Mi immagino
seduti, io e te, sulla pelle chiara di un sofà
che abbracciamo il quotidiano
come fa il vento e fa il suo richiamo
con le chiome dei boschi.
Mi immagino
di avvicinarti un posacenere
colmo delle idee che ho cestinato,
e cenare con la porta aperta
ad agosto per respirare il grano.