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Autore: SweetHell    07/07/2016    1 recensioni
Con Chris a letto con la febbre, il resto della band si trova a doversi occupare di lui...a spese del povero Ricky.
Ma dopotutto, non tutto il male vien per nuocere.
Dal testo
"Va tutto bene? Non ti stai mettendo a piangere, ver- ", prova a chiedere Balz, appoggiandogli una mano sulla spalla. Ma si interrompe subito e spalanca gli occhi. "Ma sei bollente, cazzo!"
A quell’urlo, Ricky per poco non si strozza con una patatina, precipitandosi, ancora tossicchiante e piuttosto paonazzo, dall’amico per posargli una mano sulla fronte.
"Ha la febbre alta.", gracchia, guardandolo come se il loro cantante dovesse morirgli da un momento all’altro sul divano.
"Sto bene…", mormora Chris, con voce debole ma con una punta di irritazione. È solo febbre, dopotutto, perché continuano a fissarlo come se dovesse tirare le cuoia? Si rimetterà in fretta, insomma, ha solo bisogno di un po’ di riposo!
...salvo poi essere contraddetto da un violento attacco di tosse."
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Cerulli, Ricky Olson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DI FEBBRI IMPROVVISE, COMPLOTTI IMPREVISTI E INFERMIERE IMPROVVISATE




 

Balz si mordicchia a sangue il labbro, gli occhi fissi in un punto davanti a sé e i muscoli tesi nello sforzo, mentre attorno a lui risuonano le urla belluine di Ricky. Strano non si sentano pure quelle di Chris. Ma non ha tempo di pensare a quello. Si protende in avanti. Manca poco…

Una gocciolina di sudore gli scorre lungo la fronte e ha la bocca secca, ma deve resistere…gli manca poco…davvero, davvero poco prima di…

Beh, prima di niente, cazzo!

Balz getta via il joystick con stizza, mentre il chitarrista vicino a lui ulula di gioia, superando la macchina rossa del tastierista e facendo tagliare il traguardo alla sua macchinina con i teschi.

<< Fanculo! Piantala di vincere, bastardo! >>, sbuffa il tastierista, lasciandosi cadere sui cuscini del divano.

<< Non è colpa mia se siete dei perdenti! >>, sogghigna Ricky, bevendo un sorso della sua birra, soddisfatto. È  il loro primo giorno di riposo da mesi, visto che sono tornati a casa dopo un tour estenuante solo la sera precedente, per cui si stanno tutti godendo una meritata giornata di svago. Ryan e Devin si sono subito eclissati al piano di sopra, mentre loro tre hanno preferito una bella sessione di partite a Mario Kart.

<< Ehi! Ma lo senti? >>, si lamenta Balz, voltandosi verso il cantante, che non ha ancora detto una parola, pur trattandosi della terza sconfitta consecutiva a opera del piccoletto.

Chris risponde con un mezzo grugnito. Ha la testa gettata sulla spalliera del divano, le guance arrossate e gli occhi chiusi. Sta rannicchiato su se stesso, come se avesse freddo, e il joystick gli è caduto per terra da chissà quanto.

Tastierista e chitarrista si scambiano un’occhiata tra il perplesso e il preoccupato.

<< Va tutto bene? Non ti stai mettendo a piangere, ver- >>, prova a chiedere Balz, appoggiandogli una mano sulla spalla. Ma si interrompe subito e spalanca gli occhi. << Ma sei bollente, cazzo! >>

A quell’urlo, Ricky per poco non si strozza con una patatina, precipitandosi, ancora tossicchiante e piuttosto paonazzo, dall’amico per posargli una mano sulla fronte.

<< Ha la febbre alta. >>, gracchia, guardandolo come se il loro cantante dovesse morirgli da un momento all’altro sul divano.

<< Sto bene… >>, mormora Chris, con voce debole ma con una punta di irritazione. È solo febbre, dopotutto, perché continuano a fissarlo come se dovesse tirare le cuoia? Si rimetterà in fretta, insomma, ha solo bisogno di un po’ di riposo!

…salvo poi essere smentito da un violento attacco di tosse.

Balz impreca sottovoce.

<< Te lo avevo detto che ti sarebbe venuto un accidente! >>, sbotta, nel ricordare il ventaccio maledetto che ha tirato durante il loro ultimo concerto. Il malato borbotta qualcosa di vagamente simile a un “chiudi il becco”, solo per poi venir colto da un altro brivido di freddo e rannicchiarsi ancora di più sul divano. Certo che, riflette il tastierista, vedere due metri di uomo che tenta di stringersi in posizione fetale su un divanetto troppo piccolo non è uno spettacolo da tutti i giorni, eh…

Sarebbe stata una scena quasi dolce...quasi.

