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Autore: claws    07/07/2016    1 recensioni
[Set B, A, E hanno Ace/Smoker; set D, G hanno Fem!Ace/Fem!Smoker][Ispirata ma non partecipante alla challenge 1sentence su LJ]
Raccolta di cinque capitoli: per ogni capitolo sono cinquanta prompt e altrettante frasi riguardanti Ace e Smoker, con la comparsa (e l'aiuto, oserei dire) di altri personaggi.
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Dal set B: «Portgas, se tu fossi nato il primo Aprile avrei potuto considerare la tua nascita uno scherzo.»
Dal set A: «Ehi, Smokey, ma se andassimo a Marijoa e lo facessimo sulla scrivania del Grand’Ammiraglio, sarebbe atto pubblico in luogo osceno?»
Dal set D: «Tranquilla, Portgas, ti giuro che non so che ogni tanto metti un paio di calze nel reggiseno perché ti senti più sicura, così, e ti giuro che non mi è sfuggito mentre ero sul ponte!»
Dal set G: «È un tesoro che unirà il mondo»
Dal set E: «Il nervoso buono o quello cattivo, Smokey—perché posso aiutarti ad alleviare quello cattivo, ma quello buono posso soltanto aumentartelo.»
Genere: Comico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Portuguese D. Ace, Smoker | Coppie: Ace/Smoker
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The person that you take a bullet for is behind the trigger'
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Alla morte non importa chi tu abbia seguito in vita (to hell and back)












Energicamente evitiamo esperienze edificanti
(perché l’edificio ci crollerà sulla testa)








Motion ~
Il fuoco si arrampica in aria a partire da una scintilla che è svolazzata via dalle ciglia di Ace dopo un occhiolino; il fumo segue, accompagnandolo fedele come un cane e scivolando morbido come un gatto, come un cappuccio che viene calato su una testa calda.

Cool ~
«Hai le mani più fredde del solito, Smoker,» disse Kuzan, dopo che Smoker aveva preso il bicchiere pieno d’acqua dal tavolo e l’aveva bevuto d’un fiato: il commodoro cercò di mantenere un contegno (ma il freddo era un relitto di quella guerra, e gli sarebbe rimasto attaccato alle dita molto a lungo), poi s’accese un sigaro per rilassarsi ed esclamò: «Il cuore rimane caldo.»

Young ~
Smoker si arruolò nella Marina quando era ancora un marmocchio, praticamente, e trascorse quella giovinezza a cavallo con l’età adulta tra gli allenamenti in caserma e i viaggi agli ordini di un capitano di vascello; ogni tanto pensava di aver sprecato così il periodo più bello di tutta la vita (anche se sapeva bene di non averlo sprecato, però—erano solo pensieri di un secondo), e dunque quando Ace sussurrò, a denti stretti, «È come se ti regalassi una parte della mia giovinezza», Smoker si sentì più giovane di quanto si fosse mai sentito prima.

Last ~
Se anche questo fosse il mio ultimo giorno, non gli direi nulla; il problema è se fosse il suo ultimo giorno, pensa, perché sa che non gli rimarrebbero nemmeno le parole estreme di cordoglio: il suo Puffing Tom di sola andata sta arrivando, ultima chiamata—

Wrong ~
Quando i suoi uomini del G-5 gridarono che avrebbero potuto affezionarsi alla ciurma di Cappello di Paglia se avessero oltrepassato la Linea della Giustizia, Smoker sbuffò – ma conosceva bene il sentimento di conflitto che doveva essersi svegliato in ognuno di loro: non tutti i pirati sono i cattivi della storia, non tutti i marine sono i protettori della popolazione – e per compiere il bene è necessario conoscere il male.

Gentle ~
Smoker non conosceva il luogo ritratto nella cartolina arrivata quella mattina, ma era di certo stata mandata dal marmocchio: nessun altro avrebbe scritto «prende amore in gentilezza loco così propїamente come calore in clarità di foco – ringrazia Angela, che ho conosciuto a Garisenda, mi ha raccontato tutto dei suoi studi!» sul retro di una fotografia che ritraeva una bella donna con gli occhiali e un documento antico tra le mani; nessun altro avrebbe sbuffato, ricevendo quel regalo, per poi metterlo con attenzione in un cassetto, sotto infiniti cumuli di documenti.

