strada.

 

Vedendo che l'avversario li stava fronteggiando i riflessi dei due ragazzi scattarono come una molla.

< Attacca Dranzer! > grido Kai, e subito il suo bey fu avvolto dalle fiamme.

< Colpisci Driger! > gli fece eco il cinese.

 

< Vi consiglio di lasciarmi passare! > con un lampo negli occhi la ragazza tese il braccio verso gli avversari < Facciamoci largo Aldebaran !!! >

 

Il beyblade viola, Aldebaran appunto, cominciò a brillare di una forte luce rossa, così accecante che tutti dovettero distogliere lo sguardo. Poi ci fu l'impatto. Lo scontro tra i bey produsse un'enorme nuvola di fumo e polvere, che oscurò la vista nello stretto vicolo.

 

Quando Rei riuscì ad aprire gli occhi < é scomparsa! > gridò.

< Sia lei che il suo bey. > constatò Max tossendo.

< Invece i nostri...sono qui. > disse duro Kai, fissando Driger e Dranzer a terra nella polvere, immobili, con uno sguardo di puro odio negli occhi.

  
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