Lettera a te

Caro Masaki,

sono passati ben sei anni da quel giorno e, non riesco ancora a dimenticarti.

Quando quella mattina mi sono svegliato, ho sentito che qualcosa sarebbe andato storto, ma non avrei mai immaginato cosa.

Dopo la scuola aspettavo una tua telefonata, come sempre da una settimana a quella parte, d'altronde eri partito con i tuoi tutori.

Le ore passavano, nessuna notizia da parte tua, iniziavo seriamente a preoccuparmi fino a che non arrivò una telefonata al telefono di casa.

Aveva risposto mia madre, che in lacrime mi chiamò e, mi passò la cornetta, non lo avesse mai fatto.

Il mio mondo crollò in quell'istante, con quella notizia, non mi accorsi nemmeno che ero caduto a terra e che delle lacrime stavano percorrendo il mio viso.

Eri morto, non poteva essere, anzi, la mia mente rifiutava di credere a quella notizia.

Una macchina aveva colpito quella in cui stavi tu, facendola andare fuori strada e nessuno ce l'aveva fatta a sopravvivere.

Per giorni non sono voluto uscire dalla mia camera, solo per venire a salutarti per l'ultima volta, poi rimasi lì, sperando che fosse solo un incubo.

I ragazzi della squadra vennero a trovarmi, volevano sapere se stavo bene o meno, però non li volevo vedere perché mi avrebbero ricordato te.

Avrei voluto dirti tante di quelle cose, che purtroppo non ti potrò mai dire.

Eravamo entrambi giovani, io ero al terzo anno e tu al secondo, stavamo insieme e solo quando ti ho perso per sempre ho capito che volevo passare tutta la mia vita con te.

Tuttavia questo rimarrà per sempre un sogno, che mi lascerà un sacco di rimorsi per non averti detto che eri e sei tutt'ora la mia ragione di vita.

Nonostante siano passati anni, rimani il mio unico e grande amore, l'unico che mi ha fatto battere il cuore e perdere la testa...

Per questo ho deciso di adottare un bambino del Sun garden e, di chiamarlo proprio come volevi tu, con il tuo nome.

E ora sono qui, con il nostro piccolo Masaki a giocare a calcio, anche se al contrario di noi è bravissimo in attacco, ti somiglia molto in tutti gli aspetti.

Mi manchi molto, pur sapendo che non riceverai mai questa lettera, ho voluto scrivertela lo stesso dato che tu rivivi in nostro figlio...

Grazie di avermi donato i momenti più belli della mia vita, anche se mi arrabbiavo quando mi chiamavi confetto rosa, adoravo quel soprannome.

Per sempre tuo,

Kirino.

Angolo Autrice:

Salve a tutte/i, ecco una nuova storia su Inazuma Eleven.

Dopo tanto tempo, mi è tornata l'ispirazione per scrivere su questo fantastico Anime *^*

Scusate se ho sbagliato i nomi in giapponese, ma non sono tanto brava ^^"""""

Spero vi piaccia questo mio primo esperimento sulla RanMasa, alla prossima ^-^

Ace