One ~
Probabilmente nel mondo c’era un solo Rogia che fosse complementare al suo; di persone del genere potevano essercene molte di più, ma quella combinazione di aspetto, carattere e talenti era unica al mondo e accidenti a lui se non l’avesse esaminata almeno un po’!

Thousand ~
Di tutte le esperienze che viviamo, casi eccezionali d’uomini a parte, ricordiamo solo una minima parte, spesso in maniera un po’ sfuocata o riscritta nella testa per i motivi più vari; di tutti i momenti vissuti Ace si rivestì come di una corazza a piastre contro il buio, l’algamatolite, l’odore di morte e contro il tempo che trascorreva senza premura – ne scelse un migliaio, di tutti i generi (belli, brutti, con Rufy e Sabo, con Marco, il Babbo e il resto della loro famiglia, perfino con Smoker e Tashigi e la loro ciurma di marine matti) e, dopo averli mescolati perché fossero di buon auspicio, cominciò a legarli assieme.

King ~
«Un pirata rimane un pirata, che sia l’ultimo dei bastardi celesti o il primo tra i re ladri: ora sta’ zitto e lasciami in pace» risponde Smoker, in maniera forse non proprio delicata (questo perché Ace ha interrotto la sua pausa sigaro pomeridiana) – ma avrebbe risposto allo stesso modo anche se avesse saputo di aver davanti il figlio di un Re.

Learn ~
Siamo tutti attori fino a quando il sipario si chiude sulle nostre bocche e ci soffoca, eppure i nostri personaggi (noi stessi?) dovrebbero essere capaci di imparare dagli errori passati e superare le nuove difficoltà: invece Smoker vide Ace sopportare lo sguardo di Akainu senza sopportare le offese al nome di Barbabianca, senza capire che c’è un momento per combattere e uno per fuggire – ma fu Smoker a imparare una lezione, quella volta: Ace sarebbe morto da uomo libero e tutti (commodoro compreso) avrebbero dovuto accettarlo.

Blur ~
Nel cerchio i contorni si sono persi e si sono spezzati in alto e in basso, per poi diventare i margini sfuocati di una strada di erba calpestata in un prato vulcanico; i contorni si sono persi ed entrambi viaggiano nel grigio, come le mani di Ace nei capelli di Smoker.

Wait ~
«Ce ne hai messo di tempo, Smokey, e vedo che hai trascinato con te anche Tashigi» dirà Ace, facendole l’occhiolino per esser sicuro che siano proprio loro, «ho incontrato il caporale Seviri, qui, e vi abbiamo aspettato per un bel po’ di tempo, cercando di immaginarci come sareste stati – visto che ora non può più farti fuori, vecchio musone, ti va di incontrare il mio Babbo?»

Change ~
La lealtà di entrambi, ognuno per la propria bandiera, non cambiò mai: piuttosto, il loro credo si assestava prima a destra, poi a sinistra; prima c’era un rifiuto, poi un’accettazione; un passo avanti e uno indietro, un No e un ; cambiava il loro modo di considerarsi l’un l’altro per non cambiare nulla dell’equilibrio e della fedeltà di ognuno dei due.

Command ~
Quando ha gridato a quel maledetto Vergo di non azzardarsi a toccare gli uomini del G-5 (i suoi uomini!), Smoker ha pensato un secondo soltanto a Ace, seduto a dondolarsi su una sedia, quando disse: «Tratti i tuoi uomini come tuoi figli – magari figli prodighi, ma penso che potrebbero chiamarti Smokey-papà, quando non li senti!»

Hold ~
«Riprenditi, imbecille!» Hina alzò un braccio e strinse forte le nocche, poi diede un sonoro pugno in faccia a Smoker (che non provò né a schivarlo né a condensarsi in fumo) e aggiunse: «Nonostante la guerra ci sono ancora delle persone che fanno affidamento su di te—non abbandonarle.»