Nel dubbio, Balz tira fuori il telefono e gli fa una foto.

Giusto per immortalare il momento.

Il vocalist prova a protestare, ma un altro attacco di tosse lo interrompe a metà.

Dopotutto, non tutto il male vien per nuocere, pensa il tastierista, mettendo via il cellulare con un ghigno.

<< Forse dovremmo spostarlo… >>, dice, dubbioso, dopo essersi assicurato che nessuno riuscirà a rubargli la sua preziosa foto, in quanto possibile fonte di ricatto futuro. La prudenza non è mai troppa, no?

<< E con cosa? Un auto rimorchio? >>, sbuffa Ricky, lanciando un’occhiata poco convinta alla stazza del ragazzo sul divano.

Chris li fulmina con lo sguardo.

<< Sono capacissimo di camminare da solo! >>, esclama, indignato per la poca fiducia dimostrata nelle sue capacità di locomozione, e si alza dal divano. Ma lo fa troppo in fretta, perché perde l’ equilibrio e cade sul suo chitarrista, che sbatte la testa sul pavimento e si trova bloccato per terra dal dolce peso di Chris.

Balz sogghigna, notando il rossore sulle guance di Ricky, che lo guarda supplicandolo silenziosamente, con una punta di panico, di toglierlo da quella situazione imbarazzante.

Il tastierista fa un altro paio di foto. Dopotutto li ha sempre trovati così carini insieme.

<< Penso che andrò a svegliare Ryan. >>, dice, con un sogghigno, mentre si allontana, ignorando del tutto le smorfie disperate del più piccolo. << E mi raccomando, Rick, tienilo fermo! Non vorrei che barcollasse in giro per casa sbattendo contro i mobili! >>

Se gli sguardi potessero uccidere, i Motionless In White sarebbero presto rimasti a corto di un tastierista.

<< Hai un buon profumo. >>, bofonchia, una volta rimasto da solo con il chitarrista, Chris, che di tutta quella situazione - vuoi per la febbre alta, vuoi per la caduta - ha capito solo che non deve muoversi da lì. E la cosa non pare dispiacergli più di tanto, almeno, non finché è libero di usare il petto di Ricky come cuscino.

 

***

Alla fine, dopo parecchie peripezie, e soprattutto grazie agli sforzi congiunti di Balz e Ryan, finalmente il malato riesce a guadagnare il suo letto, dove crolla, sfinito e dolorante. Avrebbero anche potuto evitare di mandarlo a sbattere contro tutti gli angoli possibili e immaginabili della casa, comunque. Non sa se gli fa più male la testa o le gambe, con tutte le botte che ha preso.

Ma ormai è fatta…vuole solo dormire senza vedere nessuno per le prossime quarantotto ore e grazie tante.

Anche se, ora che ci pensa, un’altra dormitina con Ricky non gli dispiacerebbe. Ha scoperto che il corpicino caldo del suo chitarrista è davvero l’ideale da abbracciare quando si ha freddo.

Ma non avrebbe mai potuto chiedergli seriamente di entrare nel letto con lui, per cui Chris scarta a malincuore l’idea e rotola fino a riuscire a infilarsi sotto le agognate e calde coperte.

Passa un minuto.

Ne passano tre.

Poi quattro.

Nessuno si è ancora mosso per lasciare la sua stanza.

Il vocalist spera davvero che non abbiano intenzione di infilarsi tutti e tre sotto le sue coperte per tenerlo caldo. Non avrebbe abbastanza forze per buttarli fuori dal letto a calci in culo.

Passi Ricky, ma Balz e Ryan proprio no, per carità.

<< Qualcuno deve andare a comprare delle medicine. >>, esordisce alla fine il tastierista, grattandosi la testa. << Mentre qualcun altro deve restare qui con il nostro invalido. >>

<< Non sono invalido! >>, mugugna il moro, sentendo il principio di emicrania estendersi sempre di più. Perché non possono semplicemente dargli un antibiotico e levarsi tutti dalle scatole? Manco fosse in fin di vita!

<< Resta Rick. >>, sogghigna Ryan, che si è accorto delle guance rosse del chitarrista, il quale non ha aperto bocca da che è stato in grado di alzarsi dal pavimento, una volta sgravato da notevole peso dell’amico febbricitante. << Può fargli da infermierina! >>

Il più giovane alza di scatto la testa, con gli occhi sgranati.

