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Autore: Marzia1969    20/04/2009    4 recensioni
Questa volta il protagonista sarà Bo....e la sua incredibile voglia di dimostrare di essere cresciuto....e non solo di statura....
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bo Duke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccomi arrivata all’ultimo capitolo di questa storia molto insolita e assolutamente “non hazzardiana”!

Spero vi sia piaciuta almeno un pochino….

Mi sto mettendo all’opera con una nuova fanfic, ma non voglio anticipare nulla…

Grazie a tutti per le recensioni Luke, cerca di dormire nel sontuoso letto della sontuosa camera messa a disposizione da Becky, ma invano: mille idee gli frullano per la testa, la prima delle quali è portare a casa Bo il più presto possibile!

Non vuole che il suo fratellino si riduca come Rebecca….

Rebecca….per quanto cerchi di togliersela dalla mente, proprio non ci riesce….

“Povera bambina! Se solo avesse ricevuto un po’ di affetto, che personcina deliziosa sarebbe .….” – pensa il maggiore dei Duke….

E’ a questo punto delle sue riflessioni che viene interrotto da un colpo alla porta…

“Luke? Posso entrare? Posso dormire con te questa notte? Prometto che non darò fastidio….” – è Becky…

Luke, che in un primo momento vorrebbe rispondere “NO!”, prova quasi pena per quella bimba con il suo pigiamino di Paperino e accetta….

“D’accordo vieni qui, ma solo se mi prometti che starai buona, ok?” – Luke strizza l’occhio mentre, fingendosi arrabbiato, fa spazio alla nuova arrivata…

Becky si rannicchia immediatamente fra le braccia di Luke e gli dice:”Senti, forse c’è un mezzo per riuscire a tirare Bo fuori dai guai. Bisognerebbe rintracciare Morrison Perry; credo che ora, dopo l’esperienza avuta al centro, collabori con la polizia. Io ci sto provando, ma ho paura che il mio telefono sia sotto controllo, inoltre gli scagnozzi del mio patrigno stanno dappertutto, quindi non ho libertà di azione….

Se solo volessi provarci tu….Puoi muoverti liberamente per Miami, tanto nessuno ti conosce….”

“Ottima idea, bambina! Dammi il suo numero di telefono o comunque un suo recapito; domani, dato che non potrò rimanere tappato in casa fino al giorno in cui potrò incontrare Bo, telefonerò innanzitutto a zio Jesse per informarlo degli ultimi sviluppi (sperando che non gli venga un infarto quando saprà quello che è successo al suo nipote più giovane!!) e intanto, dato le sue conoscenze proverò a parlargli di questo Morrison Perry, ok? Credimi, non vedo l’ora di chiudere questa maledetta storia e di tornarmene ad Hazzard con Bo, dopodiché, fidati, né io né lui rimetteremo mai più piede in questo dannato posto!!”

Becky è mortificata: capisce le ragioni di Luke, ma non vuole lasciarlo andare….

“Perché quando trovo una persona che mi rispetta e mi dimostra un briciolo di affetto, la devo perdere? Mio Dio, che male ho fatto in vita mia? Perché non posso essere serena come gli altri? E’ tanto chiedere anche solo un mozzicone di felicità?” – due grandi lacrime scendono dagli occhi di Becky, bagnando la pelle di Luke che, come al solito, dorme solo con i boxer….

“Bambina, cosa c’è? Perché piangi?” – chiede Luke….

“Stavo pensando che ogni volta che mi affeziono a qualcuno, quel qualcuno mi lascia…. A che serve questo appartamento enorme e lussuoso se poi non ho nessuno con cui dividerlo?” – risponde Becky…

Il suo visino sconsolato emoziona vivamente Luke (cosa assai rara!!)…

“Senti piccola, vorresti venire ad Hazzard insieme a me e a Bo? Certo, la nostra fattoria è grande quanto una delle tue stanze, il mobilio è molto rustico, ma la cucina è buona e poi….là ci troverai una famiglia…E’ questo quello che vuoi, vero?”