Need ~
Portgas sta giocando con i suoi sigari, maledetto marmocchio, e allora cosa deve fare, il commodoro – che, giusto caso, ha bisogno di stendere i nervi con due sigari –, se non alzarsi e andare a prendere ciò che è suo proprio (che finiscano a stendersi anche loro, oltre ai nervi di Smoker, è un altro discorso)?

Vision ~
Ace chiese a Smoker se avesse mai visto gli arcipelaghi siderali: il commodoro non capì esattamente che diavolo intendesse quel marmocchio, ma quando alzò lo sguardo dai fogli per dare un’occhiata a Portgas, lo vide appoggiato alla finestrella della cabina intento a guardare il mare, e quella parve a Smoker la più appropriata contemplazione della solitudine di chi ha visto oltre e non riesce e non può spiegare – di chi ha sviluppato il sudario che avvolge i mostri marini e non sa come raccontarlo.

Attention ~
D’accordo, spesso Smoker ascoltava Ace con un orecchio solo quando quel marmocchio blaterava di idiozie, ma in generale il commodoro non perdeva una sua parola: all’inizio gli prestava attenzione perché, dopotutto, Portgas era un nemico, e perdere di vista Pugno di Fuoco non era né consigliabile né razionalmente comprensibile; dopo qualche tempo Smoker seguiva quei discorsi strambi perché sì, un po’ gli stava a cuore quel ragazzino, va bene?

Soul ~
Avresti dovuto abbracciarlo prima: ora, anche se riuscirai a ritrovarlo da qualche parte, ti sfuggirà dalle mani come un sogno alla veglia, leggero, dissolto da un suo stesso impalpabile battito d’ali, e scivolerà nella infinita notte da dormire in eterno.

Picture ~
«Hina, fermati subito, sei in arresto per o—oltraggio a pubblico ufficial—» ma era ormai troppo tardi per gridare minacce: inoltre Ace, legato a Smoker con un colpo secco del potere diabolico della Gabbia Nera, non sembrava dello stesso parere del commodoro, e così era (o non era?) Tashigi, intenta piuttosto a mettere a fuoco per una foto Smoker e Portgas ingarbugliati assieme nel lazo di Hina.

Fool ~
Sei bloccato in un mare di cubetti di ghiaccio mezzi sciolti: stupido tu che hai cominciato e che ti sei inn—stupido tu che ora ti senti addosso il dovere di lasciare andare.

Mad ~
«La mia è una domanda più che lecita, visto che è la terza volta che sali sulla mia nave di tua spontanea volontà: sicuro che il tuo cappello non sia fatto con del mercurio, marmocchio?», al che Ace rispose: «Non arrabbiarti, vecchio musone, se sono incosciente non è per il mio cappello – tu non ne hai neanche uno, e sei pazzo quanto me.»

Child ~
Ace, da bambino, ha preso sulle proprie piccole spalle delle enormi responsabilità (era l’istinto del fratello maggiore a fargli sentire il peso di tre vite): crescendo così in fretta, ha smesso presto di essere infantile e non ricorda esattamente come sia, questo essere immaturi, ma sta cercando di recuperare ora un po’ di tempo perduto – tanto a Smoker non sembra dare più fastidio di quando Ace cerca di essere serio, quindi tanto vale approfittarne, no?

Now ~
Che cosa di preciso ci sia stato prima della sua nascita, prima della nascita di sua madre, e prima ancora fino all’inizio del mondo e di quello che esiste fuori dal mondo, a tutto questo Ace non sa rispondere; però capisce che, in qualche maniera, tutto ha fatto sì che lui potesse vivere liberamente, incontrare persone straordinarie e visitare luoghi incredibili – tutto, in qualche maniera, l’ha portato a questo preciso momento di ricordi e visioni che si alternano e sovrappongono, e gli manca il fiato, e Io sono qui, Io sono stato qui ora, sente il mare e la sua voce che da verde diventa blu fluorescente delle nottiluche, sente il fiato grigio e accogliente di Smoker (e se non può abbandonarsi all’azzurrità, sarà la grigezza a riceverlo in un abbraccio).