<< Ma che cazzo dici?! >>, boccheggia, allarmato. Da quando quei matti gli sono entrati in casa vestiti da poliziotti per poi ammanettarlo e interrogarlo sulla sparizione di una ragazzina e di un allucinogeno, ha imparato a temere le idee di quei due.

<< Ma non abbiamo il vestito. >>, sospira Balz, deluso, mentre squadra Ricky da capo a piedi. << Vestito così non va bene! >>

Chris non sa se sperare che la scena che si sta svolgendo davanti al suo letto sia solo frutto delle allucinazioni dovute alla febbre o se pregare che quei due trovino sul serio un vestito da infermiera da far indossare al suo chitarrista. Nel dubbio, decide che è meglio se se ne sta zitto e cerca di riposarsi.

<< Voi state male. >>, li trucida con lo sguardo il più piccolo, a braccia incrociate. Non sembra per niente entusiasta della prospettiva, il che è un peccato, pensa Chris, perché starebbe proprio bene in uniforme. << Come se io potessi accettare sul serio! >>

<< Oh suvvia, Ricky, nessuno ha chiesto il tuo parere. >>, sospira Ryan, liquidandolo con un gesto della mano, quasi seccato dal suo intervento. << Non vedi che qui abbiamo un problema serio? >>

<< Infatti Ricky, non se per niente d’aiuto. >>, ghigna Balz, prima di sgranare gli occhi e colpirsi in fronte con il palmo della mano, entusiasta. << Ci sono! Chiediamo a Ghost se ne ha uno! >>

<< Eh? Ma perché diamine dovrebbe avere un vestito da infermiera? >>, sbotta Ricky, che sta seriamente prendendo in considerazione l’idea di fare le valige e tornarsene dai suoi per qualche giorno. << E poi fottetevi, non mi metterò nessun vestitino. >>

<< Ehi Balz, mi sa che Rick ha le sue cose. >>, sospira Ryan, pattando la testolina del chitarrista, che sembra lì lì per saltargli al collo e strangolarlo.

<< Prenderemo anche analgesico anche per la signorina allora. >>, afferma il tastierista, tutto allegro, comparendo alle spalle del più piccolo e issandoselo in spalla come un sacco di patate, in fretta, prima che l’altro possa reagire e prenderlo a calci. << Noi andiamo da Ghost, tu controlla che Chris non muoia! >>

<< BALZ! >>, Ricky sta per ringhiare qualche imprecazione poco cristiana ma l’altro lo tiene stretto e sguscia via dalla stanza, ridendo di gusto.

Chris rimane da solo con Ryan e non sa se ridere o piangere sulla scena assurda che gli si è appena svolta davanti agli occhi, per cui probabilmente finirà per fare entrambe. O nessuna, visto che l’emicrania lo sta uccidendo e si sente come se avesse appena corso la maratona di New York.

<< Dimmi che è un delirio della febbre e voi non state sul serio per farlo. >>, sospira il cantante, perché anche se muore dalla voglia di vedere Ricky in divisa da infermiera, si sente un pochino dispiaciuto per il piccoletto. Non che questo sia tanto diverso dal piombargli a casa per ammanettarlo e interrogarlo, vestiti da poliziotti.

Ah, i bei tempi. Più tardi deve andare a cercarsi il video, è sicuro che deve ancora essere da qualche parte su Youtube.

<< Tsk guarda che lo stiamo facendo per te, eh. >>, sogghigna Ryan, lasciandosi cadere su una sedia accanto al letto. << Così magari hai di che masturbarti per i prossimi mesi. >>

Il moro riesce a malapena a non rimanere a bocca aperta davanti a quell’uscita – cioè ok, magari qualche volta lo ha fatto davvero, masturbarsi pensando a Ricky cioè, ma questo Ryan non dovrebbe saperlo no? – e ringrazia di poter incolpare la febbre del rossore delle sue guance. Decide comunque di appellarsi alla facoltà di non rispondere, mentre l’altro se la ride, e si lascia cadere sul cuscino, chiudendo gli occhi con un sospiro.

Che quei cretini facciano quello che vogliono, lui vuole solo dormire un po’.

 

***

<< Balz giuro che stavolta te la faccio pagare, brutt- >>

Ricky non ha smesso di sibilare insulti e maledizioni da quando l’amico lo ha tirato su in quella posa poco dignitosa. E a nulla è valso scalciare e dibattersi, se non a farli quasi rotolare giù dalle scale.