Rebecca crede di sognare dalla felicità: lasciare quella squallida vita, quello squallido centro, quegli squallidi clienti, diventare finalmente una persona rispettabile, anche se povera (già, perché Becky non pensa neppure per un istante di portarsi appresso tutti i soldi guadagnati con il suo “lavoro”….), essere felice….insieme al dolcissimo Bo, alla bella Daisy (che non conosce di persona, ma di cui Bo gli ha mostrato una foto), al saggio zio Jesse e…..al ragazzone che lei aveva giudicato bruttino e sfacciato al primo incontro e di cui ora si rende conto di non poter più farne a meno….

“Luke, qualcuno deve aver pregato per me! Altro che se accetto di venire con te e stai pur certo che mi troverò un lavoro appena arrivata ad Hazzard, qualsiasi lavoro dato che, dopo la vita che ho vissuto finora, qualsiasi mansione mi sembrerà decorosa e dignitosa!”

“D’accordo Becky, allora siamo d’accordo? Beh, ora dormiamo, se domattina vogliamo essere in forma per metterci alla ricerca di Morrison. Notte……”

“Notte Luke…” – Becky si rannicchia nuovamente fra le braccia di Luke, felice di questo cambiamento….

L’indomani, consigliata dal maggiore dei Duke, Rebecca telefona al patrigno dicendo che, in seguito ad una bruttissima influenza, dovrà rimanere qualche giorno a letto.

“Mi spiace piccola, riguardati e cerca di guarire presto!” – sono le parole di Mr. Anderson il quale non è certamente preoccupato per la salute della figliastra (di cui non gliene importa nulla!!), ma degli incassi a cui dovrà rinunciare in seguito alla sua defezione…..

Per fortuna c’è Bo a sostituirla…..

Bo….da quasi un mese è arrivato al Madison Center e, in seguito allo squallido lavoro, in seguito alla preoccupazione per quella dannata clausola di 200.000,00 dollari stampata sul contratto, deperisce giorno per giorno…

Il suo bellissimo viso, i suoi grandi occhi azzurri, il suo splendido e solare sorriso si sono spenti, si sente come sull’orlo di un baratro, pronto a precipitare da un momento all’altro…

Fino a pochi giorni prima, c’erano Becky e Bob a tenergli compagnia, ma ora, la prima è a casa malata, il secondo è misteriosamente sparito dalla circolazione, dopo essersi rifiutato di eseguire un lavoro per Mr. Anderson…

Bo è solo con la sua tristezza, i suoi pensieri, i suoi dollari che ha accumulato (dato il successo riscontrato con le clienti, Mr. Anderson ha pensato molto “generosamente” di lasciargli il 30% delle mance), ma Bo non è sicuramente orgoglioso…

“Avrei preferito guadagnarmeli andando a spargere il letame per i campi di Boss, piuttosto che in questo modo…”

Boss….Rosco…Enos….in un attimo gli passa davanti agli occhi l’intera contea di Hazzard…

“Quando potrò tornare a casa? E come mi accoglierà zio Jesse? Luke, quando è tornato dalla guerra, è stato accolto come un eroe per quello che ha fatto e per il suo grado di Sergente, mentre io con cosa torno??? Con la vergogna ed il disgusto nei confronti di me stesso, con la vergogna di guardare in faccia agli altri, con la vergogna del giudizio degli altri, soprattutto quello di zio Jesse e di Luke…..” – pensa Bo…..

Nel frattempo, Luke si reca ad un telefono pubblico e, dopo aver spiegato in poche parole a zio Jesse quanto sta accadendo a Bo (come aveva previsto, ha rischiato di svenire se non ci fosse stata Daisy accanto a lui), gli dice di cercare di rintracciare Morrison Perry…

“Lukas, cercherò di fare del mio meglio… Tu….tu….riportaci a casa il nostro cucciolo, ok? Digli che l’aspettiamo a braccia aperte e che, nonostante tutto, siamo orgogliosi di lui, hai capito?” – dice zio Jesse…

“Ho capito benissimo, zio! Glielo dirò senz’altro appena potrò incontrarlo. Ne sarà felice!”