Shadow ~
In momenti come questo, in cui l’assenza copre metà del mondo con uno spesso telo di buio e Portgas dorme al suo fianco, Smoker pensa per un secondo soltanto di essere meno di quanto potrebbe e dovrebbe essere – perché si sta affezionando, e spesso l’affetto condiziona il giudizio nei momenti critici: non può permettersi nulla del genere per Portgas in questo periodo storico di transizione, anche se, anche se—eppure si permette, ancora, di essere solo un’ombra di se stesso quando tutte le ombre si confondono nell’oscurità e vi si sovrappongono senza esitare.

Goodbye ~
Doveva andarsene prima dell’alba, secondo quanto avevano stabilito all’inizio di tutto; sembrava una buona idea, era una buona idea, sul serio—però Ace trovava più divertente aspettare che Smoker si svegliasse (mentre le mani di Portgas giocavano coi suoi capelli), in modo che Ace potesse salutarlo decentemente prima di scomparire con la notte.

Hide ~
Tashigi ancora non capiva proprio tutto del proprio superiore, però immaginava che Smoker le stesse nascondendo qualcosa – più precisamente, una D. nel nome: non si aspettava invece di trovarne una nella cabina di Smoker (una D. narcolettica, per giunta)!

Fortune ~
Davanti ai propri sottoposti Smoker non ha mai abbassato lo sguardo, e non lo abbassa nemmeno nel momento in cui i suoi vengono a sapere di Portgas: si aspetta di tutto, ma non che il capo artigliere Kirit sorrida, Sami gli strizzi l’occhio, e gli altri alzino i bicchieri o i pugni per aria per un brindisi – doveva aspettarselo, e non perché è stato fortunato ad avere degli uomini simili sulla nave, piuttosto perché con loro, negli anni, ha costruito un’eredità importantissima che si è appena manifestata.

Safe ~
Durante i loro primi incontri, ecco, non è che riuscissero esattamente a dormire con entrambi gli occhi chiusi; piano piano, invece, un abbraccio divenne da prigione a sensazione di casa, da collare a collana.

Ghost ~
Ace e Smoker stanno giocando a disegnarsi baffi e ghirigori sulla faccia; Smoker ha davanti a sè Ace con gli occhi chiusi e il viso disteso; il commodoro gli ha appena disegnato un paio di baffi arricciati ed Ace ridacchia per il solletico, ma—gli sembra Roger, giovane, sicuro di sé, ma—è Ace, e quella è solo la sua immaginazione, vero?

Book ~
Marco gli aveva fatto leggere un libro molto interessante, ai tempi: diceva che il perfetto svolgimento di una guerra consisteva nel porre le proprie regole sul campo di battaglia e rompere la resistenza del nemico senza combattere; Ace adorava mettere in pratica i consigli di quel vecchio, utilissimo libro.

Eye ~
Sono io, quello dietro quest’occhio chiuso (è anche per questo che Ace fa spesso l’occhiolino a Smoker).

Never ~
La relazione con Portgas, oltre ad essere stata tutta una serie di cose che Smoker non ammetterà mai a nessuno eccetto a se stesso, è stata anche un’occasione di riflessione per sè e per tutto il proprio equipaggio: per questo, dopo la guerra, impiegò diversi mesi per uscire da quella terra di nessuno, landa desolata della sua mente in cui non riusciva né a crescere né a invecchiare con il lutto che mai avrebbe smesso di portare.

Sing ~
Ace si stupì molto della qualità delle canzoni che gli uomini di Smoker cantavano durante i lavori sul ponte della nave; quando Tashigi gli chiese perché fosse lì imbambolato da dieci minuti, Ace si riscosse e, sfoderando il suo sorriso migliore, le rispose dicendo che anche lui conosceva quelle canzoni, ma con parole molto, molto diverse (poi ricevette una strigliata da Smoker, perché aveva osato macchiare l’immaginazione della piccola Tashigi, manco fosse stato suo padre).