<< Seh, seh, tutto quello che vuoi, dolcezza. >>, lo asseconda l’altro, dopo essersi fermato di fronte alla camera da letto di Ghost. Con la mano che non è impegnata a tenere fermo il piccolo chitarrista, bussa alla porta chiusa un paio di volte.

Mentre aspetta che il bassista venga ad aprire, l’occhio gli cade sul bel fondoschiena fasciato dagli skinny neri del povero diavolo che non ha neanche più insulti da lanciargli. Ora un po’ capisce perché l’occhio di Chris cade sempre da quelle parti, quando crede che nessuno gli stia badando.

<< Ehi Rick…hai proprio un bel culo lo sai? >>, gli dice con totale nonchalance, dandogli una rapida palpatina alle natiche con la mano con cui lo regge sulla spalla. << Beato Chris. >>

Ricky diventa immediatamente scarlatto alla menzione del loro vocalist, tirandogli un ceffone sulla nuca.

<< Che diavolo dici?! >>, sibila l’altro, rosso come un pomodoro. Che diamine prende a tutti quel giorno? E perché continuano con questa cosa di lui e Chris? Okay, magari, forse, potrebbe anche essere che lui abbia una piccola, minuscola, microscopica cotta per il loro cantante, ma tanto si è già rassegnato da tempo a farsela passare. Quindi perché non si fanno tutti i cavolacci loro e non lo lasciano stare?

Balz sta pure per rispondergli, ma proprio in quel momento Devin apre la porta della sua camera, struccato, perplesso e beh…con addosso solo un paio di mutande nere abbastanza aderenti e una camicia bianca sbottonata. D’un tratto, Ricky ha la bocca davvero secca e guardare il compagno negli occhi sembra molto più difficile del solito. Davvero, la sua ragazza è molto fortunata.

<< Che diamine succede? >>, chiede Ghost, alzando un sopracciglio curato alla vista della scena che gli si presenta davanti. Non si scompone neanche troppo però. Dopotutto ormai un po’ si è abituato.

<< Ehi! Non è che per caso hai un’uniforme da infermiera? >>, Balz non degna neanche di una risposta il povero bassista, sempre più perplesso. Un’uniforme…da infermiera? E per chi?

Poi Devin nota la faccia imbarazzata e incazzata di Ricky.

Il fatto che Balz lo abbia dovuto caricare di peso.

Fa due più due.

<< Oh, è per Chris. >>, commenta il bassista, annuendo, mentre il chitarrista ricomincia a borbottare sottovoce quelli che sembrano improperi. Era ora che quei due la finissero di fissarsi e toccarsi casualmente non appena ne hanno occasione, senza però mai fare nulla, riflette Ghost. E poi, beh, ad essere sincero è un po’ curioso di vedere Rick in quel costume. << Fatemi pensare…oh, sì! Ne avevo comprata una per Kylie…entrate! >>

A Ricky il ghigno che si è disegnato sul volto di Devin non piace per nulla.

Forse era meglio se continuava a guardargli il pacco, considera tra sé e sè, prima che Balz gli tiri un’altra pacca sul sedere e segua il loro bassista dentro la camera.

<< Dev, ti prego. >>.

Il chitarrista sospira e cerca di fare la voce della ragione, mentre Devin chiude la porta alle loro spalle. Non è ancora troppo tardi per salvarsi, no? Lui è suo amico, non può sul serio dar corda a quei pazzi, non può tradirlo così. Lui è gentile. È pacato. Se nessuno lo fa incazzare. E Rick è piuttosto sicuro di non aver fatto nulla di simile, per cui lancia un’occhiata speranzosa all’altro. << Non lo fare. Non assecondarli. >>

Devin non risponde. Per un attimo, un glorioso attimo, Ricky pensa che stia considerando le sue parole, che voglia risparmiargli l’umiliazione. Ma poi vede il ghigno sardonico che si disegna sulle labbra del bassista, prima che si giri per andare a frugare tra i bagagli alla ricerca del famigerato completo.

Adesso, il chitarrista inizia a sentire un leggero senso di panico annidarsi nel suo stomaco. Non vorranno sul serio…ma proprio sul serio sul serio...

<< Dev. Sul serio. NO. >>

Nessuna reazione, se non la risatina di Balz, che lo scarica sul letto matrimoniale della camera e gli intrappola i polsi, scansando un paio di calci. Ricky non sa se mettersi a ridere o piangere. Sta davvero per succedere? Come è possibile che si siano messi tutti contro di lui? Maledetti stronzi. Questa gliela pagano. Tutti quanti.