Luke intanto narra alla zio anche la storia di Becky e di come sia sua intenzione di portarla ad Hazzard per strapparla a quella squallida vita….

“Bravo figliolo! Sarà la nostra principessina appena metterà piede in questa casa!”

“Sapevo che saresti stato contento zio!”

Luke torna da Becky dicendo che lo zio si è messo alla ricerca di Morrison e aggiungendo che sarà ben felice di avere una nuova inquilina in casa sua…

Becky risponde con un bacio……

Era tanto tempo che avrebbe voluto dare un bacio a Luke, ma si era sempre trattenuta: il carattere chiuso del ragazzone dai grandi occhi blu, le impediva di esprimergli il suo affetto, ma quella volta non riesce a trattenersi…

Luke la abbraccia di cuore: abbracciarla significa per lui piegarsi letteralmente in due, tanto Becky è minuta….

Rimangono così per alcuni minuti: nessuno parla…

Becky è troppo felice, Luke….troppo preoccupato per come si sia lasciato andare (cosa assolutamente non da lui!), con quella adolescente…..

“Lukas Duke, che cavolo stai facendo?” – domanda a se stesso….

“Bene Becky, allora adesso aspettiamo notizie da zio Jesse…..” – risponde Luke staccando Rebecca da sé…

I giorni passano: Becky è sempre ufficialmente “malata”, Luke comincia a risentirne di quella vita sedentaria a cui non è abituato e alla mancanza dei suoi campi da arare, Bo è sempre più disperato….

“Mio Dio, quando finirà tutto questo? Se solo potessi parlarne con qualcuno…..” – pensa il biondo Duke….

Dopo cinque giorni, Becky e Luke sentono bussare alla porta…

“Deve essere il mio patrigno! Luke nasconditi in qualche stanza…”

“Ok, Becky”

Rebecca apre la porta e, con immenso stupore, si trova davanti Morrison Perry insieme ad un anziano signore con la barba bianca, una salopette di jeans ed un cappellino rosso…

“Morrison? Tu??? Sapevo che eri ancora vivo, grazie a Dio! E lui chi è?” – chiedeva Becky indicando il signore anziano…

“Sono Jesse Duke, signorina…”

Luke, che aveva sentito tutto dalla stanza accanto, si precipita fra le braccia dello zio…

“ZIO JESSE!!! Sia benedetto il Signore!!”

“Luke, che bello rivederti! Dimmi, come stai? E Bo? Lei deve essere Becky vero?”

Prima che Luke potesse rispondere, la ragazzina dice:”Sì signor Duke, sono io. Benvenuto!”

Anche zio Jesse rimane colpito dal visino innocente di Becky, visino innocente che porta il segno delle sofferenze subite .…

Luke, appena visto Morrison, deve contare fino a 200 per non rompergli la faccia: Bo non sarebbe finito in mezzo a tutto quel casino se non fosse stato per lui…

Morry capisce immediatamente i sentimenti di Luke e prende la parola…

“Luke, signor Duke, so che quello che è successo a Bo è colpa mia, ma spero mi perdonerete, dato che ora vi aiuterò a salvarlo. Lasciatemi dire che, quando gli ho proposto il Madison Centre, io pensavo che fosse un centro sportivo, non credevo che, dietro quella facciata, si nascondeva….beh…avete capito cosa! Quando mi sono recato al Madison per cercare lavoro, anch’io, senza saperlo, ho firmato quella maledetta clausola da 200.000,00 dollari, ma dopo quasi due mesi, sono riuscito a scappare, non senza difficoltà, dato che Anderson ed i suoi scagnozzi, mi hanno pestato a sangue. Mi hanno lasciato sul pavimento pensando che fossi morto, ma sono riuscito a trascinarmi, passando dal retro, fino ad una casa che si trova nelle vicinanze del centro, dove ho trovato delle brave persone che mi hanno curato. Ci è voluto un po’ di tempo, ma, appena guarito, sono tornato in Alabama, dove mi sono messo a disposizione delle autorità locali prima e della polizia federale poi, sperando di riuscire una volta o l’altra ad intrappolare quella gentaglia. Purtroppo, l’impresa si è presentata subito difficile, dato che quella è gente che non scherza, sa coprire bene i propri loschi affari. Ma finalmente il mio superiore mi ha informato che il Sig. Duke di Hazzard cercava di tirar fuori da quella topaia il nipote e mi sono reso conto che il momento di incastrarli era arrivato. Becky, Luke, Sig. Jesse, se siete d’accordo con me, direi di far scattare la trappola, mandando avanti Luke come esca: un ragazzo giovane fa sempre comodo da quelle parti! Appena gli avranno aperto la porta, io ed altri due agenti in borghese faremo irruzione, e finalmente scriveremo la parola “fine” su questa storia. Siete d’accordo?”