Sudden ~
Per Smoker non è esattamente una realizzazione improvvisa: aveva considerato la questione da tempo ed era arrivato alla conclusione che non sarebbe riuscito a non affezionarsi almeno un pochino – è difficile rimanere indifferenti nei confronti di chi riesce a mettere in discussione un intero sistema di valori; al contrario, arriva imprevista l’ammissione di Portgas, mentre non è affatto sorprendente la scelta di parole di quel marmocchio («Sai, Smokey, di tutte le persone che potevo trovarmi, sono stato davvero bravo a trovare te, non credi di dovermi ringraziare?»), visto che per Portgas è facile essere un po’ strafottente per evitare la timidezza.

Stop ~
«Smokey, non puoi fermarmi, adesso: potevi farlo prima, non so, mettendomi in cella la prima volta che sono arrivato qui – ma come tu non ti sei opposto in quel momento, così non puoi opporti ora, quindi lasciami dare un’occhiata ai tuoi fogli e lasciami partire.»

Time ~
Erano trascorsi alcuni mesi dallo scontro con Portgas ad Alabasta e quel marmocchio frequentava ancora la cabina (e Smoker non s’era ancora premurato di buttarlo fuori bordo, quindi la colpa era di entrambi): quando il commodoro gliel’aveva fatto notare, Ace aveva detto: «Il tempo passa quando ci si diverte, Smokey.»

Wash ~
Quando Portgas sorride in quel modo da perfetta faccia di bronzo, Smoker gli soffia in faccia un tiro di sigaretta, come se la cenere più sottile si potesse depositare sulle lentiggini e (di)lavare l’arroganza di quello sconsiderato.

Torn ~
Nel libro della memoria di Ace ci sono molte pagine strappate, che si trovano in corrispondenza dei momenti in cui avrebbe voluto strapparsi i capelli e piangere la vita fuori dagli occhi (aveva sofferto e gioito troppo in troppo poco tempo, con Rufy e Sabo); le pagine tolte non sono state buttate via, ma ricalcate sul cuore con del carbone – e poi consegnate al vecchio musone che, pur non amando il lavoro di amanuense, le avrebbe custodite con cura.

History ~
Guardando il mare di primo mattino, dopo che Ace era già scomparso oltre l’orizzonte, Smoker ebbe una di quelle piccole rivelazioni quotidiane che aumentano la realtà più di ogni altra sconvolgente epifania: aggiunge una particolare consapevolezza di sè all’interno del cosmo, e in quest’ordine che non si riesce a vedere si sente il battito di una grancassa che è il cuore dell’oceano come il cuore degli esseri viventi, e la sua comunione con la natura preme con insistenza nelle orecchie, raccontando di un ciclo e di un tempo che è spazio che è tempo—una domanda—quanto di nostro rimarrà in questo mondo alla fine di tutto?

Power ~
Se Smoker aveva il potere di chiuderlo in cella, Ace aveva quello di sfuggirgli come la polvere che fluttua nell’aria; e tuttavia né Portgas veniva arrestato, né da Smokey lui si allontanava.

Bother ~
«Perché, vecchio, ti importa qualcosa di quel che faccio—no, ho capito, adesso,» disse Ace, sfoderando un sorrisone di quelli estremamente irritanti perché troppo svegli, «sei arrivato al punto che ti preoccupi per me, oh, potrei quasi dire che sei tener—» un cassetto della scrivania lo colpì con lo spigolo appuntito proprio in mezzo agli occhi.

God ~
È il segugio cacciatore ai piedi di un santuario in una foresta di segni inamovibili – affilate i coltelli, perché è un gentile di quelli ingenui, e la sua scelta ricade sul sole e sui suoi raggi che scivolano sul mare, perché la forza del calore risiede nel suo sacrificio dal cielo alla terra.

Wall ~
Scherzando, Ace aveva detto che giacere con Smoker sarebbe stato un peccato di tracotanza; per evitare qualsiasi punizione di qualsiasi genere Smoker acchiappò Ace in braccio e decise che, per quella volta, le pareti della cabina sarebbero state abbastanza robuste da reggere il loro peso per un po’ d’amore in piedi.