Beh no. Chris no. Chris è l’unico che si salva, anche se in effetti non è che si sia proprio opposto a quell’idea malsana…ma sta male, ha la febbre, per cui Rick pensa che dopotutto può anche perdonarglielo.

La situazione sta ormai per degenerare, con Balz che tiene il più piccolo inchiodato al letto con tutte le sue forze,  quando Ghost si gira con un ghigno trionfante e in mano un sacchetto di un sexy shop, su cui spicca l’immagine di un dildo e delle manette rosa.

Ricky sbianca.

Devin tira fuori il completino da infermiera, bianco, corto e semplici linee rosse a mo’ di decorazione. Balz non riesce più a smettere di ridere.

<< Tienilo fermo. >>, sogghigna Ghost, avvicinandosi al letto. Oddio, questo è il pomeriggio più divertente della sua vita, non vede l’ora di vedere come starà Ricky con quel vestitino. Voleva tenerlo per Kylie, ma è sicuro che lei lo perdonerà…se lui farà tante foto da mostrarle, chiaro. << Ci penso io. >>

 

***

 

L’urlo agonizzante di Ricky arriva al piano di sotto, svegliando il povero malato e facendo scattare in piedi Ryan, che sgrana gli occhi.

Chris si rigira nelle coperte, imprecando sottovoce. Non devono essere passati neanche quindici minuti da quando si è addormentato, cristo, che diamine hanno quegli idioti da gr-

Oh, già.

Volevano vestire Ricky da infermiera. Pensava fosse un’allucinazione della febbre, ma quell’urlo pareva piuttosto reale.

<< Wow. A quanto pare Dev aveva sul serio un completino da fargli mettere. >>, constata felice Ryan, tornando a sedersi, tutto soddisfatto. Oh, non sta proprio più nella pelle, vuole vedere il risultato. Dio, potrà prendere in giro Rick da qui all’eternità se Balz riuscirà davvero a infilargli quella mise.

<< Ehi. >>, la voce roca e sfinita di Chris lo distoglie dai suoi progetti di ricatti e video da mandare in giro per il mondo, ricordandogli che teoricamente lui dovrebbe essere lì per accudire il malato e non per sognare a occhi aperti. << Perché non lasciate perdere e basta? >>

Il cantante si passa una mano sul viso, ancora assonnato, e guarda il chitarrista inarcando le sopracciglia che non ha, in attesa di una risposta. Pensava di lasciar semplicemente perdere la questione infermierina ma se Rick urla così vuol dire che non vuole farlo e, per quanto personalmente adorerebbe vedere il risultato, non vuole neppure che Rick stia male.

Mai.

A costo di dover salire le scale, febbricitante com’è, e salvarlo lui stesso da quei due pazzi.

<< Tranquillo, amico. >>, sbuffa Ryan, lasciandosi ricadere su una sedia. << Non lo stanno mica molestando. Lo sappiamo che lo vuoi tutto per te. >>

<< N-non è come pensi. Siamo amici. >>, il cantante però distoglie lo sguardo e fissa la porta davanti a sé, incapace di frenare il rossore sulle sue guance pallide.

<< Seh, e io sono Lucy Liu. >>, sbuffa l’altro, << La prossima volta che flirtate, almeno cercate di non spogliarvi con gli occhi, se volete che nessuno lo noti. >>

Chris sta per ribattere che loro non flirtano proprio per niente e che comunque anche se fosse, di sicuro Rick non è per niente interessato, per cui tanto vale che ci diano un taglio, quando la porta della camera si spalanca.

<< STRONZI INFAMI! QUESTA LA PAGATE! >>

Ricky fa la sua entrata in scena, tenuto da Balz e Devin per le braccia a almeno dieci centimetri da terra. Deve aver cercato di liberarsi scalciando, perché la cortissima gonna gli è salita fino a scoprirgli le mutande – molto poco femminili, ma ehi, almeno non sono boxer a pois – e ha i capelli neri lasciati sciolti sulle spalle un po’ scomposti. E comunque, pur con il vestitino bianco e rosso che gli fascia strettamente il corpo magro, Ricky è un’infermiera piuttosto goth.

Quando il piccolo chitarrista li vede, si blocca, diventando viola per l’imbarazzo.

Il costumino gli veste piuttosto bene, a parte il fatto che gli sta vistosamente largo sul petto, gli mette in evidenza il corpo minuto e aggraziato. Più che sexy, con quel costumino, sembra dannatamente carino. Sarebbe davvero da mangiarselo tutto, gongola Devin fra sé, soddisfatto del risultato (è riuscito persino a non smagliare le calze nonostante quel piccoletto scalciasse come un dannato!), mentre Balz si divertendo un mondo a tenere il più piccolo così sospeso, in modo che non scappi. Vederlo agitare le gambe nel vuoto lo sta decisamente ripagando di tutti gli inulti e le gomitate che si è pigliato mentre lo teneva fermo.

