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Autore: Hydro_Warner    08/07/2016    0 recensioni
La storia che state per leggere è un racconto (Abbastanza malinconico,Horror,Drammatico e semi romantico) di che cosa succederebbe se due mondi (Pericolosi) come Life is strange e Slender game si incrociassero.
Io vi avviso che i caratteri dei personaggi (Principali che compongono questa storia) sono stati un pochino alterati (Cambiati) in questa fanfiction.
Io spero che vi piaccia leggere la fanfiction, e...
GUARDATEVI LE SPALLE...
Genere: Drammatico, Horror, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri, Slender man
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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THE SLENDERMAN:

 

Cap.1) THE SLENDERMAN IS BEHIND ME
      (lo slender man è dietro di me)


Max si trovava nel bosco che si estendeva su quasi tutta Arcadia Bay,era notte fonda,erano quasi le 00:00,ed era buio a tal punto che senza una torcia non avresti visto nulla ad un solo dito di distanza dal tuo naso.
Lei si trovava lì perché la notte,quando non dormiva,aveva bisogno di prendere una boccata d'aria,a causa del costante incubo che la tormentava,che si divideva in due parti: Durante la prima parte Max si trovava nell'aula di arte e fotografia con il professor Jefferson e tutti i suoi compagni di classe.
Lei era seduta al suo solito banco infondo, in modo tale da avere un controllo su tutta la classe, e Jefferson spiegava mentre era circondato dai banchi degli alunni.
Ogni tanto Max non prestava attenzione a ciò che il prof spiegava,e Jefferson la guardava un po' male.
Quando egli la guardava male, i banchi dei compagni sparivano,e rimanevano solamente Jefferson e Max.
Jefferson a quel punto si avvicinava sempre di più a Max con uno sguardo maligno impresso sul volto,mentre Max si dimenava perché si accorgeva di essere incollata alla sedia.
Poi il sogno si interrompeva e Max si svegliava di colpo,spaventata e sudando freddo.
Per i cinque minuti successivi Max non chiudeva mai occhio,si rannicchiava in un angolino,con le coperte che le coprivano le ginocchia (che stringeva al petto), mentre teneva il suo orsacchiotto di peluche tra le braccia.
Una volta passati quegli infami minuti di insonnia,come tutto il resto della notte, Max si tranquillizzava e si rimetteva a dormire,sognando la seconda parte di quell'odioso incubo che la tormentava costantemente.
Nella seconda parte lo scenario cambiava totalmente: Max si trovava nella sua stanza e si era appena svegliata dal suo solito incubo,guardandosi intorno con la paura che le si vedeva attraverso i suoi occhi celesti,che,in quei momenti, assomigliavano a quelli di un cerbiatto.
Ogni volta il suo sguardo si concentrava su di un uomo,che si trovava davanti al divano della sua disordinata stanza.
Quell'uomo era dannatamente inquietante: Era alto (Quasi) tre metri, Indossava: una camicia bianca,una cravatta rossa,uno Smoking nero,non aveva la faccia,ma il volto era bianco, aveva due braccia che quasi raggiungevano il pavimento,
aveva sei tentacoli,neri,che gli spuntavano dalla schiena,e le mani erano bianche e avevano le dita che sembravano degli artigli.
Max era inquietata da quell'uomo,nel sogno non appariva sempre,a volte quando non c'era lui c'era Warren o qualche altra persona conoscente di Max, ma quando c'era Lui,il mattino seguente c'era sempre una persona morta o scomparsa.
Ogni volta in cui c'era Lui,però,Max finiva con il sentire una voce abbastanza robotica,mista a qualcosa di alieno,che diceva -Preparati,giungerà anche il tuo di turno, Miss Maxine Caufield...- .
Poi l'uomo le si avvicinava e Max si svegliava di soprassalto sudando freddo come non mai.
Quella sera sentiva,però,che c'era qualcosa che avrebbe totalmente stravolto lei,il suo modo di vedere la realtà,e alcune delle persone a cui teneva.
Era immersa nel bosco a pensare agli affari suoi,quando sentii il cellulare emettere un suono di interferenza,lo tirò fuori dalla tasca e il suo schermo si era frizzato,e il cellulare emetteva suoni strani
-Crr...Crrr...Crrrrrrrr-  *Interferenze*
"Oh diamine..." Esclamò stupita.
Poi una mano gelida,con le dita che le arrivavano fino alla gabbia toracica,
le si posò sulla spalla destra,facendole gelare letteralmente il sangue.
Max si voltò,e non appena vide il volto, bianco e senza dettagli,dell'interlocutore, egli la toccò sulla fronte e Max svenne.
------------PASSARONO 2 ORE-----------------
Max si risvegliò appesa,con delle catene, ad un muro bianco,per i polsi.
Si guardò intorno,lo spazio a disposizione era ampio,era tutto bianco ed infondo alla stanza vi era un pozzo che faceva filtrare l'aria.
Si girò verso destra e vide Nathan Prescott appeso,anche lui,per i polsi,e pieno di lividi sul viso,e una macchia di sangue sui pantaloni,a sinistra,nella zona del ginocchio.