Naked ~
Non è che a Smoker non piaccia la figura di Portgas, in piedi accanto al letto, dopo che ha accantonato i pantaloni e le scarpe in un angolo; non è che non gli piaccia quando scivola con la morbidezza di un gatto sopra di lui, né tantomeno quando sorride prima di baciarlo; gli piace (e anche tanto, per la cronaca), ma gli piacerebbe molto di più se a quel valzer venisse tolta la morsa ed Ace gli rivelasse tutto quello che tiene nascosto – tutto quello che sta sottopelle e sottopensiero, tutto quello di cui le mani di Smoker non possono spogliarlo.

Drive ~
«Sei tu che mi fai diventare nervoso continuando a muoverti, Portgas!», al che Ace lo incalzò con un sorriso a trentadue denti e disse: «Il nervoso buono o quello cattivo, Smokey—perché posso aiutarti ad alleviare quello cattivo, ma quello buono posso soltanto aumentartelo.»

Harm ~
Il patibolo non è irraggiungibile, non per Smoker, almeno – basterebbe un salto per cominciare a volare lassù – però c’è una piccola cosa di Ace, lontana nel tempo, che gli blocca i piedi a terra: «Evita di far ammazzare tutti e due, d’accordo?»

Precious ~
Se ci viene data una vita, che sia lunga o meno, con lei ci viene consegnato un altro dono, cioè quello della morte—tra tutte le opzioni veniamo scelti noi come portatori di vita, ed è un’occasione per provare a capire che cosa siano la luce, il mondo, gli animali e le altre persone, la pace, la libertà: per questo motivo (anche se terrà questo pensiero per sè fino allo scrigno di Davy Jones) si sente a metà tra l’onorato e il soddisfatto, quando ricorda che cosa ha imparato e da chi l’ha imparato.

Hunger ~
Prima annusa, poi assaggia; se gli piace (e gli piace) dà un piccolo morso, poi un altro morso più convinto; sorride, perché ha la possibilità di placare la propria diabolica fame (il che non è esattamente una sicurezza su questo mare e, soprattutto, nella sua situazione), poi riprende a consumare, annusare e mordere e no, per questo giorno non può farne a meno.

Believe ~
Da non crederci, un pirata e uno della Marina, roba da pazzi, direte: eppure è così, e credetemi, come in infiniti universi paralleli non si sono considerati, in altrettanti si sono dati più di una occasione di incontro-scontro – gli universi sono infiniti e così è la fantasia che li unisce.















 

 

 

 

 

 

Note Autrice:

Scusatemi per il ritardo, ma sono ancora in un periodo di magra per stare al pc e scrivere. In ogni caso, siamo giunti alla fine! Sigh. Non è che maltratto Ace perché mi diverto... già maltratto Smoker dopo Marineford, in qualche modo dovrò pur fare per Ace, no?

L’equipaggio di Smoker e Tashigi è sempre più strambo – come i loro superiori. Una sorta di ciurma “alla Punk Hazard”. Boh, li adoro, non potevo scrivere di un gruppo di matti in maniera diversa! Spero vi siano piaciuti anche loro. Mi sono divertita a trovar loro nomi e curiosità come gli strumenti musicali.

Note varie ai prompt (solo per oggi perfino in ordine!):

cool › chi ha le mani fredde ha il cuore caldo. Credo che sia un proverbio, se non sbaglio.

young › non ho niente da dire, a parte il fatto che—mi mette molta tristezza e molta dolcezza contemporaneamente. Quando la leggo, sento il mio tempo che se ne va. la gioia

gentle › vale sia gentile/delicato che di nobile schiatta. La poesia da cui sono tratti quei tre versi è Al cor gentil rempaira sempre amore, di Guinizzelli – una delle mie preferite del periodo Duecento e Trecento. Garisenda è il nome di una torre di Bologna, cantata anche da Dante in una sua poesia bellissima e poi nell’Inferno, e da Bologna proveniva proprio Guinizzelli. qualcuno mi salvi dal mio amore per la letteratura italiana dei primi secoli

thousand › si ringrazi Catullo e il suo carme 5.