Ryan intanto è caduto dalla sedia, sta praticamente ululando dal ridere e complimentandosi insieme. Insomma, Ghost gli ha persino messo i reggicalze rossi sulle calze bianche con i coniglietti sulle cosce, come fa a non ridere? Deve ammettere che è adorabile, certo, ma andiamo, è anche uno spasso.

Balz e Devin sogghignano soddisfatti, si fanno strada fino al centro della camera e mollano con poca grazia un mortificato Ricky sul letto in cui Chris stava dormendo e se ne vanno in fretta, prima che il chitarrista si riprenda dalla vergogna che lo ha paralizzato non appena il suo sguardo ha incrociato quello del malato e li ammazzi tutti e tre. Si trascinano anche dietro Ryan – praticamente a braccia, visto che è accasciato per terra – che ha le lacrime agli occhi e non riesce proprio a smettere di ridere. Richiudono la porta a chiave e se ne vanno tutti e tre lasciando chitarrista e cantante nello stesso letto, a fissarsi negli occhi, con la scusa di andare a comprare le medicine.

Chris comunque non ha ancora detto una parola.

In effetti, non ha fatto proprio niente a parte fissarlo a bocca aperta per tutto il tempo. Vorrebbe dire che gli dispiace, che avrebbe cercato di fermarli se non fosse stato male, ma la voce gli si è come bloccata in gola e il cervello non ne vuole sapere di collaborare.

<< Chris, stai bene? >>, chiede Rick, preoccupato da quell’evidente mancanza di reazioni – non che ci tenesse a vedere il cantante deriderlo come ha fatto Ryan qualche minuto prima, ma insomma, proprio zero commenti? Non è mica una visione da tutti i giorni! – e dallo sguardo spiritato dell’altro. Che sia la febbre? O è svenuto con gli occhi aperti? Oppure…è inorridito? Gli fa senso? Rick sente freddo dentro, ma cerca di ingoiare quella brutta sensazione.

Il più grande prova a rispondere, ci prova davvero, ma cristo, la gonnellina del suo chitarrista si è alzata fino a scoprirgli praticamente l’ombelico, come fa a restare concentrato? Lo ha già visto nudo ok, vivendo nello stesso camper durante tour certe cose sono inevitabili…ma non si sono mai trovati nello stesso letto e beh, Rick ha davvero un bel pancino invitante, senza contare che continua a cadergli occhietto su quelle mutandine nere in bella vista. Sono sempre state così attillate? Ah, merda, se continua così gli verrà un’erezione e no, grazie, la situazione è già abbastanza imbarazzante e complicata così.

Occazzo, Chris, respira, RESPIRA, urla il suo cervello, Ti ha fatto una domanda, smetti di pensare col pene!

Il cantante prova a riscuotersi e riesce finalmente a sollevare lo sguardo dal pacco di Rick fino alla sua faccia preoccupata. Ha davvero passato tutto quel tempo a fissarglielo? Sì, vero? Merda.

E poi cosa diamine gli ha appena chiesto?

<< Chris…? >>, prova di nuovo ad attirare la sua attenzione il più piccolo, indeciso se provare a scuoterlo o chiamare il 911.

<< Eh? >>

Complimenti. Che bella risposta intelligente, Chris, davvero, impreca il cantante mentalmente, ringraziando di essere ancora sotto le coperte, in caso la situazione ai piani bassi gli sfugga di mano. E considerando come Rick è praticamente nudo davanti a lui, è un miracolo che ancora non sia successo niente.

<< Come stai? >>, riformula il chitarrista, sempre più preoccupato. Di solito il cantante non sta zitto un attimo, ora invece sembra gli si debbano cavare a forza le parole di bocca. Che sia la febbre?

<< Io, ecco…meglio, sì, sto meglio. >>, balbetta il moro, grato di poter attribuire il suo rossore alla febbre. L’imbarazzo tra loro si fa ancora più pesante. Il più piccolo ha abbassato lo sguardo, tormentandosi un’unghia, chiaramente a disagio, mentre Chris non sa fare di meglio che impedirsi di saltargli addosso e stringerlo forte.

Quel branco di stronzi la pagheranno per averli messi in questa situazione, oh se la pagheranno, dovesse pure andare a sequestrare la tastiera a Balz e dar fuoco ai costumi di Ghost.