Nathan era ancora svenuto, probabilmente prima di trovarsi davanti questo tizio misterioso,aveva fatto a pugni con qualcuno.
Max si girò,allora,verso sinistra,ma non vide nessuno,il posto di sinistra era vuoto.
Poi sentii un rumore di interferenza, come quello che aveva sentito nel bosco, probabilmente il tizio stava tornando.
Max si finse addormentata fino a che non sentii nuovamente il rumore dell'interferenza.
Aprii gli occhi.
Non c'era nessuno davanti a lei.
Si guardò attorno,prima a destra,e vide solo Nathan,poi a sinistra,e con sua grande sorpresa vide,dove prima non c'era nessuno,il prof. Jefferson.
Anche lui era messo come Nathan e Max, appeso ad un muro per delle catene,ma non era messo come Nathan,e nemmeno come Max,aveva una grossa macchia di sangue sulla camicia,e aveva del sangue che gli scendeva dal naso,lentamente.
Max si girò verso Nathan
"Nathan..." Sussurrò.
Non vi fu alcuna risposta dal ragazzo.
"Nathan..." Sussurrò un po' più forte.
"Mmmm..."
Era già un buon segno,almeno era vivo.
"Nathan...sono Max..."
"M-Max...??"
Il ragazzo aprì lentamente gli occhi,era stordito,ma sveglio abbastanza da poterci conversare.
Nathan si girò verso Max:
"Max...?!? Quello ha preso anche te...??"
"Cosa vorresti dire con -Anche te- ??..."
"Voglio dire che pensavo di essere l'unico qui a dover subire una morte atroce..."
"MORTE ATROCE ?!?...DI CHE PARLI NATHAN ?!?...QUALE MORTE ?? E POI PER MANO DI CHI ?!?..."
"Sto parlando di una creatura che vive nei boschi e può entrare nei sogni delle persone dicendo loro qualcosa che dovrà accadere o accadrà per certo,e poi non parlo della semplice condanna a morte della civiltà di oggi,ma parlo di una morte secondo la quale vieni impalato ad un ramo di un albero..."
"Sì,okay,ma chi è,o cos'è la creatura che fa tutto ciò...??"
"Non si può nominare,ma l'uomo che hai incontrato nel bosco qualche ora fa..."
"Come sai chi ho incontrato io ??"
"Io ero lì che ti guardavo..."
"PERCHÉ NON SEI INTERVENUTO ?!?..."
"Appena lui ti ha fatto svenire io ho urlato il tuo nome,e lui si è teletrasportato da me,chiamando un amico,che mi ha menato..."
"Oh...Ehm...Okay...??"
Nathan si sporse per guardare alla sinistra di Max,e appena vide il prof. Jefferson esclamò sussurrando.
"Max...sveglia il prof..."
"Okay..."
Max si girò verso il prof. Jefferson.
"Prof...??"
Nessuna risposta.
"Prof...???"
"Oh Crist*...D-Dove diamine sono...??"
Nathan e Max:
"Prof...!!"
"Oh...Ciao ragazzi...Sapete dirmi dove diamine ci troviamo...??"
Nathan:
"Ci troviamo nel covo di una creatura con istinti omicidi,senza volto,alta quasi tre metri,cruda e brutale..."
"Oh...chi è o cos'è questa creatura...??"
"...???..."
"Insomma,ha un nome ??"
Max a Jefferson:
"Sì,ma non è concesso pronunciarlo..."
"Bene...*Sarcastico*...Siamo ufficialmente morti adesso..."
"Non se riusciamo ad uscire..."
"Come ?!?..."
Nathan a Jefferson:
"Non si ricorda cosa le è successo prima che si svegliasse qui ??"
"Sì,ma questo non capisco cosa c'entri con il fatto del dover uscire di qui il prima possibile se si vuole vivere..."
"È importante per capire i punti deboli di questa creatura,per poterli sfruttare a nostro vantaggio e uscire di qui..."
Mentre i tre conversavano,Jefferson assumeva un colorito sempre più pallido.
Quando Max si accorse di ciò si rivolse al prof. Jefferson.
Max a Jefferson:
"Prof...Lei è sicuro di stare bene...??"
"No...non credo,visto quello che mi è successo..."
Nathan a Jefferson:
"Che cosa le è successo prof...??"
"Sono stato impalato ad un ramo di un albero..."
Max a Jefferson:
"Cosa ?!?!??!?..."
"Ho un presentimento che mi dice che la stessa sorte toccherà anche a voi..."
Nathan a Jefferson:
"Prof...non porti sfiga..."
Max a Nathan:
"Nathan...tu avevi parlato di una morte del genere...vero ??"
"Sì, è la classica morte che attende le vittime di questa creatura..."
"Probabilmente ho capito di che creatura si tratta,ma devi dirmene il nome..."
"Ti ho già detto che non si può pronunciare..."
"Nathan...io ti dico che ci serve per uscire di qui...percui dimmi quel dannato nome"
"Okay...vi avviso che non sono responsabile di alcuna conseguenza..."
Jefferson a Nathan:
"Nathan,se ci serve per uscire di qui devi muoverti,perché penso che la creatura stia per tornare..."
Nathan a Max e Jefferson:
"Okay...la creatura in questione si chiama:
                    THE SLENDERMAN..."





Angolo dell'autore...

È una storia horror (Come penso avrete capito),e anche qui Nathan,Max e Mark sono i nostri protagonisti.
Mi spiace se la storia,durante la narrazione,è in terza persona,mentre, durante i dialoghi è in prima,ma volevo che foste immersi il più possibile nella storia...
Spero che vi sia piaciuto questo primo capitolo,non so quanti capitoli ci saranno di questa storia,ma spero vivamente che vi inquieti un pochino.
Beh...io vi lascio,e ci vediamo al prossimo capitolo.

P.s. ...GUARDATEVI LE SPALLE...
   
 
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