king › Roger non era re per sangue (a meno che Oda ce lo riveli in seguito), ma avrete capito che mi piace sovrapporre significati e immagini su singole parole.

blur › si riferisce al taijitu, yin e yang, e al Tao che Lao Tzu paragona alla strada.

wait › è ambientata in una sorta di campo Elisio, credo. Un non-luogo del genere.

holdget a hold on yourself! significa datti una calmata!, ripigliati!, cose così.

soul › riferimenti vari a Virgilio e Catullo e Adriano.

mad › i cappellai nell’Ottocento lavoravano con il mercurio. Da qui anche il personaggio del Cappellaio Matto di Carroll. Ace che aveva imparato a fare i cappelli a Wano era epico!

child › mi piace l’idea stramba che Smoker chiami Ace marmocchio, quando in realtà Ace si comporta di rado come un bambino. È buffo. XD

now › a me piacciono gli anacoluti e sono una brutta persona per questo. Si ringrazino Rimbaud e i Nightwish per questa frase (e per altre). Per rendere meglio l’improvvisa onda di pensieri e sensazioni avrei voluto utilizzare i trattini lunghi (cioè —), ma mi son detta che sarebbe stato meglio evitare prima che qualcuno me li tirasse addosso. lol. Neologismi ovunque perché sì. Se aveste qualche idea migliore di grigezza, fatemelo sapere: mi piaceva anche grigitudine, perché ha suoni simili a attitudine e Smoker ha una certa attitudine, lol. Vedi le nottiluche.

hide › non che io creda che Smoker abbia una D. nel nome – mi pare una cosa assurda, voglio dire, sei una D. solo perché vai contro le decisioni della Giustizia Assoluta? Ma anche no. Però è un’idea che va di moda e non potevo lasciarmi scappare l’occasione di fare brutti giochi di parole. XD

fortune › vale sia sorte sia patrimonio.

book › è il caro, vecchio Sun Tzu dell’Arte della Guerra.

eye › sfrutta l’omofonia eye/I e si basa sul detto che gli occhi sono lo specchio dell’anima.

wall › questa viene da una vecchia battuta... Da qualche parte si diceva che un uomo che giaceva con un altro uomo commetteva peccato, e allora questi uomini lo facevano stando in piedi. A me questa cosa fa ridere, lo so, scusate il mio orribile humour. Non volevo offendere nessuno, è solo che mi diverto a giocare con le parole.

naked › si riferisce al secondo prompt del primo set di questa raccolta, waltz: vi ricordate il morso alla mascella?

hunger › oddio, non credo sia nemmeno da dire, ma magari è venuta fuori uno schifo e non si capisce, quindi chiarisco (e nel caso ditemelo, che così ci penso su ancora!): l’ambiguità tra il consumare il pranzo e l’atto sessuale è voluta. Poi magari non si capisce, ehm. Però sì, è voluta. XD riprende anche il prompt taste del secondo set.

 

Spero che questo breve viaggio tra prompt, risate e tristezza vi sia piaciuto. Io mi sono divertita molto a scrivere tutte queste frasi. Sono molto felice di aver avuto questa possibilità in questo piccolo spazietto di mondo internettiano (??). Ringrazio in particolare quelle tre persone che hanno inserito la storia tra le preferite e le seguite (i diretti interessati sanno di chi sto parlando, giusto?). Grazie. Mi avete dato la spinta per continuare a scrivere.

Se aveste voglia di dirmi cosa va e cosa non va in questa raccolta, non esitate a contattarmi per commenti o via messaggi privati. Voglio migliorarmi: mi piace parlare di Ace e Smoker, per cui sarei felicissima di scriver di loro con ancora più precisione e attenzione, sviluppando reazioni e abitudini che ancora non ho affrontato! C:

Ci vedremo alla prossima, enorme raccolta SmoAce – che arriverà, non so in quale data, ma quando arriverà sarà settimanale e puntuale e ci accompagnerà per quasi un anno.

Grazie per aver letto!

claws_Jo





Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Eiichiro Oda; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

  
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