Passano i minuti. Non riesco a trovare niente da dire per non cadere nel ridicolo, non mi viene in mente assolutamente niente. E intanto Rick curva sempre di più le spalle, chiaramente a disagio. Sembra…giù? In pena per qualcosa?

Santo cielo Chris, lo hanno sequestrato, vestito da donna e poi te lo hanno scaraventato a letto, come pensi debba sentirsi?, gli fa presente l’unico neurone non impegnato a fantasticare su tutto quello che gli piacerebbe fare per tirare su di morale – e magari anche altro - il più piccolo. Il cantante si schiarisce la gola, tentando di darsi un contegno, nonostante si renda conto di avere le guance sempre più rosse ogni secondo che passa. Sì perché a furia di far andare l’immaginazione a briglia sciolta e per di più con Ricky praticamente in mutande, alla fine il suo amichetto dei piani bassi ha deciso di sollevare speranzoso il capino.

Chris vorrebbe morire o segarsi, o prima segarsi e poi morire d’imbarazzo, ma i suoi compagni lo resusciterebbero solo per ammazzarlo di nuovo, quindi decide di evitare loro il disturbo e la condanna a omicidio colposo. Meglio preoccuparsi del suo chitarrista bistrattato e magari nel frattempo risolvere anche il problemino che gli sta crescendo nelle mutande, dimostrando persino meno autocontrollo di quando era teenagers.

<< Comunque non ti preoccupare, Rick, almeno non stai neanche male... >>, riesce a dire alla fine, tentando di far restare lo sguardo fisso sul viso dell’altro e non su qualche altra sua parte anatomica. Gli da una leggera pacca sulla spalla, cercando di sorridere. << Troveremo un modo per fargliela pagare, mh? >>

Il moretto gli rivolge un sorriso fiacco, ma la sua frase sembra effettivamente tirarlo un po’ su. Alza lo sguardo e incrocia il suo, per replicare, ma finisce per restare a fissarlo, corrucciato, con un lampo di preoccupazione negli occhi. Ha le guance rossissime e una strana espressione sul viso. Che gli si sia alzata la febbre? Il chitarrista moro si mordicchia il labbro inferiore, con un guizzo di senso di colpa.

<< Chris…sei tutto rosso. Hai caldo? Vuoi che apra la finestra? >>, gli chiede, sporgendosi in avanti, facendosi più vicino al compagno malato, che spalanca gli occhi, ma non si sottrae. Certo che Rick deve ammetterlo…il moro è davvero bello. E cristo come gli piacerebbe poterlo baciare lì e ora, sentire il sapore delle sue labbra… ma non è proprio il caso di aggredirlo ora che è pure malato. E poi che sogna a fare? Chris è chiaramente etero, deve mettersela via. E in fretta anche, prima che ci resti troppo male.

<< Nononono, tranquillo, sto bene! >>, farfuglia il cantante, che effettivamente sente parecchio caldo, ma sa anche che non dipende certo dalla temperatura della stanza. E pensare che gli basterebbe così poco per baciare il suo chitarrista! Tutto ciò non va per niente bene, non ora che sta cercando di darsi una calmata e risolvere il suo problemino ai piani inferiori. Ma la sua foga nel rispondere non fa che insospettire Ricky, che insiste per volergli misurare la febbre e cerca di avvicinarsi a lui con il termometro trovato sul comodino.

Chris cerca invano di tenerlo lontano, ma il chitarrista approfitta dei suoi riflessi rallentati dalla febbre e gli sfila la coperta per avvicinarsi, riuscendo a essere più veloce di lui.

E così succede.

Succede perché Chris ha indosso dei maledetti pantaloni di cotone leggero che non nascondono proprio un cazzo. Letteralmente.

Succede che non appena la coperta viene scostata Ricky vede. E si blocca, ancora con il termometro in mano e gli occhi spalancati.

Chris vorrebbe solo poter sprofondare nel materasso e non riemergerne mai più.

Addio mondo, addio fans, addio compagni di band stronzi, la sua vita è ufficialmente finita.

<< Oh. >>, è l’unica cosa che riesce a dire il chitarrista, sentendosi la bocca sempre più secca. Però deve smetterla di fissargli il pacco, santo cielo, non è carino né educato. A fatica distoglie lo sguardo e lo porta sul vocalist, che è arrossito da morire. Persino le sue orecchie sono scarlatte.

Non pensava che anche un tipo come Chris potesse avere dei momenti in cui essere definito tenero, ma non poteva nemmeno dire di essere dispiaciuto di vedersi contraddetto dai fatti. Almeno, ora il suo costume da infermiera può passare in secondo piano.