Tutti rispondono sì e il giorno dopo scatta la trappola.

Luke, come d’accordo, si presente al Madison, dove viene immediatamente ricevuto da Alan, il portinaio.

“Sei in cerca di lavoro? Bene ragazzo, qui abbiamo quello che fa per te!” – dice a Luke.

“Sissignore, cerco lavoro, ma non sono solo, ci sono altri miei amici (Morrison e gli altri agenti in borghese!)” – risponde Luke.

Prima che Alan possa dare l’allarme, Morrison, Luke e gli altri agenti lo immobilizzano e si dirigono verso l’ufficio di Fred Anderson.

Colto di sorpresa, il boss cerca di negare tutto da principio, ma, una volta letti i suoi capi di imputazione, si rende conto che gli conviene consegnarsi di sua spontanea volontà alla polizia.

Prima che venga portato via, Luke non riesce a trattenersi e gli sferra un gancio sinistro in un occhio:”Maledetto bastardo, questo è per quello che hai fatto a Becky e a mio cugino!”

Incuriosito dal trambusto, Bo si dirige verso l’ufficio di Mr. Anderson e qui trova Luke…

“LUKE!!! DIO MIO, SEI DAVVERO TU?” – Bo si precipita ad abbracciare il cugino e, una volta buttate le braccia al collo, comincia a piangere, ma questa volta è un pianto di liberazione e di gioia!

“Bo, è tutto finito, torniamo a casa!”

“No Luke, non posso venire! Sai, ho firmato un contratto con Mr. Anderson; in questo contratto c’è una clausola…”

Bo si interrompe, ha vergogna a proseguire…

“So tutto! La clausola è annullata! Morrison Perry che dopo questa esperienza è divenuto agente federale, ha arrestato Anderson e la sua banda. Ora possiamo tornare ad Hazzard, insieme a zio Jesse che ci aspetta nell’appartamento di Becky, appartamento dove io sono stato per quasi 3 settimane nell’attesa di poterti liberare!”

Bo vorrebbe dire un sacco di cose, ma è esausto. Si stringe al cugino maggiore e si lascia accompagnare al taxi che li porterà verso l’appartamento di Rebecca.

Finalmente, zio Jesse può abbracciare il suo cucciolo e può constatare come sia dimagrito…

“Figliolo, appena arrivati a casa, ti cucinerò la migliore zuppa di pesce di tutto il Sud! La cucinerò anche per te, Becky!” – sono le prime parole di zio Jesse..

“E io? Guardo voi che mangiate?” – dice Luke fingendosi arrabbiato per non essere stato chiamato in causa…..

“Un po’ di dieta non ti farebbe male, cugino” – risponde Bo che, a contatto di Luke, zio Jesse e Becky, ha ritrovato il buon umore…..

“Prepariamo le nostre cose e torniamo ad Hazzard” – dice il patriarca…

“Sissignore” – è la risposta all’unisono….

Tutto è bene ciò che finisce bene…..

 

 

THE END Ripeto, è parecchio non hazzardiana, ma spero vi sia piaciuta…..

Sto preparando un’altra fic, questa volta in “hazzardiano puro!”

Grazie a tutti come sempre!!!

  
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