Engage

Impegno. C'era voluto davvero molto impegno e sacrificio per arrivare in cima. Dopo allenamenti sfiancanti, studio serrato sui tanti mondi che esistevano, missioni quasi suicide finalmente ci era riuscita: era il capo del Centro sulla terra. Lei era Mom. Aveva rinunciato a una vita normale, a una famiglia sua, ma era arrivata in alto, aveva superato tutti e ora tutti dipendevano dal suo operato, seguivano i suoi ordini e non osavano contraddirla. Beh.. tutti tranne Martin. Oh, era entusiasta del lavoro della sua squadra: Diana aveva un ottimo cervello e spesso il suo acume permetteva ai ragazzi di risolvere la missione del momento, Java aveva forti muscoli e senso di appartenenza non era un genio vero ma almeno eseguiva nella giusta maniera qualsiasi ordine e Martin... Martin era... come dire... unico. E non era certa che questo fosse un bene.
Alle sue direttive lavoravano diverse squadre molto efficienti, con un tasso di riuscita più o meno variabile ma comunque alto e soddisfacente. La squadra di Martin era l'unica il cui risultato si avvicinava fortemente alla perfezione: salvo poche eccezioni, che avevano poi richiesto il suo stesso intervento per un esito positivo, i tre erano in grado di risolvere qualunque missione lei avesse deciso di assegnargli. Questo non poteva che renderla fiera: erano il suo “trio meraviglia”. Eppure... eppure.
Martin era atletico, entusiasta, intelligente quando si applicava, non si tirava mai indietro davanti una sfida e non gettava mai la spugna, sarebbe potuto essere il suo miglior agente, perfino un suo sostituto un giorno, se solo non fosse così indisciplinato. Per poter lavorare lì al Centro occorreva che studiassero e lui era sempre ad un passo dall'insufficienza, occorreva che seguisse sempre gli ordini e lui faceva sempre di testa sua, occorreva la disciplina e l'impegno. E non era il solo che doveva impegnarsi: per quanto Diana non le desse tutti i grattacapi che le dava il compagno, lei era troppo poco reattiva e flessibile ai repentini cambiamenti che avvenivano durante le missioni; per quanto fosse un bravo ragazzo Java era troppo cavernicolo. Dovevano impegnarsi, tutti e tre. Impegno. Impegno. Imp... oh, ma chi voleva prendere in giro? In fondo li adorava così com'erano ed era fiera di loro.
-Ehilà Mom- erano appena entrati tutti e tre nel suo studio per l'assegnazione di una nuova missione
Wow! Che forza, uno zaino a propulsione!- stava lavorando su una nuova tecnologia aliena e non c'era voluto molto perché Martin la notasse -Non toccare Martin, è difettoso.- ...e come al solito non l'ascoltava. Impegno. Tempo record: 10 secondi netti e lo zaino le era esploso in faccia. Non l'aveva detto che era difettoso? Certo che l'aveva detto! Per fortuna che Billy aveva aperto subito il portale per il passaggio perché impedirsi di strangolare Martin richiedeva un impegno sempre maggiore.










E questa è la terza storia della Dartin Week! Povera Mom, tutte le volte Martin le mette a soqquadro la stanza. Ma noi lo adoriamo anche per questo! Neanche questa è il massimo me ne rendo conto ma se pensavo alla parola impegno mi veniva in mente Martin che non ne ha e Diana che per certi versi ne ha troppo e così...Mom! mi affascina quella donna e mi incute profondo rispetto, ma credo ci voglia davvero tanto impegno per sopportare Martin nel modo che fa lei. Diana in fondo si sfoga abbastanza quando lo riempe di botte XD come sempre vi invito a segnalarmi errori vari ed eventuali. 
Il prossimo prompt è Love, e non ho la più pallida idea di cosa scrivere. ma credo che per stasera sarà pubblicato! baci!

dubhe93