<< I-io…posso spiegare. >>, annaspa l’altro, guardando in tutte le direzioni tranne che nella sua. Il cuore di Ricky ha iniziato a battere un po’ più forte. È stato lui a fare quell’effetto a Chris? Sembra l’unica spiegazione logica, anche perché da quanto ne sa lui la febbre provoca mal di testa, mal di gola e debolezza, non certo un’erezione.

<< Ecco io…il vestito...no, la gonna…tu… >>, il moro balbetta cercando di coprirsi di nuovo, ma Rick non lascia la presa sulla coperta.

<< Sono stato io? >>, chiede,cercando di controllare il tremito nella sua voce. Si avvicina ancora al vocalist, mentre una strana speranza inizia a stringergli il cuore.

Chris prende un lungo sospiro, per calmarsi, e poi annuisce, rialzando lo sguardo sul più piccolo. E allora prende una decisione. Tanto cos’ha da perdere? Ormai il danno è fatto e lui è ancora eccitato. Se proprio va male, darà la colpa alla febbre. Se va bene, invece, beh…a quello potranno pensarci dopo. Perciò si sporge a sfiora con le labbra quelle dell’altro.

Ricky sente le labbra di Chris, calde e un po’ screpolate, posarsi sulle sue in un bacio leggero e sgrana gli occhi. Sta davvero succedendo? Porcaputtana, gli sembra di essere scivolato in uno dei suoi sogni ad occhi aperti in cui cade ogni volta che posa lo sguardo sulla bocca sottile del cantante, ma stavolta è sicuro che sia la realtà…e questo per il semplice motivo che è ancora vestito da infermiera e santo cielo, questo di solito non succede di certo nei suoi sogni.

Gli ci vuole un po’ per riprendersi dallo shock, ma quando lo fa Chris ha già iniziato ad allontanarsi, mortificato. Oh cristo, magari ora pensa che Ricky non lo voglia, che ha appena fatto una gran cazzata, quando invece il chitarrista non sogna altro da un annetto a questa parte. E quindi col cazzo che può lasciare le cose così, oh no. Per cui il chitarrista non perde altro tempo, afferra il vocalist per la maglia e lo tira verso di se, facendo di nuovo scontrare le loro labbra. Chris fa presto a sciogliersi in quel bacio, che diventa sempre più profondo, pur restando dolce e attento.

<< Da quanto, Chris? >>, chiede Rick, cercando di non far tremare la voce, una volta che le loro labbra si separano e loro rimangono a guardarsi negli occhi, ancora un po’ increduli che sia davvero successo tutto questo.

<< Almeno sei mesi. >>, sospira l’altro, cercando di non fissare troppo intensamente le labbra del compagno. È stato ancora meglio di quanto avesse immaginato…e non crede proprio di poterne più farne a meno. << Tu? >>

<< Un anno. >>, risponde il chitarrista, mordicchiandosi le labbra.

<< Beh, non avrei mai pensato che lo avrei mai detto, ma…forse dovrei ringraziare quei tre cretini. >>, mormora Chris, con un sorrisetto, prima di sporgersi e catturare le labbra dell’altro nell’ennesimo bacio.

 

***

 

Fuori dalla porta della camera, Balz sogghigna vittoriosamente, accucciato davanti alla serratura. Lo sapeva che c’era qualcosa tra loro, oh se lo sapeva, gongola internamente.

Si rialza e si volta verso gli altri due, che si scambiano un cinque vittorioso davanti all’espressione esultante del tastierista. Alla fine quei due ce l’hanno fatta a far scattare la scintilla…ed era pure ora. Nessuno ne poteva più di vederli così in pena.

<< Ora è meglio se andiamo sul serio a prendere quelle medicine, comunque. >>, ridacchia Balz, ancora gongolante. << Se continuano a sbaciucchiarsi così mi sa che ne avrà bisogno pure Rick! >>

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice: Saaalve a tutti. Innanzi tutto questa è la prima fan fiction sui Motionless in White che posto, siate buoni. Spero di avervi strappato almeno qualche risata! Tutto questo immenso sclero è partito da un sogno che ho fatto tempo fa…e no, non ho idea del perché nel sogno Ricky fosse vestito da infermiera. Però dovevo scriverci qualcosa, capite? Era davvero troppo carino.

E niente…spero avrete voglia di farmi sapere se vi è piaciuta!

Grazie per essere arrivati sin qui!

SweetHell.

 

 

 

  
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